cambiamento climatico

IL CAMBIAMENTO CLIMATICO DOVREBBE INTERESSARCI TUTTI – IN GIOCO C’È LA NOSTRA SOPRAVVIVENZA MA ANCHE LA STABILITÀ DEI NOSTRI SISTEMI ECONOMICI. LA STIMA: SENZA UN’AZIONE URGENTE PER RIDURRE LE EMISSIONI, SI POTREBBE SUPERARE IL 4% DI CADUTA DEL PIL ENTRO IL 2050 – LE AZIONI DECISE DAL G20: IMPEGNO A CONTENERE IL SURRISCALDAMENTO SOTTO I 1,5 GRADI E STOP AI FINANZIAMENTI PUBBLICI DELLE CENTRALI A CARBONE – L’ANNUNCIO DI DRAGHI: “L’ITALIA TRIPLICHERÀ L’IMPEGNO FINANZIARIO PER I PROSSIMI 5 ANNI, A 1,4 MILIARDI”

 

 

mario draghi conferenza stampa conclusiva del g20 1

Draghi, Italia triplica impegno per clima a 1,4 mld l'anno

(ANSA) - 'Per i prossimi 5 anni', annuncia il premier al G20. "Sono lieto di annunciare che l'Italia triplicherà l'impegno finanziario a 1,4 miliardi l'anno per i prossimi 5 anni" per il fondo green sul clima, ha detto Draghi chiudendo il G20.

 

 

G20: mille miliardi di alberi piantati entro il 2030

(ANSA) - "Riconoscendo l'urgenza di combattere il degrado del suolo e creare nuovi vasche di assorbimento del carbonio, condividiamo l'obiettivo ambizioso di piantare collettivamente 1.000 miliardi di alberi, concentrandoci sugli ecosistemi più degradati del pianeta".

mario draghi conferenza stampa conclusiva del g20 3

 

Lo si legge nella dichiarazione finale del vertice del G20 di Roma. "Sollecitiamo gli altri Paesi a unire le forze con il G20 per raggiungere questo obiettivo globale entro il 2030, anche attraverso progetti per il clima, con il coinvolgimento del settore privato e della società civile", si legge ancora. (ANSA).

 

Draghi, G20 per la prima volta si impegna sui 1,5 gradi

(ANSA) -  "Sul clima per la prima volta i Paesi G20 si sono impegnati a mantenere a portata di mano l'obiettivo di contenere il surriscaldamento sotto i 1,5 gradi con azioni immediate e impegni a medio termine. Anche sul carbone i finanziamenti pubblici non andranno oltre la fine di quest'anno". Lo detto il premier Mario Draghi in conferenza stampa al termine del G20.

CAMBIAMENTO CLIMATICO

 

G20: Johnson, Draghi ha fatto un lavoro superbo sul clima 

(ANSA) - ROMA, 31 OTT - "Mario ha fatto un lavoro superbo" al G20 di Roma nel "mantenere il focus" sul clima. Lo ha detto il primo ministro britannico Boris Johnson rispondendo a domande in conferenza stampa a conclusione del G20. Johnson ha quindi sottolineato di voler rivolgere un ringraziamento diretto alla presidenza italiana del G20 in vista della Cop26.

 

mario draghi conferenza stampa conclusiva del g20 2

AMBIENTE, IL PREZZO DA PAGARE

Francesca Santolini per “La Stampa”

 

Senza enfasi: stiamo camminando sull'orlo dell'abisso. Desertificazioni, ondate di calore sempre più violente, inondazioni, flussi migratori, si moltiplicheranno nei prossimi anni con costi devastanti dal punto di vista economico e in termini di vite umane.

 

Il cambiamento climatico non minaccia soltanto gli ecosistemi terrestri, le calotte glaciali o le barriere coralline. A rischio è la stabilità dei nostri sistemi economici, il benessere delle future generazioni, la sopravvivenza stessa di interi popoli. Il cambiamento climatico - e le sue conseguenze - rappresenta oggi il più importante dei problemi economici.

 

Certo non solo un problema ambientale. Per gli economisti si tratta di un "cigno verde", un evento dalle conseguenze straordinarie e irreversibili, di cui è certo il verificarsi (a meno che non muti il contesto), ma incerto il momento in cui accadrà - certus an, incertus quando, direbbero i giuristi.

cambiamenti climatici

 

A tracciare un quadro preciso degli impatti del cambiamento climatico attesi nei prossimi decenni nei paesi più industrializzati del mondo, è il rapporto del CMCC - Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici.

 

Nello scenario peggiore, senza un'azione urgente per ridurre le emissioni di carbonio, le perdite di Pil dovute ai danni climatici nei Paesi del G20 aumentano continuamente, salendo ad almeno il 4% annuo entro il 2050; si potrebbe addirittura superare l'8% entro il 2100, generando il doppio delle perdite economiche dovute alla pandemia Covid-19. Entro il 2050, emerge dal rapporto del Cmcc, «il potenziale pescato potrebbe diminuire di un quinto in Indonesia, sradicando centinaia di migliaia di mezzi di sussistenza».

MARIO DRAGHI BORIS JOHNSON SERGIO MATTARELLA

 

L'innalzamento del livello del mare potrebbe danneggiare le infrastrutture costiere entro 30 anni, con il Giappone destinato a perdere 404 miliardi di euro e il Sudafrica a 815 milioni di euro entro il 2050, con una situazione che permane ad alte emissioni di gas serra.

 

A livello globale, secondo il World Economic Forum, nello scenario più catastrofico, con un aumento della temperatura fino a 3,2 gradi, l'impatto del cambiamento climatico potrebbe spazzare via fino al 18% del Pil dell'economia mondiale già entro la metà del secolo. Tutto questo, naturalmente, con costi paurosi in termini di vite umane. L'innalzamento delle temperature a livello globale ha già determinato un notevole aumento dei disastri.

proteste contro il cambiamento climatico

 

Secondo un rapporto dell'Oms e dell'Ufficio delle Nazioni Unite per lo studio dei disastri, nei 50 anni tra il 1970 e il 2019, oltre 2 milioni di persone sono morte a causa di eventi climatici estremi e le perdite economiche sono state pari a 3,64 trilioni di dollari. In Europa, le morti per caldo estremo potrebbero aumentare da 2.700 all'anno a 90.000 ogni anno, entro il 2100.

 

cambiamento climatico impero romano 3

Un dato scioccante ci riguarda molto da vicino. Nel ventennio 1999-2018 l'Italia è stato il sesto Paese al mondo per vittime provocate da eventi climatici estremi, come riporta il report Climate Risk Index della ONG tedesca Germanwatch. La domanda cruciale da porci, oggi, non dovrebbe essere quanto costi la transizione energetica, ma quanto ci costerebbe non farla. Consapevoli che la frontiera della decarbonizzazione non è una landa inesplorata: altri Paesi la stanno occupando, pezzo dopo pezzo, scoprendone le potenzialità e gli infiniti campi di applicazione. Nel 2019 abbiamo celebrato i 50 anni dallo sbarco di Neil Armstrong sul suolo grigio del nostro satellite.

 

mario draghi conferenza stampa conclusiva del g20 4

Quell'evento ha, indirettamente e irreversibilmente, trasformato la vita delle nostre società. Materiali nuovi hanno cambiato i nostri utensili quotidiani, i nostri vestiti, gli oggetti più comuni. L'esigenza di ridurre pesi e dimensioni degli apparati elettronici ha condotto i ricercatori a inventare il transistor; e una serie di transistor collegati fra loro ha consentito l'evoluzione dell'elettronica e dei computer che hanno completamente rivoluzionato la cultura, la comunicazione, la tecnologia.

 

A distanza di oltre cinquant' anni da quel famoso passo di Armstrong, sappiamo che non è stato il modulo lunare a cambiare la nostra vita, ma il grande lavoro di ricerca che è stato finanziato grazie all'obiettivo della Luna. Oggi la nuova frontiera da conquistare non è il nostro satellite, ma l'equilibrio del nostro pianeta. È una frontiera che giustifica i grandi investimenti pubblici che non coinvolgono solo la ricerca, ma anche la gestione dei processi di produzione di energie non inquinanti.

 

MARIO DRAGHI - CONFERENZA STAMPA FINALE G20

Sono investimenti produttivi? Sono paragonabili a quelli che si fanno per costruire ferrovie, aeroporti, strade? La risposta a questi interrogativi non può che essere affermativa. Non si tratta di ecologismo ideologico, ma di un semplice calcolo economico. Il deterioramento del territorio, i cambiamenti climatici, la cattiva gestione dell'acqua, l'accumulo dei rifiuti, costituiscono una voce fortemente negativa nel bilancio economico di un paese e, soprattutto, per le nuove generazioni, per le quali il futuro non è una variabile ipotetica, ma la dimensione concreta di un'esistenza ancora in larga parte in divenire e che a noi spetta di tutelare.

MARIO DRAGHI PRINCIPE CARLO

Ultimi Dagoreport

pippo baudo senato

SI E' SPENTO A 89 ANNI IL MITOLOGICO PIPPO BAUDO - L’UOMO CHE HA SCOPERTO TUTTI (PER PRIMO SE STESSO), DEMOCRISTIANO DI FERRO, HA ATTRAVERSATO CRISI DI GOVERNO E CAMBIAMENTI IN RAI E VANTA IL RECORD DEI FESTIVAL DI SANREMO CONDOTTI (13) – QUANDO SFIORÒ LA CRISI INTERNAZIONALE, NEL 1986, PER LO SKETCH DEL TRIO SOLENGHI-MARCHESINI-LOPEZ SULL'AYATOLLAH KHOMEINI. E QUANDO LANCIÒ BEPPE GRILLO CHE PRONUNCIÒ LA CELEBRE BATTUTA SU BETTINO CRAXI: "SE IN CINA SONO TUTTI SOCIALISTI, A CHI RUBANO?" (VIDEO) - "LO SHOWMAN DELLA TRADIZIONE, IL SUPERCONDUTTORE, L’ORGANIZZATORE DI UN INTRATTENIMENTO SEMPRE SINTONIZZATO SUL PENULTIMO PARADIGMA DEL CONSENSO POPOLARE, SENZA SQUILLI REAZIONARI E SENZA STRILLI AVANGUARDISTICI: CLASSI MEDIE, PUBBLICO MEDIO, SENSIBILITÀ MEDIA. PERCHÉ BAUDO È IL CENTRO. CULTURALE, POLITICO, SOCIALE" (EDMONDO BERSELLI)

putin trump

DAGOREPORT - IL FATTO CHE PUTIN SIA RITORNATO A MOSCA CON L’ALLORO DEL VINCITORE, LA DICE LUNGA DI COME SIA ANDATO L’INCONTRO CON TRUMP. DEL RESTO, COME PUOI CONFRONTARTI CON GLI ESPERTI DIPLOMATICI RUSSI (SERGEI LAVROV E YURI USHAKOV), AFFIANCATO DA UN SEGRETARIO DI STATO COME MARCO RUBIO, NOTORIAMENTE A DIGIUNO DI GEOPOLITICA, E DA UN VENDITORE DI APPARTAMENTI COME STEVE WITKOFF? – PUTIN, SORNIONE, HA CERCATO DI CONVINCERE TRUMP DI TAGLIARE I LACCI E LACCIUOLI CON I LEADER EUROPEI - MISSIONE NON OSTICA VISTO I “VAFFA” ALLA UE, ULTIMO DEI QUALI LA GUERRA DEI DAZI - TRA VARI MOTIVI CHE MANTENGONO ACCESO UN INTERESSE DI TRUMP CON L’EUROPA, FA CAPOLINO L’EGO-SMANIA DI ESSERE INCORONATO, COME OBAMA, CON IL NOBEL DELLA PACE. ONORIFICENZA CHE VIENE PRESA A OSLO E NON A MAR-A-LAGO - E ADESSO COSA POTRÀ SUCCEDERE LUNEDÌ PROSSIMO NELLA SALA OVALE DOVE È ATTESO L’INCONTRO TRA TRUMP E ZELENSKY? LA PAURA CHE IL LEADER UCRAINO SI PRENDA UN’ALTRA DOSE DI SCHIAFFI E SBERLEFFI DAL TROMBONE A STELLE E STRISCE INCOLPANDOLO DI ESSERE IL RESPONSABILE DEL FALLIMENTO DELLA SUA TRATTATIVA CON MOSCA, HA SPINTO MACRON A CONVOCARE I ''VOLENTEROSI'' -OBIETTIVO: PREPARARE ZELENSKY AL SECONDO ROUND CON IL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA...

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - COME DESTABILIZZARE IL NEMICO PIÙ INTIMO? SEGUITE IL METODO MELONI: AD OGNI INTRALCIO CHE SI INVENTA QUEL GUASTAFESTE DI SALVINI, LA MINACCIA DELLA DUCETTA È SEMPRE LA STESSA: ANDIAMO AL VOTO ANTICIPATO E VEDIAMO QUANTO VALE NELLE URNE ‘STO CARROCCIO - QUESTO RITORNELLO MELONIANO DI ANTICIPARE DI UN ANNO LE POLITICHE 2027, PERCHÉ NON LO FA SUO ANCHE ELLY SCHLEIN? ANZICHÉ STAR LÌ A PIAGNUCOLARE DI “SALARIO MINIMO”, DI “POLITICA INDUSTRIALE CHE NON C’È” E DI “CETO MEDIO IMPOVERITO”, SE L’ITALIA VA A PUTTANE, METTA L'ARMATA BRANCA-MELONI IN DIFFICOLTÀ: SI TOLGA L’ESKIMO DA GRUPPETTARA E LANCI LEI A GRAN VOCE UNA BELLA CAMPAGNA FATTA DI SLOGAN E FRASI AD EFFETTO PER CHIEDERE LO SFRATTO DEL GOVERNO, LANCEREBBE COSI' UN GUANTO DI SFIDA ALL’ARROGANZA DELLA DUCETTA, METTENDOLA IN DIFFICOLTÀ E NELLO STESSO TEMPO RIUSCIREBBE A TRASMETTERE AL POPOLO DISUNITO DELL’OPPOSIZIONE UN SENTIMENTO FORTE, AFFINCHE' IL SOGNO DI MANDARE A CASA GIORGIA MELONI POSSA DIVENTARE REALTÀ - SE OGGI, LA STORIA DEI NUOVI MOSTRI POLITICI SI FONDA SULL’IMMAGINARIO, COSA ASPETTA ELLY SCHLEIN A CAMBIARE MUSICA?

orazio schillaci marcello gemmato paolo bellavite ed eugenio serravalle

DAGOREPORT – I DUE NO-VAX NOMINATI NEL COMITATO TECNICO SUI VACCINI SPACCANO FRATELLI D'ITALIA: MONTA IL PRESSING PER FAR DIMETTERE EUGENIO SERRAVALLE E PAOLO BELLAVITE DALL’ORGANISMO – IN MOLTI RITENGONO CHE IL RESPONSABILE POLITICO DELL’IMPROVVIDA DECISIONE SIA MARCELLO GEMMATO, FARMACISTA E POTENTE SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE MELONIANO – IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI È FRUSTRATO DAI CONTINUI BLITZ POLITICI CHE LO PONGONO DI FRONTE A DECISIONI GIÀ PRESE: NON CONTA NULLA E TUTTI PRENDONO DECISIONI SULLA SUA TESTA. ORA SAREBBE INTENZIONATO A REVOCARE L’INTERO GRUPPO DI LAVORO SE I NO-VAX NON SLOGGIANO. ENTRO 48 ORE…

trump zelensky putin donald volodymyr vladimir

DAGOREPORT – ARMATI DI RIGHELLO, GLI SHERPA DI PUTIN E TRUMP SONO AL LAVORO PER TROVARE L’ACCORDO SULLA SPARTIZIONE DELL’UCRAINA: IL 15 AGOSTO IN ALASKA L’OBIETTIVO DEL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA È CONVINCERE PUTIN AD “ACCONTENTARSI”, OLTRE DELLA CRIMEA, DEL DONBASS, RITIRANDOSI PERO' DALLE REGIONI UCRAINE OCCUPATE DALL'ESERCITO RUSSO: KHERSON E ZAPORIZHZHIA (CON LA SUA CENTRALE NUCLEARE) - TRUMP POTREBBE AGGIUNGERE LO STOP ALLE SANZIONI E CHISSÀ CHE ALTRO – PRIMA DI UN INCONTRO PUTIN- ZELENSKY, TRUMP PORTERA' I TERMINI DELLA PACE ALL'ATTENZIONE DEGLI ALLEATI EUROPEI DI KIEV - PER GARANTIRE L'EX COMICO CHE MOSCA NON SGARRERA', MACRON, MERZ E COMPAGNI PROPORRANNO L'INGRESSO DELL'UCRAINA NELL'UNIONE EUROPEA (CHE FA SEMPRE PARTE DELLA NATO) - PER L’ADESIONE UE SERVE L’OK DEI FILO-PUTINIANI ORBAN E FICO (CI PENSERÀ LO ZAR A CONVINCERLI) - UNA VOLTA FIRMATA, DOPO 6 MESI DEVONO ESSERE APERTE LE URNE IN UCRAINA - LA GAFFE: "VENERDI' VEDRO' PUTIN IN RUSSIA...": TRUMP SULLA VIA SENILE DI BIDEN? OPPURE....