keith richards

DROGA O NON DROGA? LE VIE DELLA CREATIVITA’ SONO INFINITE - KEITH RICHARDS: “''SATISFACTION'' LA SCRISSI NEL SONNO. LA MATTINA TROVAI NEL REGISTRATORE UN ABBOZZO DELLA CANZONE. E POI 40 MINUTI DI ME CHE RUSSAVO!"

Angelo Aquaro per “la Repubblica”

 

KEITH RICHARDS LE VIE DELLA CREAZIONE MUSICALEKEITH RICHARDS LE VIE DELLA CREAZIONE MUSICALE

Brian Wilson, che era pur sempre un Beach Boy, preferiva il rumore del mare: ma non potendo più andare in spiaggia, ormai preda del suo genio schizofrenico, si fece costruire un box largo quanto il suo pianoforte, lo fece riempire di sabbia e cominciò a comporre con i piedi affondati in quella beach da salotto.

 

''Heroes and Villains'' nacque così: con il piccolo aiuto di duemila dollari in hashish & marijuana e tanto tantissimo sudore della fronte sotto il sole del soggiorno vetrato di West Hollywood. Le vie della creatività, si sa, sono infinite. I Beatles andarono fino in India per trovare l' ispirazione per l' Album Bianco, anche se il soggiorno al Meditational Course di Rishikesh si rivelò un disastro di convivenza. Passò un anno, 1969, e John Lennon scoprì che bastava andare mica tanto lontano, e infilarsi nel letto di Yoko - il famoso "bed in" - per finire in classifica con Give Peace a Chance.

 

Spetteguléss? Ma no: case histories. Il pianoforte sprofondato nella sabbia (artificiale) di Brian Wilson non è infatti che un mirabile caso di "deliberate emotional", cioè uno dei quattro esempi di illuminazione che il "Creativity Post", la piattaforma web di Scott Barry Kaufman, psicologo cognitivo dell' Università di Pennsylvania, ha riassunto dagli studi di illustrissimi prof, da Antonio Damasio in giù. E cosa sarebbe dunque la creazione per "deliberate emotional"?

 

Semplice: l' atto creativo legato all'"Ah! moment", l' attimo in cui si accende una luce che rimanda a un'"emozione positiva", uno scatto del pensiero «correlato a una significativa attività dell' amigdala», la struttura del cervello che gestisce le emozioni. Come diceva E. T.? «Telefono, casa». E come ragionava il cervellino devastato di Brian Wilson?

BRIAN WILSON BRIAN WILSON

Sabbia, canzone.

 

Chiariamo. «Ci sono molti modi di comporre e molti modi di interpretare questi tipi di processi» ha spiegato a Repubblica Daniel J. Levitin, il grande neuroscienziato autore di Il mondo in sei canzoni. E non è neppure detto che seguire le istruzioni per l' uso sia la via migliore. Anzi. «Paul McCartney, che aveva cominciato da autodidatta, temeva che scoprire i meccanismi alla base della creatività avrebbe finito per limitare la sua». Per questo il libro del prof non l' aveva neppure voluto leggere.

 

Eppure se ne fanno di scoperte sfogliando certe ricerche. Prendiamo, per esempio, proprio John & Yoko: non ci troviamo, qui, di fronte a quello che Kaufman chiamarebbe "spontaneous cognitive process"? Give Peace a Chance è il primo singolo a firma Lennon fuori dai Beatles. Cos' era successo? Spiegazione psico-emotiva: per recuperare la vena creativa John non aveva saputo fare di meglio che rinchiudersi nel suo letto (con Yoko).

 

the rolling stonesthe rolling stones

Spiegazione neo-cognitiva: la "cognizione spontanea" si verifica quando «il soggetto abbandona il contesto in cui si cerca la soluzione del problema» (leggi: John abbandona i Beatles in crisi di creatività) e «dirige la sua attenzione verso un oggetto completamente diverso» (leggi: si infila nel letto di Yoko). Liberando, ovviamente, la chimica del caso. «Ora i gangli della base del cervello, ricchi di dopamina, operano al di fuori dello stato di coscienza. La ricerca vana di nuove soluzioni porta al blocco mentale.

 

Ma appena il soggetto si rivolge a un' attività diversa, la corteccia prefrontale, preposta al pensiero creativo, connette le informazioni in modi nuovi, con processi inconsci». E già. Gli antichi la facevano breve: cantami o diva. Altri tempi: il mito, per noi, è ormai muto. E pure un po' bugiardo.

 

Vedi l' ultima provocazione di Keith Richards, che alla Bbc ha confessato che «le droghe non aiutano minimamente quando devi comporre musica, anzi: Satisfaction è stata scritta a letto». Ma andiamo: senza le droghe certa musica non sarebbe mai esistita. L' ha ammesso perfino Sir Paul nella storica intervista con Uncut: certo che i Beatles componevano (anche) da stonati. «Una canzone come Got to Get You Into My Life si rifà alla marijuana.

 

richardsrichards

Day Tripper è sugli acidi. E Lucy in the Sky with Diamond, beh, ovvio»: ovvio, è già nell' acronimo la lode all' Lsd. Non solo. In The Creative Cognitive Approach tre professoroni come Steven M. Smith, Thomas B. Ward e Ronald A. Finke hanno stabilito una volta per tutte - 1995 - che «i processi mentali sono l' essenza del fenomeno creativo». I processi mentali - l' abbiamo appena visto - sono essenzialmente processi chimici. E discutiamo ancora dell' effetto delle droghe?

 

Ma sentiamo di nuovo Keith. «Scrissi Satisfaction nel sonno. E non avevo neppure idea di averla scritta» ricorda, stavolta nell' autobiografia Life. «Fu solo, grazie a Dio, per quel vecchio Philips. Miracolo fu che, quella mattina, lo cercai, ricordando che la notte prima ci avevo infilato una cassetta vergine. Notai, però, la cassetta che era già alla fine. Così schiacciai "riavvolgi": e trovai Satisfaction. Era giusto un abbozzo: e poi 40 minuti di me che russavo! Ma quello scheletro era tutto quello di cui avevo bisogno».

RICHARDSRICHARDS

 

Ora: già uno che si sveglia nel cuore della notte, sbraita Satisfaction nel registratore e risprofonda russando nel letto, beh, non è che dovesse essere proprio nel pieno di sé. Ma droga o non droga: quello che colpisce non è l' alone divino dell' ispirazione? «Grazie a Dio», dice l' uomo che aveva Sympathy for The Devil. Di più.

 

L' ispirazione arriva in una sorta di trance. Addirittura nel sonno, dice: neppure fosse Schopenauer. «Il compositore ci rivela la natura più intima del mondo esprimendosi in un linguaggio che la ragione non comprende » scriveva il vecchio Arthur un secolo prima dei sogni di Jorge Luis Borges: «Proprio come un sonnanbulo». Dormire, forse sognare: comporre?

 

Sì, forse sarà meglio tornare con i piedi per terra. E più che ai filosofi affidarci alla saggezza dell' uomo senza cui, ora, non potremmo neppure a parlare di rock e canzoni. Perché l' adagio di Thomas Edison, l' inventore del fonografo e in un certo qual modo - dirà Walter Benjamin - dell'"opera d' arte nell' era della sua riproducibilità tecnica" - sarà pure risaputo.

 

keith richardskeith richards

Ma sostenere, come faceva Tommasino, che il genio è per l' 1 per cento "inspiration" e per il 99 per cento "perspiration", cioè sudore e fatica, è praticamente affermare con altri mezzi quello che gli scienziati chiamano "deliberate cognitive process": l' atto creativo che nasce cioè «dal lavoro continuato e metodico», la corteccia prefrontale stimolata «dall' attenzione focalizzata » del soggetto, dalle «connessioni di informazioni già immagazzinate».

 

Il genio assoluto, dunque, non esiste? È solo una questione di ginnastica, seppure mentale? Tranquilli, tranquilli. Il solito Scott Barry Kaufman riassume anche un quarto e ultimo meccanismo creativo: quello «spontaneous emotional process, comunemente definito come "epifania"», che emerge «quando l' attività neuronale nell' amigdala si accende spontaneamente».

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....