orlando landini

ORLANDO CONTRO IL CIELO - IL MINISTRO DEL LAVORO BOLLA IL GIUDIZIO DI BRUXELLES SUL BLOCCO DEI LICENZIAMENTI: “NON È UNA VALUTAZIONE UFFICIALE DELLA COMMISSIONE EUROPEA, MA UNO STUDIO. SI STA DISCUTENDO DELLA GRADUALITÀ” -  LANDINI CONTRO BRUXELLES: “BUGIE TOTALI, IL PROBLEMA DEL NOSTRO PAESE È CHE C' È TROPPA PRECARIETÀ, NON TROPPO POCA”

MARIO DRAGHI ANDREA ORLANDO

Andrea Ducci per il “Corriere della Sera”

 

Superfluo e controproducente. Bastano due aggettivi, utilizzati in un documento tecnico della Commissione Ue, sul meccanismo del blocco dei licenziamenti adottato in Italia, a fare scattare i sindacati e lo stesso ministro del Lavoro, Andrea Orlando.

 

La norma che dall' inizio della pandemia ha consentito di congelare i posti di lavoro torna, insomma, a fare discutere dopo le frizioni politiche nella maggioranza di una decina di giorni fa, quando nel decreto Sostegni bis è spuntata un' ulteriore proroga, poi cancellata, del blocco.

 

LANDINI DRAGHI 9

Questa volta il dibattito è alimentato dal giudizio dei tecnici di Bruxelles, che scrivono: «L' Italia è l' unico Stato membro che ha introdotto un divieto universale di licenziamenti all' inizio della crisi Covid-19», un meccanismo che secondo il documento «non è stato efficace» e «potrebbe anche rivelarsi controproducente, più a lungo è in vigore, poiché ostacola il necessario adeguamento della forza lavoro a livello aziendale».

 

URSULA VON DER LEYEN MARIO DRAGHI

Una valutazione accompagnata da un' ulteriore considerazione, a beneficiare del blocco dei licenziamenti sono «i contratti a tempo indeterminato, a detrimento dei temporanei o stagionali».

 

Un quadro complessivo che un portavoce della commissione cerca di stemperare, spiegando che «la decisione di revocare il blocco dei licenziamenti spetta alle autorità italiane» e aggiungendo che «l' approfondimento per l' Italia pubblicato nell' ambito del pacchetto del semestre europeo è un documento analitico preparato dai servizi della Commissione e non contiene raccomandazioni politiche».

 

LICENZIAMENTI CORONAVIRUS 1

Tanto che nella sua replica il ministro Orlando si sforza per fare prevalere la moderazione. «Credo ci siano valutazioni diverse, non è una valutazione ufficiale della Commissione europea ma uno studio.

 

Al di là di quella che è la valutazione sul blocco dei licenziamenti, oggi - osserva il titolare del Lavoro - si sta discutendo della gradualità con cui superare il blocco una volta che questa scelta è stata compiuta durante la pandemia». Orlando specifica, inoltre, che proprio con il via libera al decreto Sostegni bis è stato «raggiunto un punto di equilibrio che raccoglie una parte della norma che avevo proposto», ossia la proroga del blocco dei licenziamento dal 30 giugno al 28 agosto.

 

DANIELE FRANCO MARIO DRAGHI ANDREA ORLANDO

«Mi pare che questa discussione debba partire da lì, debba in qualche modo tener conto che all' interno anche della coalizione ci sono posizioni diverse», insiste il ministro. A rispondere con toni più accesi alle osservazioni di Bruxelles sul blocco dei licenziamenti è il fronte sindacale.

 

Il numero uno della Cgil, Maurizio Landini, è tra i più duri:«Si tratta di una bugia totale, il problema del nostro Paese è che c' è troppa precarietà, non troppo poca», riferendosi al passaggio del documento che cataloga il blocco come un beneficio per i contratti a tempo indeterminato, a danno dei contratti a tempo o stagionali.

 

STEFANO PATUANELLI ANDREA ORLANDO

A liquidare i giudizi della Commissione è anche il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, che rimprovera ai tecnici Bruxelles di «non conoscere la realtà del nostro Paese, dove si rischiano una valanga di licenziamenti», e torna a rilanciare la proposta di proroga del blocco, definendola «di buon senso, un atto di responsabilità».

 

I sindacati insistono, dunque, nella richiesta di unificare le date per la fine del blocco dei licenziamenti al 31 ottobre (la prima scadenza è il 30 giugno per le aziende che hanno la cig ordinaria), realizzando nel frattempo la riforma degli ammortizzatori sociali, prefigurata da Orlando non appena insediato, nella direzione di un «sistema universale».

maurizio landiniandrea orlando noel gallagher

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?