BIO: QUANDO NANNARELLA SALTO’ ADDOSSO A MARLON BRANDO - ANNA MAGNANI ATTRICE “PER RICEVERE QUELL’AMORE SEMPRE MENDICATO”

Giuseppina Manin per "Il Corriere della Sera"

«Ho scelto questo mestiere perché volevo essere amata, per ricevere quell'amore sempre mendicato». Non era nata attrice, Anna Magnani. «Avevo solo deciso di diventarlo nella culla, tra una lacrima di troppo e una carezza di meno».

E lacrime e carezze hanno scandito la sua esistenza tempestosa, sempre sopra le righe, con la grande Magnani in conflitto perenne con la piccola Anna. La bambina nata senza amore, da madre nubile, troppo giovane e troppo bella per curarsi di lei. Che difatti l'abbandona alla nonna e se ne va in Egitto con un uomo ricco.

Ferita indelebile che spingerà Anna a compensare quell'affetto negato con gli applausi. Più che una vocazione, un risarcimento. Più che spavalderia, fragilità. Non una lupa, ma una gattina randagia in cerca di una cuccia calda.

A svelare questi e molti altri risvolti inediti di quella che forse è stata la nostra attrice più grande, arriva, a 40 anni dalla morte (il 26 settembre 1973), la ricca biografia a lei intitolata firmata da Matilde Hochkofler per Bompiani. La meticolosa indagine si avvale anche degli archivi di Luca Magnani, unico figlio di Anna, che al testo collabora con preziosi ricordi di vita privata.

Tra le sorprese emerse, proprio il lacerante distacco di Anna dalla madre. «Non mi ero mai resa conto di quanto lei avesse sofferto per quell'abbandono», svela Hochkofler. E poi la scoperta di un'altra Magnani, per niente viscerale e sregolata. «Era metodica, pignola, ossessionata dalla ricerca del personaggio - prosegue l'autrice -. Prima di girare un film si chiudeva in casa a studiare la parte fino a che non le entrava nella pelle».

La riprova è nel finale di Roma città aperta di Rossellini, film che le spalancò le porte del cinema. Quella scena della sua morte Anna la girò molte volte, cascando sull'asfalto e sbucciandosi gomiti e ginocchia. Altro che attrice istintiva. Una puntigliosità che mette in pratica nel vaglio di qualsiasi copione, persino quando è firmato da un genio del teatro come Tennessee Williams. Con cui nasce un'intesa speciale, un'amicizia amorosa. Poco male se lui è rigorosamente gay, nell'intrico di affetti e complicità Anna coinvolge anche il compagno di Ten, Frank Merlo.

Lo scrittore le propone di recitare in teatro la sua Rosa tatuata ma Anna, che con l'inglese non se la cava bene, rifiuta. Accetta invece di portare la pièce al cinema e vince l'Oscar come miglior protagonista. Williams è così felice che subito le propone di debuttare a teatro con il suo Orpheus Descending e le promette come partner Marlon Brando. Rivelando doti di esperta drammaturga, Magnani suggerisce tagli e modifiche giudicati azzeccatissimi dallo scrittore. Ma anche stavolta il progetto teatrale finisce sullo schermo, titolo italiano Pelle di serpente . Tra Anna e Marlon la vita sul set non è facile.

«È stato una specie di incontro di judo tra noi», ricorda lei. Gli grida di essere «un uomo volgarissimo e un grosso cafone», in realtà le piace moltissimo. Che abbia 16 anni di meno poco conta, ad Anna sono sempre piaciuti giovani e belli. Un pomeriggio gli salta addosso. «Cominciò a baciarmi con passione - ricordò Marlon -. Mi sentii in dovere di restituire i baci, ma appena tentavo di sottrarmi lei si stringeva ancor di più. Per staccarla, l'afferrai per il naso e cominciai a strizzarlo con tutte le mie forze».

Tra gli amori veri, quello per il marito Goffredo Alessandrini e quello tempestoso per Roberto Rossellini, con cui arrivò allo scontro fisico e al lancio di piatti di spaghetti in faccia. Quando lui la lascia per Ingrid Bergman, lei è distrutta dal dolore. Ma, come le aveva predetto una maga, da ogni perdita esce più forte e battagliera.

Litiga anche con Visconti, lo manda al diavolo perché durante le riprese di Bellissima osa maltrattare un gattino che lei stava spulciando. Moravia, che come Ungaretti, la stima per le sua intelligenza acuta, la vorrebbe protagonista de La Ciociara ma poi i diritti li compera Carlo Ponti e la parte finisce alla Loren.

A risarcirla arriva Pasolini, che in pochi giorni le scrive su misura Mamma Roma . Quanto a Fellini, Anna lo incontra sul set de Il miracolo nei panni di un San Giuseppe ossigenato e scostumato. Tanti anni dopo, il grande regista farà carte false per averla nel suo Roma . Nannarella nicchia, non si fida di lui, «un fijo de ‘na mignotta come Rossellini». Ma alla fine accetta.

Una sola scena, lei che rientra a casa, a Palazzo Altieri, inseguita dalla vocetta chioccia di Fellini che declama: «Ecco il simbolo della città, un po' lupa e un po' vestale... aristocratica, buffonesca...». E lei lo inchioda: «A Federì, ma va a dormì, va...». La sua ultima battuta. Anna esce di scena. Nel cinema e nella vita. La malattia la divora ma non la spezza: «Ho lottato, ho urlato alla vita, oggi posso sorridere alla morte».

 

1945 L'attrice italiana Anna Magnani ANNA MAGNANI DI HOCHKOFLERANNA MAGNANI MARLON BRANDO ANNA MAGNANI MARLON BRANDO ANNA MAGNANI MARLON BRANDO ANNA MAGNANI MARLON BRANDO

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni francesco acquaroli antonio tajani matteo salvini donald trump

DAGOREPORT: A CHE PUNTO È L'ARMATA BRANCA-MELONI? TORNATA SCORNATA DAL G7 MENO UNO (TRUMP SE NE FOTTE DI LEI E DELL'EUROPA), I PROBLEMI REALI BUSSANO ALLA PORTA DI PALAZZO CHIGI. A PARTIRE DALL'ECONOMIA: LA GUERRA IN MEDIORIENTE POTREBBE FAR SCHIZZARE IL PREZZO DEL PETROLIO, E CONSEGUENTE AUMENTO DI OGNI PRODOTTO - AGGIUNGERE LA LOTTA CONTINUA CON SALVINI, LA PIEGA AMARA DEI SONDAGGI NEI CONFRONTI DEL GOVERNO E LA POSSIBILE SCONFITTA NELLE MARCHE DEL SUO FEDELISSIMO ACQUAROLI: IL PD CON MATTEO RICCI E' IN VANTAGGIO DI 5 PUNTI E LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA DI ANTICIPARE IL VOTO NELLE MARCHE A SETTEMBRE – SULLE ALTRE QUATTRO REGIONI, LA FIAMMA E' INDECISA SUL TERZO MANDATO CHE FAREBBE FELICE ZAIA IN VENETO, DESTABILIZZANDO IL PD IN CAMPANIA. MA IERI, PRESSATO DA VANNACCI, SALVINI HA PRESO A PRETESTO IL "NO" DI TAJANI, PER SFANCULARE VELOCEMENTE (E SENZA VASELINA) I SUOI GOVERNATORI, ZAIA E FEDRIGA - IL ''NO'' DI TAJANI ERA TRATTABILE: L'OBIETTIVO E' LA FUTURA PRESIDENZA DELLA REGIONE LOMBARDIA (IL CANDIDATO ''COPERTO'' DI FORZA ITALIA È..)

tommaso inzaghi

DAGOREPORT - IL TRASFERIMENTO DI SIMONE INZAGHI IN ARABIA? UN AFFARE DI FAMIGLIA. L’ARTEFICE DELL’OPERAZIONE CHE HA PORTATO L’EX ALLENATORE DELL’INTER ALLA CORTE DELL’AL-HILAL È STATO TOMMASO INZAGHI, IL FIGLIO DI SIMONE E DI ALESSIA MARCUZZI, PROCURATORE CHE FA PARTE DELL'AGENZIA DI FEDERICO PASTORELLO, LA P&P SPORT MANAGEMENT – LE LAUTE COMMISSIONI, LA TRATTATIVA CHE ANDAVA AVANTI DA TEMPO (GIÀ PRIMA DEL RITORNO CON IL BARCELLONA SIMONE INZAGHI AVEVA PROPOSTE DALL’ARABIA), LO STRANO MESSAGGIO SOCIAL DI TOMMASO INZAGHI E LE VOCI SU UNO SPOGLIATOIO IN TENSIONE PRIMA DELLA FINALE DI CHAMPIONS PER...

francesco gaetano caltagirone alberto nagel francesco milleri

DAGOREPORT - GONG! ALLE ORE 10 DI LUNEDÌ 16 GIUGNO SI APRE L’ASSEMBLEA DI MEDIOBANCA; ALL’ORA DI PRANZO SAPREMO L’ESITO DELLA GUERRA DICHIARATA DAL GOVERNO MELONI PER ESPUGNARE IL POTERE ECONOMICO-FINANZIARIO DI MILANO - LO SCONTRO SI DECIDERÀ SUL FILO DI UNO ZERO VIRGOLA - I SUDORI FREDDI DI CALTARICCONE DI FINIRE CON IL CULO A TERRA NON TROVANDO PIÙ A SOSTENERLO LA SEDIA DI MILLERI SAREBBERO FINITI – L’ATTIVISMO GIORGETTI, DALL’ALTO DELL’11% CHE IL MEF POSSIEDE DI MPS – L’INDAGINE DELLA PROCURA DI MILANO SU UNA PRESUNTA CONVERGENZA DI INTERESSI TRA MILLERI E CALTAGIRONE, SOCI DI MEDIOBANCA, MPS E DI GENERALI - ALTRO GIALLO SUL PACCHETTO DI AZIONI MEDIOBANCA (2%?) CHE AVREBBE IN TASCA UNICREDIT: NEL CASO CHE SIA VERO, ORCEL FARÀ FELICE LA MILANO DI MEDIOBANCA O LA ROMA DI CALTA-MELONI? AH, SAPERLO….

iran israele attacco netanyahu trump khamenei

DAGOREPORT - STANOTTE L'IRAN ATTACCHERÀ ISRAELE: RISCHIO DI GUERRA TOTALE - È ATTESO UN VIOLENTISSIMO ATTACCO MISSILISTICO CON DRONI, RISPOSTA DI TEHERAN ALL'"OPERAZIONE LEONE NASCENTE" DI NETANYAHU, CHE QUESTA MATTINA HA COLPITO IL PRINCIPALE IMPIANTO DI ARRICCHIMENTO IRANIANO, UCCIDENDO L'INTERO COMANDO DELL'ESERCITO E DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE. LA MAGGIOR PARTE DI LORO È STATA FATTA FUORI NELLE PROPRIE CASE GRAZIE AI DRONI DECOLLATI DALLE QUATTRO BASI SOTTO COPERTURA DEL MOSSAD A TEHERAN - ISRAELE HA DICHIARATO LO STATO DI EMERGENZA: GLI OSPEDALI SPOSTANO LE OPERAZIONI IN STRUTTURE SOTTERRANEE FORTIFICATE - TRUMP HA AVVERTITO OGGI L'IRAN DI ACCETTARE UN ACCORDO SUL NUCLEARE "PRIMA CHE NON RIMANGA NULLA", SUGGERENDO CHE I PROSSIMI ATTACCHI DI ISRAELE CONTRO IL PAESE POTREBBERO ESSERE "ANCORA PIÙ BRUTALI" - VIDEO

lauren sanchez jeff bezos venezia

FLASH! – I VENEZIANI HANNO LA DIGA DEL MOSE PURE NEL CERVELLO? IL MATRIMONIO DI JEFF BEZOS È UNA FESTICCIOLA PER 250 INVITATI DISTRIBUITI TRA QUATTRO HOTEL: GRITTI, AMAN, CIPRIANI E DANIELI - NIENTE CHE LA SERENISSIMA NON POSSA SERENAMENTE SOSTENERE, E NULLA A CHE VEDERE CON LE NOZZE MONSTRE DELL'INDIANO AMBANI, CHE BLOCCARONO MEZZA ITALIA SOLO PER IL PRE-TOUR MATRIMONIALE – DITE AI MANIFESTANTI IN CORTEO "VENEZIA NON E' IN VENDITA" CHE I 10 MILIONI DI EURO SPESI DA MR.AMAZON SI RIVERSERANNO A CASCATA SU RISTORATORI, COMMERCIANTI, ALBERGATORI, GONDOLIERI E PUSHER DELLA CITTÀ…