
LA LEGA SI SLEGA! DOPO LA TRIPLICE BATOSTA ALLE REGIONALI, MARTEDI’ AL CONSIGLIO FEDERALE RESA DEI CONTI TRA LE TRE ANIME DEL CARROCCIO: QUELLA SALVINIANA, QUELLA DEL GENERALE VANNACCI E LA CORRENTE NORDISTA DI ZAIA – DAL FRONTE DEL SEGRETARIO LEGHISTA FANNO SAPERE: “QUELLI CHE SOGNANO UN RITORNO A UNA PICCOLA LEGA DEL NORD HANNO GIÀ PRONTO UN ACCORDO CON GIORGIA MELONI PER GARANTIRSI UN FUTURO. IL GENERALE VANNACCI È SOLO IL CAPRO ESPIATORIO. MA CHI POTREBBE SOSTITUIRE SALVINI? DI CERTO ZAIA NON AVRÀ MAI IL CORAGGIO DI FARLO” - L’IDEA DI SPACCHETTARE IL CARROCCIO IN DUE PARTITI FEDERATI (STILE CDU-CSU IN GERMANIA)…
Francesco Bei per “la Repubblica” - Estratti
(...) Il fatto è che, nella Lega, è partito il tutti contro tutti e Zaia, dall'alto del suo gruzzolo elettorale, vuole ergersi sopra ogni altro rivale quando si arriverà al dies irae.
MATTEO SALVINI E ROBERTO VANNACCI - PONTIDA 2025
Un antipasto di quello che può accadere da qui alle prossime politiche lo si vedrà già martedì, al consiglio federale convocato a via Bellerio da Matteo Salvini. In molti prevedono un processo in contumacia al generale Roberto Vannacci che, pur essendo stato nominato vice da Salvini, non sarà presente alla riunione «per impegni a Strasburgo».
Di certo sarà la prima occasione in cui le tre Leghe che sono esplose dopo il disastro elettorale in Toscana - quella autonomista, quella di Vannacci e quella fedele a Salvini - potranno dirsele in faccia. Un autorevole membro del "partito del Nord", ostile al generale del Col Moschin, si immagina che «Vannacci ne uscirà ridimensionato e così anche i suoi team». Ma andrà davvero così?
L'ala salviniana, ancora forte e certamente preponderante nell'unico organismo di vertice che si riunisce con regolarità, prevede invece che, al dunque, l'ala autonomista non avrà il coraggio di sollevare obiezioni. In queste ore tutti pretendono l'anonimato e una fonte vicino al segretario fornisce questa fotografia: «Il generale Vannacci è solo il capro espiatorio con cui se la prendono quelli che non hanno il coraggio di attaccare frontalmente Salvini. Ma chi potrebbe sostituire Matteo? Di certo Zaia non avrà mai il coraggio di farlo».
Gli insuccessi alle regionali nelle Marche, dove il Carroccio ha perso il 15% in cinque anni, e in Toscana, con un meno 17%, hanno fatto deflagrare l'insofferenza che covava da tempo contro Salvini e contro la deriva nazional-sovranista impressa alla Lega, di cui la nomina di Vannacci come vicesegretario è stata il simbolo più vistoso. Già a Pontida i dissensi erano venuti fuori sul palco, davanti a tutti i militanti, quando anzitutto i capigruppo Massimiliano Romeo e Riccardo Molinari avevano rivendicato i «valori» della vecchia Lega bossiana.
Una linea, quella del Carroccio come sindacato del territorio, che esplicitamente Vannacci considera «superata».
Ma non c'è solo questo. Dietro il dissidio si nasconde anche il timore che il generalissimo abbia adottato la strategia del cuculo, quella di appropriarsi di un nido altrui per deporre le sue uova. «Mi dica un altro partito che consente a un suo vicesegretario di fare tessere per un'altra associazione politica», protesta un esponente della corrente del nord. Il riferimento è ai famosi team del Movimento Il mondo al contrario.
LUCA ZAIA - ALBERTO STEFANI - MATTEO SALVINI
(...) Il sospetto è che, dopo aver pianificato la sua elezione con la Lega alle ultime europee, l'ex ufficiale si stia preparando a lasciarla nel caso il partito finisca in mano ai rivali.
E Salvini intanto cosa fa? Dopo essersi giovato del mezzo milione di preferenze conquistato da Vannacci alle europee, in questa fase il segretario sta cercando di spegnere l'incendio provocato dal generale nel partito. «La parola d'ordine è ricostruire tutti insieme», ha detto Salvini a chi gli chiedeva lumi su quanto dirà martedì a via Bellerio.
MATTEO SALVINI - LUCA ZAIA - FOTO LAPRESSE
Il leader tenta la carta della pacificazione interna, consapevole che le prossime regionali potrebbe portare altre brutte notizie, come un ridimensionamento definitivo rispetto a Fratelli d'Italia, quasi inevitabile senza la spinta della lista Zaia. È proprio quello il passaggio stretto dove lo aspettano i governatori e gli autonomisti, «perché un conto è andare male in una regione rossa come la Toscana, altra cosa è essere marginalizzati in Veneto». Un amico del segretario osserva queste mosse e fornisce una spiegazione velenosa: «La verità è che quelli che sognano un ritorno a una piccola Lega del Nord hanno già pronto un accordo con Giorgia Meloni per garantirsi un futuro».
In questa vigilia di veleni, molti si chiedono infine cosa dirà il ministro più potente della Lega, Giancarlo Giorgetti. Ma i salviniani invitano a stare tranquilli, «a Pontida Giancarlo ha detto dal palco che bisogna rispettare la gerarchia».
IL GENERALE ROBERTO VANNACCI CONTRO MATTEO SALVINI - IMMAGINE CREATA CON GROK
ROBERTO VANNACCI RICEVE LA TESSERA DELLA LEGA DA MATTEO SALVINI
luca zaia salvini
zaia stefani salvini
Matteo Salvini e Luca Zaia
roberto vannacci matteo salvini meme by edoardo baraldi