piantedosi filippo sensi

“LA CASSAZIONE E’ STATA TROPPO IDEOLOGICA CONTRO IL DECRETO SICUREZZA” - IL MINISTRO DELL'INTERNO PIANTEDOSI OSA L’INOSABILE E VA ALL’ATTACCO PURE DELLA SUPREMA CORTE: "MI SFUGGE QUALI PRINCIPI COSTITUZIONALI SIANO VIOLATI DAL PROVVEDIMENTO” - POI NON SI DICE CONTRARIO (“IN UNA CORNICE DI LEGALITA’”) ALL’IDEA DI CIRCOSCRIVERE IL REATO DI TORTURA COME VUOLE SALVINI – IL SENATORE DEM FILIPPO SENSI LO INFILZA: “QUANDO PERDI IL SENSO DELLO STATO, E DOVRESTI ESSERNE UNA ISTITUZIONE, HAI PERSO TUTTO. NON È SOLO INAUDITO E GRAVE, È PERICOLOSO”

Francesco Malfetano per “La Stampa” - Estratti

matteo piantedosi carlo nordio foto lapresse

 

«Mi sembra un esercizio connotato da una forte impostazione ideologica». Matteo Piantedosi, ministro dell'Interno ed ex prefetto, difende a spada tratta il "suo" dl Sicurezza, attaccato dalla Cassazione con un collage di interventi pubblicati all'interno del massimario della Corte. 

 

«Mi sfugge quali principi della Costituzione violerebbe» spiega rispondendo alle «diverse criticità» segnalate, prima di non dirsi contrario («In una cornice di legalità») all'idea di circoscrivere il reato di tortura avanzata dal vicepremier Matteo Salvini. 

 

Ministro, ha letto la relazione della Corte CostituzionaleChe valutazione ne dà? Viene contestato anche il carattere di necessità e urgenza del decreto... 

ALFREDO MANTOVANO - LUCA CIRIANI - MATTEO PIANTEDOSI - FOTO LAPRESSE

«Non ho avuto tempo di leggere la relazione ma, da come è stata diffusa, mi sembra un esercizio connotato da una forte impostazione ideologica più che da considerazioni di puro diritto. Mi risulta difficile immaginare l'incompatibilità con la nostra Carta costituzionale di norme, tra le altre, tese a proteggere cittadini e Forze di polizia dalle violenze che vengono compiute nelle manifestazioni, oppure tutelare le persone che hanno la necessità e l'urgenza di recarsi a lavoro o in ospedale per esigenze di soccorso.

 

Quanto poi alla scelta della decretazione d'urgenza, se il giudizio sulla legittimità costituzionale fosse limitato all'opinione dell'ufficio del Massimario della Cassazione, allora sì che avrei il timore di vivere in un Paese che ha perduto i fondamentali riferimenti degli equilibri costituzionali tra i poteri.

matteo piantedosi lorenzo fontana ignazio la russa giorgia meloni foto lapresse

 

Sono certo che, allorquando le questioni in argomento dovessero essere sollevate in veri e propri procedimenti giudiziari, saranno ben altre le valutazioni che verranno espresse». 

 

Si contesta, ad esempio, la norma che consente agli agenti sotto copertura di dirigere associazioni eversive senza incorrere in responsabilità penale. Non si rischia di tornare a dinamiche oscure per la storia repubblicana? 

«Il nostro Paese è caratterizzato per avere Forze di polizia e Agenzie di intelligence a cui tutti, nel mondo, riconoscono il merito di averci evitato attentati terroristici e derive eversive. Io mantengo la più totale fiducia in loro e la più totale contrapposizione, viceversa, verso le organizzazioni realmente eversive e terroristiche che questa norma vuole contribuire a combattere». 

INFORMATIVA DI MATTEO PIANTEDOSI E CARLO NORDIO ALLA CAMERA SUL CASO ALMASRI - FOTO LAPRESSE.

 

Rispetto alla possibilità di detenzione per le madri incinte o con figli sotto l'anno di età, la Cassazione parla di «violazione dei principi costituzionali»... 

«È una delle stranezze che rilevo: la norma affida ai giudici la valutazione del caso concreto secondo parametri che tengono conto proprio delle esigenze di protezione del minore. Mi sfugge quale principio costituzionale violerebbe». 

 

Il vicepremier Salvini ha proposto di «circoscrivere» il reato di tortura e di dotare la polizia penitenziaria di taserNon le sembra una forzatura? 

matteo piantedosi

«Io sono sempre molto d'accordo sull'esigenza di tutelare gli agenti e di dotarli di tutti i possibili strumenti utili per proteggere i cittadini e se stessi, sempre nell'ambito di una cornice di legalità. Anche gli appartenenti alle Forze di polizia sono titolari di diritti umani e, a giudicare dai dati riguardanti i ferimenti e le violenze subite in occasioni di manifestazioni pubbliche o in altre situazioni operative, credo che bisognerebbe preoccuparsi di loro quantomeno al pari di tutti i cittadini». 

 

 

 

(...)

Dalla Libia sono ripresi gli sbarchi e oggi (ieri) sono stati recuperati altri due cadaveri. Rispetto al 2024 i numeri sono in crescita: il modello italiano, tra accordi con i Paesi di partenza e il Protocollo Albania, sta funzionando? 

«La Libia sta vivendo un momento difficile ma gli sbarchi nel nostro Paese sono ampiamente al di sotto del 50% rispetto al 2023, primo anno in cui il nostro Governo è stato al lavoro anche su questo dossier. Segno anche questo che il nostro lavoro sta funzionando pure in momenti di grande complessità». 

 

È in arrivo in cdm lunedì anche un decreto Flussi. Di che quote parliamo? Ci sarà l'attesa revisione dei criteri? 

matteo piantedosi e carlo nordio foto lapresse

«È un decreto i cui contenuti di dettaglio sono ancora in discussione in queste ore ma con il quale il Governo proseguirà nella sua ferma determinazione di consentire canali legali di ingresso soprattutto a beneficio di importanti settori della nostra economia. È uno dei pilastri della nostra azione insieme al fermo contrasto agli ingressi gestiti da veri e propri trafficanti di essere umani». 

 

(...)

La procura della Corte penale internazionale contesta all'Italia la mancata collaborazione nel caso Almasri, sostenendo che il rilascio e il rimpatrio dell'ufficiale libico abbiano impedito alla Corte di esercitare le sue funzioni. Può chiarire quale sia stato il ruolo del Viminale? Come risponde alle osservazioni? 

«Ho risposto dettagliatamente sul caso ben quattro volte in Parlamento. In quelle circostanze credo di aver delineato in termini chiari le ragioni di tutela dell'interesse nazionale e di protezione dei cittadini italiani. Mi consenta per brevità di rinviarla alla lettura di quanto detto in quelle occasioni, che confermo integralmente». 

ALFREDO MANTOVANO. - GIORGIA MELONI - CARLO NORDIO - MATTEO PIANTEDOSI - FOTO LAPRESSE

 

Ultimi Dagoreport

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…

john elkann theodore kyriakou leonardo maria del vecchio

DAGOREPORT - L’OSTACOLO PIÙ TOSTO DELLA TRATTATIVA IN CORSO TRA IL MAGNATE GRECO KIRIAKOU E JOHN ELKANN NON E' L'ACQUISIZIONE DEL GRUPPO GEDI BENSÌ COME “RISTRUTTURARE” UN ORGANICO DI 1300 DIPENDENTI, TRA TAGLI ALLE REDAZIONI LOCALI, PREPENSIONAMENTI E “SCIVOLI”, DI CUI CIRCA 280 GIORNALISTI FANNO CAPO A “REPUBBLICA” E ALTRI 170 A “LA STAMPA” - LA PARTITA SUL FUTURO DEL QUOTIDIANO TORINESE, ASSET CHE NON RIENTRA NEL PROGETTO DI KYRIAKOU, NON ACCELERA CON LA CORDATA VENETA MESSA SU DA ENRICO MARCHI - NEL CASO LA TRANSIZIONE ELLENICA NAUFRAGASSE, LEONARDINO DEL VECCHIO HA CONFERMATO DI ESSERE PRONTO: “NOI CI SIAMO” - “NOI” CHI? ESSENDO “QUEL RAGAZZO'' (COPY ELKANN), DEL TUTTO A DIGIUNO DI EDITORIA, I SOSPETTI DILAGANO SU CHI SI NASCONDE DIETRO LA CONTRO-OFFERTA CON RILANCIO DELL’AZIONISTA DELL’IMPERO DEL VECCHIO, IL CUI CEO MILLERI È STATO ISCRITTO NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI CON CALTAGIRONE E LOVAGLIO, PER LA SCALATA DI MPS SU MEDIOBANCA-GENERALI - E DA TORINO, AVVISANO LE REDAZIONI IN RIVOLTA DI ROMA E TORINO DI STARE ATTENTI: DALLA PADELLA GRECA RISCHIANO DI FINIRE NELLA BRACE DI CHISSÀ CHI...

nietzsche e marx si danno la mano venditti meloni veneziani

VIDEO! “ATREJU E’ IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO, COME DIREBBE ANTONELLO VENDITTI” – GIORGIA MELONI CITA “COMPAGNO DI SCUOLA”, IL BRANO DATATO 1975 DEL CANTAUTORE DI SINISTRA. OVVIAMENTE MARX E NIETZSCHE NON SI DIEDERO MAI LA MANO, NÉ AD ATREJU NÉ ALTROVE. CIÒ È STATO ANCHE IMMAGINATO NELL’ULTIMO LIBRO DI MARCELLO VENEZIANI “NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO”. LO SCRITTORE IPOTIZZA COME MISE EN SCÈNE CHE LA SERA DEL 5 MAGGIO 1882 I DUE SI SIANO TROVATI IN UNA LOCANDA DI NIZZA (DOVE ENTRAMBI PASSARONO). NON SI CAPISCE BENE SE LA MELONI CI ABBIA CREDUTO DAVVERO – VIDEO

giorgia meloni balla ad atreju

GIORGIA, ER MEJO TACCO DI ATREJU! - ZOMPETTANDO COME UN MISIRIZZI, LA MELONI CAMALEONTE HA MESSO IN SCENA CIO' CHE SA FARE BENISSIMO: IL BAGAGLINO DI CORBELLERIE (''QUESTO È IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DANNO LA MANO'') E DI SFOTTO' SU ELLY SCHLEIN: "IL CAMPO LARGO L'ABBIAMO RIUNITO NOI... CON IL SUO NANNIMORETTIANO 'MI SI NOTA DI PIÙ SE VENGO O STO IN DISPARTE O SE NON VENGO PER NIENTE' HA FATTO PARLARE DI NOI" -UBRIACA DI SE' E DEI LECCAPIEDI OSPITI DI ATREJU, HA SCODELLATO DUE ORE DI PARACULISSIMA DEMAGOGIA: NULLA HA DETTO SU LAVORO, TASSE, SANITA', ECC - IDEM CON PATATE SULLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA, SUL CONFLITTO STATI UNITI-EUROPA, SUL RUOLO DEL GOVERNO SU DIFESA E IL RIARMO EUROPEO - IN COMPENSO, HA STARNAZZATO DI VITTORIE DEL GOVERNO MA  GUARDANDOSI BENE DI CITARE MINISTRI O ALLEATI; SI E' INFERVORATA PER IL PARTITO MA NON RICORDA CHE L’HA FONDATO CON CROSETTO E LA RUSSA ('GNAZIO E' STATO DEL TUTTO OSCURATO AD ATREJU) - "GIORGIA! GIORGIA!", GRIDA LA FOLLA - OK, L'ABBIAMO CAPITO: C’È UNA PERSONA SOLA AL COMANDO. URGE UN BALCONE PER LA NUOVA MARCHESA DEL GRILLO - DAGOREPORT+VIDEO 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)