A BRINDISI SI BEVONO TUTTO - IL BIDELLO RICORDA UN UOMO “VISTOSAMENTE ALTERATO” CHE GIURÒ VENDETTA AL PRESIDE, ALTRI RICORDANO LE LAMENTELE DEL VICINO PER GLI SCHIAMAZZI, I PROFESSORI PARLANO DI LITIGI CON UN EX COLLEGA SOMIGLIANTE ALL’UOMO DEL VIDEO, ALTRI SEGNALANO CHI HA AVUTO DISSIDI CON LA DIRIGENZA SCOLASTICA, LE STUDENTESSE RACCONTANO DEL “MANIACO” FUORI DALLA SCUOLA - L’ULTIMA? SUL PULLMAN C’ERA LA FIGLIA DI UN PENTITO…

Marco Imarisio per il "Corriere della Sera"

Non è più la scena del crimine, ma resta l'unico punto saldo di una inchiesta difficile. Ieri l'Istituto professionale che porta il nome di Francesca Morvillo Falcone è tornato a essere una scuola. I nastri della polizia scientifica che recintavano l'ingresso sono stati rimossi. Le tracce di quel sabato terribile sono sparite. Solo l'altare laico di fiori e lettere dedicato a Melissa Bassi ricorda a tutti che questa vicenda è ben lontana dalla sua conclusione.

Adesso questo edificio è diventato un mondo da esplorare, perché gli investigatori continuano a non escludere nulla, ma ritengono che in quelle aule, in quegli uffici, possa trovarsi il possibile movente di un delitto ancora senza spiegazioni e colpevoli. L'ipotesi più minimalista tra le tante messe in campo finora non toglie un grammo di pressione a investigatori costretti anche a fronteggiare l'ansia di cittadini legittimamente spaventati dall'idea che là fuori ci sia un bombarolo in libertà e l'urgenza della politica di avere qualche risposta concreta.

Dunque un atto di terrore compiuto non dalla criminalità o dall'eversione organizzata, ma da qualcuno mosso da una motivazione personale, scollegata da qualunque movimento o formazione. Pur sempre di un terrorista si tratta. Le domande fatte dagli investigatori a preside e personale docente riguardano la possibile esistenza di qualche dipendente, presente o passato, che provasse rancore contro l'Istituto.

È stato anche chiesto se ci sono mai state segnalazioni di guardoni e potenziali adescatori appostati davanti ai cancelli, e addirittura se qualche genitore avesse manifestato in maniera vistosa il proprio malcontento, segno della volontà di non trascurare alcun aspetto della vita scolastica.

Un bidello ha ricordato che lo scorso 28 aprile una persona «vistosamente alterata» si presentò chiedendo di essere ricevuto dal preside, per andarsene subito dopo proferendo minacce, «ve la farò pagare». Alcuni professori di un istituto vicino hanno parlato di un loro ex collega con il quale non si erano lasciati bene, dotato di fisionomia simile a quella della persona ripresa nel video dell'esplosione, altri hanno segnalato un paio di loro colleghi che hanno avuto dissidi di vario genere con la dirigenza scolastica. Dettagli, storie minime, ma non si butta via niente, quando c'è così poco.

C'è solo da tornare alla casella di partenza, riesaminando ogni traccia. Quella più suggestiva, forse anche la più facile da percorrere, portava a una sorta di vendetta trasversale. A mezzogiorno del primo luglio 2010 Vincenzo Greco, muratore, era stato colpito da due revolverate mentre usciva dalla sua casa di Mesagne. Suo fratello, Antonio, collaboratore di giustizia che vive da tempo lontano dalla Puglia, è il padre di una delle ragazze ferite dalla bomba di sabato. L'agguato era stato attribuito a Francesco e Sandro Campana, eredi al trono della Sacra Corona Unita dopo la cattura dello storico boss Giuseppe Rogoli, che in seguito furono arrestati.

L'equazione parrebbe semplice. Ma nel riavvolgere il nastro, gli inquirenti hanno valutato come all'origine di quell'agguato del 2010 ci fosse un pugno dato da uno dei fratelli Greco a Francesco Campana durante una comune permanenza in carcere, circostanza confermata proprio da Antonio. Come vendetta, poteva bastare. Non solo: un'altra studentessa colpita dall'esplosione ha parenti che vengono considerati come fedelissimi dei Campana.

Mesagne, inoltre, è l'ultima delle nove fermate di un autobus che ogni mattina parte da Francavilla Fontana e percorre la dorsale costiera del brindisino raccogliendo gli studenti di ogni scuola, non solo del Morvillo Falcone. Al tavolo di coordinamento delle indagini che si riunisce ogni mattina non ci crede nessuno, alla pista paramafiosa. Allora, non solo per esclusione, si torna a quella scuola, a qualcuno che forse la conosceva bene, a una mente contorta che la considerava causa dei suoi mali. Con appena qualche convinzione in più e nessuna certezza. Perché di semplice, nell'attentato di Brindisi, non c'è proprio nulla.

 

IL KILLER DI BRINDISIMELISSAATTENTATO A BRINDISI - LE TELECAMERE SUL CHIOSCO DELL'EDICOLA HANNO PERMESSO DI TRACCIARE L'IDENTIKIT DEL COLPEVOLEIL PADRE DI MELISSAATTENTATO A BRINDISIMELISSAATTENTATO A BRINDISILa scuola di Brindisi dove e' avvenuta l'esplosioneATTENTATO A BRINDISI

Ultimi Dagoreport

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO