giorgia meloni silvana sciarra consulta corte costituzionale

ALLARME ROSSO: GIORGIA MELONI “METTE LE MANI SULLA CONSULTA”. GIÀ, COME HANNO FATTO TUTTI PRIMA DI LEI – DOPO LE LAGNE SULLA CORTE DEI CONTI, ARRIVANO QUELLE SULLE MIRE DI DONNA GIORGIA SULLA CORTE COSTITUZIONALE – CHE SCANDALO: LA DUCETTA NEL GIRO DI QUINDICI MESI POTREBBE PORTARE QUATTRO GIUDICI “DELLA SUA AREA”. EMBÈ? OGGI 4 SONO CONSIDERATI DI CENTRO-SINISTRA, E NESSUNO SI INDIGNA. SEMMAI IL PUNTO È: LE CONVIENE IMPUNTARSI O È MEGLIO TROVARE UN COMPROMESSO?

Estratto dell’articolo di Francesco Grignetti per “La Stampa”

 

GIORGIA MELONI CON SILVANA SCIARRA ALLA PARATA DEL 2 GIUGNO

[…] perché sulla partita della Consulta che si aprirà nel prossimo autunno e terminerà nel gennaio del 2025, sarà messa alla prova la vera natura della premier. Se vorrà rispettare la Costituzione materiale, che ha sempre rispettato la terzietà e l'equilibrio di una istituzione così importante, o se sarà assalto alla diligenza.

 

Un fatto è certo: le nomine alla Consulta sono quelle che in politica pesano più di tutte, perché i quindici supremi giudici delle leggi decidono la vita o la morte delle norme, regolano i conflitti istituzionali, incidono sui diritti e sulla vita quotidiana dei cittadini quanto e più di un governo.

 

corte costituzionale magistrati

Ebbene, nella Costituzione materiale vige una regola che è stata rispettata quasi sempre nei settantasette anni di vita della Repubblica: dei quindici giudici costituzionali, tolti i cinque di nomina del Quirinale, ei cinque scelti dalle alte magistrature (Cassazione, Corte dei Conti, Consiglio di Stato), i restanti cinque, quelli di nomina parlamentare, sono sempre stati spartiti 3 a 2. Cioè 3 erano quelli scelti dalla maggioranza pro-tempore, e 2 dall'opposizione.

 

[…] gli addetti ai sanno lavori che le origini contano eccome. E chi conosce le cose segrete, spiega che al momento i cinque giudici scelti dal Parlamento non rispettano affatto la regola aurea della Costituzione materiale perché 4 sono considerati di centro-sinistra e solo 1 è un giurista di centro-destra.

 

GIORGIA MELONI CON SILVANA SCIARRA ALLA PARATA DEL 2 GIUGNO

E qui si pone il problema di Giorgia Meloni. Lei avrebbe i numeri per ribaltare le proporzioni e nel giro di quindici mesi potrebbe portare alla Corte costituzionale ben quattro giudici della sua area. Ma lo farà? E soprattutto: le converrebbe?

 

«Se il processo delle riforme costituzionali andrà avanti – dice un altro di questi professori, pure lui con obbligo di anonimo – le nomine arriveranno in coincidenza con il voto sul premierato di cui si parla tanto. L'Europa intera guarderà a lei. La scelta per i giudici costituzionali, prima ancora che sulle persone, sarà un banco di prova nei rapporti con le opposizioni e con le istituzioni di garanzia».

 

IDA ANGELA NICOTRA

Il primissimo test verrà in autunno, quando scade il mandato per la giudice Silvana Sciarra, attuale presidente. Scontato che la maggioranza vorrà un suo candidato. Ma potrebbe essere una candidata. Si parla insistentemente di Ida Angela Nicotra, professore ordinario di diritto costituzionale presso l'università di Catania, componenti dell'Anac tra il 2014 e il 2020.

 

È sicuramente di area affine a Meloni, come peraltro suo marito, il professore Felice Giuffré, anche lui ordinario a Catania, che qualche mese fa è finito al Consiglio superiore della magistratura in quota FdI. Di lei si parla bene trasversalmente, ma certo non l'aiuterà essere stata nominata proprio ieri dal governo nel cda della società Ponte sullo Stretto.

 

felice giuffrè

[…] Subito dopo Sciarra, usciranno di scena anche i due vicepresidenti, Daria de Pretis e Nicolò Zanon, che però sono di nomina presidenziale e qui le scelte spettano al Quirinale. L'equilibrio non scritto a quel punto cambierà, con 2 di maggioranza e 3 vicini all'opposizione.

 

In seguito, a fine 2024, usciranno dalla Corte altri tre membri di nomina parlamentare: Augusto Barbera, Giulio Prosperetti e Franco Modugno. Tutti e tre considerati di area progressista. E Meloni che cosa deciderà? Farà uno strappo alla Costituzione materiale e al galateo istituzionale per accaparrarsi tutti i posti in palio? La destra cioè metterà le mani su tutti i cinque giudici di nomina parlamentare?

 

[…] Assisteremo insomma a una battaglia o ad una intesa repubblicana? «Molto – dice ancora il professore anonimo di cui sopra– dipenderà dalle opposizioni, ovviamente. Se sapranno fare fronte comune oppure andranno in ordine sparso, ciascuno cercando di trattare il proprio nome. E allora la Meloni stravincerà».

giuliano amato nuovo presidente della corte costituzionale 4ignazio la russa lorenzo fontana giorgia meloni silvana sciarra 25 aprile 2023

 

Ultimi Dagoreport

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO

donald trump

COME STA IN SALUTE DONALD TRUMP? DOPO LE FOTO HORROR DELLE CAVIGLIE FORMATO ZAMPOGNA DEL PRESIDENTE, ANCHE NEGLI STATES INIZIANO A FARSI DELLE DOMANDE - C’È UNA CORRENTE DEL PARTITO DEMOCRATICO, VICINA A BERNIE SANDERS, CONVINTA CHE LA SALUTE DI TRUMP SIA PIÙ TRABALLANTE DI QUANTO I MEDICI DELLA CASA BIANCA NON VOGLIANO AMMETTERE. I PUGNACI DEPUTATI DEM STAREBBERO VALUTANDO DI CHIEDERE L’ISTITUZIONE DI UNA COMMISSIONE MEDICA INDIPENDENTE PER VALUTARE LE REALI CONDIZIONI DEL PRESIDENTE… - TRA INSUFFICIENZA CARDIACA E DEMENZA SENILE, SUI SOCIAL I COMPLOTTARI MORMORANO: "QUALUNQUE COSA NASCONDA, STA PEGGIORANDO"

jackie kennedy e gianni agnelli a ravello nel 1962

JOHN KENNEDY E’ STATO IL PIÙ INFEDELE PUTTANIERE DEL XX SECOLO MA SUA MOGLIE JACQUELINE S’ATTACCAVA COME UN’IDROVORA A OGNI AUGELLO A PORTATA DI MANO (DAI DUE COGNATI ROBERT E TED PASSANDO PER SINATRA, BEATTY, MARLON BRANDO E VIA CHIAVANDO) - L’8 AGOSTO 1962, TRE GIORNI DOPO LA MORTE DI MARYLIN MONROE, JACKIE (INCAZZATA PER LE INDISCREZIONI SULLA LIAISON TRA IL MARITO E L’ATTRICE) RAGGIUNSE RAVELLO, SULLA COSTIERA AMALFITANA: FU ACCOLTA COME UNA REGINA DALL’ALLUPATISSIMO GIANNI AGNELLI – PER JACKIE, RAVELLO FECE RIMA CON PISELLO E LA VACANZA DIVENNE UN’ALCOVA ROVENTE (“LA VACANZA PIÙ BELLA DELLA SUA VITA”, RIPETEVA) AL PUNTO DA TRATTENERSI PIU’ DEL PREVISTO FINCHÉ NON PIOMBARONO 007 AMERICANI A PRELEVARLA COME UN ALMASRI QUALUNQUE PER RIPORTARLA A WASHINGTON DAL MARITO CORNUTO E INCAZZATO - LA VORACE JACKIE IMPARÒ A FARE BENE I POMPINI GRAZIE ALL'ATTORE WILLIAM HOLDEN: “ALL'INIZIO ERA RILUTTANTE, MA UNA VOLTA PRESO IL RITMO, NON SI FERMAVA PIÙ” –PER RIPICCA CI FU ANCHE UNA LIASON MARELLA AGNELLI-JOHN KENNEDY (CONFIDENZA DI INFORMATISSIMA SOCIALITE) - VIDEO

edmondo cirielli maria rosaria campitiello paolo di maio

“INUTILE FRUSTARE UN CIUCCIO MORTO, CAMBIA SPACCIATORE” – A PARLARE NON È UN HATER ANONIMO MA UN VICEMINISTRO DELLA REPUBBLICA: EDMONDO CIRIELLI, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D'ITALIA E NUMERO DUE DI TAJANI AGLI ESTERI, CHE SBROCCA SU FACEBOOK E INSULTA IL SINDACO DI NOCERA INFERIORE, PAOLO DI MAIO – A FAR ANDARE FUORI GIRI CIRIELLI È STATO UN POST DEL PRIMO CITTADINO SU ALCUNI INCARICHI DELLA COMPAGNA AL MINISTERO DELLA SALUTE, MARIA ROSARIA CAMPITIELLO – LA VIOLENTISSIMA REPRIMENDA DI CIRIELLI: “NELLA VITA PRIVATA NON HAI MAI FATTO NIENTE DI BUONO" - COME MAI CIRIELLI SE L’È PRESA COSÌ TANTO? FORSE SENTE LA SUA CANDIDATURA A GOVERNATORE DELLA CAMPANIA CHE SI ALLONTANA? O TEME UNA SCONFITTA BRUCIANTE, ASSAI PROBABILE SE IL CENTROSINISTRA RITROVA L’UNITÀ?