donald trump vladimir putin

A MOSCA HANNO STAPPATO LE BOTTIGLIE DI VODKA BUONA! – COMMENTI ENTUSIASTI DI GIORNALI E TROMBETTIERI DEL CREMLINO, CHE GODONO DOPO IL SUMMIT IN ALASKA: “PUTIN, COME SEMPRE, È IL MIGLIOR NEGOZIATORE AL MONDO: PACE CON L’AMERICA, E NEL DONBASS CONTINUIAMO AD AVANZARE. UN GRANDE RISULTATO” – PUTIN OTTIENE LA RIABILITAZIONE CHE ATTENDEVA, E GUADAGNA TEMPO: IN UCRAINA L’ARMATA RUSSA CONTINUA A MARTELLARE VIA CIELO E VIA TERRA: COSA VOLERE DI PIÙ? – ANCHE QUEL BEONE DI MEDVEDEV È CALMO E RILASSATO: “L'INCONTRO HA DIMOSTRATO CHE I NEGOZIATI SONO POSSIBILI SENZA PRECONDIZIONI. LA COSA PRINCIPALE: ENTRAMBE LE PARTI HANNO ADDOSSATO LA RESPONSABILITÀ SULLE SPALLE DI KIEV E DELL’EUROPA…”

Estratto dell’articolo di Marco Imarisio per www.corriere.it

 

donald trump e vladimir putin video parodia sul summit di anchorage in alaska 3

Puntare al rublo, ma ottenere un copeco. A volte gli estremi si toccano. Con questa vecchia espressione popolare, l’opposizione russa e i loro media intendono sottolineare come a dispetto di aspettative ben alte, ad Anchorage non sia stato concordato nulla di concreto.

 

Facendo invece riferimento alla vecchia moneta di rame che ancora oggi sarebbe la centesima parte del rublo, la galassia ultranazionalista, il cosiddetto partito della guerra per sempre che temeva come la peste un immediato cessate il fuoco, mette in risalto lo scorno di Donald Trump, che voleva ottenere molto e si è dovuto accontentare di quasi niente.

 

Ma entrambi i fronti concordano su un punto. Vladimir Putin ha guadagnato altro tempo, senza concedere niente, ma ottenendo invece, e gratis, la foto del tappeto rosso steso sotto ai suoi piedi e una storica stretta di mano, che di per sé sono già il segno di una vittoria importante per la Russia.

 

E se per i media e per la politica ufficiale il presidente russo per definizione non sbaglia mai, figurarsi quando vince per davvero. Calmo, quasi olimpico, il commento mattutino dell’incendiario Dmitri Medvedev. Forse perché quando le cose vanno così bene, almeno secondo la sua visione aggressiva, non è necessaria l’invettiva.

 

vladimir putin donald trump anchorage alaska 2 foto lapresse

«È stato ripristinato un vero e proprio meccanismo di incontri tra Russia e Stati Uniti ai massimi livelli. Calmo, senza ultimatum e minacce. Il presidente della Russia ha esplicato personalmente e dettagliatamente al presidente degli Stati Uniti le nostre condizioni per porre fine al conflitto in Ucraina.

 

Il capo della Casa Bianca si è rifiutato di esercitare pressioni sulla Russia. Almeno per ora. Importante: l'incontro ha dimostrato che i negoziati sono possibili senza precondizioni e contemporaneamente con la continuazione dell’Operazione militare speciale. La cosa principale: entrambe le parti hanno esplicitamente addossato la responsabilità per raggiungere la cessazione delle ostilità, sulle spalle di Kiev e dell’Europa».

 

IMMEGINE DI DMITRY MEDVEDEV CREATA DA CHATGPT

La rete del sito Tsargrad, galassia mediatica punto di riferimento dei falchi, creata e sostenuta dall’oligarca mistico Kostantin Malofeev, che nel 2014 finanziò gli omini verdi che invasero il Donbass, si è dedicato a una diretta che sembrava una marcia trionfale.

 

Con Oleg Tsarev, ex deputato della Rada per quattro legislature per il Partito delle regioni di Yanukovich, tra i più incalliti oppositori del «regime di Kiev» che ha esibito il proprio compiacimento per aver previsto questo esito.

 

«La Russia non è interessata al cessate il fuoco. Lo Stato Maggiore riferisce ogni giorno al presidente che la nostra vittoria sul fronte può essere rapida. Metterci d’accordo quando continuiamo ad avanzare su un arresto delle ostilità, sarebbe stato scorretto. In questo momento contano solo i rapporti dei militari al Cremlino e poi i colloqui nel silenzio di alte stanze, resi possibili non certo grazie al “pacificatore” Trump ma solo per merito al soldato russo che nonostante tutto si spinge in avanti».

 

STRETTA DI MANO TRA ZELENSKY E TRUMP AL VERTICE NATO DELL'AJA

In mattinata è giunto anche l’editoriale del fondatore Malofeev, che in passato non ha risparmiato critiche al Putin «temporeggiatore» ma che dopo l’Alaska è in visibilio. «Vediamo se l’amministrazione Usa saprà costringere il regime di Kiev alla pace. Intanto, noi dobbiamo constatare che Putin, come sempre, è il miglior negoziatore al mondo: pace con l’America, e nel Donbass continuiamo ad avanzare. Un grande risultato».

 

[…] Se il nulla di fatto sull’Ucraina è un obiettivo raggiunto, alla politica ufficiale viene affidato il compito di porre l’accento sul carattere globale del vertice, che non si è limitato alla sola Ucraina, questa è la parola d’ordine.

 

oligarca russo konstantin malofeev 6

Andrey Klishas, presidente della Commissione per la legislazione costituzionale del Senato, assolve al compito parlando di «visione larga» che secondo lui confermerebbe l’aspirazione della Russia alla pace duratura ed equa.

 

«All’ordine del giorno c’è una nuova architettura della sicurezza europea e internazionale, e tutti lo devono accettare. I compiti della Operazione militare speciale saranno assolti o per via militare o per quella diplomatica. Non ci sarà alcun cessate il fuoco senza precondizioni, sebbene il fronte stia crollando e le truppe russe stiano liberando sempre nuovi territori».

 

donald trump vladimir putin anchorage alaska foto lapresse

Anche il suo collega Andrey Klimov, capo della Commissione per la difesa della sovranità statale, diplomatico con reputazione di colomba, si unisce al coro. «Vedo che gli americani nelle ultime settimane hanno vagliato molto seriamente le possibilità di conseguire un grande risultato strategico, economico e finanziario che può provenire da un eventuale ripristino di rapporti normali con la Russia.

 

Va riconosciuto agli Usa di aver fatto il possibile per non lasciare spazio ai loro partner minori europei, e tanto meno alla marionetta Zelensky. Li tengono a bada imponendo i propri passi e le proprie scelte, come questo vertice, per evitare un’altra spirale di tensione con la Russia». Intanto, in questi giorni il rublo ha ricominciato a volare, e non succedeva da mesi. Altro che copechi.

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