ABBIAMO UNA BANCA (DATI)! - LA CISL DI BONANNI STA PER DOTARSI DI UNA MAXI BANCA DATI FINANZIARIA PERSONALIZZATA. PAGATA A UNA SOCIETA' CON SEDE A BRUXELLES E CONTROLLATA DA UN FONDO INGLESE

Stefano Sansonetti per La Notizia (www.lanotiziagiornale.it)

 

RAFFAELE BONANNI LUCA CORDERO DI MONTEZEMOLO RAFFAELE BONANNI LUCA CORDERO DI MONTEZEMOLO

L’ultima trovata della Cisl. Non c’è niente da fare, dalle parti del sindacato di Raffaele Bonanni la fantasia è una dote importante, anche se si è costretti a pagarla un bel po’ di tempo e denaro. Il progetto in questione è stato coltivato per circa un anno e adesso è pronto a partire. La Confederazione di via Po sta per dotarsi di una sua super banca dati finanziaria che contiene informazioni di bilancio dei circa 8 mila comuni italiani, più un numero imprecisato di dati di aziende pubbliche locali e indicatori economici di settore.

 

Raffaele Bonanni e Maurizio Masciopinto Raffaele Bonanni e Maurizio Masciopinto

Il lavoro per mettere insieme tutto questo bendidio è stato commissionato dalla Cisl alla Bureau Van Dijk, società di analisi finanziarie con quartier generale a Bruxelles ma controllata dal fondo inglese Charterhouse Capital Partners. A che serve una banca dati finanziaria interna a un sindacato? L’operazione sarà presentata nei prossimi giorni. Per ora quello che filtra è che “lo scopo è quello di conoscere quanto spende ciascuno degli 8 mila comuni censiti per l’erogazione del welfare e se l’amministrazione comunale presa in esame gode di buona salute”.

 

L’obiettivo, secondo le poche informazioni disponibili, è quello di creare “un valido strumento per permettere al sindacato una migliore contrattazione territoriale”.

Raffaele Bonanni Raffaele Bonanni

 

Le reazioni
Inutile dire che, come più volte è accaduto in tempi recenti per diverse iniziative “economiche” della Cisl, anche in questa occasione il piano sta destando più di qualche interrogativo. Nell’ultimo anno La Notizia ha più volte dato conto delle attività collaterali del sindacato, in particolare per quanto riguarda il business informatico, per il tramite della società partecipata Eustema, e quello assicurativo, portato avanti con un’altra partecipata che si chiama Marte broker di assicurazioni. In questo caso, da quello che emerge, si tratta di un servizio che la Confederazione ha pagato alla Bureau Van Dijk.

 

Da segnalare che la banca dati si chiamerà “Aida Cisl”, laddove per Aida si intende “Analisi informatizzata delle aziende”. Un prodotto già venduto in Italia dalla società con sede a Bruxelles e filiali in Italia. La quale, contattata da La Notizia, ha fatto sapere che siamo di fronte a “una banca dati creata da Cisl e Bureau Van Dijk”, nel senso che la società ha assemblato contenuti “chiesti direttamente dal sindacato”.

 

Bureau Van DijkBureau Van Dijk

I dati contenuti nel maxi-archivio sono “di tre tipologie: settore aziende, con una riclassificazione dei bilanci per fornire un’interpretazione in chiave sindacale utile all’attività di contrattazione di secondo livello; settore welfare, per far capire l’andamento delle spese sociali dei comuni; settori economici italiani, con dati messi a disposizione dalla Sose”, la società del ministero dell’economia che mette a punto gli studi di settore per stabilire in via statistica il volume di affari di piccole imprese e professionisti. Insomma, si dovrebbe trattare di uno strumento conoscitivo per i sindacalisti.

 

Un qualcosa di particolarmente innovativo se ancora la Bureau Van Dijk ha precisato che “è la prima volta a livello internazionale che si mette a disposizione di un sindacato uno strumento di questo tipo focalizzato sui temi di interesse economico”.

 

L’esborso
Di sicuro per mettere insieme questi dati c’è voluto del tempo. Già nel corso del congresso Cisl del giugno 2013 si era parlato di un progetto in corso. Insomma, questo significa che come minimo la creazione della banca dati è durata un anno. Ma a quale costo? E qui le cifre sono top secret. Bureau Van Dijk ammette ovviamente di essere stata pagata. “Ma non possiamo fornire le cifra sborsata dal cliente”, aggiungono.

 

Bureau VanDijkBureau VanDijk

La Cisl, contattata per fornire un’indicazione, non ha voluto rispondere alla domanda, dicendo che ci sarà una comunicazione ufficiale nei prossimi giorni. Ma forse a qualcuno del sindacato piacerebbe sapere quanto si è speso per l’operazione.

 

 

Ultimi Dagoreport

giovambattista giovanbattista fazzolari vitti

FLASH – ROMA VINCE SEMPRE: IL SOTTOSEGRETARIO FAZZOLARI, DA SEMPRE RISERVATISSIMO E RESTÌO A FREQUENTARE I SALOTTI, ORA VIENE PIZZICATO DA DAGOSPIA NEL “SALOTTO” DI PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA, SPAPARANZATO AI TAVOLI DI “VITTI”, DOVE POLITICI, GIORNALISTI E POTENTONI AMANO ATTOVAGLIARSI (DENIS VERDINI FACEVA LE RIUNIONI LI' E CLAUDIO LOTITO AMA GOZZOVIGLIARE DA QUELLE PARTI, SPILUCCANDO NEI PIATTI ALTRUI) – ANCHE “FAZZO” È ENTRATO NELLA ROMANELLA POLITICA DE “FAMOSE DU’ SPAGHI”: L’EX DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA DELLA REGIONE LAZIO CHIACCHIERA CON UN CANUTO SIGNORE DI CUI VORREMMO TANTO CONOSCERE L’IDENTITÀ. I DAGO-LETTORI POSSONO SBIZZARIRSI: HANNO QUALCHE SUGGERIMENTO PER NOI?

giampaolo rossi rai report sigfrido ranucci giovanbattista fazzolari francesco lollobrigida filini

DAGOREPORT – RAI DELLE MIE BRAME: CHIAMATO A RAPPORTO L'AD GIAMPAOLO ROSSI ALLA CAMERA DEI DEPUTATI DOVE SI E' TROVATO DAVANTI, COL DITO ACCUSATORIO, I PLENIPOTENZIARI RAI DEI TRE PARTITI DI MAGGIORANZA: GASPARRI (FI), MORELLI (LEGA) E FILINI (FDI) CHE, IN CORO, GLI HANNO COMANDATO DI TELE-RAFFORZARE LA LINEA DEL GOVERNO - IL PIÙ DURO È STATO IL SOTTOPANZA DI FAZZOLARI. FILINI SPRIZZAVA FIELE PER L’INCHIESTA DI “REPORT” SUI FINANZIAMENTI DI LOLLOBRIGIDA ALLA SAGRA DEL FUNGO PORCINO - ROSSI, DELLE LORO LAMENTELE, SE NE FOTTE: QUANDO VUOLE, IL FILOSOFO CHE SPIEGAVA TOLKIEN A GIORGIA NELLE GROTTE DI COLLE OPPIO, PRENDE IL TELEFONINO E PARLA DIRETTAMENTE CON LA PREMIER MELONI... - VIDEO

giorgia meloni daria perrotta giancarlo giorgetti

FLASH – GIORGIA MELONI HA DETTO A BRUTTO MUSO AL RAGIONERE GENERALE DELLO STATO, DARIA PERROTTA: “QUESTO È UN ESECUTIVO POLITICO E NON TECNICO”. IL CENTRODESTRA HA GIÀ SILURATO IL DG DEL TESORO, ALESSANDRO RIVERA, HA LIQUIDATO L’EX RAGIONIERE BIAGIO MAZZOTTA E HA ACCOMPAGNATO ALL’USCITA IL DIRETTORE DELLE PARTECIPATE, MARCELLO SALA. ORA SE LA PRENDE ANCHE CON LA FEDELISSIMA DI GIANCARLO GIORGETTI, CHE NON È CERTO UNA PERICOLOSA COMUNISTA, NÉ UNA OSTILE “MANDARINA” IN QUOTA “DEEP STATE”. A DESTRA COSA PRETENDONO DA MEF E RAGIONERIA? CHE SIANO USI A OBBEDIR TACENDO? DAVANTI AI TRISTI NUMERI, NON CI SONO IDEOLOGIE O OPINIONI…

donald trump volodymyr zelensky donald trump nobel pace

DAGOREPORT – DONALD TRUMP È OSSESSIONATO DAL NOBEL PER LA PACE: LE BOMBE DI NETANYAHU SU GAZA E I MISSILI DI PUTIN SULL’UCRAINA SONO GLI UNICI OSTACOLI CHE HA DI FRONTE – CON “BIBI” È STATO CHIARO: LA PAZIENZA STA FINENDO, LA TREGUA NON SI PUÒ ROMPERE E NON CI SONO PIANI B, COME HA RICORDATO AL PREMIER ISRAELIANO MARCO RUBIO (IN GRANDE ASCESA ALLA CASA BIANCA A DANNO DI VANCE) – DOMANI L’ACCORDO CON XI JINPING SU DAZI, TIKTOK, SOIA E NVIDIA (E STI CAZZI DI TAIWAN). IL PRESIDENTE CINESE SI CONVINCERÀ ANCHE A FARE PRESSIONE SUL SUO BURATTINO PUTIN? SE NON LO FARÀ LUI, CI PENSERÀ L’ECONOMIA RUSSA AL COLLASSO…

sangiuliano gasdia venezi giuli

SULLA SPOLITICA CULTURALE DELLA “DESTRA MALDESTRA” – ALBERTO MATTIOLI: “CI RENDEMMO SUBITO CONTO CHE DA SANGIULIANO C’ERA NULLA DA ASPETTARSI, A PARTE QUALCHE RISATA: E COSÌ È STATO. GIULI AVEVA COMINCIATO BENE, MOSTRANDO UNA CERTA APERTURA E RIVENDICANDO UN PO’ DI AUTONOMIA, MA MI SEMBRA SIA STATO RAPIDAMENTE RICHIAMATO ALL’ORDINE - CHE LA DESTRA ABBIA PIÙ POLTRONE DA DISTRIBUIRE CHE SEDERI PRESENTABILI DA METTERCI SOPRA, È PERÒ UN FATTO, E PER LA VERITÀ NON LIMITATO AL MONDO CULTURALE - IL PROBLEMA NON È TANTO DI DESTRA O SINISTRA, MA DI COMPETENZA. CHE BEATRICE VENEZI NON ABBIA IL CURRICULUM PER POTER FARE IL DIRETTORE MUSICALE DELLA FENICE È PALESE A CHIUNQUE SIA ENTRATO IN QUALSIASI TEATRO D’OPERA - (PERCHE' SULL’ARENA DI VERONA SOVRINTENDE - BENISSIMO - CECILIA GASDIA, DONNA E DI DESTRA, SENZA CHE NESSUNO FACCIA UN PLISSÉ?)’’

alessandro giuli pietrangelo buttafuoco arianna giorgia meloni beatrice venezi nicola colabianchi nazzareno carusi tiziana rocca giulio base

''L’ESSERE STATI A CASA MELONI O DI LA RUSSA NON PUÒ ESSERE L’UNICO O IL PRIMO REQUISITO RICHIESTO PER LE NOMINE CULTURALI’’ - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: “SONO TRA LE ANIME BELLE CHE QUANDO GIORGIA MELONI HA VINTO LE ELEZIONI HA SPERATO CHE, AL POSTO DEL PLURIDECENNALE AMICHETTISMO ROMANO DI SINISTRA SI AVVIASSE UN METODO, DICIAMO SUPER-PARTES, APERTO (MAGARI ANCHE SOLO PER MANCANZA DI CANDIDATI) E TESO A DELINEARE UNA CULTURA LIBERALE LEGATA AL PRIVATO O ALLE CONFINDUSTRIE DEL NORD… POVERO ILLUSO. IL SISTEMA È RIMASTO LO STESSO, APPLICATO CON FEROCE VERIFICA DELL’APPARTENENZA DEL CANDIDATO ALLA DESTRA, MEGLIO SE ROMANA DI COLLE OPPIO, PER GENEALOGIA O PER ADESIONE, MEGLIO SE CON UNA PRESENZA AD ATREJU E CON UN LIBRO DI TOLKIEN SUL COMODINO - LE NOMINE DI GIULI, BUTTAFUOCO, CRESPI, VENEZI, COLABIANCHI, BASE & ROCCA, IL PIANISTA NAZARENO CARUSI E VIA UNA INFINITÀ DI NOMI NEI CDA, NELLE COMMISSIONI (IN QUELLA PER SCEGLIERE I 14 NUOVI DIRETTORI DEI MUSEI C’È SIMONETTA BARTOLINI, NOTA PER AVER SCRITTO "NEL BOSCO DI TOLKIEN, LA FIABA L’EPICA E LA LINGUA")