d'annunzio vasco rossi

IL VATE VASCO! DAL SUPERUOMO DANNUNZIANO AL "SUPERVISSUTO" DI ZOCCA: VASCO ROSSI RICEVERA’ IL 17 APRILE IL PREMIO DEL VITTORIALE – IL PRESIDENTE DELLA FONDAZIONE GIORDANO BRUNO GUERRI HA MOTIVATO COSI’ L'ONORIFICENZA: “UN RIBELLE GENTILE, CHE HA INVENTATO LA DEFINIZIONE DI ‘SUPERVISSUTO', HA ROTTO GLI SCHEMI USANDO LA BUSSOLA DELL'AUDACIA” - SIMILITUDINI CON D'ANNUNZIO? VASCO LE COSTOLE LE HA TUTTE….

Marinella Venegoni per la Stampa - Estratti

 

vasco rossi

In fondo, è più un favore che Vasco Rossi fa al Vittoriale degli Italiani, che non il Vittoriale a lui. In fondo però, i poeti si somigliano, anche se Vasco ama tenere ben nascosto il proprio indirizzo, e invece D'Annunzio si era fatto costruire tra il 1921 e il 1938 questo bilocale adagiato su varie colline e affacciato sul lago di Garda, per ritirarsi a scrivere le ultime opere e creare una cittadella monumentale, da regalare agli italiani, a memoria della sua vita «inimitabile», ben più spericolata di quella del Vate di Zocca.

 

Morale, il 17 aprile alle ore 17 (nulla è casuale) Vasco Rossi salirà sui colli di Gardone Riviera a ritirare il XV premio del Vittoriale (numero romano d'obbligo) conferito dalla Fondazione omonima «a personalità di spicco nei più disparati ambiti del sapere». Prima di lui è toccato tra gli altri al sommo Paolo Conte, ad Albertazzi e al maestro Muti, a Piero Angela e a Samantha Cristoforetti (pochi «comunisti», ma qualcuno un poco sì).

 

dannunzio al mare

In fondo questa onorificenza, che consiste in una scultura di Mimmo Palladino, un po' fa comodo anche a Vasco: alla vigilia di un tour che a parte il numero zero del 2 giugno a Bibione, è praticamente un residence di sei date esaurite a San Siro dal 7 di quel mese, cui seguiranno altri 4 sold out nella città del momento, Bari. Roba di circa 600 mila presenze in tutto, che noi umani un tempo non saremmo nemmeno stati capaci di immaginare. Per una simile folla radunata non basterebbero tutte le colline del Vittoriale.

 

Giordano Bruno Guerri, presidente della Fondazione, con il suo lavoro e i tempi che si vivono ha duplicato le presenze dei visitatori al Vittoriale, ma con Vasco ha fatto bingo. Storico, saggista, un po' poeta a modo suo, è baluardo di Fratelli d'Italia naturalmente, però a modo suo. E' noto che Vasco e Gaber (idolo di La Russa) sono due figure bipartisan, nel senso che con loro non ce n'è per nessuno. Guerri, affiancato dal CdA, ha dato anche prova di una certa versatilità rock fin dalla motivazione del premio che ha un suo perché: «al komandante che per il suo viaggio nella vita e nella musica ha inventato la definizione di ‘supervissuto', ha costruito un genere, quello del rock italiano, adattando metrica, linguaggio e temi e rompendo ogni schema, ha sempre avuto il coraggio di osare e sfidare il tempo restando fedele a se stesso. Un ribelle gentile capace di mantenere intatta la passione, di incantare generazioni, specchiarsi nelle proprie ombre e tornare alla luce usando la bussola dell'audacia». Dal supervissuto al superomismo del Vate di Pescara, è un attimo.

vasco rossi

 

 

Ma la notiziona è che Vasco ci sarà. Con il suo potente van nero dai vetri oscurati, salirà le dolci e solenni colline del Garda verso il tramonto (17 aprile alle 17, non scordare) e si butterà volentieri nelle fauci di Giordano Bruno, per una conversazione che sarà imperdibile. Si sa che il primo parla poco e malvolentieri, tanto di aver fatto di Instagram la sua agenzia ufficiale, dalla quale noi giornalisti siamo obbligati a pescare quando dobbiamo saper quel che pensa.

 

In quanto a Guerri, il ministro della Cultura che ogni persona di buon senso avrebbe auspicato nel governo Meloni (ma egli ha sempre rivendicato «l'arroganza della libertà»), uno che 46 anni fa pubblicò la sua tesi di laurea su Bottai con la Feltrinelli, uno che da un programma di Rai3 si rivolse al suo maestro delle elementari, gran picchiatore di bambini, e disse guardando fisso la telecamera: «Maestro Busini, ti odio ancora»; uno che definì Elisabetta Sgarbi «l'intelligente della famiglia» aggiungendo con prudenza:

concerto vasco rossi a bologna 3

 

«Vittorio conosce questa battuta, e non si arrabbia». Uno così - dunque - avrà già stilato l'elenco delle domande e sarà di sicuro una conversazione imperdibile, quella fra lui e Vasco se non si lascerà prendere dall'imbarazzo. Ma già s'immagina che ci stia pensando sopra, e da lettore vorace com'è avrà ormai letto qualche opera del premiante, per farsi un'idea. Su di lui, peraltro, è tutto chiaro: lui è quel che pensa, scrive e canta, al massimo gli toccherà farsi un'esegesi.

 

Similitudini con D'Annunzio? Lui, le costole le ha tutte.

 

vasco rossi il supervissuto 1concerto vasco rossi a bologna 2concerto vasco rossi a bologna 5concerto vasco rossi a bologna 4

Giordano Bruno Guerri

(...)

GABRIELE D ANNUNZIO

Ultimi Dagoreport

trump zelensky meloni putin

DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

salvini rixi meloni bignami gavio

I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA? 

vincent bollore john elkann andrea pignataro

CHE NELLA TESTA DI JOHN ELKANN FRULLI L’IDEA DI VENDERE “LA REPUBBLICA”, NON È UN MISTERO. GIÀ UN ANNO FA SI SPETTEGOLÒ DI TRATTATIVE A TORINO CON UNA CORDATA DI IMPRENDITORI E BANCHE MILANESI - ELKANN, COSÌ CHIC E COSÌ SNOB, AVREBBE GRADITO LA PRESENZA NELLA CORDATA DI UN NOME INTERNAZIONALE. ED ECCO SPUNTARE L’IMPOSSIBILE: VINCENT BOLLORÉ, PATRON DI VIVENDI E DELLA DESTRA OLTRANZISTA FRANCESE – L’ULTIMA INDISCREZIONE ACCREDITA UNA VOGLIA DI CARTA AL BOLOGNESE ANDREA PIGNATARO, SECONDO MILIARDARIO D’ITALIA - VERO, FALSO, INVEROSIMILE? QUELLO CHE È CERTO È CHE LA CRISI MONDIALE DELL’INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA STA DIVENTANDO UN ‘’DRAMMA ECONOMICO’’, CON MINACCIA DI CHIUDERE LE FABBRICHE STELLANTIS, E LA LINEA ANTI-GOVERNATIVA DI “REPUBBLICA” È UNA FONTE DI GUAI, NON ESSENDO PER NULLA GRADITA (EUFEMISMO) DAI “VENDI-CATTIVI” DELLA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI….