trump netanyahu gaza

BIBI È STATO MESSO IN UN ANGOLO - NETANYAHU È STATO COSTRETTO DA TRUMP A FAR ENTRARE GLI AIUTI UMANITARI A GAZA (L'INVIATO USA IN MEDIO ORIENTE, STEVE WITKOFF, HA TUONATO: "NON VOGLIAMO UN DISASTRO UMANITARIO E NON CI SARÀ") - NEGLI ULTIMI QUATTRO GIORNI SONO MORTE 300 PERSONE A CAUSA DEI BOMBARDAMENTI ISRAELIANI NELLA STRISCIA, CONTROLLATA AL 40% DAI MILITARI DELLO STATO EBRAICO - LA TRATTATIVA A DOHA PER IL CESSATE IL FUOCO - IL CARDINALE PIZZABALLA: "UNA TREGUA NON CI SARÀ PRESTO, MA IL PAPA VERRÀ IN ISRAELE"

 

MO: CARD. PIZZABALLA, 'TREGUA NON CI SARA' PRESTO MA IL PAPA VERRA' IN ISRAELE'

donald trump benjamin netanyahu foto lapresse1

(Adnkronos) - "Io credo che il Papa prima o poi verrà in Israele. Dobbiamo preparare bene la visita, creare le condizioni, che forse oggi, per come stanno le cose, non ci sono". Lo afferma, in un'intervista al 'Messaggero', il cardinale Pierbattista Pizzaballa, patriarca latino di Gerusalemme, ma in Terrasanta da tutta una vita, dove è stato anche custode dei Luoghi Santi.

 

"La pace non la avremo presto - continua - Serve però che ci sia una situazione di maggiore serenità che in questo momento non c'è. Abbiamo necessità di fermare la guerra. Ma lasciamo respirare un po' il Papa. Prima o poi, questa visita ci sarà". "La situazione a Gaza resta drammatica, l'operazione militare è cominciata - osserva - La fame c'è e si sente, il Papa l'ha detto con parole chiare, ed è molto difficile, oggi, vedere una via di uscita.

 

steve witkoff foto lapresse

Noi ci auguriamo sempre che i negoziati possano portare almeno ad un cessate il fuoco temporaneo che dia un po' di respiro alla popolazione, ma è molto difficile capire se, come e quando". Sull'esigenza dell'unità il card. Pizzaballa conclude:

 

"La Chiesa deve essere unita, ma mai uniforme. La pluralità nella vita della Chiesa c'è sempre stata. Eppure io ho visto anche nel Conclave, dove veniamo con esperienze totalmente diverse, che la unità si è trovata subito, come si è visto. Credo che la personalità del Papa e la sua capacità di creare comunione possano aiutare a perseguire questa unità".

 

GAZA I TANK ISRAELIANI AVANZANO NETANYAHU RIAPRE LE PORTE AGLI AIUTI

Estratto dell'articolo di Anna Lombardi per "la Repubblica"

 

il giuramento di pierbattista pizzaballa prima del conclave

A Doha si negozia, a Gaza si spara e si muore. In Qatar la diplomazia si è rimessa in moto: per l’intera giornata di domenica i mediatori hanno fatto la spola fra le delegazioni impegnate in colloqui indiretti, aiutati da lontano dalle pressioni sui due team dell’inviato speciale statunitense Steve Witkoff, e ieri sera il governo israeliano ha annunciato la riapertura dei valichi per la consegna degli aiuti umanitari nella Striscia.

 

Ma intanto, sempre ieri, l’esercito israeliano ha diramato una nota in cui comunica di aver iniziato «operazioni terrestri su vasta scala in tutta la Striscia nell’ambito dell’operazione Carri di Gedeone già avviata ». Un aggiornamento, più che un proclama: in meno di una settimana, si legge, l’Idf ha «ucciso decine di terroristi» e colpito 670 obiettivi di Hamas, compresi depositi d’armi, tunnel, e basi di lancio di missili anticarro (mentre due missili sono stati sparati da Hamas verso Israele). A ora, l’esercito controlla circa il 40 per cento del territorio di Gaza.

benjamin netanyahu e donald trump nello studio ovale

 

Le fonti mediche palestinesi fanno però un altro tipo di conta: in quattro giorni di bombardamenti sono morte circa 300 persone, 75 nella sola notte fra sabato e domenica. E nel tardo pomeriggio di ieri l’avanzata ha costretto a evacuare in barelle e sedie a rotelle i pazienti dall’ospedale indonesiano di Beit Lahiya, ormai circondato dall’esercito. La popolazione fugge da tutto il nord, ammassandosi principalmente nella zona “umanitaria” di al-Muwasi.

 

Un’accelerazione, certo. Eppure non siamo ancora all’occupazione su vasta scala annunciata. Il piano d’altronde non convince fino in fondo i militari: perché significa oggi abbandonare gli ostaggi e in futuro farsi carico del gravoso impegno di un’occupazione. La nota sembra dunque, secondo molti analisti, soprattutto un modo per far pressione sui membri di Hamas al tavolo delle trattative di Doha.

 

Pierbattista Pizzaballa

Dove qualche progresso è stato fatto. Il principale è stato annunciato ieri sera da Netanyahu: «Su raccomandazione dell’Idf, e a causa della necessità operativa di consentire l’espansione dei combattimenti per sconfiggere Hamas, Israele porterà una quantità minima di cibo per la popolazione per garantire che non si sviluppi una crisi di carestia nella Striscia di Gaza». Un’apertura che si accompagna alla decisione del premier di lasciare in Qatar i negoziatori, con il mandato di «esplorare ed esaurire ogni possibilità di accordo, sia secondo lo schema Witkoff, sia nel quadro di una fine dei combattimenti che includa il rilascio di tutti gli ostaggi, l’espulsione dei terroristi di Hamas e il disarmo della Striscia».

 

La possibilità di arrivare a un’intesa sulla fine definitiva della guerra pare ancora molto remota, mentre la discussione a Doha gira intorno a varianti del “piano Witkoff” e prevede il rilascio di 10 ostaggi vivi e 20 morti il primo giorno di un cessate il fuoco di due mesi. E al decimo giorno il rilascio di un elenco delle condizioni mediche degli ostaggi rimanenti, in cambio della liberazione di 200 prigionieri palestinesi.

 [...]

 

SPIRAGLI DI TREGUA

Estratto dell'articolo di Fabiana Magrì per "la Stampa"

 

benjamin netanyahu nella striscia di gaza

I carri (armati) di Gedeone avanzano su un doppio binario. Cinque divisioni di Tsahal - di fanteria e corazzate, con la copertura dell'aviazione - stringono Gaza in una morsa da Nord e da Sud. È la dottrina Zamir, quella del nuovo ramatkal, il capo di Stato Maggiore. Un mese e mezzo fa è subentrato a Herzi Halevi, responsabile del fallimento di sicurezza del 7 ottobre (2023) e di non essere riuscito a imporre una svolta per far uscire Israele dal pantano di Gaza, dopo un anno e mezzo di guerra.

 

[...] Fonti del Sunday Times illustrano il piano israeliano per spostare i civili di Gaza in tre aree separate e distinte. Il risultato dell'allargamento dell'offensiva, fanno sapere fonti locali nell'enclave, sono oltre 100 palestinesi uccisi in 24 ore e l'impossibilità di offrire soccorso per gli ospedali nel Nord.

 

video su gaza strip in trip creato con ai - netanyahu e trump

[...] Tra segnali (fragili) alla luce del sole di Doha e retroscena contraddittori, si moltiplicano le indiscrezioni di una imminente intesa. Hamas, per tramite di un suo funzionario sotto anonimato, dichiara all'emittente statunitense Cnn la propria disponibilità a rilasciare tra sette e nove ostaggi israeliani vivi in cambio di un cessate il fuoco di due mesi e della libertà per 300 palestinesi detenuti nelle carceri nemiche. Ma in serata, la tv qatariota Al Jazeera ospita un altro dirigente della fazione di Gaza, Sami Abu Zuhri, che rinnega tutto. Dice che Hamas è «pronta a rilasciare tutti gli ostaggi in un'unica soluzione, a condizione che Israele accetti di porre fine alla guerra con garanzie internazionali».

 

A rimescolare le quote nelle scommesse della diplomazia sono arrivate le parole «possibilità» e «fine dei combattimenti», usate per la prima volta nella stessa frase in una nota ufficiale dell'ufficio del premier israeliano. Non senza, va da sé, il «rilascio di tutti gli ostaggi, l'esilio dei terroristi di Hamas e il disarmo della Striscia di Gaza», condizioni che sono state ripetutamente respinte dalla fazione islamista. Tuttavia, adesso, Israele sembra disponibile a uscire dalla cornice del piano Witkoff - limitato e poco ambizioso - dentro cui si era blindato.

BENJAMIN NETANYAHU A GAZA

 

L'inviato Usa per il Medio Oriente sta facendo nuove pressioni e nuove proposte a Israele e ad Hamas. I siti di notizie Axios e Walla! - il primo statunitense, il secondo israeliano ma la firma è dello stesso reporter - riferiscono ciò che fonti informate sulle trattative hanno lasciato trapelare.

 

Cioè che i colloqui in Qatar sono «a un punto morto» ma che il canale già utilizzato dal team Witkoff per trattare direttamente con Hamas la liberazione dell'ostaggio israeliano-americano Edan Alexander - l'imprenditore palestinese-americano Bishara Bahabah - è ora in contatto anche con Benjamin Netanyahu. E prometterebbe migliori risultati. Cioè il rilascio di 10 ostaggi sui 20 stimati ancora vivi e di circa 15 corpi.

 

donald trump benjamin netanyahu foto lapresse5

In cambio, oltre al rilascio di detenuti palestinesi, inizierebbe un cessate il fuoco di 45-60 giorni per giungere a un processo più ampio che costringerebbe Netanyahu a impegnarsi per la fine della guerra. Su Hamas pesano le ultime perdite nella leadership sul campo a Gaza, soprattutto - se confermata - quella del comandante dell'ala militare, Muhammad Sinwar, fratello minore ma non meno terribile di Yahya, ucciso a ottobre. Il suo corpo sarebbe stato ritrovato in un tunnel a Khan Younis, ma mancano ancora conferme ufficiali.

 

Su Netanyahu, ora messo alle strette dal volubile alleato Donald Trump più che dai suoi soci di governo, ha fatto breccia la pressione per consentire l'ingresso degli aiuti nella Striscia. [...]

BENJAMIN NETANYAHU A GAZAbombardamento su gaza 7bombardamento su gaza 6bombardamenti israeliani sulla striscia di gaza il giorno di pasquabombardamento israeliano a khan younisbenjamin netanyahu con la mappa della striscia di gaza 1BENJAMIN NETANYAHU A GAZA

Ultimi Dagoreport

trump meloni minzolini il giornale

DAGOREPORT - AVVISATE LA “TRUMPETTA” MELONI: L’ATTACCO PIÙ FEROCE AL BULLO DELLA CASA BIANCA LO SFERRA “IL GIORNALE” DIRETTO DAL SUO BIOGRAFO, ALESSANDRO SALLUSTI – L’ARTICOLO LO FIRMA QUEL VECCHIO VOLPONE DI MINZOLINI: “TRUMP HA SOSTITUITO IL CEMENTO DEI VALORI DI LIBERTÀ E DI DEMOCRAZIA CON IL DENARO, IL BIECO INTERESSE, LOGORANDO L'UNITÀ IDEALE DI QUESTA PARTE DEL MONDO” – “UNA TRAGEDIA PER CHI CREDE ANCORA NELL'OCCIDENTE. SOLO L'UNITÀ EUROPEA, LA DISPONIBILITÀ DELLE DEMOCRAZIE DEL VECCHIO CONTINENTE AD ASSUMERSI RESPONSABILITÀ MAGGIORI RISPETTO AL PASSATO, PUÒ FAR APRIRE GLI OCCHI ALL'ALLEATO” - L'ESATTO CONTRARIO DI QUELLO CHE VUOLE LA "PON PON GIRL" ITALIANA DI TRUMP, STRENUAMENTE CONTRARIA AI “VOLENTEROSI" (QUANTO DURERA' LA PRESENZA DELLA FIRMA DI MINZO SU "IL GIORNALE"?)

merz emmanuel macron

DAGOREPORT – ’STO CANCELLIERE TEDESCO È PROPRIO BRAVO A DARE UNA MANO ALLA GEOPOLITICA BALLERINA DI GIORGIA MELONI - L'HA IMPARATO A SUE SPESE MACRON, CHE AVEVA RIVOLTO ALLO SPILUNGONE CRUCCO DUE RICHIESTE: IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO DI PALESTINA. INVITO RISPEDITO AL MITTENTE: ''NON CI SONO I PRESUPPOSTI" – LA SECONDA: LA DISPONIBILITÀ DELLA GERMANIA A INVIARE SOLDATI “BOOTS ON THE GROUND” CON I VOLENTEROSI DI FRANCIA E GERMANIA IN UCRAINA A SALVAGUARDIA DELLA FUTURA TREGUA - PRIMA MERZ AVEVA APERTO, POI CON UNA GIRAVOLTA COME NEANCHE ROBERTO BOLLE, HA CAMBIATO IDEA, BATTIBECCANDO CON LA SUA CONNAZIONALE URSULA VON DER LEYEN, DIVENTATA GUERRAFONDAIA - COSI' LA DUCETTA, UNA VOLTA SCHIZZATA DA MACRON, PER NON FINIRE ISOLATA, SI ERA ATTACCATA ALLA GIACCHETTA DI MERZ, SI E' RITROVATA SBROGLIATA LA MATASSA CHE LA VEDE IN CONFLITTO COL DUO DEI ''VOLENTEROSI''...

nichi vendola michele emiliano elly schlein antonio decaro

DAGOREPORT: DECARO CI COSTI! - INCASSATO IL PASSO INDIETRO DI EMILIANO, DECARO NON MOLLA: AUSPICA ANCHE LA RINUNCIA DI VENDOLA (AVS) - IL DOPPIO VETO NON È LEGATO A RAGIONI PERSONALI MA A UNA QUESTIONE DI LINEA POLITICA - L’EUROPARLAMENTARE PD IN QUOTA RIFORMISTA, CHE DA SINDACO HA RIBALTATO IL VOLTO DI BARI, PUNTA A UN CAMBIAMENTO RADICALE IN PUGLIA, RISPETTO AL PASSATO DEI DUE GOVERNATORI SINISTRATI. E LA LORO PRESENZA IN CONSIGLIO REGIONALE SAREBBE UN INGOMBRANTE MACIGNO AL PIANO DI RINNOVAMENTO DI DECARO (A SCHLEIN NON RESTA CHE ABBASSARE IL NASONE: SE PERDE UNA REGIONE, SALTA DAL NAZARENO...) 

stefano belingardi clusoni belen rodriguez

DAGOREPORT - IL CUORE DI BELEN RODRIGUEZ È TORNATO A BATTERE. DOPO UN’ESTATE TURBOLENTA DI SCAZZI E POLEMICHE, PER LA "SCIO-GIRL" ARGENTINA È ARRIVATO UN NUOVO AMORE - LUI È STEFANO BELINGARDI CLUSONI, ARCHITETTO MILANESE CHE, CON IL SUO STUDIO "BE.ST", NEGLI ULTIMI ANNI HA RIDISEGNATO LO SKYLINE DELLA CITTÀ MENEGHINA - GALEOTTO UN LOCALE IN SARDEGNA, DOVE I DUE SONO STATI PIZZICATI A BACIARSI CON PASSIONE, INCURANTI DEGLI SGUARDI INDISCRETI. A CONFERMARE LA LOVE STORY È LA STESSA BELEN CON UN CAROSELLO SU INSTAGRAM SULLE SUE "HERMOSAS VACACIONES” - DALLO SCAZZO CON IL BENZINAIO ALLE PATATINE LANCIATE IN UN LOCALE: L’ESTATE IRREQUIETA DELL'EX DI CORONA E DE MARTINO

pietrangelo buttafuoco phica.net fimmini

DAGOREPORT - FANNO SCANDALO L’AUDIO SOTTRATTO A RAOUL BOVA E IL SEXY-TAPE RUBATO A STEFANO DE MARTINO. SE NE ESCE CON AFFANNO LEGGENDO DI PHICA.NET E DELLA PAGINA FB “MIA MOGLIE”, INFARCITE DI COMMENTI SCORREGGIONI ANCHE PER IL PIÙ ZOZZO CESSO PUBBLICO - È IMPRESSIONANTE PERÒ, COME NEL CORSO DEL TEMPO, LA PERCEZIONE DELLA SESSUALITÀ DA PARTE DELLA MASCHIETUDINE, SIA CAMBIATA. QUANTO TEMPO È PASSATO DA SILVIO BERLUSCONI CHE AFFERMAVA CHE “LA PATONZA DEVE GIRARE”? - NESSUNO SOLLEVÒ IL SOPRACCIGLIO DELL’AMORALITÀ QUANDO NEL 2009 MONDADORI PUBBLICÒ UN LIBRO DI PIETRANGELO BUTTAFUOCO, DAL TITOLO “FIMMINI”, SOTTOTITOLO “AMMIRARLE, DECIFRARLE, SEDURLE”, IN CUI  L'ATTUALE PRESIDENTE DELLA BIENNALE DI VENEZIA AFFERMAVA: “I FIANCHI MORBIDI, E CON QUESTI I SENI DELL’ORGOGLIO MAMMIFERO, SONO ESCHE ESIBITE PER LA RACCOLTA DI SPERMA” – CHISSÀ COSA NE PENSANO I MASCULI INFOIATI DI PHICA.NET DELLA SUA INTERPRETAZIONE DELL'ARCANO MONDO FEMMINILE: “LA DONNA NON VUOLE ESSERE COMPRESA, BENSÌ PRESA’’? - VIDEO

tiziana rocca giulio base venezia alberto barbera mollicone federico

CIAK, VENEZIA S'E' DESTRA! - IL MIGLIOR FILM (DA RIDERE O DA PIANGERE) ALLA MOSTRA DEL CINEMA L’HA SCODELLATO L’INARRESTABILE COPPIA DI POTERE GIULIO BASE E TIZIANA ROCCA SUL PALCO DELL’ITALIAN PAVILLION, SPAZIO FINANZIATO DAL MINISTERO DI GIULI E DA CINECITTÀ SPA DELLA CACCIAMANI - SI VIENE COSÌ A SAPERE CHE BASE, GIÀ A CAPO DEL FESTIVAL DI TORINO, È STATO NOMINATO, NELLA SORDINA AGOSTANA, DIRETTORE DEL FESTIVAL DEL CINEMA ITALIANO DI MADRID – DAL CANTO SUO, LA ROCCA SI È DATA DA FARE PER ALIMENTARE LA SUA RETE DI RELAZIONI INVENTANDOSI “FILMING ITALY VENICE AWARD” E DISTRIBUENDO PREMI ALLA QUALUNQUE, CON LA BENEDIZIONE DI MOLLICONE E ALBERTO BARBERA... - IL VIDEO-POMPA DEL TG1