MUOIA SANSONE MONTI CON TUTTI I FILISTEI DEL COLLE – BANANA NON LASCIA MA RADDOPPIA: “NON SOLO MONTI, LA COMMISSIONE DI INCHIESTA ANCHE PER NAPOLITANO” – MINACCIA MARONI: "O APPOGGIA IL PDL IN LOMBARDIA, OPPURE PERDE VENETO E PIEMONTE” - IPOTIZZA UN'USCITA DALL'EURO SE LA BCE NON DOVESSE GARANTIRE I DEBITI SOVRANI DEI PAESI DELL'EUROZONA - "QUESTO CASINI CON L'ALTRO SUO COMPARE FINI SONO VERAMENTE LE PERSONE PEGGIORI CHE HO AVUTO MODO DI INCONTRARE IN POLITICA”…

Repubblica.it

Nella caduta del suo governo, Silvio Berlusconi vede l'ombra di un complotto. Lo ribadisce nel corso di un'intervista a Jean Paul Bellotto su Radio Capital. La commissione di inchiesta sulla nascita dell'esecutivo dei tecnici, guidato da Mario Monti, dovrà accertare anche il ruolo del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Ma sul capo dello Stato Berlusconi non ha vuole esprimere opinioni. "Non voglio dare giudizi al riguardo, sarà una commissione di inchiesta eventualmente a far emergere ruoli che ciascuno ha svolto in quell'occasione", ha detto il leader del Pdl, parlando della proposta di un'indagine parlamentare sulla caduta del suo governo nel 2011.

Un lungo intervento quello del Cavaliere nel quale lancia un messaggio alla Lega. Torna a minacciare il Carroccio, ricordando che l'accordo elettorale deve essere globale. "La Lega deve scegliere, da sola va incontro a una sconfitta sicura, la rottura dei rapporti renderebbe impossibile appoggiare Maroni in Lombardia, ma anche tenere in vita le giunte in Veneto e Piemonte e centinaia di amministrazioni locali", ha detto Berlusconi. Parole che sono una risposta ai tweet di ieri del segretario federale della Lega. Su tweeter Roberto Maroni, aveva rafforzato il suo 'No' al Cavaliere ribadendo la volontà del suo partito di correre da solo.

Nel corso dell'intervista a Radio Capital, Berlusconi ha ipotizzato un'uscita dell'Italia dall'euro se la Bce non dovesse garantire i debiti sovrani dei paesi dell'Eurozona. "Non penso che si debba uscire dall'euro ma penso che la direzione sarebbe di ottenere che la Bce fosse banca centrale a tutti gli effetti garantendo i debiti sovrani di tutti i paesi che hanno euro ed essendo disposta a stampare moneta in caso di necessità", ha premesso il leader del Pdl a Radio Capital. "Se si mette moneta per l'1% o il 2% si provoca inflazione dell'1 o 2%, ma sono sicuro che non porti un danno all'economia e che anzi una leggera inflazione porti lievito all'economia".

L'ex premier è tornato a criticare pesantemente Pier Ferdinando Casini e Gianfranco Fini. Prima ha smentito che alle riunioni del Ppe i suoi interventi fossero accolti da risatine, come sostenuto da Casini, ma subito dopo non ha risparmiato parole pesanti nei confronti dei suoi ex alleati. "E' una menzogna totale a assoluta che si aggiunge alle tante che l'individuo è abituato a formulare", ha detto a Radio Capital, "è una cosa indegna che lui dica questo. Ho nei confronti dei miei colleghi Ppe un rapporto antico e consolidato e sono considerato al tavolo del Ppe il maggiore esperto in economia, dato il mio passato di imprenditore e la mia esperienza al governo, sono lì dal 1994".

"Questo Casini con l'altro suo compare Fini sono veramente le persone peggiori che ho avuto modo di incontrare in politica. Sono veramente una iattura", ha insistito, "mi è scappato una volta 'orrendi' e ho aggiunto subito 'orrendissimi'. Non riesco a capire come possano attirare dei voti da parte di persone con la testa sulle spalle".

Il Cavaliere non ha nascosto la sua delusione per il sostegno dato da una parte del Vaticano a Mario Monti, che però, a suo giudizio, è stato tratto in errore "dalle inchieste politicizzate dei magistrati di Milano". "Non possono dire di essere contento del Vaticano. "Ma io sono sereno sapendo come stanno le cose. Ho fatto molti interventi sui temi etici e i rapporti dello Stato italiano con lo stato Vaticano e ho ricevuto molti apprezzamenti ed elogi per questo alla fine credo contino le cose concrete".

 

 

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