benito mussolini walt disney topolino mickey mouse

“VIVA MOUS-OLINI” – MARCO GIUSTI: “MA SI SONO DAVVERO INCONTRATI NEL 1935 WALT DISNEY E BENITO MUSSOLINI?” – “CERTO, FA UN CERTO COLPO TROVARE SUI GIORNALI AMERICANI DEI PRIMI ANNI TRENTA UNA CURIOSA PUBBLICITÀ, ‘VIVA MOUS-OLINI’, DOVE VEDIAMO MICKEY MOUSE COL BRACCIO ALZATO CHE ARRINGA UNA FOLLA OCEANICA” – LA SERATA AL CINEMA BARBERINI, IL PRANZO E LA CENA DA ALFREDO: LA RICOSTRUZIONE DEL GRAN TOUR ROMANO DI WALT

 

 

 

marco giusti foto di bacco

 

Estratto dell’articolo di Marco Giusti per "il Foglio"

 

Ma si sono davvero incontrati nel 1935 Walt Disney e Benito Mussolini? Forse non è così importante quest’incontro, quanto il desiderio, da parte di entrambi, che fosse avvenuto, ma certo il velo dal mistero, perché di mistero si tratta, non è mai stato dissipato. Anche perché ci sono ben due autorevoli personaggi che descrivono con particolari l’incontro.

 

WALT DISNEY

Uno è Romano Mussolini, figlio del Duce, che in un’intervista del 1995 a Francesco De Giacomo racconta che Walt Disney, con la moglie Lilian, il fratello Roy e sua moglie Edna, arrivarono assieme al padre da Palazzo Venezia a Villa Torlonia, parlarono di Topolino, di Minnie, del nuovo personaggio della Disney, Paperino, e regalarono ai figli del Duce un gigantesco Topolino di legno “alto quanto un bambino di dieci anni”.

 

walt disney a roma foto archivio luce 2

L’altro testimone è proprio il fratello di Walt, Roy Disney, che racconta invece, tra il 1967 e il 1968 al giornalista Richard Hubler, l’incontro a Palazzo Venezia, dove la delegazione Disney venne accompagnata nel grande studio da un buffo personaggio con scarpe che scricchiolavano, bella gag cinematografica, e il Duce spiegò agli americani che ora in Italia i treni erano finalmente diventati sicuri.

 

benito mussolini nei campi

I ricordi di pur così autorevoli personaggi sono stati confutati da un più recente, e invero documentatissimo studio di uno storico dell’animazione francese, Didier Ghez, “Disney’s Grand Tour – Walt and Roy’s European Vacation – Summer 1935”, Theme Park Press, 2015, che ci ha messo più di vent’anni per raccontarci, con dovizia di particolari, il Grand Tour europeo di Walt Disney.

 

Disney’s Grand Tour – Walt and Roy’s European Vacation – Summer 1935

Proprio ricostruendo quasi ora per ora gli incontri romani, Ghez esclude che Disney abbia avuto il tempo, tra un pranzo e una cena da Alfredo, tra un ricevimento e l’altro, per incontrare Mussolini nelle due giornate. Perbacco! E i ricordi dei due testimoni? Per Ghez, il figlio Romano se lo è solo immaginato. […] . E Roy, […] a 74 anni, era già vecchio e non troppo lucido per essere credibile. Se fosse avvenuto, scrive Ghez, ci sarebbero delle fotografie di Disney insieme al Duce, un filmato.

 

Tanto che le sole foto esistenti sono quelle degli eventi organizzati a Roma per celebrare Walt Disney mentre i filmati dell’Istituto Luce, ne esistono ben due, vedono ripresi gli ospiti della delegazione Disney assieme al ministro della Propaganda, cioè Galeazzo Ciano, alla moglie, Edda Mussolini, e a Luigi Freddi, a capo della Direzione generale della cinematografia italiana dal 1934.

 

WALT DISNEY A PARIGI

Uno dei filmati riguarda l’arrivo alla Stazione Termini del treno da Venezia che aveva portato gli americani a Roma.

 

L’altro la serata disneyana al cinema Barberini dove vennero proiettati ben tre cortometraggi della Disney, “The Goddes of Spring”, dove la Dea della Primavera è una proto-Biancaneve, “Mickey’s Plays Papa” e “Mickey’s Man Friday”, oltre alla prima di un film diretto da Rouben Mamoulian, “Resurrezione”. [...]

 

romano mussolini

A questo punto, urge un flashback. Non credo che Walt Disney si potesse definire un simpatizzante fascista, più probabilmente era solo un grande uomo d’affari che vedeva nell’amicizia con Mussolini un metodo spiccio per ottenere vantaggi nella distribuzione dei film e nella pubblicazione di libri e riviste.

 

Certo, fa un certo colpo trovare sui giornali americani dei primi anni Trenta una curiosa pubblicità di Mickey Mouse, apparsa anche su The Hollywood Reporter del 1932, ma anche altrove, “VIVA MOUSE-OLINI”, dove vediamo un Mickey Mouse col braccio alzato sul modello fascista che arringa una folla oceanica.

 

L’idea dei pubblicitari della Disney, speriamo non di Disney stesso, è spiegata proprio sui giornali. Come Mussolini è il dittatore d’Europa, Mickey Mouse è il dittatore del cinema mondiale. Oddio! In fondo, Mickey Mouse e Mussolini nascono, sulla scena internazionale, nello stesso momento. E, cosa che non avevo mai osservato, i loro nomi si assomigliano molto, anche perché nei primi tempi i giornali americani più volte storpiano Mussolini in Moussolini. Da qui Mouse-olini.

 

mussolini saluto romano

Per confermare la vicinanza tra i due “dittatori” in Italia si mostrano nel 1932 in double bill i cartoon di Mickey Mouse e le newsreel di Mussolini. Ma ritorniamo al 1935, l’anno del Grand Tour disneyano. Da una parte Walt Disney ha un problema di tiroide e urge uno stacco dal lavoro. Niente di meglio che l’Europa. […] Ma ci sono anche altri motivi. Quelli ufficiali sono che Walt deve ricevere in Francia la Legion d’onore. Che non riceverà in Francia, stranamente, allora, ma un anno più tardi in America. E deve visitare i potenti di tutta Europa, cosa che i giornali lanciano subito. Come notizia.

 

Walt Disney partirà per incontrare il Papa, il Duce, oltre a Re Giorgio e al presidente francese. Nessuno nomina Hitler. Ma dietro al viaggio ci sono anche profondi motivi economici. C’è bisogno di mettere ordine negli affari europei della Disney, sia per la distribuzione dei film, sia per il merchandising dei giocattoli, sia per i diritti di libri e fumetti.

 

viva mous olini la pubblicita di disney con topolino fascista

E con il sonoro e la costruzione di film legati alla grande musica europea, come ad esempio “The Band Concert”, il primo Mickey in Technicolor che si porterà dietro Disney, in uscita quattro mesi dopo il suo viaggio, costruito sull’ouverture del Guglielmo Tell di Gioachino Rossini, urge stringere rapporti con chi detiene i diritti come Casa Ricordi.

 

E’ urgente anche andare in Inghilterra, dove si fabbricano inoltre i pupazzi di Mickey Mouse (a Birmingham), perché ha capito, numeri alla mano, che i guadagni dei cartoon vengono soprattutto dal merchandising. L’idea è quindi di sviluppare la vendita di film, pupazzi, libri, fumetti all’estero.

 

I Disney resteranno due mesi in Europa […]. In Italia arrivano il 12 luglio 1935, all’Hotel Villa d’Este, sul Lago di Como. Quella sarà la loro base. Da lì andranno a Milano per affari in treno. Il 14 si vedono però con il loro nuovo editore italiano, Arnoldo Mondadori, e Mario Luporini, che distribuisce i film della United Artists, a Villa Meina, sul Lago Maggiore. Il passaggio editoriale dalla Nerbini di Firenze alla Mondadori è delicato, sembra che lo abbia voluto Mussolini in persona, grande sponsor della Mondadori.

 

filmato dell istituto luce sulla visita di walt disney a roma 2

Il primo Topolino Mondadori è datato infatti già 11 agosto 1935, e il legame rimarrà attivo […] fino al 1988. E’ chiaro che Walt Disney […] non può e non vuole farsi grossi problemi sui rapporti che gli editori europei hanno con i loro politici. E [...] non sente nessun imbarazzo a fare affari e a incontrare Mussolini.

 

[…] Il 19 luglio i Disney si spostano in auto a Venezia, fermandosi al Danieli. Ma ripartono quella notte stessa in treno, in una cuccetta caldissima senza aria condizionata, per Roma.

 

La mattina dopo arrivano, stanchi e accaldati, a Termini, accolti da Luigi Freddi, direttore generale della cinematografia, e da Galeazzo Ciano, ministro della Propaganda, che è il superiore diretto di Freddi. Secondo la stampa di tutto il mondo quel 20 luglio “Disney sarà ricevuto da Mussolini e da Papa Pio XI”.

 

mickey's man friday uno dei tre cortometraggi che furono proiettati nella serata disneyana al cinema barbini nel 1935

Intanto vengono accolti all’Hotel Ambassador di via Veneto 125 e mangiano da Alfredo, che gli serve lui stesso la pasta (le celebri fettuccine?), leggiamo sul libro di Ghez, con la forchetta e il cucchiaio d’oro che gli hanno regalato anni prima addirittura Mary Pickford e Douglas Fairbanks. Nel pomeriggio […] vengono ricevuti da Ciano al ministero della Propaganda, che stava a via Veneto 56. E’ da lì, con tutta probabilità, che arrivano a Villa Torlonia per portare il Topolino gigante in legno e incontrare la famiglia Mussolini.

 

E se crediamo che l’incontro sia avvenuto […], è evidente che sia questo il momento ideale, anche se secondo Ghez non c’era proprio tempo per un simile incontro. In tutto questo, mangiano una seconda volta, a cena, da Alfredo. E da lì vanno al cinema Barberini dove è stata organizzata una serata in loro onore. Senza Mussolini. Ci saranno invece Ciano e la moglie, Freddi e altri gerarchi.

 

[…]  Su uno striscione è scritto enfaticamente “Roma saluta il poeta del cinematografo”. Il giorno dopo, il 21 luglio, cosa che Ghez non dice nella sua pur accuratissima ricostruzione, Mussolini rompe le relazioni con l’Etiopia. Primo passo per la dichiarazione di guerra. La situazione politica peggiora terribilmente, anche se i Disney procedono tranquillamente il loro viaggio d’affari.

 

BENITO MUSSOLINI E LA REPUBBLICA DI SALO

Il 21 luglio in mattinata, […]  Ciano ha organizzato un grande ricevimento in onore di Walt Disney nella hall dell’Hotel Ambassador a Via Veneto. E’ lì che Disney riceve una foto di Mussolini autografata realizzata dalla grande fotografa ebreo-ungherese Ghitta Carel, amica di Margherita Sarfatti e fotografa ufficiale di Casa Savoia e del Duce. In realtà non è un’idea di Ciano la foto con dedica, ma nasce da una precisa richiesta di Walt Disney.

 

Il giorno dopo, il 22 luglio, i Disney vanno a Napoli in treno. Alloggeranno all’Hotel Excelsior, vedranno Pompei, Sorrento, il Museo Archeologico. Faranno una gita al Vesuvio e ripartiranno da Napoli il 24. Il 25 luglio del 1935 ripartono da Genova per New York sul Rex.

 

filmato dell istituto luce sulla visita di walt disney a roma 10

[…]  Aggiungo al racconto del Grand Tour italiano un paio di notizie che Ghez non riporta, ma che mi sembrano piuttosto interessanti [...]

 

Il 24 settembre del 1937, ben dopo la Guerra d’Etiopia, Vittorio Mussolini, ventenne figlio del Duce, […] descritto dai giornalisti americani come “un ragazzone dal robusto appetito”, arriva a New York.

 

Il padre gli ha affidato addirittura la direzione della cinematografia italiana, con grande dispiacere del ben più qualificato Luigi Freddi.

 

 […] Da quel che si legge sui giornali americani del tempo sembra non rendersi bene conto della situazione. Gli chiedono quanti innocenti il fascismo ha ucciso in Etiopia, Spagna e Italia. Ma fa finta di nulla. Nell’incontro che avrà giorni più tardi col presidente americano, Franklin D. Roosevelt, riesce a non dire assolutamente nulla.

 

goebbels e vittorio mussolini

[…] E’ venuto in America col sogno di Hollywood, pronto a fondare con Hal Roach, il produttore delle comiche di Laurel e Hardy distribuite dalla Metro Goldwyn Mayer, la RAM (Roach And Mussolini). Lo stesso Roach [...] spiega, in data 30 settembre 1937, che “Il Duce è pacifista, perché due dei suoi figli sono aviatori. Non vuole la guerra”.

 

E precisa, “I soldi per la RAM vengono dalle banche, non dal governo. Useremo solo star italiane. Ma forse tecnici americani.”

 

E ancora, “Mussolini non si è mai espresso contro gli ebrei. Sono convinto che la mia collaborazione con Vittorio è la cosa migliore che si possa fare proprio per gli ebrei. Se non sono stupidi la smetteranno di prendersela con Mussolini trattando male suo figlio. La RAM produrrà 12 film nei tre anni successivi. Quattro saranno per la distribuzione internazionale. Gli altri otto avranno piccoli budget da 40.000 dollari a film. Il primo film sarà Rigoletto con Laurel e Hardy. Spero di conoscere il Papa”.

 

filmato dell istituto luce sulla visita di walt disney a roma 1

E il giovane Mussolini rassicura i giornalisti americani con un “Non faremo guerra per 60 anni”, quando già il 24 ottobre 1937 nascerà l’Asse Roma-Berlino. […]  I giornali riportano un elenco di invitati per la festa del suo ventunesimo compleanno che include proprio Walt Disney, Gary Cooper, Winifred Sheehan, Will Hays e William Randolph Hearst.

 

Del resto con l’uscita di “Biancaneve e i sette nani”, prima in America, il 21 dicembre 1937, e poi in Europa, e Roy Disney tornerà in Italia nel 1938 per controllare il doppiaggio, Walt Disney non se la sente di avere un rapporto non pacifico con la famiglia Mussolini.

 

VITTORIO MUSSOLINI

Ma ovviamente gli ebrei di Hollywood non ci sono cascati e proprio dalla Metro Goldwyn Mayer è stato chiesto a Hal Roach di non andare avanti con la RAM e di tagliare per sempre l’accordo imbarazzante con Vittorio Mussolini.

 

Dopo le dichiarazioni di Roosevelt contro la guerra e i paesi aggressori, [...] Vittorio Mussolini, turbato anche dalla causa intentata da Renato Senise che si è sentito escluso dalla storia della RAM, tornerà a casa. L’unico film che nascerà da tutta questa storia sarà “La Tosca” di Jean Renoir, girato a Roma.

 

IL GIORNALE DI TOPOLINO - 1932

 

 

 

 

 

Topolino, grazie alla passione di Mussolini per il giornaletto e per il personaggio, e forse per un motivo di pura propaganda, dovuta al legame che si era creato tra Mickey Mouse e Mouse-olini, fu l’ultimo dei fumetti americani a sparire dalla circolazione nell’Italia fascista. L’ultimo titolo fu “Topolino e l’illusionista”, n. 4777 del 3 febbraio 1942, cioè un mese e 23 giorni prima della dichiarazione di guerra dell’Italia all’America.

 

LA TOSCA DI JEAN RENOIR - 1941

E, come ha raccontato lo stesso Romano Mussolini, nel 1942 ci fu la proiezione di “Fantasia” a Villa Torlonia. La copia era stata ritrovata a Tobruk dall’esercito italiano tra le cose abbandonate dagli inglesi il 21 giugno del 1942. Venne spedita in Italia e venne vista dalla famiglia di Mussolini. E tutti rimasero molto impressionati. Dopo il 25 luglio del 1943 tutte le proprietà di Mussolini vengono portate a Rocca delle Caminate con l’idea di fare un Museo Mussolini a Predappio. Che fine ha fatto il Topolino di legno? Sembra che venne rubato a Rocca delle Caminate nel giugno del 1944. E portato dove?

filmato dell istituto luce sulla visita di walt disney a roma 3IL PRIMO CARTONE DI TOPOLINOIL PRIMO CARTONE DI TOPOLINOWALT DISNEY A PARIGIfilmato dell istituto luce sulla visita di walt disney a roma 9otto skorzeny benito mussolini 3rachele e benito mussolini con i primi quattro figli edda, bruno, vittorio e romano statue naziste, benito mussolini e adolf hitlerIL CALENDARIO 2020 CON BENITO MUSSOLINIwalt disney a roma foto archivio luceviva mous olini la pubblicita di disney con topolino fascista walt disney a roma foto archivio luce filmato dell istituto luce sulla visita di walt disney a roma 6filmato dell istituto luce sulla visita di walt disney a roma 5filmato dell istituto luce sulla visita di walt disney a roma 4filmato dell istituto luce sulla visita di walt disney a roma 7filmato dell istituto luce sulla visita di walt disney a roma 11walt disney a roma foto archivio luce 1WALT DISNEY filmato dell istituto luce sulla visita di walt disney a roma 8

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