
"SCRIVIAMOCI SU SIGNAL": ORA C’È LA PROVA CHE CARLO NORDIO HA MENTITO AL PARLAMENTO – IL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA AVEVA GIURATO DI ESSERE STATO AVVISATO DELL’ARRESTO DEL TORTURATORE LIBICO OSAMA NJEEM ALMASRI SOLTANTO LUNEDÌ 20 GENNAIO. MA UNA MAIL DI GIUSI BARTOLOZZI, LA “ZARINA” DI VIA ARENULA, DIMOSTRA CHE GIÀ IL GIORNO PRIMA, DOMENICA 19, IL GUARDASIGILLI NON POTEVA NON SAPERE – LA CAPO DI GABINETTO DEL MINISTERO SCRIVEVA AI DIRIGENTI DEL MINISTERO INVITANDOLI A SCRIVERSI SULL’APP SIGNAL E MANTENERE LA NOTIZIA IL PIÙ RISERVATA POSSIBILE. SE SI FOSSERO MOSSI SUBITO, IL CRIMINALE NON SAREBBE STATO LIBERATO. MA NON L’HANNO VOLUTO FARE…
“DI ALMASRI PARLIAMO SU SIGNAL” L’EMAIL CHE INCASTRA IL MINISTERO
Estratto dell’articolo di Giuliano Foschini per “la Repubblica”
Il mancato arresto da parte dell’Italia del presunto assassino e torturatore libico Osama Njeem Almasri non è stata una questione tecnica e procedurale. Ma una scelta deliberata del ministero della Giustizia che, già la domenica 19 gennaio, sapeva dell’arresto del cittadino libico su mandato della Corte penale internazionale.
E non ha voluto procedere.
Raccomandandosi anche che tutte le informazioni circolassero su canali riservati. «Scriviamoci su Signal » scriveva la capa di gabinetto di via Arenula in una mail all’allora capo del Dipartimento, Luigi Birritteri (poi dimissionario), con in copia altre due dirigenti del ministero.
La mail è oggi agli atti del procedimento davanti al tribunale dei ministri che si dovrebbe chiudere nei prossimi giorni. Il dato è cruciale perché dimostra come l’Italia abbia avuto tutto il tempo di “riparare” all’errore procedurale segnalato dalla Corte di appello di Roma, sulla mancata trasmissione del ministero della Giustizia. E di non averlo voluto fare per una precisa scelta politica.
Di più: smentisce il ministro Nordio che aveva detto che soltanto il lunedì 20 gennaio l’ufficio era stato avvisato dell’arresto del criminale libico.
INFORMATIVA DI MATTEO PIANTEDOSI E CARLO NORDIO ALLA CAMERA SUL CASO ALMASRI - FOTO LAPRESSE
[…] La domenica la sua capa di gabinetto diceva di essere stata informata già di tutto. E si raccomandava di due cose: utilizzare massimo riserbo nel passaggio delle informazioni […], come a fare capire che era necessario non lasciare alcuna traccia.
In particolare spiegava che non bisognava scrivere mail, né tanto meno lasciare documenti protocollati. E che era meglio scriversi su chat, meglio ancora se su Signal, considerata la più riservata. […]
In realtà gli uffici non raccolgono questa indicazione. Visto che nelle ore successive, anche davanti all’insistenza della Corte di appello, gli uffici avevano preparato una bozza di un nuovo provvedimento con cui chiedere l’arresto del libico. In quella maniera i giudici avrebbero potuto annullare, per motivi tecnici, il primo mandato d’arresto. E emetterne contestualmente un secondo, così da non liberare il criminale. Così non è stato. Perché proprio il gabinetto del ministro della Giustizia ha deciso di non dare seguito a quella iniziativa […]
Njeem Osama Almasri Hoabish torna a tripoli
2. NUOVE CARTE SUL CASO ALMASRI: IL GOVERNO AL CORRENTE DA SUBITO, LE MOSSE PER TENERE IL SEGRETO
Estratto dell’articolo di Giovanni Bianconi per il “Corriere della Sera”
[…] Nella sua relazione al Parlamento del 5 febbraio scorso, Nordio disse che la domenica giunse solo «una comunicazione informale di poche righe, priva di dati identificativi», e che solo l’indomani, lunedì 20, il procuratore generale di Roma «trasmetteva il complesso carteggio».
In realtà già dal pomeriggio di domenica il magistrato di collegamento presso l’ambasciata italiana in Olanda aveva inviato sulla piattaforma Prisma l’atto d’accusa dei giudici dell’Aia con gli allegati.
MIGRANTI IN UN LAGER LIBICO GESTITO DAL ALMASRI
La capo di gabinetto ha sostenuto di aver aperto quella piattaforma solo il lunedì, ma il messaggio inviato domenica dimostra cha in realtà il giorno prima era stata avvisata e si era anche attivata per non protocollare le comunicazioni interne all’ufficio.
Dopo Birritteri e gli altri funzionari, anche Bartolozzi è stata ascoltata come testimone dal Tribunale dei ministri, e quando saranno depositati gli atti insieme alle conclusioni del collegio si potrà sapere che cosa ha risposto su quella mail.
Così come il motivo per cui l’atto preparato dagli stessi tecnici del Dag per «sanare» il vizio rilevato sul mandato dell’Aia e confermare l’arresto di Almasri, per sottoporlo alla firma del ministro, non ha avuto seguito. Le giudici del Tribunale avevano convocato Nordio per interrogarlo nella sua veste di indagato, ma il Guardasigilli non s’è presentato adducendo altri impegni.
IL PASSAPORTO DOMINICANO DI ALMASRI
Dopodiché l’avvocata Giulia Bongiorno (che difende tutti i membri del governo finiti sotto inchiesta) aveva suggerito di ascoltare Mantovano anziché il ministro della Giustizia. Ora si attendono le conclusioni del Tribunale.
3. CASO ALMASRI, OPPOSIZIONI ALL’ATTACCO CONTRO NORDIO: “HA MENTITO SI DEVE DIMETTERE”
Njeem Osama Almasri Hoabish torna a tripoli
Opposizioni scatenate contro il Guardasigilli Carlo Nordio, dopo l’indiscrezione di Repubblica sul caso Almasri. Dal Pd ad Avs chiedono le dimissioni del ministro della Giustizia perché “avrebbe detto il falso nel corso dell'informativa urgente al Parlamento” e per questo “non può rimanere nel proprio ruolo un secondo di più”, commenta Debora Serracchiani, responsabile Giustizia della segreteria Pd.
"È inaccettabile che un ministro travisi i fatti e inganni il Parlamento: chi mente deve assumersene la responsabilità e lasciare l'incarico", le fa eco Marco Grimaldi di Avs. "Nordio non ha più alcuna credibilità e autorevolezza per rimanere al suo posto", dice il M5S. Da Italia viva con il deputato Roberto Giachetti la richiesta di un’informativa.
[…]
"Il ministro Nordio ha mentito al Parlamento. Era perfettamente a conoscenza del mandato di arresto già dalla domenica e avrebbe potuto organizzare l'intera procedura con trasparenza ed efficienza. Invece ha preferito accusarci di non aver letto o compreso le carte, quando è evidente che le ha volutamente manipolate.
È inaccettabile che un ministro travisi i fatti e inganni il Parlamento: chi mente deve assumersene la responsabilità e lasciare l'incarico – aggiunge Marco Grimaldi, vicecapogruppo Avs alla Camera – Dopo le porte chiuse a Piantedosi, abbiamo tutto il diritto di sapere con chi, e a quali condizioni, è stato rinnovato il memorandum con la Libia. Siamo in mano a un governo di incapaci. Si fanno ricattare e non sono nemmeno capaci di pretendere rispetto".
GIORGIA MELONI E IL CASO ALMASRI - MEME BY FAWOLLO
Per Matteo Renzi sulla vicenda anche “Giorgia Meloni ha mentito nel video da Palazzo Chigi e Carlo Nordio ha mentito al Parlamento. Non mi interessa la vicenda giudiziaria o l'avviso di garanzia: mi preoccupa un governo che mente all'opinione pubblica e alle Camere. Un governo che si fa ricattare dai torturatori libici. Un governo che si fa umiliare sulla scena internazionale come ieri a a Bengasi”.
[…] Nicola Fratoianni di Avs si rivolge alla premier: “Cosa aspetta a far dimettere Nordio? Quando la principale collaboratrice del ministro della Giustizia invita ad utilizzare la massima segretezza e sistemi di comunicazione riservati che cosa si vuole nascondere di tanto imbarazzante, se non una violazione delle norme?”
IL SUPPLIZIO DI SANTA MELONI - VIGNETTA BY NATANGELO - IL FATTO QUOTIDIANO
giusi bartolozzi
GIUSI BARTOLOZZI
LA LIBERAZIONE DI Almasri Osama Najeen - vignetta by biani
Almasri Osama Najeen
Njeem Osama Almasri Hoabish torna a tripoli
Njeem Osama Almasri Hoabish torna a tripoli
INFORMATIVA DI MATTEO PIANTEDOSI E CARLO NORDIO ALLA CAMERA SUL CASO ALMASRI - FOTO LAPRESSE 2
LA DIFESA DI ALMASRI BY CARLO NORDIO - MEME BY 50 SFUMATURE DI CATTIVERIA
Najeem Osema Al masri Habish
Njeem Osama Almasri Hoabish torna a tripoli
Njeem Osama Almasri Hoabish torna a tripoli
Njeem Osama Almasri Hoabish torna a tripoli
Almasri Osama Najeen.
INFORMATIVA DI MATTEO PIANTEDOSI E CARLO NORDIO ALLA CAMERA SUL CASO ALMASRI - FOTO LAPRESSE.