
BENVENUTI A “THE BASE”, IL CENTRO CINESE DI RIABILITAZIONE PER ADOLESCENTI DIPENDENTI DA INTERNET, UN VERO E PROPRIO REGIME MILITARE CHE USA TRATTAMENTI PSICHIATRICI E FA LAVAGGI DEL CERVELLO (PROMETTE DI CURARE PURE L’OMOSESSUALITA’)
trattamenti psichiatrici a the base
Jamie Fullerton per “Mail On Line”
Oggi mattina alle 6.30, in un’ala blindata del compound militare a sud di Pechino, suona l’allarme. E’ la sveglia per i 50 giovani ragazzi cinesi (più 5 ragazze) che si presentano all’appello e iniziano la giornata a base di esercizi e lezioni. Alle 21.30 si richiudono i lucchetti e la luce si spegne. Così per sei mesi.
Sono stati mandati dai genitori al “China Young Mental Development Base”, centro di recupero per dipendenti da internet nato nel 2003, e hanno quasi tutti 17 anni. I genitori possono soggiornare nel complesso e pagano oltre mille euro al mese per curare i loro figli dall’ossessione del computer. Possono monitorare i loro progressi e partecipare alle terapie di gruppo, dato che spesso, per via dell’assenza o di atteggiamenti violenti, sono loro stessi le cause del disagio dei figli.
Nel 2008 la Cina è stata il primo paese a riconoscere ufficialmente la dipendenza da internet come un disordine clinico. E’ dipendente chi usa internet per oltre sei ore al giorno e reagisce male se non è in grado di andare on line, se le funzioni e le relazioni sociali sono totalmente o parzialmente rovinate. Il regime militare che si segue alla Base include trattamenti psichiatrici e somministrazione di medicinali, anche se non si specifica quali.
i corridoi del centro the base
Molti adolescenti sono qui rinchiusi contro la loro volontà. I genitori hanno somministrato sonniferi e li hanno portati nel centro nel sonno. I pazienti non hanno il permesso di uscire dai confini del campo. I dispositivi elettronici sono vietati e confiscati all’arrivo. Non c’è accesso ai computer, alla televisione, ai cellulari. Le chiamate dai telefoni fissi sono strettamente controllate. Qualche paziente, negli anni, è riuscito a fuggire.
Otto pazienti per ogni dormitorio, docce e bagni in comune. Nelle stanze c’è l’aria condizionata per combattere il pesante caldo pechinese. Si marcia nel cortile esterno e le guardie non risparmiano punizioni agli indisciplinati. Per questo molti organi di stampa occidentali parlano di campo di concentramento e gli stessi pazienti definiscono il trattamento come “lavaggio del cervello”.
nel dormitorio di the base
i pazienti si rifanno il letto
I pazienti spesso soffrono di depressione. La dipendenza da internet li ha isolati dalla famiglia e dagli amici, li ha distaccati dalla realtà. L’unica soddisfazione era vincere ai giochi on line. Più d’uno ha cominciato a saltare la scuola e ha tentato il suicidio. Per i gestori del centro le misure di costrizione sono necessarie. Il dottor Tao dice che metà dei pazienti sono stati violenti coi genitori quando erano ancora a casa, e qualcuno ha anche colpito le infermiere del centro. I dati non sono stati verificati, ma Tao sostiene che la cura funzioni quasi nel 90% dei casi, quindi il fine giustifica i mezzi.
centro riabilitazione per dipendenti da internet
ai pazienti sono confiscati i dispositivi elettronici
appello mattutino a the base
marcia nel cortile di the base
Certo è allarmante che questo stesso dottore, ex colonnello dell’Esercito Popolare di Liberazione, provi anche a curare l’omosessualità: «Trattiamo la dipendenza da porno e dai siti di “dating”. Curiamo chi ha tendenze omosessuali, i ragazzi immaturi o ingenui, facilmente influenzabili o troppo curiosi. Mostriamo video che parlano della gioia della famiglia tradizionale».