IL ‘CORRIERE’ SFOTTE IL SUO “MATTINALE” E BRUNETTA RISPONDE: SIETE LA MACCHINA DELLA CIPRIA

1. STRATEGIE E ACCUSE, IL MATTINALE DI BRUNETTA - OGNI MATTINA INVIA AI COLLEGHI UN «MANUALE» SUI TEMI PIÙ VARI
Fabrizio Roncone per il "Corriere della Sera"

Sotto il cielo di tempesta del Pdl, a truppe parlamentari che marciano in ordine sparso e senza comando preciso, puntuale, ogni giorno, viene recapitato via email un Mattinale, molto di più d'un semplice notiziario politico, una specie di manuale con dentro istruzioni strategiche e consigli teorici, astuzie da talk show e slogan da comizio, che davvero potrebbero aiutare a tenere unita la linea del partito, non fosse che il partito è messo come sappiamo e l'autore del breviario è - secondo la definizione incerta di numerosi osservatori - un falco, o ex falco, berlusconiano: Renato Brunetta, capogruppo alla Camera.

Brunetta ha ritmi biologici pazzeschi, alle 7 del mattino è già in piedi, operativo, ha già letto tutti i giornali e così convoca i suoi collaboratori alle 8,15, in punto: mettere a fuoco gli argomenti del giorno e trovare spunti, approfondimenti, scatenare - se possibile - polemiche.

Ieri, per dire.
Sezione «parole chiave».
«Zanda Loy - Era il nome del capo della polizia italiana, padre di Luigi, quest'ultimo attuale capo della polizia sovietica del Partito democratico al Senato...». «Miti infranti - Crozza fa satira in tivù a favore del suo potente introito e contro chi sospetta glielo voglia limare» (cioè Brunetta medesimo, imitato a Ballarò ). Poi una serie di slogan un po' misteriosi. «Retroattività - Retroattività non si fa». «Pacificazione - È il contrario di decadenza». «Stabilità - È il contrario di decadenza».

Segue editoriale (si suppone scritto da Brunetta). Quindi otto pagine dedicate alla legge di Stabilità, un durissimo attacco alla trasmissione di Rai 3 «Chi l'ha visto?», una sintesi del processo Mediaset (titolo- «Perché Berlusconi è innocente»), Renzi passato al tritatutto sull'amnistia, e ancora - a pagina 37 - il succo di ciò che Brunetta pensa di Fazio e Crozza (non bene, ovviamente).
Sulla prima pagina del Mattinale c'è scritto: 16 ottobre, chiuso alle ore 13.

Due ore dopo .
«Matticché?».

Mattinale, onorevole Bianconi.
«Ah! E allora?».

Lo legge? Cosa ne pensa? (a volte, Maurizio Bianconi, toscano di rito «lealista», riesce ad essere straordinariamente sorprendente)
«Boh, no, niente, non ne penso niente. Non lo leggo».

Mai letto?
«Mai. Chi lo fa? Mi sa che lo fa Brunetta, vero?...».

Nel Pdl, obiettivamente, non è forse la stagione giusta per sperare di vederli tutti con lo stesso breviario. Gli equilibri sono incerti, le fazioni non definite, chi stava di qua oggi va di là, e domani magari torna. Però c'è chi lo legge, questo Mattinale, certo che c'è.
«Pensi che coincidenza... stavo aprendo l'Ipad proprio per dargli uno sguardo...» (la deputata Dorina Bianchi, vicina alle posizioni moderate di Quagliariello e Cicchitto, con il consueto garbo, la voce sottile).

Impressioni?
«In alcuni momenti può essere utile».

Continui.
«Continuo, scusi, per dire cosa?... Io leggo i punti che mi interessano... poi, tac! chiudo».

Va bene: e poi?
«E poi... beh, se vuol sapere... sì, mi sembra che Alfano, con i suoi interventi, sì, c'è quasi sempre. Non dico che sto lì a controllare, questo no...».

Però...
«Però ci sto attenta, è chiaro».

Loro vigilano su chi c'è e chi non c'è, il dibattito interno al partito - come impone la politica - è anche conquista di spazi, di territorio. L'intento di Brunetta però sarebbe pure quello di fornire ai suoi deputati una sorta di cultura da passeggio, buona per un'intervista volante in Transatlantico o per un intervento a TgCom24, necessaria per non dire troppe stupidaggini, essenziale per non finire a fare la figura del bifolco quando ti incontrano quelli delle «Iene», fuori, sul piazzale di Montecitorio, e tu non sai cosa vuol dire Spending review, Service tax, Cuneo fiscale e tutta quella roba lì .

Comunque leggersi 46 pagine di Mattinale (da tre giorni online e accessibile a tutti) più qualche decina di schede, più l'invito a farsi un giretto sul sito www.gruppopdl-berlusconipresidente.it, no,non è uno scherzo.

Lei, ministro Nunzia De Girolamo, come fa?
«Qualche difficoltà, effettivamente, ce l'ho a leggere questo Mattinale...».

Può essere più precisa?
«Beh: io prima mi devo leggere tutti i quotidiani, poi tutte le riviste agricole...».

No, aspetti: lei preferisce le riviste agricole al Mattinale di Brunetta?
«Devo preferirle. Sono ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. È un mio dovere dare la precedenza alle riviste agricole».

Brunetta si offenderà.
«Ma no... E perché?».


2. RONCONE, IL REGISTRATORE E I MARZIANI
Riceviamo e pubblichiamo da Renato Brunetta

Fabrizio Roncone ha dedicato un servizio al "Mattinale", per il "Corriere della Sera". Grazie. Molti lettori digiteranno il www necessario alla bisogna. Riproduciamo, lontano da queste righe, ampi stralci dell'articolo così da tenere distinte le essenze di quel che lì vien scritto da quel che ne pensiamo noi.

Si noti: è l'esatto contrario della tecnica adoperata dal Nostro Autore. Abbiamo appreso che registra tutto, anche le premesse all'intervista, anche il "buongiorno". Dopo di che ritaglia. Sceglie i sospiri. Dà suono ai mugolii, alle pause, li trascrive secondo un codice del fumetto che vorremmo avere in copia per imparare. Quindi mette in funzione la macchina della cipria, e il panorama della realtà è trasformato a seconda del fondo tinta scelto dal medesimo.

Si ri-noti: Roncone riesce tranquillamente a far passare da idiota chiunque gli apra il telefono senza difese. Consigli? Evitarlo non serve. Infatti nell'apposita intervista con uso di parentesi scriverà: " "Buongiorno, onorevole, come sta?'. ‘Clic'. (Il deputato sente la voce del cronista e chiude, in sotto fondo risate da happy hour e cotillon)".

Che cosa precisi il giorno dopo? Che era la tivù? Che tu sorbivi mestamente un'aspirina effervescente? Impossibile. Bisognerebbe fare come i marziani di Azimov e rispondergli: "Gente che fa domande così stupide, dev'essere pericolosa". Tranquilli: lo registra, ma non lo trascrive.

Renato Brunetta

 

 

RONCONE x roncone MANIFESTAZIONE PDL A VIA DEL PLEBISCITO AGOSTO RENATO BRUNETTA LA CONDANNA DI BERLUSCONI PELLEGRINAGGIO A PALAZZO GRAZIOLI RENATO BRUNETTA silvio -dorina bianchi_bigISABELLA RAUTI DORINA BIANCHI MICHELA VITTORIA BRAMBILLA BEATRICE LORENZIN NUNZIA DE GIROLAMO FOTO LAPRESSE Nunzia De Girolamo LA CONDANNA DI BERLUSCONI PELLEGRINAGGIO A PALAZZO GRAZIOLI SCHIFANI E BRUNETTA BRUNETTA E BERLUSCONI

Ultimi Dagoreport

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - OGGI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE…

viktor orban donald trump volodymyr zelensky maria zakharova matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - TRUMP E PUTIN HANNO UN OBIETTIVO IN COMUNE: DESTABILIZZARE L’UNIONE EUROPEA - SE IL TYCOON ESENTA ORBAN DALL’EMBARGO AL PETROLIO RUSSO, DANDO UN CEFFONE A BRUXELLES, LA RUSSIA FA GUERRA IBRIDA ALL'UE E PENETRA L'ITALIA, VERO VENTRE MOLLE DELL’UNIONE, APPROFITTANDO DEI PUTINIANI DI COMPLEMENTO (PER QUESTO QUELLA ZOCCOLOVA DI MARIA ZAKHAROVA PARLA SPESSO DI FACCENDE ITALIANE) - IL PRIMO DELLA LISTA È SALVINI, CHE ALL’ESTERO NON E' VISTO COME IL CAZZARO CHE E' MA, ESSENDO VICEPREMIER, VIENE PRESO SUL SERIO QUANDO SVELENA CONTRO BRUXELLES, CONTRO KIEV E FLIRTA CON MOSCA - IL CREMLINO PUÒ CONTARE SU TANTI SIMPATIZZANTI: DA GIUSEPPE CONTE AI SINISTRELLI DI AVS, FINO A PEZZI ANTI-AMERICANI DEL PD E AI PAPPAGALLI DA TALK - ANCHE FDI E MELONI, ORA SCHIERATI CON ZELENSKY, IN PASSATO EBBERO PIÙ DI UNA SBANDATA PUTINIANA...

2025marisela

CAFONAL! ERA UN MISTO DI CASALINGHE DI VOGHERA E "GRANDE BELLEZZA" ALL'AMATRICIANA IL “LUNCH” DA MARISELA FEDERICI A VILLA FURIBONDA SULL’APPIA ANTICA PER FESTEGGIARE  “STILE ALBERTO”, IL DOC DI MICHELE MASNERI DEDICATO AD ARBASINO, CHE ANDRÀ IN ONDA SABATO 15 NOVEMBRE SU RAI 3 – TRA CONTESSE (TRA CUI LA FIGLIA DELLA MITOLOGICA DOMIETTA DEL DRAGO CHE ERA LA MUSA DI ARBASINO), VANZINA, PAPPI CORSICATO, IRENE GHERGO, BARABARA PALOMBELLI, AVVISTATI MONSIGNORI GOLOSISSIMI CHE SI SONO LITIGATI LA BENEDIZIONE DEL PRANZO. PS: UNO DEI CAGNETTI DI ALDA FENDI HA AZZANNATO UNO DEI MONSIGNORI (CHE NON HA AVUTO PAROLE BENEDICENTI) _ IL DAGOREPORT

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?