ANCHE QUEST’ANNO RITORNA UN CLASSICO DELLA POLITICA AUTUNNALE: LA MODIFICA DELL’ARTICOLO 18 - IN MANCANZA DI POSTI DI LAVORO, ALFANO VUOLE POLVERIZZARE GLI ULTIMI RIMASTI E CHIEDE DI RENDERE PIU’ FACILI I LICENZIAMENTI

T. Lab. per “Il Corriere della Sera”

 

ANGELINO ALFANOANGELINO ALFANO

Sulla strada della maggioranza, da oggi, potrebbe esserci un ostacolo in più. È l’ostacolo su cui, in passato, si sono incagliate altre maggioranze, altri governi e financo altre singole forze politiche. Perché il Nuovo centrodestra di Angelino Alfano sta per lanciare, questa volta con nettezza, la controffensiva sull’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori.
 

La posizione del titolare del Viminale sul dossier è chiarissima. Si punta a ridiscutere la norma, forse a congelarla per i neo-assunti per i prossimi tre anni, forse addirittura a superarla. Ma adesso Ncd è pronto a passare all’incasso. E a chiedere, come potrebbe fare riunendo lo stato maggiore del partito tra gli ultimi giorni di agosto e i primi di settembre, che la messa in discussione dell’articolo 18 entri nell’agenda dell’esecutivo.

MARIANNA MADIAMARIANNA MADIA

 

Come? Semplice. Sotto forma di un emendamento da inserire nello «Sblocca Italia». Per comprendere la portata della grande trattativa che potrebbe riaprirsi sull’articolo 18 basta dare un’occhiata alle prime reazioni che, di fronte alla linea alfaniana, sono arrivate dal governo e dai sindacati.

 

«Abolire l’articolo 18? Non crea lavoro, quindi inutile dividersi», è la posizione del ministro Marianna Madia. E anche Raffaele Bonanni, numero uno della Cisl, ribatte a muso duro: «Sulle modifiche all’articolo 18 si dibatte solo per un puntiglio ideologico, pur di sfuggire ai nodi veri del mercato del lavoro». Tra l’altro, aggiunte, «non lo chiedono neanche le imprese».

gaetano quagliariello pennarello argento gaetano quagliariello pennarello argento


Eppure, nonostante le prime frizioni, Alfano e i suoi non intendono fermarsi. «Noi non vogliamo dibattiti ideologici. Ma riforme strutturali quelle sì, le vogliamo», mette a verbale Gaetano Quagliariello. Secondo il coordinatore nazionale del Ncd, «il problema è di sostanza. Servono riduzione della spesa, semplificazione e interventi sul mercato del lavoro».

 

Maurizio Sacconi Maurizio Sacconi

E su quest’ultimo fronte, insiste l’ex ministro delle Riforme, «le politiche basate sull’offerta si sono rivelate un autentico fallimento. Dobbiamo ripartire dalla domanda. E questo vuol dire intervenire subito». Anche sull’articolo 18.


Sul punto il partito di Alfano è compatto. «Dobbiamo sperimentare la liberazione del vincolo dell’articolo 18», ribadisce Maurizio Sacconi. Perché «le imprese non assumono anche per l’articolo 18», insiste Fabrizio Cicchitto. Anche gli alfaniani indiziati di voler collaborare con Silvio Berlusconi alla riunificazione del centrodestra stanno sulle barricate.

nunzia de girolamo nunzia de girolamo

 

«Il superamento dell’articolo 18 va praticato subito. Dobbiamo invertire la rotta anche perché quella seguita finora non ha portato a nulla di buono», sottolinea Nunzia De Girolamo. E qualcuno, come Barbara Saltamartini, arriva quasi a ventilare che - se Renzi ignorasse il dossier - potrebbero esserci delle conseguenze sulla tenuta della maggioranza. «Il premier deve avere coraggio e dimostrarsi innovatore anche su questo punto. Se non lo facesse, vorrebbe dire che ha fallito». 

Ultimi Dagoreport

giovambattista fazzolari roberto carlo mele

FLASH – I DAGO-LETTORI HANNO FATTO IL LORO DOVERE: HANNO SCOPERTO L'IDENTITÀ DELL’UOMO CHE DUE GIORNI FA ERA ATTOVAGLIATO CON GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI DA “VITTI”, A PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA. SI TRATTEREBBE DI ROBERTO CARLO MELE, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D’ITALIA (FIGURA NELL'ESECUTIVO DEL PARTITO COME SEGRETARIO AMMINISTRATIVO). COME “FAZZO”, DEVE AMARE MOLTO LA RISERVATEZZA, VISTO CHE ONLINE NON SI TROVANO SUE FOTO – ANCHE “L’UOMO PIÙ INTELLIGENTE” CHE CONOSCE GIORGIA MELONI (PENSA GLI ALTRI), SEMPRE RESTIO AI SALOTTI, HA FATTO IL SUO INGRESSO UFFICIALE NELLA ROMANELLA POLITICA DEL “FAMOSE DU’ SPAGHI”…

giorgia meloni donald trump al sisi

FLASH! - LA BOCCIATURA DEL PONTE SULLO STRETTO DA PARTE DELLA CORTE DEI CONTI HA FATTO SALTARE I NERVI NON SOLO A SALVINI MA SOPRATTUTTO ALLA MELONI – LA PREMIER, CHE SI ERA SPESA MOLTO IN EUROPA PER LA REALIZZAZIONE DEL PONTE, SI È TALMENTE INCAZZATA (“E’ L’ENNESIMO ATTO DI INVASIONE DE GIUDICI SULLE SCELTE DEL GOVERNO”) CHE HA CANCELLATO IL VIAGGIO AL CAIRO DI SABATO PER L’INAUGURAZIONE DEL MUSEO GEM - ALLA NOTIZIA CHE AL POSTO DELLA STATISTA, SBARCA IL FARAONE GIULI, ANCHE AL SISI NON L’HA PRESA PER NIENTE BENE…

giorgia meloni giampaolo rossi antonino monteleone laura tecce antonio preziosi monica giandotti pierluigi diaco

PRIMA O POI, AFFONDE-RAI! - MENTRE IN CDA SI TRASTULLANO SUGLI ASCOLTI DECLINANTI DI “TG2 POST”, SI CHIUDONO GLI OCCHI SULLO STATO ALLA DERIVA DI RAI2 E DI RAI3 - UN DISASTRO CHE NON VIENE DAL CIELO. LA TRASFORMAZIONE DELLA PRODUZIONE DEI PROGRAMMI DALLE TRE RETI A DIECI DIREZIONI IN BASE AL "GENERE" (INTRATTENIMENTO, INFORMAZIONE, FICTION, ECC.), AVVIATA DA FUORTES NEL 2021 MA IMPLEMENTATA DALL’AD GIAMPAOLO ROSSI (CON LA NOMINA DELLA DIREZIONE DEL "COORDINAMENTO GENERI" AFFIDATA A STEFANO COLETTA), HA PORTATO ALLA PERDITA DI IDENTITÀ DI RAI2 E DI RAI3 MA ANCHE AL TRACOLLO DEGLI ASCOLTI (E DELLE PUBBLICITÀ) - LO SCIAGURATO SPACCHETTAMENTO HA PORTATO A UNA CENTRALIZZAZIONE DECISIONALE NELLE MANI DI ROSSI E A UN DOVIZIOSO AUMENTO DI POLTRONE E DI VICE-POLTRONE, CHE HA FATTO LA GIOIA DEI NUOVI ARRIVATI AL POTERE DI PALAZZO CHIGI - PURTROPPO IL SERVILISMO DI UNA RAI SOTTO IL TALLONE DELL'ARMATA BRANCA-MELONI NON PAGA. LE TRASMISSIONI CHE DOPO UNA MANCIATA DI PUNTATE FINISCONO NEL CESTINO ORMAI NON SI CONTANO PIÙ. TANTO CHE I DUE CANALI SONO STATI RIBATTEZZATI ‘’RAI2%’’ E ‘’RAI3%’’...

fabio pinelli soldi csm

DAGOREPORT – ALTRO CHE SPENDING REVIEW AL CSM TARGATO FABIO PINELLI – IL VICEPRESIDENTE DI NOMINA LEGHISTA SEMBRA MOLTO MENO ATTENTO DEL PREDECESSORE NELLA GESTIONE DELLE SUE SPESE DI RAPPRESENTANZA – SE NEL 2022, QUANDO ERA IN CARICA DAVID ERMINI, ERANO STATE SBORSATI APPENA 4.182 EURO SU UN BUDGET TOTALE DI 30 MILA, CON L’ARRIVO DI PINELLI NEL 2023 LE SPESE DI RAPPRESENTANZA PER TRASFERTE E CONVIVI SONO LIEVITATE A 19.972 EURO. E NEL 2024 IL PLAFOND DISPONIBILE È STATO INNALZATO A 50 MILA EURO. E PER LEGGE IL VICEPRESIDENTE DEL CSM NON DEVE DETTAGLIARE LE PROPRIE NOTE SPESE DI RAPPRESENTANZA...

giovambattista giovanbattista fazzolari vitti

FLASH – ROMA VINCE SEMPRE: IL SOTTOSEGRETARIO FAZZOLARI, DA SEMPRE RISERVATISSIMO E RESTÌO A FREQUENTARE I SALOTTI, ORA VIENE PIZZICATO DA DAGOSPIA NEL “SALOTTO” DI PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA, SPAPARANZATO AI TAVOLI DI “VITTI”, DOVE POLITICI, GIORNALISTI E POTENTONI AMANO ATTOVAGLIARSI (DENIS VERDINI FACEVA LE RIUNIONI LI' E CLAUDIO LOTITO AMA GOZZOVIGLIARE DA QUELLE PARTI, SPILUCCANDO NEI PIATTI ALTRUI) – ANCHE “FAZZO” È ENTRATO NELLA ROMANELLA POLITICA DE “FAMOSE DU’ SPAGHI”: L’EX DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA DELLA REGIONE LAZIO CHIACCHIERA CON UN CANUTO SIGNORE DI CUI VORREMMO TANTO CONOSCERE L’IDENTITÀ. I DAGO-LETTORI POSSONO SBIZZARIRSI: HANNO QUALCHE SUGGERIMENTO PER NOI?