donald trump joe biden

AMERICA DE-TRUMPIZZATA -  BIDEN HA INTENZIONE DI CANCELLARE IN DIECI GIORNI I QUATTRO ANNI DI TRUMP: “SLEEPY JOE” FIRMERÀ UNA DOZZINA DI DECRETI NON APPENA MESSO PIEDE NELLO STUDIO OVALE. TRA QUESTI L’ABOLIZIONE DEL BANDO PER I VIAGGIATORI MUSULMANI, IL RIENTRO NELL’ACCORDO DI PARIGI E NELL’OMS E L’OBBLIGO DI MASCHERINA

joe biden

1 - I DIECI GIORNI DI BIDEN PER CANCELLARE TRUMP

Giuseppe Sarcina per il “Corriere della Sera”

 

Dieci giorni per cancellare quattro anni di Trump. Il mandato di Joe Biden comincerà a mezzogiorno di mercoledì 20 gennaio. La partenza sarà bruciante, secondo un documento di Ron Klain, futuro capo dello staff della Casa Bianca. Il testo, datato 16 gennaio, è filtrato ieri sui media. È già un cronoprogramma, anche se, avverte lo stesso Klain, «non esaustivo».

 

donald trump

Il 20 gennaio, non appena messo piede nello Studio Ovale, Biden dovrebbe firmare una dozzina di decreti. Klain ne cita cinque: abolizione del bando per i viaggiatori provenienti da diversi Paesi musulmani; rientro nell' Accordo di Parigi per il contrasto al «climate change»; estensione della moratoria per il rimborso dei debiti contratti dagli studenti; obbligo di indossare la mascherina in tutte le proprietà federali e durante gli spostamenti tra i diversi Stati; limiti agli sfratti esecutivi su tutto il territorio nazionale.

 

JOE BIDEN RON KLAIN

Più generici i propositi per il 21 gennaio: «Biden emanerà altri decreti esecutivi per fronteggiare la crisi del Covid-19, in modo da poter riaprire le scuole e le attività economiche, comprese le azioni per espandere i test, proteggere i lavoratori e fissare chiari standard di salute pubblica». Il 22 gennaio sarà il momento dell' economia: «Verranno prese iniziative per dare immediato sollievo alla famiglie di lavoratori in grande difficoltà». Misure che accompagneranno il piano da 1.900 miliardi di dollari da presentare al Congresso.

 

TWEET TRUMP SU CLIMA

Infine tra il 25 gennaio e il 1 febbraio, «il presidente eletto prenderà le misure per favorire l' acquisto e il consumo di beni prodotti "made in Usa"». Inoltre, indica ancora Klain, verrà avviata la riforma dell' apparato giudiziario e carcerario. Saranno anche adottati i primi correttivi al sistema sanitario, «per favorire l' accesso alle donne con bassi redditi e in particolare alle donne di colore». Infine il capitolo immigrazione.

 

manifestanti pro trump assaltano il congresso

Biden metterà le basi per una riforma globale, indicando un sentiero verso la piena cittadinanza per circa 11 milioni di migranti oggi con uno status precario o illegale; si comincerà «la difficile opera di riunificare le famiglie separate ai confini». Klain conclude che «entro il 1° febbraio l' America tornerà a muoversi nella direzione giusta... eliminando i danni più gravi causati dall' Amministrazione Trump».

 

donald trump in mamma ho riperso l'aereo

In tutto questo schema, però, è facile notare una vistosa omissione. Neanche una parola sull' assalto a Capitol Hill. Per Biden le emergenze erano e restano quattro: «pandemia, crisi economica, squilibri di origine razziale, clima». Il Paese, però, osserva sgomento le immagini da zona di guerra in arrivo da Washington e se esista davvero una minaccia permanente di terrorismo interno. Il neopresidente, per ora, non sembra avere una risposta.

 

2 - SUBITO I PRIMI DECRETI BIDEN HA FRETTA DI CANCELLARE TRUMP

Federico Rampini per “la Repubblica”

 

gas lacrimogeni contro i manifestanti a washington

Dietrofront immediato e radicale s u ambiente, immigrazione, cooperazione internazionale. Una raffica di decreti della Casa Bianca "cancellerà" una parte dell' eredità di Donald Trump in tempi record, nei primi dieci giorni d' incarico del suo successore. Joe Biden prepara un frenetico attivismo legislativo fin dalle prime ore pomeridiane di questo mercoledì 20 gennaio, l' Inauguration Day in cui presterà giuramento davanti al Campidoglio a mezzogiorno (ora locale).

joe biden e kamala harris

 

Prima ancora che entri in vigore la maxi-manovra anti-covid e anti-recessione da 1.900 miliardi di dollari - che richiede l' approvazione del Congresso - il nuovo presidente userà con vigore lo strumento degli "ordini esecutivi" (decreti presidenziali), per disfare gli atti più controversi del suo predecessore. Un crescendo di decretazione d' urgenza darà all' America e al mondo intero il segnale di un cambio di rotta.

 

ron klain

Fin dal primo giorno, Biden fa sapere che firmerà il rientro degli Stati Uniti negli accordi di Parigi per la lotta al cambiamento climatico e nell' Organizzazione mondiale della sanità.

 

Abolirà il cosiddetto Muslim Ban con cui Trump vietò l' ingresso da molti paesi, prevalentemente di religione islamica (restano però le restrizioni dovute alla pandemia). Renderà obbligatoria la mascherina in tutti gli edifici pubblici federali e mezzi di trasporto che collegano i 50 Stati Usa.

biden kamala harris

 

Prolungherà il blocco degli sfratti per aiutare coloro che hanno perso lavoro e reddito. Sarà concessa un' ulteriore proroga ai pagamenti degli interessi sui prestiti per gli studenti universitari. Ordinerà alle agenzie federali da cui dipende il controllo delle frontiere di agevolare la riunificazione dei figli minorenni separati dai genitori nel corso delle retate di immigrati clandestini.

 

Il lungo elenco di decreti presidenziali è stato anticipato da Ron Klain, futuro chief of staff della Casa Bianca. Tra i disegni di legge che Biden vuole mandare al Congresso entro i primi dieci giorni figura anche una riforma delle leggi sull' immigrazione che consenta di regolarizzare 11 milioni di clandestini, a cominciare da quelli che arrivarono negli Stati Uniti da bambini. Quest' ultimo è un progetto che in passato fu sostenuto sia da George W. Bush sia da Barack Obama, ma non riuscì ad ottenere una maggioranza di voti al Congresso.

 

DONALD TRUMP SILENZIATO

Una parte degli atti con cui Biden vuole segnalare la svolta netta della sua presidenza, hanno un valore politico e simbolico ma saranno soggetti all' approvazione parlamentare. I più rapidi saranno volti a cancellare decreti esecutivi di Trump: usando lo stesso strumento di legislazione veloce che non richiede votazioni di Camera e Senato.

scritta di supporto per joe biden e kamala harris

 

Tra i decreti esecutivi dei primi dieci giorni è atteso anche il ripristino di alcune direttive dell' Amministrazione Obama per ridurre le emissioni carboniche di veicoli e centrali elettriche, nonché il blocco dei permessi di trivellazione sui terreni di proprietà federale.

Sull' ambiente Biden farà sua la "frenesìa degli ordini esecutivi" che era stata rimproverata al predecessore: Trump quando non era sicuro di avere i voti o il tempo necessario per una rapida approvazione al Congresso, aggirava le assemblee legislative e decretava con lo strumento dell' urgenza; a parte le riserve sulla costituzionalità di trasferire all' esecutivo quote crescenti del potere legislativo, quello strumento è reversibile appena cambia l' inquilino della Casa Bianca.

supporter di trump alla scrivania di nancy pelosi

 

Biden userà gli ordini esecutivi per agire sui simboli: l' obbligo delle mascherine, per esempio, ratifica una prassi già in vigore su aerei, treni, metrò. Invece avrà bisogno del Congresso e degli Stati per affrontare le sfide più sostanziali, da cui dipende la sorte della sua presidenza.

rudy giuliani donald trump

 

La promessa di raggiungere quota 100 milioni di vaccinati nei primi 100 giorni richiede un salto di velocità che dipende in parte dal governo federale, in parte dalle autorità locali, dall' industria farmaceutica, dagli ospedali e dalle farmacie. Idem per la riapertura delle scuole, altra promessa solenne: va concordata con governatori e sindaci. Sul sostegno bipartisan del Congresso per la manovra anti-recessione si terrà il primo test per i repubblicani nel dopo-Trump.

jake angeli al congresso cio che resta nella scrivania di nancy pelosi dopo l'assalto dei supporter di trump

Ultimi Dagoreport

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...