
“NON MI STUPIREI SE TROVASSERO MIE TRACCE A CASA POGGI: LA FREQUENTAVO” – ANDREA SEMPIO, INDAGATO PER IL DELITTO DI GARLASCO, A “POMERIGGIO 5”: “NEI GIORNI PRIMA DELLA MORTE DI CHIARA ERO LÌ, ANDAVO CON MARCO” – VITTORIO FELTRI, GRANDE SOSTENITORE DELL’INNOCENZA DI ALBERTO STASI: “DOPO DUE ASSOLUZIONI DICIAMO CHE, CON RAGIONEVOLE DUBBIO, NON LO PUOI CONDANNARE PIÙ. IN NESSUN PAESE CIVILE DEL MONDO SUCCEDE QUESTO. NON HANNO NULLA IN MANO, ANCHE SU SEMPIO. SICCOME IL CONDANNATO C'È GIÀ NON SUCCEDE NIENTE..:”
LA DIFESA DI SEMPIO, 'SULLA TRACCIA 33 C'È SOLO SUDORE'
Igor Greganti per l’ANSA
ANDREA SEMPIO A POMERIGGIO CINQUE
Sull'ormai famosa impronta 33, quella del palmo di una mano che venne repertata sulla parete destra delle scale dove fu trovato il corpo di Chiara Poggi, non c'è sangue ma solo sudore.
Lo hanno messo in evidenza Luciano Garofano e Luigi Bisogno, i due esperti nominati dalla difesa di Andrea Sempio, rappresentata dai legali Massimo Lovati e Angela Taccia, in un'integrazione della consulenza con cui avevano già contestato le conclusioni dei consulenti dei pm, che hanno attribuito quella "traccia papillare" a Sempio, nuovo indagato per l'omicidio di Garlasco.
La macchia, cosiddetta "ipotenare", mettono nero su bianco l'ex comandante del Ris e l'ex ispettore superiore della Polizia, è una manifestazione fisiologica di contatto per accumulo di sudore, non una traccia ematica.
Già nella loro relazione i due esperti hanno segnalato che i consulenti della Procura di Pavia, quando hanno attribuito nelle nuove indagini l'impronta a Sempio, sono caduti in un "pregiudizio interpretativo", operando "in totale disaccordo alle procedure accreditate presso la Comunità scientifica".
E hanno confuso per "minuzie", trovandone, a loro dire, 15 corrispondenti con l'impronta dell'amico del fratello di Chiara, anche quelle che erano solo "interferenze murarie", ovvero segni del muro, e non "strutture papillari reali".
Nell'integrazione prendono in considerazione anche il fatto che già il Ris all'epoca avesse escluso che la traccia fosse insanguinata. Cosa che gli inquirenti in queste settimane hanno tentato di verificare provando ad andare a recuperare, senza esito, l'intonaco da cui era stata grattata via per le analisi del 2007.
marco panzarasa - alberto stasi - chiara poggi - londra 2007
La conclusione, secondo Garofano e Bisogno, è che si tratta di sudore. I consulenti, poi, tornano a ribadire che la 33 non si sovrappone in modo corretto, e nemmeno con una tolleranza accettabile, a quella di Sempio e chiariscono che quell'impronta è stata lasciata in tre fasi distinte, secondo una dinamica definita involontaria e composita.
Contestano pure il fatto che gli esperti dei pm, anche se non risulta dalla loro relazione, potrebbero aver usato un software con un'identificazione automatica dei 15 punti per l'attribuzione a Sempio. Un'individuazione "automatica", insomma, non idonea a trattare questo tipo di impronte, perché genera, si legge, sovrapposizioni e minuzie non fondate morfologicamente.
Per la difesa Sempio, tra l'altro, non c'è certezza nemmeno dell'appartenenza a lui di cinque minuzie già identificate. Le altre, invece, sono solo "interferenze" del muro. Anche una consulenza dei legali della famiglia Poggi, con gli avvocati Gian Luigi Tizzoni e Francesco Compagna, sempre depositata nei giorni scorsi, aveva smontato tecnicamente l'attribuibilità della 33 a Sempio.
rifiuti e oggetti trovati a casa di chiara poggi dopo l'omicidio
Era arrivata dai legali anche un'istanza ai pm per poter inserire la 33 nell'incidente probatorio. Richieste respinta, però, dai pm pavesi. La difesa del condannato definitivo Alberto Stasi, invece, sta lavorando per depositare "osservazioni tecniche" per chiedere ai pm ulteriori accertamenti su quella impronta che appare "densa e carica di materiale biologico".
Sangue probabilmente, come ripetuto dai legali Giada Bocellari e Antonio De Rensis. Intanto, mentre dalle analisi finora effettuate nel maxi incidente probatorio non sono arrivate svolte sui profili genetici e nemmeno sull'impronta 10 è stato rintracciato sangue, la perita genetista Denise Albani sta cercando i i "dati grezzi" dei tracciati del materiale estrapolato dalle unghie di Chiara.
DELITTO DI GARLASCO - COMPARAZIONE DELL IMPRONTA ATTRIBUITA AD ANDREA SEMPIO
Uno dei due Dna, secondo i pm e la difesa di Stasi, sarebbe di Sempio, ma l'esperta ha chiarito che sulla base solo dei documenti a disposizione non può esprimersi. Ha bisogno dei dati su cui lavorò il perito Francesco De Stefano nell'appello bis per Stasi. Il professore, ora in pensione, concluse che quei Dna raccolti erano scarsi quantitativamente, degradati e, dunque, non utili per identificazioni.
SEMPIO 'MIE TRACCE A GARLASCO? FREQUENTAVO QUELLA CASA...'
ANDREA SEMPIO A POMERIGGIO CINQUE.
(ANSA) - "Dovessero trovare delle mie tracce, non mi stupirei: io frequentavo la casa".
Andrea Sempio, indagato per l'omicidio di Chiara Poggi nella nuova indagine della Procura di Pavia sul delitto di Garlasco, parla così alla trasmissione tv 'Pomeriggio 5'.
DELITTO DI GARLASCO - LA SCENA DEL CRIMINE
"Io nei giorni precedenti ero lì, andavo lì con Marco, quindi ci fossero mie tracce non sarei stupito - dice intervistato dal programma di Canale 5 -. Quello che mi dà da pensare è che dicevano 'Dna da contatto'.
Però se fosse Dna da contatto, allora non dovrebbe essercene una quantità infinitesimale. Mi aspetterei una quantità sostanziosa, ben evidente".
FELTRI,GARLASCO INTERESSA PERCHÉ È STATO CONDANNATO UN INNOCENTE
(ANSA) - "Il caso Garlasco continua a interessare le persone perché è stato condannato un innocente. Ora c'è la caccia all'assassino vero, ma sarà ben difficile che abbia successo".
Così il giornalista Vittorio Feltri, nel corso del programma 'Filorosso', condotto da Manuela Moreno in diretta su Rai 3. "Nel processo di primo grado Alberto Stasi fu assolto per assenza di prove, nel secondo è stato assolto. Dopo due assoluzioni diciamo che, con ragionevole dubbio, non lo puoi condannare più. In nessun paese civile del mondo succede questo.
Sono contentissimo che il ragazzo di Garlasco possa trovare la giustizia che lo assolva, però per ora non è saltato fuori nulla. Anche su Sempio non è saltato fuori niente. Vuol dire che non hanno in mano nulla. Hanno fatto un'indagine con un nulla in mano. Continuano a fare indagini con un nulla in mano. Siccome il condannato c'è già non succede niente.
Qualsiasi italiano se commette un errore deve pagare di tasca sua. Pensiamo anche ai medici. I magistrati non pagano mai. Paga lo Stato. Vi sembra normale? Vi sembra equo?".
MAURIZIO FUMO, IL GIUDICE CHE CONDANNO ALBERTO STASI
impronta numero 44 nella villetta di garlasco
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Angela Taccia - legale di Andrea Sempio - sopralluogo nella villetta del delitto di Garlasco
il bagno di casa poggi garlasco
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SOPRALLUOGO DEI CARABINIERI DEL RIS ALLA VILLETTA DI GARLASCO DEI POGGI
il lavandino del bagno di chiara poggi
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GIANNI BUSCAGIN IL SUPERTESTIMONE DEL DELITTO DI GARLASCO A LE IENE