
VIAGGIO FOTOGRAFICO NEL WAKHAN, LANDA DESOLATA DELL'AFGHANISTAN, DOVE VIVONO NOMADI PACIFICI CHE NON SANNO DEI TALEBANI NE' DELLA GUERRA- ABITANO A 4500 METRI, FRA YAK E YURTE, E HANNO APERTO UN NEGOZIETTO DI VESTITI TRADIZIONALI SPERANDO CHE ARRIVINO I TURISTI
Rebecca Taylor per “Mail On Line”
Nella striscia di terra desolata fra il Tajikistan e il Pakistan, c’è un villaggio in cui i talebani non sono riusciti ad imporsi. Noto come “Wakhan Corridor”, qui vivono circa 12.000 persone ad una altitudine di 4.500 metri. Le famiglie conducono una vita semplice e non sanno che i talebani hanno preso il potere né che l’esercito americano è arrivato.
Il governo afghano ha recentemente invitato i turisti occidentali a spingersi in questa zona. Per raggiungerla, bisogna passare vari controlli e guidare lungo una strada in pessime condizioni. Il fotografo francese Eric Lafforgue vi ha fatto visita ad agosto, unico turista dell’estate. A Khandud, le donne hanno aperto una specie di negozio dove vendono souvenir ma soprattutto i coloratissimi abiti tradizionali e calzini.
le donne wakhi hanno colori sgargianti
L’attrazione maggiore è la casa Pamiri, nota come “Chid”, costruita con pietra e malta. Nel Wakhan si incontrano le donne Wahki, nomadi delle montagne che vivono sul Grand Pamir da duemila anni. Internet non esiste qui, ci si affida alle guide locali per girare nei villaggi, ci si sente totalmente fuori dal mondo. I turisti sono bene accolti, una novità eccitante in una vita piuttosto monotona.
coppia del wakhan
bimbo afghano durante il ramadan
wakhi bevono il latte di yak
afghano nella sua yurta
wakhi e yak
bimba wakhi decora i muri
nomade wakhi
bimbo del pamir
bimbo wakhi
la cucina di una casa pamiri
culla rudimentale nel wakhan
donna afghana cuce sciarpa
donna nomade wakhi
famiglia afghana del pamir
fuori dal tempo nel wakhan
gli wakhi vivono in semplicita
ragazza afghana
interni in casa pamiri
la landa desolata del wakhan
la terra desolata del pamir
le donne wakhi hanno colori sgargianti
le donne wakhi cuciono vestiti pe ri turisti