VOLANO GLI STRACCI IN “SCIOLTA CIVICA” - BOMBASSEI BOMBARDA I TRANSFUGHI: “VOGLIONO SOLO CONSERVARE IL POSTO IN UNA MAGGIORANZA DA BULLI. MONTEZEMOLO? AL MOMENTO DI CANDIDARSI FECE UN PASSO INDIETRO”

Andrea Garibaldi per il “Corriere della Sera”

 

«Trovo tutto questo, come dire?, di cattivo gusto».

Alberto Bombassei Alberto Bombassei

 

Onorevole Alberto Bombassei, titolare della Brembo (sistemi frenanti), vicepresidente di Confindustria, dirigente di Scelta civica, il partito di Mario Monti: ce l’ha con gli otto colleghi che hanno scelto il Pd?

«Per me, una sorpresa totale. Con tutto il rispetto e l’amicizia, fare questa scelta quarantotto ore prima del congresso di Scelta civica! Ci sono rimasto male. Ma non sono gli unici fuori luogo».

 

Anche Matteo Renzi?

«Noi abbiamo appoggiato il suo governo in modo trasparente e lui l’altra sera in tv ha detto: “Non so se Scelta civica esiste ancora…”. Renzi ha un atteggiamento guascone, sprezzante nei confronti delle rappresentanze politiche minori. Delega ogni riforma a una “maggioranza bullesca”».

MARIO MONTI CON IL SIMBOLO MARIO MONTI CON IL SIMBOLO

 

Perché gli otto suoi colleghi hanno guardato verso il Partito democratico?

«Molti di loro sono politici di professione, spero non siano condizionati da uno spirito conservatore, anche della loro posizione. Li stimo e mi rifiuto di pensare che ci sia opportunismo».

 

All’interno del grande Pd conteranno più di adesso?

«Più ci si diluisce e meno si conta: è una legge della fisica».

 

Lei, invece, andrà domani al congresso di Scelta civica (ciò che ne resta)?

Mario Monti simbolo partito reuters Mario Monti simbolo partito reuters

«Andrò al congresso. Non salto da un posto all’altro per mantenere la poltrona. E spero che domenica si decida di andare avanti con il progetto di Mario Monti: una casa comune per liberali, riformisti, cattolici e laici».

 

Nonostante i sondaggi che vi danno intorno all’1 per cento?

«Penso che dobbiamo rinegoziare la nostra presenza nella maggioranza di governo: nessuna obbedienza cieca a chi dice di schiacciare il bottone rosso o quello verde. Se questo non è possibile, ripensiamo pure tutto, a 74 anni non ho velleità di fare carriera politica».

Ilaria Borletti Buitoni Ilaria Borletti Buitoni

 

Quali contenuti dovreste portare al governo?

«Il problema è la disoccupazione. Renzi ha fatto molto per il lavoro, ma se si vuole mantenere l’Italia un Paese industriale si deve ridurre il costo del lavoro e quello dell’energia, vanno defiscalizzate le nuove attività industriali».

 

Lei è anche favorevole al recupero della «concertazione» con Confindustria e sindacati?

«Renzi è il primo presidente del Consiglio deciso a sostenere cambiamenti senza il condizionamento né di Confindustria né del sindacato. Ma non riconoscere a questi organismi il ruolo di rappresentanza è un eccesso di opportunismo politico: genera risentimenti e rischia di lasciare macerie».

 

Lei restò molto colpito dal messaggio di Renzi a Letta: «Enrico stai sereno», poco prima di prenderne il posto a Palazzo Chigi.

«I vertici di Scelta civica avevano da poco rinnovato la fiducia a Enrico Letta... Nel nostro mondo, non politico, questo comportamento non è ben considerato. Scrissi a Letta una lettera di scuse».

 

Ci sono errori che lei può imputare a Monti?

stefania giannini 6stefania giannini 6

«Ha scelto l’impopolarità nel nome del bene del Paese. Monti non aveva il fisico, lo stomaco per digerire critiche ingiuste che nell’altro mondo, quello dell’economia e dell’impresa, non sono così comuni».

 

L’alleanza con Luca Cordero di Montezemolo è presto finita.

«Montezemolo rappresentava un pezzo di Paese importante, era appena stato un buon presidente di Confindustria. Certo, al momento di candidarsi, fece un passo indietro...».

 

La storia di Scelta civica è il fallimento dell’impegno della società civile in politica?

RENZI MONTI MONTEZEMOLO RENZI MONTI MONTEZEMOLO

«In qualche modo io mi sento respinto dal mondo politico. Non ci si improvvisa politici, ma i politici non possono improvvisarsi finanzieri o economisti: si poteva e si doveva fare squadra in modo equilibrato».

 

Lei è stato uno dei finanziatori di Scelta civica. Che cifra ha investito? È pentito?

«Non ho impegnato cifre trascendentali, sono restato al livello di altri imprenditori. No, non sono pentito, credevo nel progetto».

MARIO MONTI E LUCA DI MONTEZEMOLO jpegMARIO MONTI E LUCA DI MONTEZEMOLO jpeg

 

Non è stato molto presente in Parlamento, intorno al 30 per cento delle sedute.

«Cerco di esserci quando mi sembra utile. E quando ci sono sto attento, mentre la maggioranza dei deputati fa i fatti suoi al computer. Potrebbe essere più efficiente il lavoro là dentro, grandi sono le perdite di tempo».

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