abodi gualtieri

AJO, OJO E CAMPIDOGLIO – LA CORSA A SINDACO DI ROMA SEMBRA UNA MANO DI CIAPANO’: NESSUNO VUOLE PRENDERSI LA ROGNA DI AMMINISTRARE LA CAPITALE – IL CENTRODESTRA FRENA SU ABODI, FORZA ITALIA RILANCIA SU BERTOLASO E TORNA L’IDEA GASPARRI – PD E M5S TRATTANO SU GUALTIERI. CONTE AL LAVORO PERCHÉ PARTE DEI PENTASTELLATI APPOGGI L’EX MINISTRO. LA TELEFONATA ALLA RAGGI CHE POTREBBE CORRERE LO STESSO CON UNA LISTA CIVICA…

Ernesto Menicucci per "il Messaggero"

 

gualtieri

Le trattative su Gualtieri, la frenata su Abodi, Calenda che insiste. In estrema sintesi, la corsa a sindaco di Roma che tra rinunce, gioco del ciapanò e mezze ammissioni comincia comunque ad entrare nel vivo.

 

Del resto, fatto il governo Draghi (anche se manca ancora la scelta dei sottosegretari), per i partiti è il momento di concentrarsi sulle amministrative nelle grandi città: elezioni che, salvo rinvio causa Covid, potrebbero svolgersi il 13 giugno. A sinistra, al momento, la partita è tutta sull' ex ministro dell' Economia che per accettare la candidatura vorrebbe essere il candidato dell' intera coalizione ex governativa, cioè Pd e M5S, senza intralci ulteriori.

 

Quindi niente primarie (del resto in parte già escluse dai piddini: sia perché si dovrebbero svolgere in piena pandemia e piano vaccinale; sia perché potrebbero essere bypassate dalla discesa in campo di un big come Gualtieri). Ma, soprattutto, almeno nella testa dell' ex responsabile di via XX Settembre, niente Raggi.

ABODI 11

 

LE TRATTATIVE Manovra, però, ormai sempre più difficile. La sindaca infatti ha giocato d' anticipo, lanciando la sua ricandidatura a cavallo di Ferragosto, e non sembra avere nessuna intenzione di rinunciarci.

 

Anzi, secondo i rumors che circolano a palazzo Senatorio, il lavorìo portato avanti in particolare da Max Bugani per creare liste civiche a sostegno della Raggi (con dentro pezzi della cosiddetta società civile) va avanti sempre più spedito.

 

raggi conte

Per Gualtieri, però, si starebbe muovendo uno sponsor d' eccezione: l' ex premier Giuseppe Conte che, libero ormai da impegni di prima linea, si starebbe dedicando anche alla competizione per il Campidoglio. Non è un caso, infatti, che proprio il suo nome sia anche circolato come potenziale candidato.

 

E così, un paio di giorni fa, raccontano alcuni bene informati che ci sia stata una telefonata tra Conte e la Raggi. Oggetto al di là delle eventuali smentite di rito proprio la corsa a sindaco, con Conte che avrebbe sondato il terreno di una possibile rinuncia della Raggi (e incassando un secco no). Ecco allora che, da dentro M5S, c' è chi fa un' altra ipotesi: Raggi candidata sì, ma magari senza simbolo pentastellato.

DAVID SASSOLI ROBERTO GUALTIERI

 

Uno strappo che l' ala governista dei cinquestelle starebbe sul serio valutando, visto anche il pressing di un pezzo del Movimento romano di trovare, già al primo turno, un accordo con il Pd. Per il momento, nel campo del centrosinistra, in ballo c' è anche Carlo Calenda: «Non ho alcuna intenzione di ritirarmi, anche se c' è Gualtieri. Sono quattro mesi che lavoro, il Pd ha avuto tempo per discutere...», le sue dichiarazioni di ieri. Un problema in più, per il Nazareno.

 

andrea abodi

GLI ALTRI SCHIERAMENTI E il centrodestra? La candidatura di Andrea Abodi, presidente del Credito Sportivo Italiano, manager da sempre vicino all' area degli ex An (con Francesco Storace presidente della Regione venne nominato presidente dell' Astral, la società regionale che si occupa delle strade), è spinta da Fratelli d' Italia e Lega ma sembra non piacere troppo al gruppo di Forza Italia.

 

Che, invece, continua a spingere per una (nuova) discesa in campo di Guido Bertolaso, già candidato ma poi ritiratosi in corsa nel 2016. Se poi Bertolaso venisse cooptato nella squadra di governo di Draghi con un ruolo tecnico, allora si virerebbe ancora: e un nome che torna d' attualità è quello di Maurizio Gasparri, ex aennino anche lui, romano doc, con una solida base elettorale in città. Fantapolitica? Si vedrà.

GUIDO BERTOLASO A IN ONDA

 

Ma, nel centrodestra, le resistenze di Forza Italia su Abodi sono molto forti e, qualora rimanesse il veto si aprirebbe la caccia ad un' alternativa vera e propria. Qualcuno che, come dicono alcuni esponenti del centrodestra, «possa vincere la finale, cioè quella del ballottaggio tra destra e sinistra».

ABODI 15raggi conteABODI

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?