1. AVVISATE IL BANANA SBUCCIATO CHE LA MERKEL GLI STA PREPARANDO L’ULTIMO SCHERZETTO: IL NO ALL’INGRESSO DELLA NUOVA FORZA ITALIA NEL PARTITO POPOLARE EUROPEO 2. IL NO DEL PPE DIVENTEREBBE UFFICIALE ENTRO OTTOBRE E RELEGHEREBBE BERLUSCONI A DESTRA, MENTRE IL CAMPO DEI MODERATI RIMARREBBE SGOMBRO DI LEADERSHIP 3. A QUEL PUNTO SI PREVEDE PER LE ELEZIONI EUROPEE DELLA PROSSIMA PRIMAVERA LA FORMAZIONE DI UN GRANDE RASSEMBLEMENT MODERATO, CHE DIVENTEREBBE LA NUOVA CASA DEI POPOLARI ITALIANI. A QUESTO PROGETTO MERKELIANO LAVORANO IN GRAN SILENZIO MOLTI AMBIENTI CHE CONTANO NEL PAESE. O CHE VORREBBERO TORNARE A CONTARE E CHE, PER QUESTO, HANNO ANCHE SACRIFICATO PORZIONI DI VACANZE

DAGOREPORT

Per la nuova Forza Italia, quella che dovrebbe salvare Berlusconi Silvio da tutti i suoi problemi con un nuovo lavacro elettorale, le notizie in arrivo dall'Europa non sono affatto buone: non e' automatico, anzi e' davvero problematico, il riconoscimento di partito membro del Partito Popolare Europeo. Infatti, come e' noto, lo stesso leader maximo e' da tempo sotto osservazione da parte dei maggiori leader europei del Ppe che ormai non ne possono più di una presenza ingombrante, per molto imbarazzante, e per altri ormai insopportabile.

Tanto che non avevano avuto dubbi i vertici del Ppe a puntare in Italia sulla riaggregazione dei moderati intorno a Monti Mario. Tutto ciò prima della cocente delusione causata loro dalla gran quantità di errori politici che l'uomo della Bocconi era riuscito a mettere in fila nei mesi scorsi con il contributo determinante del solito Pierfurby, in arte Casini.

Il Ppe, vale la pena di ricordarlo, raggruppa 73 partiti membri provenienti da 39 diversi paesi. Dall'Italia aderiscono, nella qualità di membri, il Popolo della Libertà, l'Udeur popolari per il Sud, l'Unione di Centro e il Partito popolare sudtirolese. Non Forza Italia che, essendo stata a suo tempo posta in liquidazione e dunque cancellata dal libro soci, dovrà ora presentare la domanda di ammissione.

E qui le sorprese possono essere clamorose, per via della netta contrarietà al rientro di Forza Italia da parte di tutti i leader europei post democratico cristiani, conservatori e moderati, con in testa Merkel Angela, che c'e da giurarlo, fara' il diavolo a quattro pur di non concedere l'iscrizione al partito rifatto di chi ebbe a definirla "culona inchiavabile", con una delle più memorabili gaffes della storia della diplomazia mondiale. Tanto più ostili se la nuova Forza Italia dovesse essere il movimento politico egemonizzato da Verdini Denis, Santanchè Daniela, Capezzone Daniele (e chi più ne ha più ne metta) con una evidente deriva verso un posizionamento sulla scia di Marie Le Pen in Francia, senza alcuna garanzia di democraticità ne'di moderazione.

Il no del Ppe, sul quale un berlusconiano storico e vicepresidente della Commissione Europea come Tajani Antonio, ha gia' riservatamente messo in allarme l'uomo di Arcore, diventerebbe ufficiale entro il mese di ottobre e avrebbe forti ripercussioni soprattutto in Italia, in particolare perché Berlusconi, i suoi falchi, le sue irriducibili amazzoni, sarebbero cosi relegati a destra con tanto di certificazione e di sigillo europeo, mentre il campo dei moderati rimarrebbe sgombro di leadership e di presenze imbarazzanti, liberando energie vecchie e nuove dentro un progetto di ricostituzione della sezione italiana del Partito Popolare europeo in modo più credibile e affidabile, in Italia come in Europa.

Sarebbe facile a quel punto prevedere per le elezioni europee della prossima primavera la formazione di un grande rassemblement moderato e democratico nei contenuti, nella forma, nei toni e nei comportamenti, che diventerebbe la nuova casa dei Popolari italiani. A questo progetto lavorano in gran silenzio molti ambienti che contano nel Paese. O che vorrebbero tornare a contare e che, per questo, hanno anche sacrificato porzioni di vacanze.

 

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