giuseppe conte predappio

IL CAMALECONTE SMASCHERATO – IL LEADER DEI CINQUE STELLE, OSPITE A “DRITTO E ROVESCIO”, HA CRITICATO IL GOVERNO MELONI PER NON ESSERE INTERVENUTO SUL RADUNO DEI NOSTALGICI FASCISTI A PREDAPPIO CON LA STESSA FERMEZZA RISERVATA AI RAVE PARTY: “ASPETTIAMO UNA PAROLA CHIARA” – MA ALLA DOMANDA DI PAOLO DEL DEBBIO “COME MAI NON INTERVENNE SU QUEL RADUNO QUANDO TOCCAVA A LUI GUIDARE IL PAESE?”, CONTE HA BALBETTATO… – VIDEO

https://mediasetinfinity.mediaset.it/video/drittoerovescio/lopposizione-attacca-la-legge-manganello_F312094701011C04

 

Marco Leardi per www.ilgiornale.it

 

GIUSEPPE CONTE A DRITTO E ROVESCIO

"Perché in tutti questi anni non è mai intervenuto nessuno su Predappio?". A evidenziare la contraddizione è bastata una semplice domanda. Un interrogativo facile facile, di fronte al quale Giuseppe Conte è stato colto in contropiede. Tallonato sull'ipocrisia di certe sue affermazioni. Negli ultimi giorni il leader dei Cinque Stelle aveva infatti criticato il governo Meloni per non essere intervenuto sul raduno dei nostalgici fascisti con la stessa fermezza riservata invece ai rave party. "Aspettiamo una parola chiara", aveva strillato. Peccato che la controversa manifestazione si fosse svolta anche quando a palazzo Chigi c'era proprio lui. Senza che si muovesse foglia.

 

Predappio, la contraddizione di Conte

giuseppe conte dritto e rovescio

La circostanza è stata ricordata ieri sera allo stesso professore, che su Rete4 è come caduto dal pero. A Dritto e Rovescio, Conte aveva appena ribadito la propria critica al governo e si era lanciato nell'ennesimo attacco. "Applichiamo la legislazione vigente anche ai raduni di 2mila e più persone... Inno fascista, saluto romano, camicie nere: quello è un reato a tutti gli effetti, si chiama apologia di fascismo. Quindi le forze dell'ordine anche lì sarebbero dovute intervenire per contrastare la flagranza di quel reato e denunciare alle procure", aveva affermato, indignandosi per quella manifestazione che in realtà si ripete da anni, accompagnata sempre dalle medesime polemiche.

 

predappio, corteo degli arditi per il centenario marcia su roma 21

Già all'indomani del ritrovo di Predappio, l'ex avvocato del popolo si era stracciato le vesti. "Ci aspettiamo dal titolare del Viminale e dal governo una parola chiara sulla sfilata delle 2mila camicie nere di Predappio, dove inni fascisti e braccia tese hanno evidenziato - qualora ve ne fosse bisogno - la labile linea di confine che divide la 'nostalgia' dall'apologia", aveva dichiarato. Visto il pericolo da lui stesso ravvisato, come mai non intervenne su quel raduno quando toccava a lui guidare il Paese? L'interrogativo è stato posto su Rete4 dal conduttore Paolo Del Debbio, che ha così costretto l'ex premier ad abbozzare una risposta.

 

"Non sono intervenuto"

GIUSEPPE CONTE ALLA CAMERA

"Mah, francamente guardi, adesso la modalità dello svolgimento di queste manifestazioni mi sfugge e non so se tutti gli anni è stato allo stesso modo o quest'anno, per questo governo di destra, c'è stata una maggiore enfasi ed esaltazione. Quindi, sulla modalità di svolgimento di questa manifestazione, gli altri anni non sono intervenuto", ha spiegato il leader pentastellato incartandosi un po', almeno a giudicare dalla vaghezza di quelle argomentazioni.

 

predappio, corteo degli arditi per il centenario marcia su roma 2

"Il tema è: abbiamo una doppia morale?", ha proseguito capo dei Cinque Stelle, contestando provvedimenti emanati dal governo. Ma la doppia morale, forse, è stata anche quelle utilizzata dallo stesso Conte: integerrimo e polemico con l'esecutivo Meloni, indulgente con se stesso.

predappio, corteo degli arditi per il centenario marcia su roma 35predappio, corteo degli arditi per il centenario marcia su roma 20predappio, corteo degli arditi per il centenario marcia su roma 3

Ultimi Dagoreport

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…