bettini zingaretti

UN BRIVIDO GOF-FREDO CORRE LUNGO LA SCHIENA - BETTINI: ''DOPO LE ELEZIONI PER IL GOVERNO SERVIRÀ PIÙ DI UN TAGLIANDO''. E L'IDEOLOGO DEL PATTO DI FERRO CONTE-ZINGARETTI SE LA PRENDE OVVIAMENTE CON IL QUARTO INCOMODO DI MAIO: ''ANNUNCIA UNA 'TRE GIORNI' E UNO SI ASPETTA CHE VADA IN LIGURIA A SOSTENERE IL CANDIDATO COMUNE COL PD E INVECE NO, DOVE VA? IN PUGLIA''. SEGUE UNA STOCCATA A WALTER VELTRONI, DEL QUALE È STATO BRACCIO DESTRO

 

Fabio Martini per ''la Stampa''

goffredo bettini

 

Goffredo Bettini lo sa bene, fra quindici giorni il risultato del referendum e delle elezioni regionali può cambiare la storia politica del Paese e per questo, in attesa di intervenire alla Festa nazionale dei Socialisti, il più importante influencer delle scelte del Pd dice a La Stampa cose molto nette e molto forti. Il patto con i Cinque stelle? «O si governa o non si governa! Bisogna assumersi tutti le proprie responsabilità e dopo le elezioni occorre andare oltre un semplice tagliando per il governo». Ma l' esecutivo rischia davvero davanti a una sconfitta larga nelle Regionali?

 

nicola zingaretti giuseppe conte

Nicola Zingaretti, per attrarre voti e metter paura agli elettori, ha detto che la vittoria del No al referendum è pericolosa, ma Bettini espone un' idea diversa: «Non c' è alcun automatismo. Il referendum non investe il governo. Né il risultato delle Regionali è in grado di metterlo a repentaglio ». E se gli si chiede un parere sulle battute ambivalenti di Stefano Bonaccini sulle possibili conseguenze di una sconfitta elettorale nelle Regionali sulla leadership del Pd, Bettini ha uno scatto: «Non si mette in dubbio un segretario mentre combatte in prima linea».

 

La campagna elettorale dei Cinque stelle? «Di Maio annuncia una "tre giorni" e uno si aspetta che vada in Liguria a sostenere il candidato comune col Pd e invece no, dove? Va in Puglia». Mancano due settimane a un passaggio elettorale doppio che si profila rischioso e Goffredo Bettini si prepara all' appuntamento, facendo un intervento vibrante alla Festa dei Socialisti.

 

Interloquendo col segretario del Psi Enzo Maraio, Bettini ricostruisce la storia del difficile rapporto tra Pci e Psi in modo critico e autocritico, affrontando con accenti garantisti il tema del rapporto con la magistratura, suscitando emozioni ed applausi in platea e la gradita sorpresa di Maraio, impegnato in una operazione di "sganciamento" del Psi dall' orbita-Renzi.

ZINGARETTI - CONTE - DI MAIO

 

Ma ovviamente il clou dell' intervento di Bettini ha riguardato l' attualità e in particolare il rapporto con il M5s. Bettini, che ha un ottimo rapporto personale con Zingaretti ma anche con Conte, ha spiegato: «Il mio ideale non è l' alleanza con i Cinque stelle, ma la politica ha le sue necessità» e in ogni caso il Movimento «non è uguale a quello col quale abbiamo inizialmente contratto l' alleanza, soprattutto sull' Europa».

 

Una stoccata a Walter Veltroni, del quale è stato braccio destro al partito: «E d' altra parte la vocazione maggioritaria del Pd è finita quando lui ha gettato la spugna con il 34% dei voti». Sul referendum Bettini dice che «sarebbe una piaggeria» ammettere i suoi «dubbi» davanti ad un partito schierato per il No, che quella del risparmio è «una grande stupidaggine», ma che ragioni di merito e politiche lo portano sul Sì e in ogni caso «il No potrebbe rappresentare una pietra tombale di ogni cambiamento».

 

walter veltroni foto di bacco

E nel dopo-dibattito Bettini anticipa una possibile svolta nella posizione del Pd sulla legge elettorale, finora ancorata allo schema partitocratico delle liste bloccate: «La nuova legge elettorale deve saper rafforzare il rapporto tra gli eletti e gli elettori. Per questo non vedrei male l' introduzione delle preferenze o, meglio ancora, la formazione di collegi con lo stesso metodo delle vecchie Province o nel vecchio Senato».

Ultimi Dagoreport

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."