1- VENITE, ADOREMUS DON VERZÈ: "LA CUPOLA DA 50 MILIONI DI EURO CHE SVETTA SUL GINECEO BERLUSCONIANO DELL'OLGETTINA CON LE PETTORUTE DEL BUNGA-BUNGA, IL JET PRIVATO, LE VILLE IN GIRO PER IL MONDO, LE FAZENDE BRASILIANE, I FESTINI, LA RELIGIONE COME PARAVENTO ETICO, GLI AFFARI, LA POLITICA, I RICATTI, LE TANGENTI, LA CAMORRA, I SERVIZI SEGRETI USATI COME ARMI MAFIOSE CONTRO I RENITENTI. NULLA SI FA MANCARE IL ROMANZO DI DON VERZE', IL CATTO-SATRAPO PER DECENNI ADORATO BENIAMINO DELLA PIA E CORRIVA BORGHESIA MILANESE" (IN DIRETTA DALLA CAMERA ARDENTE DI “REPUBBLICA”) 2- I FATTI SEPARATI DALLA BAVA: LA GIOVINEZZA DI RE GIORGIO BANALITANO, MURATORE 3- LA LOTTA DI CLASSE ESISTE. CONTRO LO SCONTRINO! DAL CAFFÈ' AI LAVORI DI CASA E PERSINO IN OSPEDALE LA FUGA QUOTIDIANA DAL FISCO DI BARISTI, ARTIGIANI E RISTORATORI
A cura di MINIMO RISERBO e PIPPO IL PATRIOTA
1- VENITE, ADOREMUS
Mentre leggete, va in scena l"adorazione di don Verze' nella camera ardente di via Olgettina. L'altra. Non sappiamo se domani, attraverso le cronache dei giornali, potrete cogliere tutto l'orrore profondo e la potenza esplicativa di un certo modo di "fare chiesa". Una simile sfilata di facce di sale, i curatori di questa modesta rassegna non l'avevano mai vista. E si' che abbiamo lunga pratica di umanoidi in grisaglia e turibolo nel taschino.
"La cupola da 50 milioni di euro che svetta sul gineceo berlusconiano dell'Olgettina con le pettorute del bunga-bunga, il jet privato, le ville in giro per il mondo, le fazende brasiliane, i festini, la religione come paravento etico, gli affari, la politica, i ricatti, le tangenti, la camorra, i servizi segreti usati come armi mafiose contro i renitenti. Nulla si fa mancare il romanzo di don Verze', il catto-satrapo per decenni adorato beniamino della pia e corriva borghesia milanese".
Su Repubblica (p.1), Alberto Statera non fa i saldi intorno al catafalco e conficca, giustamente, il chiodo sanguinoso di don Verze' nel petto della Milano che crede (di contare). Sul Corriere a Rotelli, la vita continua: "Dal buco al suicidio di Cal. L'anno orribile dell'istituto. L'offerta di Rotelli per l'acquisto: 305 milioni di euro. Possibili rilanci fino al 5 gennaio. Un miliardo e mezzo di debiti, dei quali due terzi verso i fornitori, e quei bilanci segreti" (p. 14).
2- I FATTI SEPARATI DALLA BAVA: LA GIOVINEZZA DI RE GIORGIO BANALITANO
Il Corriere della Sera s'inebria di fronte alla "piccola digressione personale" di un uomo che "ama l'understatement". "Il ricordo della sua citta'. La' Giorgio 'o sicco scopri' la classe operaia", canta Paolo Franchi, a commento del discorso di fine anno a banalita' unificate (Corriere p. 2 e non P2, facite attenzione). Titolo da Ventennio a colori sulla Stampa di Mariopio Calabresi: "Nel coro di consensi stecca soltanto la Lega" (p. 9). Ok, la democrazia e' intonazione.
3- LA LOTTA DI CLASSE ESISTE. CONTRO LO SCONTRINO
"Una giornata senza scontrino, la fuga quotidiana dal fisco di baristi, artigiani e ristoratori. Dal primo caffè' ai lavori di casa e persino in ospedale i mille trucchi per non pagare" (Repubblica, p. 7). Mentre vi raccontavano la favoletta della scomparsa delle classi, al mercato nero della cosiddetta societa' liquida qualcuno si arricchiva e qualcun altro si impoveriva. Come testimoniano anche le statistiche sulla perdita di potere d'acquisto dal 2001 a oggi, per stipendiati e pensionati.
Intanto fa un po inkazzare apprendere da un bel pezzo di Luigi Ferrarella che il nostro Erario e' gia' partito con i saldi ai soliti noti. "Sconto ai tedeschi della Bosch. Ma pagano al fisco 300 milioni. L'Agenzia delle entrate rinuncia a 1,1 miliardi di euro" (Corriere, p. 23). La colpa ovviamente e' anche del "sistema giustizia", che sconsiglia lunghi contenziosi. Ma di quello non frega a nessun legislatore o governo, perche' tanto Lorsignori vanno di arbitrato.
4- DISECONOMY
"Aziende in crisi, 30 mila a rischio. Da Irisbus a Omsa. Contratto Fiat, la Fiom proclama 4 ore di sciopero" (Corriere, p. 8). "Trasporti, tessile e tlc. Al via i tavoli per il lavoro. Sotto i riflettori Ansaldo Breda, Fincantieri e Termini Imerese. Il ministero dello Sviluppo: "Misure per il credito alle aziende" (Stampa, p. 5). A questo serve un banchiere come AirOne Passera al dicastero che fu di Sciaboletta Scajola e di Paoletto Romani, il primo ripetitore Mediaset a giurare da ministro.
5- ORA D'ARIA
"Muore in cella, la madre accusa: "Ucciso". Trani, secondo i parenti era gravemente malato. La Procura indaga per omicidio" (Stampa, p. 18). Anche Gregorio era un numero. Per la precisione il 183 della lista dei morti 2011 nelle incivili carceri italiane






