salvini berlusconi gallitelli

BERLUSCONI E SALVINI COME “CASA VIANELLO”: VOLANO PIATTI DI CARTA – IL LEGHISTA: “CON GALLITELLI SIAMO ALLA QUINTA CANDIDATURA CHE LANCIA. IO NON FACCIO NOMI A CAPOCCHIA” - “SE HA LA MERKEL COME PUNTO DI RIFERIMENTO, IO NON CI STO A FARE LA SUCCURSALE DI BERLINO” – E DA MILANISTA: “GATTUSO FARA’ MEGLIO DI MONTELLA, NON CI VUOLE MOLTO”

 

Intervista di Massimo Giannini e Jean Paul Bellotto per “Circo Massimo” - Radio Capital

 

salvini

"Incredibile, chiedete a Forza Italia cosa è successo". Così il leader della Lega commenta il mancato appoggio di Forza Italia alla legge voluta dalla Lega ma sostenuta anche dal Pd, che per i reati più gravi a cominciare da omicidi e stupri esclude il rito abbreviato e gli sconti di pena. “Era una proposta di legge intelligente - dice Salvini - ma FI non vota nel nome di un garantismo che non c'entra nulla, in questo caso. È grave. Per non parlare poi del no della sinistra. La Presidente Boldrini parla di diritti delle donne ma con quale faccia lo fa se poi quando si tolgono gli sconti di pena per quei reati poi la sinistra si oppone".

 

Dopo il lancio della candidatura a premier del gen. Gallitelli, Salvini dice che non ha avuto tempo di parlare con Berlusconi per avere spiegazioni. "Comunque - aggiunge - è la quinta che lancia. Quindi chiedo a tutti i colleghi della Lega che fanno campagna elettorale di essere seri. Promettere poco e mantenere tanto. Quando uno lancia un candidato ogni quarto d'ora non fa una operazione di concretezza e trasparenza".

 

gallitelli 4850

Quando gli si chiede di commentare l'imitazione di Maurizio Crozza che fa dire a Berlusconi che Salvini è certamente un candidato premier ma dopo "il guardiano del faro di Ventotene", il leader della Lega sostiene che nelle parole del comico "ci può essere un fondo di verità ma la decisione verrà presa dai cittadini italiani la domenica del voto. Da parte mia mi sento pronto. Ma quando sento Berlusconi che vuole coinvolgere Scelta Civica dico che non è serio. Non possiamo tirare su tutti e fare l'Arca di Noè e poi litigare il giorno dopo". 

 

Salvini propone a Berlusconi di fare "un programma in dieci punti", dopo il contratto con gli italiani il contratto con Berlusconi, perché "lo fecero già in passato e allora facciamolo anche adesso. Se non è il notaio va bene il macellaio, il benzinaio, dove vuole lui". Alla domanda se è preoccupato per la tenuta della coalizione Salvini risponde "non voglio vincere solo per il gusto di vincere ma per aver la possibilità di cambiare il paese per cinque anni e non per litigare. Dico che è meglio tirare fuori i problemi prima. Oggi per esempio - aggiunge il leader della Lega - vado a Bruxelles e il rapporto con l'Europa è un problema. Se Berlusconi ha come punto di riferimento Angela Merkel è una cosa da chiarire. Non voglio andare al governo per fare la succursale di Berlino".

massimo giannini

 

MERKEL BERLUSCONI BACIO

Riferendosi a precedenti governi di centrodestra Salvini dice che "in passato si faceva finta di niente, si vinceva ma poi ci hanno mandato a casa". Berlusconi però tira per la sua strada e non sembra ascoltare Salvini che commenta: "tra persone ci si deve ascoltare e io non lancio candidati a capocchia per avere tre titoli sui giornali. Si stila prima il programma poi si fa la lista dei ministri. Berlusconi ha già dato la composizione del governo, un dibattito surreale, lo invito a smettere. Voglio prima il programma, nero su bianco, prima delle elezioni".

 

MUSUMECI SALVINI MELONI BERLUSCONI

Altro tema di scontro, la Giunta alla Regione Sicilia. "Non ci vogliono inserire in giunta? Prendiamo atto. Noi non abbiamo chiesto niente a nessuno. Io ritengo Musumeci valido e onesto ma se hanno ritenuto di preferire per la Giunta uomini di Lombardo e Cuffaro lasciando fuori noi, ci hanno fatto un favore, in un certo senso. Musumeci continuerò a stimarlo ma se nella sua squadra si preferisce il vecchio rispetto al nuovo, il nuovo sta alla finestra".

 

Salvini aggiunge di essere "preoccupato dal fatto che subito dopo il voto ci siano stati indagati e arrestati. Questo - è l'avvertimento del leader della Lega - non dovrà riaccadere a livello nazionale. Questo è  un appello che lancio a Berlusconi già da oggi. Vanno candidate persone pulite e specchiate. Pretenderò che la fedina penale faccia fede e non si candidi 'laqualunque'. 

andrea stroppa matteo renzi

 

Sul tema delle 'fake news' il leader leghista definisce Renzi "alla canna del gas. Controlla tutte le tv ma sbircia su Facebook ma io non ho mai pubblicato mezza notizia falsa. Se poi ci sono attivisti che hanno simpatia sia per noi sia per il Movimento Cinque Stelle e anima siti riportando notizie vere mi domando dove sia il problema. Marco Mignogna, per esempio, non lo conosco ma da quello che leggo penso sia una persona onesta che non fa nulla di male".

 

Salvini poi torna sulle polemiche sollevate dalla sua frase sul biotestamento: "ieri sono usciti i dati sui nuovi nati in Italia ed è l'anno peggiore da 150 anni: è un paese che si sta spegnendo, che si sta avviando a morire, dove scappano sia i giovani che i pensionati. Sono ferme in Parlamento decine e decine di proposte di legge su asili nido gratis, su sostegno alla maternità, sulla riforma della Fornero: ho semplicemente detto sì, ragioniamo sulla buona morte, ma mi sarebbe piaciuto che il parlamento avesse avuto un minuto per esaminare una delle proposte di legge della Lega su chi sta vivendo. È un ragionamento così strano?". 

 

BIOTESTAMENTO

"Sono pronto a farmi carico di essere brutto e cattivo - aggiunge il leader della Lega - pur di portare avanti battaglie di civiltà, per chi vuole morire, per chi vuole vivere e per chi vuole nascere. Su fine vita siamo disponibili a ragionare, vorremmo capire se e quando si voterà; quando decideranno di votarla, ne riparleremo. Stanno affrontando adesso questa legge perché evidentemente qualcuno non sa fare il proprio mestiere in Parlamento, gestendo male i tempi, litigando su ius soli, biotestamento, le droghe... nel merito della legge, come regione Lombardia, stiamo aiutando all'apertura di hospice per accompagnare chi è alla fine: abbiamo poco da imparare su questo. Ma ci sono milioni di italiani che vorrebbero sopravvivere e questo parlamento se ne sta fregando. Preferiscono parlare di ius soli, che è una legge inutile e dannosa".

mister friuli

 

Poi sull'altro caso che ha suscitato molte polemiche, quello del senegalese Alioune Diouf che ha vinto il concorso di Mister Friuli, Salvini si smarca dai commenti xenofobi e dice "non mi scandalizzo per un concorso di bellezza, dovrebbe essere legato anche alle radici del territorio ma magari lui è più friulano di tanti friulani. Semmai, a proposito di ius soli, questo ragazzo è la manifestazione evidente che senza cittadinanza non perdi neanche mezzo diritto. Penso che la cittadinanza sia una scelta rilevante, che va presa pensandoci, meritandola e scegliendola a 18 anni". 

gattuso

 

Infine sull'esonero di Montella al Milan: "ieri ho mandato un messaggio a Ringhio (Gattuso). Farà meglio di Montella, non ci vuole molto". 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”