bagnasco family day

UNIONI CIVILI A BAGNASCO MARIA - AL CONSIGLIO DELLA CEI, IL CARDINALE FA CAPIRE CHE ARIA TIRA SENZA MAI CITARE IL ‘FAMILY DAY’ NÉ LA ‘STEPCHILD ADOPTION’: “I FIGLI NON SONO UN DIRITTO NÉ COSE DA PRODURRE. LA FAMIGLIA HA UNA IDENTITÀ RICONOSCIUTA DAL SENTIRE DELLA GENTE”

Andrea Gualtieri per www.repubblica.it

 

I bambini "non sono mai un diritto poiché non sono cose da produrre", la famiglia ha una "identità unica e propria" riconosciuta dalla Costituzione e dal "sentire della gente". E ai laici credenti spetta "di iscrivere la legge divina nella città terrena". Nella sua prolusione al consiglio permanente della Conferenza episcopale italiana, il cardinale Angelo Bagnasco, a differenza di quanto aveva fatto nei giorni scorsi, non cità il family day né la legge sulle unioni civili o tantomeno la stepchild adoption. Ma sono chiarissime le indicazioni che si leggono in controluce nel testo.

angelo bagnasco angelo bagnasco

 

L'assemblea ristretta dei presuli si riunisce da oggi fino a mercoledì, nei giorni più caldi del dibattito in corso in Italia sul riconoscimento delle coppie di fatto e le adozioni. E davanti ai trenta delegati che rappresentano l'ufficio di presidenza e tutte le regioni ecclesiastiche del Paese, Bagnasco ci tiene a sottolineare che "i vescovi sono uniti e compatti nel condividere le difficoltà e le prove della famiglia e nel riaffermarne la bellezza, la centralità e l’unicità".

 

il cardinal bagnasco con i concelebrantiil cardinal bagnasco con i concelebranti

E ammonisce: "Insinuare contrapposizioni e divisioni significa non amare né la Chiesa né la famiglia". Una risposta all'imbarazzo dei giorni scorsi per l'incertezza sull'atteggiamento da tenere nei confronti della manifestazione organizzata per sabato a Roma, in difesa del modello tradizionale di famiglia e contro il disegno di legge Cirinnà.

 

"Sogniamo un Paese a dimensione familiare", afferma il presidente della Cei, dopo aver affermato che "ogni Stato assume doveri e oneri verso la famiglia fondata sul matrimonio, perché riconosce in lei non solo il proprio futuro ma anche la propria stabilità e prosperità". E in Italia, in particolare, "i Padri costituenti ci hanno consegnato un tesoro preciso che tutti dobbiamo apprezzare e custodire".

 

CAMPAGNA ELETTORALE PER IL PROSSIMO CONCLAVE ANGELO BAGNASCO DA QUINK jpegCAMPAGNA ELETTORALE PER IL PROSSIMO CONCLAVE ANGELO BAGNASCO DA QUINK jpeg

È per questo che il cardinale auspica "che nella coscienza collettiva non venga mai meno l'identità propria e unica" dell'istituto familiare classico. Accanto ad esso, però, Bagnasco afferma che deve esistere "il rispetto per tutti sia stile di vita e i diritti di ciascuno vengano garantiti su piani diversi secondo giustizia".

 

È un passaggio delicato, in linea con la posizione di principio più volte ripetuta anche da papa Francesco secondo il quale le unioni civili, pur se considerate senza giudizio di condanna, non vanno confuse con il matrimonio. Ma nello stesso tempo è un'indicazione concreta dei confini entro i quali la Cei è disposta a sottoscrivere il dibattito sulle coppie di fatto: "La giustizia - ha ribadito il presidente dei vescovi - è vivere nella verità, riconoscendo le diverse situazioni per quello che sono".

 

family day 2015  8family day 2015 8

La posizione resta invece ferma quando si affronta il tema della genitorialità. Bagnasco dice che il "vero bene" dei figli "deve prevalere su ogni altro, poché sono i più deboli e i più esposti". I piccoli, incalza, "hanno bisogno di un microcosmo completo nei suoi elementi essenziali". E citando un discorso di Bergoglio del 2014, aggiunge: "I bambini hanno diritto di crescere con un papà e una mamma, la famiglia è un fatto antropologico, non ideologico".

 

Un modello che, ricorda il cardinale, deve essere difeso dai laici, sulla base di quanto afferma il Concilio: "I credenti hanno il dovere e il diritto di partecipare al bene comune con serenità di cuore e spirito costruttivo". I vescovi, da parte loro, rivendicano come "cittadini e pastori" il "dovere di esprimere alcune considerazioni", ma precisano: "Ogni nostra parola, come sempre, vuole essere rispettosa dei ruoli e ha lo scopo di contribuire alla difficile costruzione del bene comune" e nasce dalla missione di "dare voce alle preoccupazioni della gente comune".

family day 2015  6family day 2015 6

 

In questo senso, precisa Bagnasco, arrivano anche gli altri campanelli d'allarme inseriti nella prolusione. Riguardano un'annunciata ripresa economica i cui effetti però "sul piano concreto non si notano ancora"; includono "l'umiliazione di giovani che bussano invano alla porta del lavoro"; richiamano il "vero e proprio disagio alimentare" degli "oltre quattro milioni di persone" che vivono in povertà assoluta.

family day 2015  5family day 2015 5

 

family day 2015  7family day 2015 7

E all'Europa e all'Onu, invece, i vescovi chiedono di "farsi carico della responsabilità di individuare e consolidare soluzioni" sulla questione dei migranti, per la quale, pure, c'è un invito a comunità ecclesiali, associazionismo e cooperazione "a fare in modo che i molteplici segni di accoglienza in atto sollecitino la politica nazionale e locale".

Ultimi Dagoreport

meloni giorgetti fazzolari caltagirone nagel donnet orcel castagna

DAGOREPORT - GENERALI, MEDIOBANCA, MPS, BPM: NESSUN GOVERNO HA MAI AVUTO UN POTERE SIMILE SUL SISTEMA FINANZIARIO ITALIANO - MA LA VITTORIA DI OGGI DEI CALTA-MELONI PUÒ DIVENTARE LA SCONFITTA DI DOMANI: “SENZA UN AZIONARIATO DI CONTROLLO STABILE IN GENERALI, NON BASTERÀ LA SBILENCA CONQUISTA DI MEDIOBANCA PER METTERE AL SICURO LA GESTIONE DEL RICCO RISPARMIO ITALIANO (800 MLD) CHE TUTTI VORREBBERO RAZZIARE” - L’ULTIMA, DISPERATA, SPERANZA DI NAGEL GIACE TRA I FALDONI DELLA PROCURA DI MILANO PER L'INCHIESTA SULLA TORBIDA VENDITA DEL 15% DI MPS DA PARTE DEL MEF A CALTA-MILLERI-BPM – UNA SGRADITA SORPRESA POTREBBE ARRIVARE DAGLI 8 EREDI DEL VECCHIO - PIAZZA AFFARI? SI È FATTA GLI AFFARI SUOI: METTERSI CONTRO PALAZZO CHIGI PUÒ NUOCERE ALLA SALUTE DI UNICREDIT, BENETTON, MEDIOLANUM, FERRERO, LUCCHINI, UNIPOL, ENTI PREVIDENZIALI, ETC. – L’ERRORE DI NAGEL E GLI ''ORRORI'' DI DONNET: DA NATIXIS AL NO ALLO SCAMBIO DELLA QUOTA MEDIOBANCA CON BANCA GENERALI…

donald trump vladimir putin giorgia meloni

DAGOREPORT - IL VERTICE DELLA CASA BIANCA È STATO IL PIÙ  SURREALE E “MALATO” DELLA STORIA POLITICA INTERNAZIONALE, CON I LEADER EUROPEI E ZELENSKY IN GINOCCHIO DA TRUMP PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L’UCRAINA – LA REGIA TRUMPIANA: MELONI ALLA SINISTRA DEL "PADRINO", NEL RUOLO DI “PON-PON GIRL”, E MACRON, NEMICO NUMERO UNO, A DESTRA. MERZ, STARMER E URSULA, SBATTUTI AI MARGINI – IL COLMO?QUANDO TRUMP È SCOMPARSO PER 40-MINUTI-40 PER “AGGIORNARE” PUTIN ED È TORNATO RIMANGIANDOSI IL CESSATE IL FUOCO (MEJO LA TRATTATIVA PER LA PACE, COSÌ I RUSSI CONTINUANO A BOMBARDARE E AVANZARE) – QUANDO MERZ HA PROVATO A INSISTERE SULLA TREGUA, CI HA PENSATO LA TRUMPISTA DELLA GARBATELLA A “COMMENTARE” CON OCCHI SPACCANTI E ROTEANTI: MA COME SI PERMETTE ST'IMBECILLE DI CONTRADDIRE "THE GREAT DONALD"? - CILIEGINA SULLA TORTA MARCIA DELLA CASA BIANCA: È STATA PROPRIO LA TRUMPETTA, CHE SE NE FOTTE DELLE REGOLE DEMOCRATICHE, A SUGGERIRE ALL'IDIOTA IN CHIEF DI EVITARE LE DOMANDE DEI GIORNALISTI... - VIDEO

francesco milleri gaetano caltagrino christine lagarde alberto nagel mediobanca

TRA FRANCO E FRANCO(FORTE), C'E' DI MEZZO MPS - SECONDO "LA STAMPA", SULLE AMBIZIONI DI CALTAGIRONE E MILLERI DI CONTROLLARE BANCHE E ASSICURAZIONI PESA L’INCOGNITA DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA - CERTO, PUR AVENDO IL 30% DI MEDIOBANCA, I DUE IMPRENDITORI NON POSSONO DECIDERE LA GOVERNANCE PERCHÉ NON HANNO REQUISITI DETTATI DALLA BCE (UNO FA OCCHIALI, L'ALTRO CEMENTO) - "LA STAMPA"  DIMENTICA, AHINOI!, LA PRESENZA DELLA BANCA SENESE, CHE I REQUISITI BCE LI HA TUTTI (E IL CEO DI MPS, LOVAGLIO, E' NELLE MANI DELLA COMPAGNIA CALTA-MELONI) - COSA SUCCEDERÀ IN CASO DI CONQUISTA DI MEDIOBANCA E DI GENERALI? LOR SIGNORI INDICHERANNO A LOVAGLIO DI NOMINARE SUBITO IL SOSTITUTO DI NAGEL (FABRIZIO PALERMO?), MENTRE TERRANNO DONNET FINO ALL'ASSEMBLEA DI GENERALI...

donald trump grandi della terra differenza mandati

FLASH! - FA MALE AMMETTERLO, MA HA VINTO DONALD TRUMP: NEL 2018, AL G7 IN CANADA, IL TYCOON FU FOTOGRAFATO SEDUTO, COME UNO SCOLARO CIUCCIO, MENTRE VENIVA REDARGUITO DALLA MAESTRINA ANGELA MERKEL E DAGLI ALTRI LEADER DEL G7. IERI, A WASHINGTON, ERA LUI A DOMINARE LA SCENA, SEDUTO COME DON VITO CORLEONE ALLA CASA BIANCA. I CAPI DI STATO E DI GOVERNO EUROPEI, ACCORSI A BACIARGLI LA PANTOFOLA PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L'UCRAINA, NON HANNO MAI OSATO CONTRADDIRLO, E GLI HANNO LECCATO VERGOGNOSAMENTE IL CULO, RIEMPIENDOLO DI LODI E SALAMELECCHI...

pietrangelo buttafuoco alessandro giuli beatrice venezi

DAGOREPORT – PIÙ CHE DELL’EGEMONIA CULTURALE DELLA SINISTRA, GIULI E CAMERATI DOVREBBERO PARLARCI DELLA SEMPLICE E PERENNE EGEMONIA DELL’AMICHETTISMO E DELLA BUROCRAZIA – PIAZZATI I FEDELISSIMI E GLI AMICHETTISSIMI (LA PROSSIMA SARÀ LA DIRETTRICE DEL LATO B VENEZI, CHE VOCI INSISTENTI DANNO IN ARRIVO ALLA FENICE), LA DESTRA MELONIANA NON È RIUSCITA A INTACCARE NÉ LO STRAPOTERE BARONALE DELLE UNIVERSITÀ NÉ LE NOMINE DIRIGENZIALI DEL MIC. E I GIORNALI NON NE PARLANO PERCHÉ VA BENE SIA ALLA DESTRA (CHE NON SA CERCARE I MERITEVOLI) CHE ALLA SINISTRA (I BUROCRATI SONO PER LO PIÙ SUOI)

donald trump giorgia meloni zelensky macron tusk starmer

DAGOREPORT - DOVE DIAVOLO È FINITO L’ATTEGGIAMENTO CRITICO FINO AL DISPREZZO DI GIORGIA MELONI SULLA ‘’COALIZIONE DEI VOLENTEROSI”? - OGGI LA RITROVIAMO VISPA E QUERULA POSIZIONATA SULL'ASSE FRANCO-TEDESCO-BRITANNICO, SEMPRE PRECISANDO DI “CONTINUARE A LAVORARE AL FIANCO DEGLI USA” - CHE IL CAMALEONTISMO SIA UNA MALATTIA INFANTILE DEL MELONISMO SONO PIENE LE CRONACHE: IERI ANDAVA DA BIDEN E FACEVA L’ANTI TRUMP, POI VOLA DA MACRON E FA L’ANTI LE PEN, ARRIVA A BRUXELLES E FA L’ANTI ORBÁN, INCONTRA CON MERZ E FA L’ANTI AFD, VA A TUNISI E FA L’ANTI SALVINI. UNA, NESSUNA, CENTOMILA - A MANTENERE OGNI GIORNO IL VOLUME ALTO DELLA GRANCASSA DELLA “NARRAZIONE MULTI-TASKING” DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA, OLTRE AI FOGLI DI DESTRA, CORRONO IN SOCCORSO LE PAGINE DI POLITICA INTERNA DEL “CORRIERE DELLA SERA”: ‘’PARE CHE IERI MACRON SI SIA INALBERATO DI FRONTE ALL’IPOTESI DI UN SUMMIT A ROMA, PROPONENDO SEMMAI GINEVRA. MELONI CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO” - SÌ, C’È SCRITTO PROPRIO COSÌ: “CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO”, MANCO AVESSE DAVANTI UN LOLLOBRIGIDA QUALSIASI ANZICHÉ IL PRESIDENTE DELL’UNICA POTENZA NUCLEARE EUROPEA E MEMBRO PERMANENTE DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU (CINA, FRANCIA, RUSSIA, REGNO UNITO E USA) - RIUSCIRÀ STASERA L’EROINA DAI MILLE VOLTI A COMPIERE IL MIRACOLO DELLA ‘’SIRINGA PIENA E MOGLIE DROGATA’’, FACENDO FELICI TRUMP E MACRON?