 
                                
            PER I GAZAWI PIÙ CHE UN RITORNO A CASA, LA CERTEZZA DI NON AVER PIÙ NULLA - I PALESTINESI STANNO TORNANDO TRA LE ROVINE DELLA STRISCIA DOVE IL 90% DELLE CASE È DISTRUTTO O GRAVEMENTE DANNEGGIATO: IN MOLTI SONO RASSEGNATI AL TERZO INVERNO IN TENDA, QUASI NESSUNO PUÒ PAGARSI UN AFFITTO DI 800 EURO. AL MERCATO I PREZZI SI STANNO ABBASSANDO: UNA SETTIMANA FA UN CHILO DI MELE COSTAVA 27 EURO, ORA 6 - ED È IN QUESTA SITUAZIONE CHE HAMAS TORNA A RISOLLEVARE LA TESTA: REGALA DOLCI E CIBO AGLI ABITANTI, PROMETTE STIPENDI E NEL FRATTEMPO LANCIA UNA MINACCIA DI MORTE AI POTENZIALI OPPOSITORI…
1 - IL TIMIDO RITORNO ALLA VITA TRA LE ROVINE DELLA STRISCIA E I REGOLAMENTI DI CONTI «SENTIAMO GLI SPARI»
Estratto dell'articolo di Greta Privitera per il “Corriere della Sera”
 ritorno tra le macerie di casa a gaza
ritorno tra le macerie di casa a gaza
Al mercato del campo profughi di Al Mawasi sono arrivati i cioccolatini e i biscotti per il tè. Sami abu Omar ha comprato le barrette di Mars per i nipoti, una mela per ogni figlio, un avocado alla moglie e un’arancia e una banana per la mamma di 85 anni, che ha perso tutti i denti.
«È una donna forte, ha passato la guerra in tenda con noi», racconta. L’inizio della tregua si vede soprattutto sulle bancarelle e sul volto dei bambini che da qualche giorno fanno due pasti.
«Ci sono i pomodori, i cetrioli, le melanzane, le cipolle. I prezzi sono ancora alti, ma un mese fa un chilo di mele costava 27 euro, ora 6; un chilo pomodori 32 euro e ora 10. Una barretta di Mars 15 euro, ora solo 3». Il cessate il fuoco ha aperto i cancelli da dove entrano i camion degli aiuti, il cui numero però rimane carta di ricatto.
 a gaza esecuzioni sommarie dei miliziani di hamas
a gaza esecuzioni sommarie dei miliziani di hamas
Sami sta cercando una nuova sistemazione perché la sua casa è stata sbriciolata da una bomba israeliana e «non possiamo passare il terzo inverno per terra, sulla sabbia.
Ma sembra una missione impossibile». Il 90% delle case è distrutto o gravemente danneggiato e non può permettersi di spendere 800 euro al mese per l’affitto di uno dei pochi appartamenti che ha trovato liberi.
Tal Darwish ha 22 anni e dorme in quello che rimane della sua casa a Gaza City. La notte si sveglia di soprassalto come succedeva con le bombe quando cadevano vicine, «perché devo riabituarmi a stare senza», dice. Ma da qualche mattina va a bere il caffè davanti al mare, «mi fa sentire bene e per un attimo smetto di guardare la mia città distrutta».
È un timido ritorno alla vita quello della popolazione di Gaza. «La nostra è una felicità prudente perché nella testa abbiamo il timore che riscoppi la guerra. Temiamo che i ritardi nel localizzare dei corpi degli ostaggi facciano saltare il cessate il fuoco. E non ci aiuta continuare a sentire i colpi di arma da fuoco», ci scrive Soliman Hijjeh, giornalista della Striscia.
[…] Soliman spiega che meno di mezz’ora dopo l’entrata in vigore della tregua, agli incroci di Gaza sono apparsi i poliziotti affiliati ad Hamas: gestiscono traffico e sicurezza, ma «non sono i miliziani delle brigate al-Qassam, non hanno combattuto la guerra».
Anche se, ci dicono, per le strade vedi anche loro. Sui cellulari dei palestinesi esausti ma pronti a ricostruire, arrivano i messaggi dal ministero della Cultura con i link per iscrivere i propri figli alla scuola online, e quelli del ministero degli Affari sociali per denunciare i danni subiti alle case. «Sembra che poco sia cambiato», scrive Tal che si chiede quanto tempo ci vorrà per tornare a vivere «una vita dignitosa». […]
 esecuzioni pubbliche by hamas nella striscia di gaza 2
esecuzioni pubbliche by hamas nella striscia di gaza 2
2 - LA MINACCIA DEI MILIZIANI DATECI I COLLABORAZIONISTI O CI FAREMO GIUSTIZIA”
Estratto dell’articolo di Nello Del Gatto per “la Stampa”
Consegnare alle forze di Hamas spie, presunti collaboratori, oppositori del regime. È l'ultimatum dei miliziani del gruppo che governa Gaza alla popolazione, l'alternativa è una minaccia senza appello: chi si rifiuta incapperà nella «mano severa della giustizia».
 miliziani di hamas riappaiono per le strade a gaza 1
miliziani di hamas riappaiono per le strade a gaza 1
Nella Striscia è il caos totale, una guerra civile con regolamenti di conti tra clan locali e Hamas, i cui miliziani paiono ben lontani dal volersi arrendere. Anzi, nell'interregno che si aperto dopo la firma dell'accordo e dopo aver liberato gli ostaggi vivi, Hamas sembra impegnato a tutto campo per riprendere il controllo del territorio.
Secondo quanto ha riferito la Cnn, la Radaa, una forza di sicurezza affiliata ad Hamas, avrebbe iniziato una vera e propria operazione di pulizia nei confronti della popolazione. Non sono ammesse opposizioni. O si è con loro o se ne subiscono le conseguenze che, viste le esecuzioni degli ultimi giorni, sono facilmente intuibili. Obiettare ora ad Hamas potrebbe significare la morte.
 a gaza i palestinesi scavano tra le macerie per cercare i parenti dispersi 8
a gaza i palestinesi scavano tra le macerie per cercare i parenti dispersi 8
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Da quando è iniziato il cessate il fuoco, Hamas ha ucciso almeno una trentina di persone, giustiziando anche in pubbliche piazze […]
I residenti di Gaza denunciano che negli ultimi giorni i combattenti sono sempre più visibili, schierati lungo le rotte per la consegna degli aiuti. Il gruppo sta cercando di far sentire la sua forza.
[…] il gruppo di Gaza non solo è ancora in grado di pagare gli stipendi con soldi utili a comprare il cibo, ma anche con derrate alimentari che, nella Striscia, valgono quanto l'oro. Sono 7.000, secondo quanto fonti locali hanno detto alla BBC, i miliziani che Hamas ha messo su strada in queste ore per riaffermare il controllo sulle aree di Gaza recentemente abbandonate dalle truppe israeliane. Ha anche nominato cinque nuovi governatori, tutti con esperienza militare […]
 a gaza i palestinesi scavano tra le macerie per cercare i parenti dispersi 4
a gaza i palestinesi scavano tra le macerie per cercare i parenti dispersi 4
Nelle strade di Gaza si vedono alcuni miliziani che, cercando di confermare il loro controllo sulla Striscia, distribuiscono dolci e beni di uso domestico ai passanti.
Ma anche pallottole. Da settimane, infatti, i miliziani stanno regolando i conti con quelli che ritengono collaborazionisti d'Israele.
A questo proposito un alto funzionario della Casa Bianca fa sapere di aver intimato ad Hamas lo stop di queste operazioni e che Israele si è impegnata a costruire delle "safe zones" oltre la linea gialla per consentire a chi si sente minacciato di trovare rifugio
La Presidenza palestinese ha condannato il comportamento di Hamas e le esecuzioni sommarie compiute nella Striscia di Gaza. In un comunicato, l'ufficio di Abu Mazen, ha descritto questi atti come «crimini efferati che vengono respinti con ogni pretesto». […]
 miliziani di hamas fanno passare le auto della croce rossa a gaza
miliziani di hamas fanno passare le auto della croce rossa a gaza a gaza i palestinesi scavano tra le macerie per cercare i parenti dispersi 6
a gaza i palestinesi scavano tra le macerie per cercare i parenti dispersi 6 a gaza i palestinesi scavano tra le macerie per cercare i parenti dispersi 3
a gaza i palestinesi scavano tra le macerie per cercare i parenti dispersi 3 a gaza i palestinesi scavano tra le macerie per cercare i parenti dispersi 7
a gaza i palestinesi scavano tra le macerie per cercare i parenti dispersi 7 miliziani di hamas pattugliano il territorio della striscia di gaza
miliziani di hamas pattugliano il territorio della striscia di gaza



 
						
							
			         
						
							
			         
						
							
			         
						
							
			         
						
							
			        