TERREMOTI? CHIAMATE IL MAGO OTELMA! - SEI ANNI DI CARCERE E 8 MILIONI DI RISARCIMENTI PER I COMPONENTI DELLA “COMMISSIONE GRANDI RISCHI” - BOSCHI DISPERATO: “IN PRATICA MI ACCUSANO DI NON AVER PREVISTO UN SISMA” - E ADESSO? IL RISCHIO E’ CHE PER EVITARE LE MANETTE GLI SCIENZIATI GRIDERANNO “ARRIVA IL TERREMOTO!” IN OGNI CIRCOSTANZA (MEGLIO IL PROCURATO ALLARME DELL’OMICIDIO COLPOSO) - L’UDC MOBILITATA CONTRO I GIUDICI…

Flavia Amabile per "la Stampa"

Non se l'aspettavano. Ma non solo loro, gli imputati, l'intero mondo della scienza e della sismologia non avrebbe mai immaginato di essere sconfessata in modo così netto e di veder smentire una delle poche certezze che esistono in fatto di terremoti: non si possono prevedere. La sentenza, infatti, fa in pochi minuti il giro della Terra, e non è detto che sia un merito ma più che altro che sei anni di carcere - più quasi 8 milioni di euro tra risarcimenti e spese giudiziarie - rappresentano per tutti un terremoto nel terremoto, e la voce di Enzo Boschi non nasconde nulla dello sbandamento di queste ore.

Allora era presidente dell'Istituto di Geofisica e Vulcanologia e soprattutto era il più grande esperto di terremoti, in Italia non esisteva quasi altra persona in grado di parlare con altrettanta competenza quando c'era da spiegare i complicati meccanismi delle faglie e delle scosse che così di frequente attraversano la Penisola.

«Sfido chiunque a trovare qualcuno che ricordi che io abbia mai rassicurato in caso di terremoti», risponde alla sentenza. E poi: «In pratica mi accusano di non aver previsto un terremoto». Ma sono le uniche parole che si riesce a fargli pronunciare. «Mi sento la testa vuota, non sono in grado di dire altro. Sono avvilito e disperato», ammette.

Gli altri imputati parlano anche meno: «Mi ritengo innocente di fronte a Dio e agli uomini», dice Bernardo De Bernardinis, oggi presidente dell'Ispra ed allora vice capo della Protezione Civile. Franco Barberi preferisce affidare al suo avvocato, Marcello Petrucci, ogni commento: «Una sentenza sbalorditiva e incomprensibile, in diritto e nella valutazione dei fatti. Non potrà che essere oggetto di profonda valutazione in appello».

La verità è un'altra e la svelano subito dopo i commenti a caldo tutti quelli che si occupano di terremoti da un punto di vista tecnico e scientifico. «Da oggi sarà molto difficile comparire in pubblico a parlare dell'attività sismica in atto in Italia, con la possibilità che i ricercatori possano essere denunciati per qualche omissione o per procurato allarme», afferma Stefano Gresta, l'attuale presidente dell'Ingv.

Questa sentenza «rischia di minare uno dei cardini della ricerca scientifica: quello della libertà di indagine, di discussione aperta e trasparente e di condivisione dei risultati. Condannare la scienza significa lasciare il campo libero a predicatori che millantano di saper prevedere i terremoti, rinunciando di fatto al contributo di autorevoli scienziati».

Giulio Zuccaro, docente universitario e consulente della Protezione Civile per il rischio sismico e vulcanico definisce la sentenza «una cosa ignobile per il Paese». «Trovo assurdo - spiega - che degli scienziati che mettono a disposizione della collettività le proprie competenze vengano coinvolti in questo modo».

E a questo punto chiede «un segnale forte della comunità scientifica al mondo politico affinché prenda atto del vuoto legislativo e intervenga. Non mi sento cautelato e ciò potrebbe portarmi a dimettermi da tutte le cariche». Gli fa eco Filippo Dinacci, avvocato di De Bernardinis e di un altro degli imputati, il direttore del servizio sismico del dipartimento della Protezione Civile, Mauro Dolce: «Questa sentenza avrà grosse ripercussioni sull'apparato della pubblica amministrazione: nessuno farà più niente».

Nessuno più vorrà occuparsi di terremoti o di protezione civile, insomma: è la sensazione espressa anche da molte parti del mondo politico. Lo teme il presidente del Senato Renato Schifani: «Chi sarà chiamato in futuro a coprire questi ruoli si tirerà indietro». Parole simili pronuncia il leader Udc Pierferdinando Casini. Si tratta di «una follia allo stato puro» e dopo questa sentenza che sancisce «l'obbligo professionale a non sbagliare» qualsiasi professionista chiamato a un incarico di questo tipo «si tirerà indietro».

 

Enzo Boschi - copyright Pizzi9be 21 vulcanologo enzo boschiFRANCO BARBERIPIER FERDINANDO CASINI TERREMOTO AQUILA Il terremoto visto dall'alto (foto Adnkronos)

Ultimi Dagoreport

2025marisela

CAFONAL! ERA UN MISTO DI CASALINGHE DI VOGHERA E "GRANDE BELLEZZA" ALLA MATRICIANA IL “LUNCH” DA MARISELA FEDERICI A VILLA FURIBONDA SULL’APPIA ANTICA PER FESTEGGIARE  “STILE ALBERTO”, IL DOC DI MICHELE MASNERI DEDICATO AD ARBASINO, CHE ANDRÀ IN ONDA SABATO 15 NOVEMBRE SU RAI 3 – TRA CONTESSE (TRA CUI LA FIGLIA DELLA MITOLOGICA DOMIETTA DEL DRAGO CHE ERA LA MUSA DI ARBASINO), VANZINA, PAPPI CORSICATO, IRENE GHERGO, BARABARA PALOMBELLI, AVVISTATI MONSIGNORI GOLOSISSIMI CHE SI SONO LITIGATI LA BENEDIZIONE DEL PRANZO. PS: UNO DEI CAGNETTI DI ALDA FENDI HA AZZANNATO UNO DEI MONSIGNORI (CHE NON HA AVUTO PAROLE BENEDICENTI) _ IL DAGOREPORT

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…