khamenei pasdaran iran

NO PASDARAN! IL REGIME IRANIANO NON È UN MONOLITE E, DOPO LE BOMBE ISRAELIANE, KHAMENEI PUNTA A UN ACCORDO CON GLI AMERICANI SUL NUCLEARE: LA GUIDA SUPREMA È IN ROTTA DI COLLISIONE CON I GUARDIANI DELLA RIVOLUZIONE. DA ANNI KHAMENEI CERCA DI PLACARE LE SMANIE AGGRESSIVE DEI PASDARAN, FAUTORI DELLA LINEA DURA IN POLITICA ESTERA E INTERNA (SONO LORO A FORAGGIARE I TERRORISTI DI HAMAS, HEZBOLLAH E HOUTHI E A IRRIGIDIRE IL CONTROLLO SULLA POPOLAZIONE) – KHAMENEI AVEVA STRETTO UN’ALLEANZA DI FERRO CON IL CONSERVATORE RAISI, POI MORTO IN CIRCOSTANZE MISTERIOSE, E ORA CI RIPROVA CON IL “MODERATO” PEZESHKIAN...

ali khamenei con in mano un fucile prega per nasrallah a teheran

Khamenei, 'con la guerra Israele voleva affossare l'Iran'

(ANSA) - La Guida suprema iraniana, Ali Khamenei, ha affermato che gli attacchi di Israele contro l'Iran in giugno puntavano ad affossare il sistema della Repubblica islamica.

 

"Il calcolo e il piano degli aggressori era che, attaccando certe personalità e centri sensibili in Iran, il sistema sarebbe stato indebolito e poi, facendo entrare in gioco le cellule dormienti dei loro mercenari, dagli ipocriti e monarchici ai delinquenti e alla gentaglia, avrebbero potuto incitare la gente e portarla in piazza, portando in questo modo il sistema alla fine", ha detto Khamenei in un incontro con membri della Magistratura, riferisce Isna.

 

ali khamenei con qassem soleimani

"Dio Onnipotente ha garantito la vittoria alla nazione iraniana", ha detto Khamenei, aggiungendo che "l'aggressore deve essere ritenuto responsabile dei suoi crimini". Nel suo discorso, la Guida suprema della Repubblica islamica ha sottolineato che "il compito principale e più importante è mantenere una grande volontà e unità nazionale" e che "la nazione iraniana non apparirà debole in nessun campo di battaglia. Perché abbiamo tutti gli strumenti necessari, abbiamo la logica e abbiamo la forza".

 

IN IRAN, DOPO LA GUERRA, KHAMENEI E MODERATI PER L’INTESA CON GLI USA

Estratto dell’articolo di Antonio Giustozzi per “la Repubblica”

L'autore è senior research fellow al Rusi di Londra

ALI KHAMENEI IN UNA MOSCHEA

https://www.repubblica.it/esteri/2025/07/16/news/iran_khamenei_guardiani_della_rivoluzione_news-424733202/amp/

 

Molto si dibatte del futuro del regime iraniano dopo la guerra dei 12 giorni. Crollerà? Si riformerà? Oppure […] si assisterà a una presa del potere completa da parte dei Guardiani della rivoluzione?

 

Il leader supremo Khamenei è stato a lungo visto come un fattore chiave nell'ascesa dei Guardiani, con cui ha collaborato strettamente fin dagli anni '80. Eppure, ci sono indicazioni che Khamenei ha cominciato a divergere dai Guardiani su questioni cruciali, specie di politica estera.

 

pasdaran

Durante il mandato di Raisi (2021-24), Khamenei costruì un buon rapporto col presidente, che apparteneva alla fazione dei "principalisti", ovvero dei conservatori. Da anni i conservatori si sono trovati sempre più in contrasto con le Guardie, i cui leader sono fautori di una politica estera più aggressiva e di un irrigidimento del controllo sulla popolazione.

 

Le Guardie poi criticano il clero conservatore per incompetenza e inefficienza, presentandosi come tecnocrati militaristi ed efficienti, che saprebbero gestire meglio lo Stato.

Il comandante dei pasdaran Hossein Salami e il capo di Stato Maggiore Mohammad Bagheri

 

Gran parte dei consiglieri di Khamenei sono ufficiali delle Guardie, ma la Guida suprema è sempre stata ideologicamente vicina ai "principalisti". Non dovrebbe pertanto sorprendere il feeling che si sviluppò con Raisi, favorevole a imporre una frenata all'aggressiva proiezione di potenza all'estero dettata dalle Guardie.

 

Il principale successo di Raisi è stato l'accordo con l'Arabia Saudita. Le fonti all'interno del regime concordano che i leader delle Guardie avevano cercato di bloccarlo. Khamenei allora si schierò con Raisi, determinando la sconfitta delle Guardie.

 

La crisi principale fronteggiata da Raisi furono le manifestazioni del "donna, vita, libertà" nel 2022-23. Al culmine delle proteste, il regime sembrava traballare. Raisi proponeva misure per andare incontro ai dimostranti ed evitare un massiccio ricorso a violenza ed esecuzioni, mentre le Guardie sostenevano il contrario. Khamenei esitò, ma alla fine diede fiducia a Raisi.

 

ali khamenei prega per raisi

Quando Raisi si schiantò in elicottero nel maggio del 2024, Khamenei sorprese molti permettendo a un candidato riformista, Masud Pezeshkian, di correre alle presidenziali per rimpiazzare Raisi. Pezeshkian vinse le elezioni ed è importante notare che permettendo a un unico riformista di correre contro tre candidati conservatori, Khamenei di fatto lo favoriva.

 

Dopo il suo insediamento Pezeshkian si è scontrato ripetutamente con le Guardie. Fonti interne al regime indicano che, all'indomani della vittoria elettorale, il nuovo presidente ha avvertito le Guardie che non potevano continuare a tenere la politica estera dell'Iran ostaggio della loro proiezione di potenza.

khamenei con i pasdaran

 

Sebbene Hossein Salami, allora capo delle Guardie, non abbia apertamente obiettato, altri leader si sono opposti. Dopo l'assassinio da parte israeliana a Teheran del capo politico di Hamas, Ismail Haniyeh, Pezeshkian si è schierato contro il piano presentato dalle Guardie di una ritorsione massiccia contro Israele. Di nuovo, Khamenei si è schierato con lui e di fatto non c'è stata una vera ritorsione contro lo Stato ebraico.

 

Pezeshkian e Khamenei sembravano anche d'accordo sulla necessità di negoziare sul programma nucleare con gli americani, anche se non è chiaro se fossero allineati riguardo le richieste minime dell'Iran. Una questione irrisolta tra Pezeshkian e Khamenei, prima della guerra, era la proposta del presidente di ammorbidire le restrizioni imposte alle donne per quanto riguarda il loro abbigliamento.

 

Vladimir Putin Ali Khamenei Ebrahim Raisi

Cosa implica tutto questo per l'Iran post tregua? Khamenei era consapevole che la base sociale del regime si stava assottigliando. Con Pezeshkian, Khamenei voleva mettere insieme un governo di unità "repubblicana", che lavorasse a un progetto di compromesso per affrontare i problemi pressanti del regime.

 

La guerra ha rafforzato la posizione di Pezeshkian, dato che le Guardie hanno fallito su più fronti: le difese aeree, in cui le Guardie hanno avuto un ruolo sempre maggiore, si sono mostrate del tutto inadeguate, mentre il Paese si è dimostrato del tutto permeabile agli israeliani. Nell'estate del 2024, dopo l'assassinio di Haniyeh, le Guardie si erano viste affidare il compito di prevenire entro tre mesi future operazioni di infiltrazione israeliane. Chiaramente, un altro fallimento abissale.

 

khamenei, pezeshkian e i vertici dell iran pregano per nasrallah

La reazione di Khamenei alla decapitazione delle Guardie da parte degli israeliani ci dà qualche indicazione sulla possibile strategia per il futuro. Khamenei ha nominato il generale Muhammad Pakpour come sostituto del duro Hossein Salami, che era arrivato a sostenere la necessità di deporre il presidente Raisi durante la crisi del 2022-24.

 

Pakpour, già comandante delle forze di terra delle Guardie, era stato uno dei pochi leader delle Guardie ad essersi opposto allo scontro frontale con Raisi. Questo suggerisce che Khamenei sia per il momento orientato a cercare un accordo con gli americani e a lasciare al riformista Pezeshkian un considerevole margine di manovra.

pasdaran 1LA FOLLA OSANNA KHAMENEI MEDIORIENTE DI FUOCO - VIGNETTA BY GIANNELLIali khamenei ebrahim raisi ebrahim raisi con un ritratto di khamenei nel 2022KHAMENEI ACCANTO AL RITRATTO DI KHOMEINIali khamenei HOSSEIN SALAMI CAPO DEI PASDARAN IRANIANI UCCISO NELL ATTACCO ISRAELIANOALI KHAMENEI IN UNA MOSCHEA.

Ultimi Dagoreport

pippo baudo senato

SI E' SPENTO A 89 ANNI IL MITOLOGICO PIPPO BAUDO - L’UOMO CHE HA SCOPERTO TUTTI (PER PRIMO SE STESSO), DEMOCRISTIANO DI FERRO, HA ATTRAVERSATO CRISI DI GOVERNO E CAMBIAMENTI IN RAI E VANTA IL RECORD DEI FESTIVAL DI SANREMO CONDOTTI (13) – QUANDO SFIORÒ LA CRISI INTERNAZIONALE, NEL 1986, PER LO SKETCH DEL TRIO SOLENGHI-MARCHESINI-LOPEZ SULL'AYATOLLAH KHOMEINI. E QUANDO LANCIÒ BEPPE GRILLO CHE PRONUNCIÒ LA CELEBRE BATTUTA SU BETTINO CRAXI: "SE IN CINA SONO TUTTI SOCIALISTI, A CHI RUBANO?" (VIDEO) - "LO SHOWMAN DELLA TRADIZIONE, IL SUPERCONDUTTORE, L’ORGANIZZATORE DI UN INTRATTENIMENTO SEMPRE SINTONIZZATO SUL PENULTIMO PARADIGMA DEL CONSENSO POPOLARE, SENZA SQUILLI REAZIONARI E SENZA STRILLI AVANGUARDISTICI: CLASSI MEDIE, PUBBLICO MEDIO, SENSIBILITÀ MEDIA. PERCHÉ BAUDO È IL CENTRO. CULTURALE, POLITICO, SOCIALE" (EDMONDO BERSELLI)

putin trump

DAGOREPORT - IL FATTO CHE PUTIN SIA RITORNATO A MOSCA CON L’ALLORO DEL VINCITORE, LA DICE LUNGA DI COME SIA ANDATO L’INCONTRO CON TRUMP. DEL RESTO, COME PUOI CONFRONTARTI CON GLI ESPERTI DIPLOMATICI RUSSI (SERGEI LAVROV E YURI USHAKOV), AFFIANCATO DA UN SEGRETARIO DI STATO COME MARCO RUBIO, NOTORIAMENTE A DIGIUNO DI GEOPOLITICA, E DA UN VENDITORE DI APPARTAMENTI COME STEVE WITKOFF? – PUTIN, SORNIONE, HA CERCATO DI CONVINCERE TRUMP DI TAGLIARE I LACCI E LACCIUOLI CON I LEADER EUROPEI - MISSIONE NON OSTICA VISTO I “VAFFA” ALLA UE, ULTIMO DEI QUALI LA GUERRA DEI DAZI - TRA VARI MOTIVI CHE MANTENGONO ACCESO UN INTERESSE DI TRUMP CON L’EUROPA, FA CAPOLINO L’EGO-SMANIA DI ESSERE INCORONATO, COME OBAMA, CON IL NOBEL DELLA PACE. ONORIFICENZA CHE VIENE PRESA A OSLO E NON A MAR-A-LAGO - E ADESSO COSA POTRÀ SUCCEDERE LUNEDÌ PROSSIMO NELLA SALA OVALE DOVE È ATTESO L’INCONTRO TRA TRUMP E ZELENSKY? LA PAURA CHE IL LEADER UCRAINO SI PRENDA UN’ALTRA DOSE DI SCHIAFFI E SBERLEFFI DAL TROMBONE A STELLE E STRISCE INCOLPANDOLO DI ESSERE IL RESPONSABILE DEL FALLIMENTO DELLA SUA TRATTATIVA CON MOSCA, HA SPINTO MACRON A CONVOCARE I ''VOLENTEROSI'' -OBIETTIVO: PREPARARE ZELENSKY AL SECONDO ROUND CON IL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA...

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - COME DESTABILIZZARE IL NEMICO PIÙ INTIMO? SEGUITE IL METODO MELONI: AD OGNI INTRALCIO CHE SI INVENTA QUEL GUASTAFESTE DI SALVINI, LA MINACCIA DELLA DUCETTA È SEMPRE LA STESSA: ANDIAMO AL VOTO ANTICIPATO E VEDIAMO QUANTO VALE NELLE URNE ‘STO CARROCCIO - QUESTO RITORNELLO MELONIANO DI ANTICIPARE DI UN ANNO LE POLITICHE 2027, PERCHÉ NON LO FA SUO ANCHE ELLY SCHLEIN? ANZICHÉ STAR LÌ A PIAGNUCOLARE DI “SALARIO MINIMO”, DI “POLITICA INDUSTRIALE CHE NON C’È” E DI “CETO MEDIO IMPOVERITO”, SE L’ITALIA VA A PUTTANE, METTA L'ARMATA BRANCA-MELONI IN DIFFICOLTÀ: SI TOLGA L’ESKIMO DA GRUPPETTARA E LANCI LEI A GRAN VOCE UNA BELLA CAMPAGNA FATTA DI SLOGAN E FRASI AD EFFETTO PER CHIEDERE LO SFRATTO DEL GOVERNO, LANCEREBBE COSI' UN GUANTO DI SFIDA ALL’ARROGANZA DELLA DUCETTA, METTENDOLA IN DIFFICOLTÀ E NELLO STESSO TEMPO RIUSCIREBBE A TRASMETTERE AL POPOLO DISUNITO DELL’OPPOSIZIONE UN SENTIMENTO FORTE, AFFINCHE' IL SOGNO DI MANDARE A CASA GIORGIA MELONI POSSA DIVENTARE REALTÀ - SE OGGI, LA STORIA DEI NUOVI MOSTRI POLITICI SI FONDA SULL’IMMAGINARIO, COSA ASPETTA ELLY SCHLEIN A CAMBIARE MUSICA?

orazio schillaci marcello gemmato paolo bellavite ed eugenio serravalle

DAGOREPORT – I DUE NO-VAX NOMINATI NEL COMITATO TECNICO SUI VACCINI SPACCANO FRATELLI D'ITALIA: MONTA IL PRESSING PER FAR DIMETTERE EUGENIO SERRAVALLE E PAOLO BELLAVITE DALL’ORGANISMO – IN MOLTI RITENGONO CHE IL RESPONSABILE POLITICO DELL’IMPROVVIDA DECISIONE SIA MARCELLO GEMMATO, FARMACISTA E POTENTE SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE MELONIANO – IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI È FRUSTRATO DAI CONTINUI BLITZ POLITICI CHE LO PONGONO DI FRONTE A DECISIONI GIÀ PRESE: NON CONTA NULLA E TUTTI PRENDONO DECISIONI SULLA SUA TESTA. ORA SAREBBE INTENZIONATO A REVOCARE L’INTERO GRUPPO DI LAVORO SE I NO-VAX NON SLOGGIANO. ENTRO 48 ORE…