MEJO DEI SOPRANOS! - UNA COLLABORATRICE DI CHRIS CHRISTIE FECE CHIUDERE UN PONTE, PARALIZZANDO UNA CITTÀ PER VENDETTA POLITICA CONTRO IL SINDACO DEMOCRATICO - IL “BRIDGE-GATE” PUÒ COSTARE AL GOVERNATORE LA CORSA ALLA CASA BIANCA

1. CHRISTIE INCIAMPA SULLE E-MAIL - GOVERNATORE NEW JERSEY FECE CHIUDERE PONTE IN "RIPICCA" POLITICA
(ANSA) - Guai in vista per il governatore del New Jersey, Chris Christie, uno dei possibili candidati per la corsa alla Casa Bianca nel 2016. A inguaiarlo potrebbero essere le e-mail di alcuni fra i suoi più stretti collaboratori, dai cui emergerebbe una storia di ripicche personali e ritorsioni politiche. Nonostante Christie abbia sempre smentito, sarebbero stati proprio i suoi uomini più vicini a chiedere nell'agosto 2013 la chiusura improvvisa di alcune corsie del George Washington Bridge che unisce il New Jersey a New York.

La decisione suscitò fortissime polemiche, trascinatesi per settimane, e provocò per giorni enormi disagi al traffico, soprattutto alla cittadina di Fort Lee, guidata dal sindaco democratico Mark Sokolich, "reo" di non aver voluto appoggiare Christie nella campagna per la rielezione a governatore. Il sospetto, insomma, è che quella chiusura, che creò il caos proprio nei giorni dell'apertura delle scuole, potrebbe essere stata una sorta di "rappresaglia" politica.

"E' tempo per creare un po' di traffico a Fort Lee", si legge in una delle e-mail incriminate inviate da Bridget Anne Kelly, una delle assistenti di Christie, a David Wildstein, allora direttore della Porth Authority di New York e del New Jersey, nonché grande alleato del governatore. "Got it" (Fatto), fu la risposta del dirigente. Si tratta di parole che in effetti lasciano pochi dubbi, a dispetto della versione finora sempre fornita dall'entourage di Christie, e cioè che il traffico sul ponte era stato limitato in un maldestro tentativo della Port Authority di sperimentare nuovi piani per la circolazione. Non a caso i vertici della Port Authority si dovettero dimettere.

Le e-mail fanno parte di un dossier consegnato dallo stesso Wildstein alla New Jersey Assembly Transportation Committee, che sta indagando sul caso e che sulla vicenda del ponte ha già raccolto migliaia di pagine di documenti. In un altro scambio di messaggi il responsabile della campagna elettorale di Christie, Bill Stepien scrive a Wildstein definendo il sindaco Sokholic un "idiota".

La risposta fu: "Sara' un duro novembre per questo piccolo serbo", in riferimento alle origini del primo cittadino di Fort Lee. Grande l'imbarazzo dell'entourage di Christie dal quale non è arrivato ancora nessun commento sulle nuove rivelazioni, che potrebbero costare caro alle ambizioni del governatore repubblicano, considerato "amico" di Barack Obama e in pole position per sfidare nel 2016 l'eventuale candidatura presidenziale di Hillary Clinton.


2. "BRIDGEGATE", IL GOVERNATORE NEW JERSEY: 'NON NE SAPEVO NULLA' - CHRIS CHRISTIE DÀ LA COLPA AI COLLABORATORI
(TMNews) - "Ciò che ho visto oggi per la prima volta è inaccettabile. Sono indignato e profondamente rattristato nel sapere che non solo sono stato ingannato da un membro del mio staff, ma questa condotta così inappropriata e non autorizzata è stata seguita senza che io ne fossi a conoscenza". Sono queste le parole del governatore repubblicano del New Jersey, Chris Christie, dopo la diffusione delle mail che lo incastrerebbero nello scandalo del George Washington Bridge, già ribattezzato dai media d'Oltreoceano "Bridgegate", riecheggiando lo storico Watergate.

Le conversazioni via mail tra Bridget Anne Kelly, vicedirettore dello staff di Christie, e le autorità portuali di New York e del New Jersey sono state rese pubbliche, rivelando l'intenzione di creare "un po' di problemi al traffico a Fort Lee". I fatti risalgono a settembre, quando due corsie del ponte più trafficato del mondo, quello che unisce Manhattan e New Jersey, sono state chiuse senza preavviso, causando notevoli disagi e ingorghi, in particolare per Fort Lee, piccola città all'imbocco del ponte, tramutata in parcheggio per i veicoli bloccati.

Il sindaco di Fort Lee, il democratico Mark Sokolich, che allora aveva indicato la vicenda come una vendetta da parte di Christie per il mancato appoggio alla sua rielezione a governatore del New Jersey, ha commentato a sua volta la vicenda. "Sono imbarazzato dalle persone che hanno partecipato a tutto ciò - ha detto, come riporta il quotidiano locale NorthJersey.com - Come osi architettare un disastroso ingorgo nella mia comunità? È l'esempio del lato più meschino e astioso della politica".


3. IL PONTE, A SUA INSAPUTA. E LA TV IMPAZZISCE PER L'AFFARE CHRISTIE
Andrea Salvadore per il suo blog, www.americanatvblog.com

Due corsie del ponte più' trafficato del mondo , il George Washington Bridge, che collega il New Jersey a New York, sono state chiuse ad arte in un giorno dello scorso settembre creando un ingorgo colossale che fu la prima notizia dei TG. Oggi salta fuori, attraverso emails, che funzionari vicini al governatore Christie sono stati gli autori dello scherzetto. Il governatore , in corsa per la Casa Bianca 2016, ha detto che tutto e' avvenuto a sua insaputa.

L'ingorgo non fece arrivare a scuola, al lavoro,ecc migliaia di pendolari. La colpa fu data al sindaco democratico della cittadina del New Jersey che ha giurisdizione sulla zona per punirlo per non avere appoggiato Christie nella campagna elettorale. La storia sembra incredibile.

Se ne parlava da mesi ma Christie aveva sempre fatto battute sulla questione.
Televisioni impazzite nei TG stasera in prima serata e le all news hanno trovato il ponte di cui avevano bisogno per traghettare ascolti.

Vi do una sintesi dei titoli tv di stasera. "Bridge over troubled water", "The Sopranos", "Waterloo Bridge",The bridge to nowhere" e "Bridgegate", il più' abusato e ovvio.
Naturalmente c'e' subito chi dice che la carriera di Christie non finisce qua. Anzi che il bullo del New Jersey potrebbe rimbalzare più' in alto di prima. Se ci riesce, la Casa Bianca e' sua. Il governatore, a dieta da mesi, ha stravinto le ultime elezioni e fino a oggi sembrava lanciato verso la nomination repubblicana. Ora e' fermo nel traffico.

Alle undici, su comedy Central, Jon Stewart ha tirato fuori stasera una delle sue migliori puntate di sempre. Stewart e' del New Jersey. Non poteva sperare in una storia migliore di questa. La corruzione in New Jersey, che meraviglia. Stewart, con smorfia da James Gandolfini, ha ridotto Christie ad un pupazzo. Ha chiuso dicendo "Noi in New Jersey abbiamo un motto: devi andartene dal New Jersey finche' sei giovane. Per cui guai a chi blocca il ponte che porta a New York".

A chiudere la serata e' arrivato David Letterman che e' andato giù' pesante sulla fame proverbiale di Christie. Ha mandato in onda una immagine di una fila ad un fast food. Ha detto che tutti i giorni Chris Christie e' fermo nel traffico, in coda per un panino. E blocca tutti gli altri.

 

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