abu mazen al jazeera

LA MOSSA DI ABU MAZEN PER AVVICINARSI A STATI UNITI E ISRAELE: BANDIRE "AL JAZEERA" - L’ANP HA MESSO AL BANDO L'EMITTENTE DALLA CISGIORDANIA: LA POLIZIA HA SMANTELLATO LA REDAZIONE NELL'HOTEL DI RAMALLAH - LA MOTIVAZIONE UFFICIALE? "AL JAZEERA DISSEMINA MATERIALE INGANNEVOLE CHE INCITA ALLA RIVOLTA", ANCHE SE NON VIENE FATTO RIFERIMENTO A QUALE SIA IL MATERIALE IN QUESTIONE - L'EMITTENTE DEL QATAR PROTESTA: "NASCONDONO LA VERITÀ SU QUANTO STA ACCADENDO A JENIN E NEI TERRITORI OCCUPATI"

Estratto dell'articolo di Fabio Tonacci per "La Repubblica"

 

AL JAZEERA

A Jenin la prova per Gaza. Da un mese la città simbolo della lotta all’occupazione israeliana in Cisgiordania è sotto assedio da parte delle forze di sicurezza dell’Autorità nazionale palestinese che stanno cercando di smantellare e disarmare le Brigate Jenin. I combattimenti sono feroci, dentro e fuori il campo profughi: raid, uccisioni, abusi, cecchini in azione, reporter sotto tiro.

 

La convinzione della maggioranza dei palestinesi è che Abu Mazen, l’anziano presidente dell’Anp, voglia mandare un segnale di affidabilità a Israele e agli Stati Uniti per candidarsi a gestire il dopo guerra nella Striscia di Gaza. E l’ultimo provvedimento preso da tre ministri del suo governo rafforza questa convinzione: per la prima volta, infatti, l’Anp ha bandito l’emittente qatariota Al Jazeera dalla Cisgiordania.

ABU MAZEN ALL'ONU

 

Le trasmissioni del canale arabo più seguito nel Vicino Oriente sono state sospese fino a data da definire. Ieri ufficiali di polizia dell’Anp sono entrati nell’hotel di Ramallah dove nel settembre 2024 Al Jazeera era stata costretta a spostare la redazione a seguito della chiusura dell’ufficio di corrispondenza imposta dalle forze armate israeliane.

 

La motivazione dell’Anp è analoga a quella dello Stato ebraico: «Al Jazeera dissemina materiale ingannevole che incita alla rivolta». Quale sia il materiale in questione, e a quali servizi si riferisca la contestazione, non è stato chiarito. Il provvedimento ovviamente ha suscitato la protesta dell’emittente del Qatar che in un comunicato si dice «scioccata» per la decisione che arriva «quando nella Striscia di Gaza l’Idf prende sistematicamente di mira e uccide i giornalisti palestinesi».

 

LA REDAZIONE DI AL JAZEERA A GERUSALEMME

Accusa l’Anp di essersi allineata all’agenda politica di Netanyahu e di voler «nascondere la verità su quanto sta accadendo a Jenin e nei Territori occupati ». Mustafa Barghouthi, segretario generale di Iniziativa nazionale palestinese, è tra i primi a esprimere solidarietà alla testata, definendo la decisione «un errore dell’Autorità e un vulnus alla libertà di stampa».

 

Opinione assai diffusa in Cisgiordania e tra le organizzazioni per i diritti umani: per quanto ritenuta dai palestinesi legati a Fatah «troppo vicina ad Hamas e alla Fratellanza musulmana» (Arafat alla fine degli anni Novanta la criticava spesso), Al Jazeera è un punto di riferimento per l’informazione nella regione, con reporter sul campo h24 e telecamere accese anche nei posti più complicati da raccontare.

 

ABU MAZEN ALL'ONU

«Abu Mazen sta cercando di accreditarsi con gli americani», dice a Repubblica Diana Buttu, attenta analista politica palestinese. [...] Secondo Buttu, il leader palestinese è «sotto ricatto » di Bezalel Smotrich, il ministro delle Finanze israeliano espressione dell’ala estremista e messianica del governo israeliano. [...]

AL JAZEERA USA images

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…

giorgia meloni mantovano alfredo giovanbattista fazzolari gian marco chiocci rossi

DAGOREPORT - CHI AVEVA UN OBIETTIVO INTERESSE DI BRUCIARE IL DESIDERIO DI GIORGIA MELONI, PIÙ VOLTE CONFIDATO AI SUOI PIÙ STRETTI COLLABORATORI, DI ARRUOLARE L’INGOMBRANTE GIAN MARCO CHIOCCI COME PORTAVOCE? - IN BARBA ALLA DIFFIDENZA DEI VARI SCURTI, FAZZOLARI E MANTOVANO, FU L’UNDERDOG DE’ NOANTRI A IMPORRE FORTISSIMAMENTE (“DI LUI MI FIDO”) COME DIRETTORE DEL TG1 L’INTRAPRENDENTE CHIOCCI, DOTATO DI UNA RETE RELAZIONALE RADICATA IN TUTTE LE DIREZIONI, DAL MONDO DELLA SINISTRA ALL’INTELLIGENCE DI DESTRA - BEN CONOSCENDO IL CARATTERINO DELL’EX DIRETTORE DE “IL TEMPO” E ADNKRONOS, BEN LONTANO DALLA DISPONIBILITÀ AD ACCETTARE ORDINI E DINIEGHI, OCCORREVA CORRERE AI RIPARI PRIMA CHE LA SGARBATELLA PROCEDESSE ALL’INFELICE NOMINA, FACENDO CIRCOLARE LA VOCE DEL SUO TRASLOCO DALLA DIREZIONE DEL TG1 A BRACCIO MEDIATICO DELLA PREMIER - NEL CASO, SEMPRE PIÙ LONTANO, DI VEDERE CHIOCCI A PALAZZO CHIGI, ALLORA VORRÀ DIRE CHE L’EQUILIBRIO DI POTERI ALL’INTERNO DELLA FIAMMA MAGICA È FINITO DAVVERO IN FRANTUMI...