affitti brevi antonio tajani daria perrotta giancarlo giorgetti

CHE CASOTTO NEL GOVERNO! LO SCAZZO PER SUGLI AFFITTI BREVI NON SI PLACA NEANCHE DOPO LA MODIFICA, CHE PREVEDE L’AUMENTO DELLA CEDOLARE SECCA DAL 21 AL 26% SOLO SUGLI APPARTAMENTI TURISTICI PRENOTATI SULLE PIATTAFORME WEB. TAJANI, SPALLEGGIATO DALLA LEGA, VUOLE CANCELLARE LA NORMA NEL PASSAGGIO DELLA MANOVRA IN PARLAMENTO, E ACCUSA: “C’È QUALCHE GRAND COMMIS AL TESORO CHE HA VOGLIA DI PUNIRE, REINTEGRARE LE TASSE, MA DECIDE LA POLITICA, NON I GRAND COMMIS" – IL RIFERIMENTO È A DARIA PERROTTA, REGIONIERA GENERALE VICINISSIMA A GIORGETTI, CHE AVREBBE MESSO LA SUA “MANINA” NELLA MISURA…

TAJANI, 'SU MANOVRA DECIDE POLITICA, NON GRAND COMMIS MEF'

antonio tajani giancarlo giorgetti foto lapresse

(ANSA) - BRUXELLES, 23 OTT - "Mi pare che a volte ci sia qualche grand commis al ministero delle Finanze che ha voglia di punire, reintegrare le tasse, ma decide la politica, non i grand commis". Lo ha detto il vicepremier Antonio Tajani rispondendo ai cronisti a Bruxelles sulla manovra.

 

TAJANI, 'SU AFFITTI BREVI NOI CONTRARI A QUALSIASI TASSA'

(ANSA) - BRUXELLES, 23 OTT - Sugli affitti brevi "abbiamo detto che siamo contrari a qualsiasi tassa e adesso in Parlamento faremo di tutto per tornare allo stato attuale, ovvero nessuna tassa per chi affitta senza intermediario o con le piattaforme". Lo ha detto il vicepremier Antonio Tajani ai cronisti a Bruxelles. "Presenteremo emendamenti a partire dal Senato per eliminare questa tassa, così come lo faremo sui dividendi", ha detto Tajani

 

AFFITTI, IN MANOVRA SOLO UN RITOCCO A LEGA E FORZA ITALIA NON BASTA

Estratto dell’articolo di Giuseppe Colombo per “la Repubblica”

 

matteo salvini giorgia meloni antonio tajani foto lapresse

La manovra sbarca in Parlamento. Ma lungo la strada verso il Senato, dove il testo è arrivato ieri sera dopo il via libera del Colle, la ceralacca della bollinatura della Ragioneria è stata messa alla prova dalle pressioni di Forza Italia e Lega. I due partiti di maggioranza parlano già di correzioni. Come sull'aumento della tassa per gli affitti brevi, che Palazzo Chigi e il Tesoro difendono. E che invece Matteo Salvini e Antonio Tajani vogliono cancellare durante il passaggio alle Camere.

 

Sembra invece digerito il punto di caduta sul contributo a carico delle banche, con FI che sottolinea il carattere temporaneo dell'intervento (3 anni) e i leghisti che non starebbero più smaniando per alzare la dote in Parlamento, anche se l'ipotesi non è stata del tutto accantonata.

 

AFFITTI BREVI

Uno scenario che anche l'Abi prova ad allontanare. «Seguirò con grande attenzione il dibattito parlamentare di cui sono molto rispettoso», dice il presidente dell'associazione, Antonio Patuelli, chiedendo «maggior rispetto» per gli istituti di credito che - aggiunge - «devono fare il loro lavoro in un clima di serenità».

 

A scaldare il clima dentro il governo è invece lo scontro sull'incremento della cedolare secca.

 

[…] Neppure la modifica allo schema iniziale placa i malumori dei forzisti. Anzi l'irritazione aumenta quando al Mef matura la decisione definitiva di portare la tassa dal 21% al 26% per chi affida il primo alloggio disponibile a intermediari immobiliari o a portali telematici come Airbnb, Booking e Vrbo. Per tutti gli altri resta la tassazione ridotta al 21%.

 

daria perrotta foto lapresse

Ma come spiega la relazione tecnica della Finanziaria, solo il 10% degli immobili assoggettati alla cedolare resterà fuori dalle piattaforme, beneficiando quindi dello sconto fiscale. Le tasse aumenteranno invece per il restante 90%.

 

Ecco perché quando le agenzie rilanciano la nuova formulazione, il portavoce di FI, Raffaele Nevi, evoca lo stralcio. «Siamo contrari, presenteremo emendamenti» per cancellare la misura, dice nel Transatlantico della Camera […]

 

L'aumento degli affitti brevi, soprattutto a fini turistici - sottolinea - è stato «uno degli elementi che in questi ultimi anni hanno contribuito ad accrescere la difficoltà a trovare alloggi, soprattutto nelle grandi città». A essere penalizzati sono gli affitti lunghi e quindi le famiglie. Si arriva così all'aumento della cedolare che è condiviso anche dalla presidenza del Consiglio. Ma non dal Carroccio.

 

giorgia meloni antonio tajani foto lapresse

Per questo Salvini affaccia la via parlamentare quando afferma che «l'incremento non ci sarà». Le trattative nella maggioranza sono già partite.

 

Gli azzurri vogliono la tassa ridotta al 21% per tutti, ma sanno che se il sì della Lega è alla portata, lo stesso non si può dire per il via libera di Fratelli d'Italia. Il partito della premier è più cauto. Il responsabile per il turismo, Gianluca Caramanna, sparge fiducia: «Una soluzione - dice - si troverà».

 

La mediazione potrebbe passare da un'aliquota al 23%, ma se gli alleati dovessero rifiutare l'offerta allora i Fratelli potrebbero convergere sulla cancellazione della norma. D'altronde Palazzo Chigi non si impunterebbe: al rischio di bloccare la manovra in Parlamento - spiegano fonti di governo - si preferirebbe di gran lunga l'abolizione della norma. Ma per il momento le ragioni dell'intervento sono ribadite e difese.

 

DARIA PERROTTA

La contrarietà di FI e Lega non si esaurisce negli affitti brevi. Il responsabile economico degli azzurri, Maurizio Casasco, sta già preparando un emendamento per chiedere lo stop alla tassazione extra che si appresta a colpire i dividendi alle holding che hanno piccole partecipazioni in grandi società. Ma bisognerà trovare coperture alternative.

 

 Lo stesso dovrà fare la Lega per portare a casa quella che Salvini ha definito «la priorità» nelle interlocuzioni delle ultime ore con i suoi. Parola d'ordine: sicurezza. La richiesta: meno tasse su premi e straordinari degli agenti in strada e più assunzioni. Ma servono risorse. Al Senato si parla già di "tesoretto". […]

keybox - case in affittogiorgia meloni antonio tajani giancarlo giorgetti foto lapresse

Ultimi Dagoreport

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin valery zaluzhny

DAGOREPORT - ZELENSKY, FINITO NELLA TENAGLIA PUTIN-TRUMP E SOSTENUTO SOLO PARZIALMENTE DA UNA UNIONE EUROPEA BALCANIZZATA, CERCA LA MOSSA DEL CAVALLO PER SPARIGLIARE LE CARTE E SALVARE IL SALVABILE: PORTARE L’UCRAINA A ELEZIONI NEL GIRO DI 2-3 MESI. SAREBBE UNA VITTORIA DI PUTIN, CHE HA SEMPRE CHIESTO DI RIMUOVERE IL PRESIDENTE (DEFINITO “DROGATO”, “TOSSICOMANE”, “MENDICANTE”). IN CAMBIO “MAD VLAD” DOVREBBE ACCONSENTIRE A UNA TREGUA PER PERMETTERE IL VOTO, SOTTO ATTENTO CONTROLLO DEGLI OSSERVATORI OCSE – IN POLE POSITION L’EX CAPO DI STATO MAGGIORE, VALERY ZALUZHNY. MA SIAMO SICURI CHE UN INTEGERRIMO GENERALE COME LUI SIA DISPOSTO A METTERE LA FACCIA SULLA RESA?

a lume di candela federica panicucci fabio rovazzi tommaso cerno pio e amedeo elonoire casalegno barbara d urso

DAGOREPORT BY CANDELA - BARBARA D’URSO E IL PROGETTO ARENATO CON URBANO CAIRO - NUOVO SHOW DI PIO E AMADEO SU CANALE5 IN PRIMAVERA - FEDERICA PANICUCCI CONDURRÀ CAPODANNO IN MUSICA" SU CANALE 5: AL SUO FIANCO POTREBBE TORNARE FABIO ROVAZZI. TRA I DUE, L’ANNO SCORSO, NON ERA SCATTATA LA SCINTILLA - SI CERCA CONDUTTORE SOVRANISTA PER NUOVO TALK DI RAI2: POTREBBE ESSERE COINVOLTO IL MELONIANO CERNO - RAI1 E CANALE 5 COPRIRANNO I LORO BUCHI “SPOSTANDO” IN PRIMA SERATA “AFFARI TUOI”, “L’EREDITÀ” E "LA RUOTA DELLA FORTUNA" - ELENOIRE CASALEGNO SI PAPPA DUE NUOVE CONDUZIONI - NELLA REDAZIONE DI ''LIBERO'' ESPLODE IL “TAXI GATE” - UNA VIVACE SIGNORINA STA CERCANDO DI VENDERE A DIVERSI GIORNALI, PROVE ALLA MANO, LA SUA "RELAZIONE SEGRETA" CON L'ATTACCANTE FIDANZATISSIMO. INDIZIO: LUI GIOCA IN UNA SQUADRA DI ALTA CLASSIFICA IN SERIE A E IN NAZIONALE. DI CHI SI TRATTA?

luca matilde bernabei sandokan can yaman

DAGOREPORT – IL TRIONFO DI “SANDOKAN” SU RAI1 FA GODERE LA LUX VIDE MA I FRATELLI BERNABEI, LUCA E MATILDE, BRINDANO SEPARATI – LUCA, CHE E’ COLUI CHE FORTEMENTE VOLUTO RIPORTARE IN TV LO SCENEGGIATO E LO HA PRODOTTO, A MAGGIO SCORSO HA LASCIATO LA FU SOCIETA’ DI FAMIGLIA (FONDANDO LA SUA “OHANA) – DI LUCA NON C’E’ TRACCIA NEI COMUNICATI ED ERA ASSENTE SIA ALL’ANTEPRIMA CHE ALLA CONFERENZA STAMPA – VUOI VEDERE CHE GLI SCAZZI DI FAMIGLIA FANNO PIU’ MALE DELLA “TIGRE DI MOMPRACEM”? AH, SAPERLO…

2025scala la russa

DAGOREPORT - LA DOMANDA CHE SERPEGGIAVA NEL FOYER DELLA SCALA, IERI SERA, ERA: “E ‘GNAZIO? DOVE STA LA RUSSA?”. COME MAI LA SECONDA CARICA DELLO STATO NON HA OCCUPATO LA POLTRONA DEL PALCO REALE, DOVE SI È SEMPRE DISTINTO NELLO STRAZIARE L’INNO DI MAMELI CON I SUOI SICULI ACUTI? IL PRESIDENTE DEL SENATO, TRA LA PRIMA DELLA SCALA SANTA E IL FESTIVAL DI SAN ATREJU, HA PREFERITO ATTOVAGLIARSI AL RISTORANTE “EL CAMINETO”, DIMORA DELLA SODALE SANTANCHÈ A CORTINA D’AMPEZZO...

john elkann theodore kyriakou repubblica

DAGOREPORT - DOMANI, FINALMENTE, GLI EMISSARI DI JOHN ELKANN SI DEGNERANNO DI INCONTRARE I CDR DI “REPUBBLICA” E “LA STAMPA” PER CHIARIRE LO STATO DELLA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRUPPO ANTENNA DI THEODORE KYRIAKOU. PER IL MAGNATE GRECO, I QUOTIDIANI SONO SOLO UN ANTIPASTO: IL SUO VERO OBIETTIVO SAREBBE ACQUISIRE UN'EMITTENTE TELEVISIVA - YAKI NON VEDE L'ORA DI LIQUIDARE IL GRUPPO EDITORIALE, PER FARE SEMPRE PIÙ AFFARI CON EXOR: LA CARTA RAPPRESENTA NEMMENO L'UN PER CENTO DELLA HOLDING, NON DÀ ALCUN GUADAGNO MA SOLO ROTTURE DI COJONI (E LA LINEA ANTI-TRUMP DEI DUE QUOTIDIANI È UNA ROGNA PER IL SEMPRE PIÙ AMERICANO JOHN) - KYRIAKOU HA SUBITO INIZIATO CON IL PIEDINO SBAGLIATO LA CAMPAGNA D’ITALIA: AVREBBE SCELTO COME ADVISOR NIENTEMENO CHE MIRJA CARTIA D’ASERO, EX AD DEL “SOLE 24 ORE” - RETTIFICA! CARTIA D'ASERO: "NON SONO ADVISOR DI ANTENNA O DI KYRIAKOU E NON MI OCCUPO DI EDITORIA DALL'USCITA DAL 'SOLE'"

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...