salvini casapound

SI SALVINI CHI PUO’ – ARRIVA IL SOCCORSO NERO DI CASAPOUND PER IL CARROCCIO: PRONTI A SOSTENERE UN GOVERNO GUIDATO DAL LEADER LEGHISTA – LA REPLICA DI SALVINI: "NON HO BISOGNO DEI VOTI DI ALTRI. IL M5S? NON PORTO AL GOVERNO CHI NON LA PENSA COME ME"

SALVINI, CASAPOUND? NON HO BISOGNO DI VOTI DI ALTRI

salvini

 (ANSA) - "Non ho bisogno dei voti di altri né mi interessano. La gente mi chiede chiarezza. Ringrazio ma non mi servono i voti di altri, ma per la Lega e il centrodestra, altrimenti minestroni non ne faccio". Così il leader della Lega Matteo Salvini a Rtl 102.5 a proposito del sostegno annunciato ieri da Casapound.

 

 

SALVINI, M5S? NON PORTO AL GOVERNO CHI NON LA PENSA COME ME

casapound

(ANSA) - Se il Movimento 5 Stelle proponesse un 'contratto' di programma, Salvini firmerebbe? "Nel programma del centrodestra al primo posto c'è la sicurezza e una legge sulla legittima difesa, una migrazione controllata e su questo i 5 Stelle la pensano diversamente come su fisco, tasse e sviluppo. Io parlo con tutti però al governo non porto persone che non la pensano come me". Così il leader della Lega Matteo Salvini a Rtl 102.5.

 

 

LE SIRENE DI CASAPOUND

Paolo Berizzi per ‘la Repubblica’

 

 Prima insieme, poi divisi, adesso di nuovo vicini: con l' ipotesi di un' intesa post voto su un governo sovranista. Un governo «che ci porta fuori dall' euro e dall' Unione Europea e blocca l' immigrazione » . Che in questi anni tra la Lega di Salvini e CasaPound Italia il feeling non si fosse di fatto mai interrotto, si intuiva. Ora c' è la conferma. A meno di una settimana dalle elezioni l' offerta dei " fascisti del terzo millennio" arriva per bocca del segretario Simone Di Stefano: « Siamo pronti a sostenere un governo Salvini », ha annunciato ieri a Radio 24 il candidato premier di Cpi. Di Stefano ha spiegato forme e motivi della collaborazione proposta al capo della Lega, che punta a fare il presidente del Consiglio nel caso di vittoria del centrodestra.

salvini

 

E ha messo sul tavolo anche delle condizioni. « Dovrebbe essere un governo che non ha Tajani premier e Brunetta all' Economia, ma Salvini premier e un Bagnai all' economia. Noi - ha aggiunto il leader della " tartaruga frecciata" assicurando la fiducia del partito neofascista a un eventuale esecutivo Salvini - siamo pronti a sostenere il governo esternamente. Non vogliamo ministeri, non vogliamo posti da sottosegretario ». La risposta del numero uno della Lega non si è fatta attendere.

 

casapound

Ed è all' insegna dell' apertura: «Dopo il 5 marzo incontrerò tutti. Mi occupo di Lega e di centrodestra, lavoro perché gli italiani scelgano un governo di centrodestra a guida leghista». Certo: Salvini prende tempo, ma fa capire che le porte, per i camerati, non sono chiuse. Sabato a Milano Lega e CasaPound erano a poche centinaia di metri: mentre in piazza Duomo (dove nel 2014 i due partiti manifestarono insieme contro gli immigrati) Salvini giurava da premier in pectore su Vangelo e Costituzione e con il rosario in mano di fronte a 20mila persone, in largo Beltrami, davanti al Castello Sforzesco, i militanti di Cpi erano radunati per il comzio di Di Stefano e della candidata alla Regione Lombardia, Angela De Rosa.

 

fontana salvini

" Difendi Milano", recitava la scritta sul palco. Il "Matteo" leghista invece ha puntato tutto sul " Prima gli italiani", non a caso uno degli slogan utilizzati anche dalla tartaruga. Il ritorno di fiamma sovranista ha provocato reazioni, sia a destra che a sinistra, e anche nella stessa Lega. Da tempo in rotta di collisione con Salvini proprio a causa della svolta nazionale e nazionalista del Carroccio, dopo avere disertato piazza Duomo spiegando a Repubblica che «questa Lega non è più la mia Lega » , il governatore lombardo uscente, Roberto Maroni, ieri ha sganciato altri due siluri con destinatario il "suo" segretario ( « ma dopo il voto vedrò a quale nuovo movimento aderire»): il primo affondo riguarda la scritta "Prima il Nord" cancellata dalla foto del corteo di sabato da Rossano Sasso, coordinatore della Lega in Puglia. « La gloriosa storia della Lega Nord non può finire così e non finirà » ha tuonato sui social Maroni ritwittando un messaggio del suo assessore Gianni Fava.

marsella casapound

 

«Se si permette a qualche saltafossi dell' ultima ora di rappresentare il movimento annientandone l' essenza politica - ha scritto su Facebook Fava - la cosa diventa ancor più pericolosa. Io continuerò a dire: Prima il Nord!». Maroni poi ha messo una pietra sul percorso della candidatura a premier di Salvini: a lui - ha detto - preferirebbe di gran lunga Tajani, e cioè il nome proposto da Berlusconi. «Conosco Tajani, gli sono amico e mi farebbe piacere se fosse lui. Certamente sarebbe un ottimo premier». La nuova polemica Maroni- Salvini arriva, non casualmente, nel giorno dell' endorsement di CasaPound. Che fa discutere nella coalizione di centrodestra. « E' un problema molto serio », ha commentato Lorenzo Cesa di Noi con l' Italia- Udc, la gamba centrista dell' alleanza.

bossi salvini maronisalvini isoardi 25

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...

zaia stefani salvini meloni fico schlein de luca

DAGOREPORT – L'ESITO DELLE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA E PUGLIA E' GIA’ SCRITTO MA SARA' IMPORTANTISSIMO PER “PESARE” OGNI PARTITO IN VISTA DELLE STRATEGIE PER LE POLITICHE DEL 2027 – I VOTI DELLE VARIE LISTE POTREBBERO CAMBIARE GLI EQUILIBRI INTERNI ALLE COALIZIONI: SE IN CAMPANIA E PUGLIA LE LISTE DI DECARO E DI DE LUCA FARANNO IL BOTTO, PER L'EX ROTTAMATRICE DI ''CACICCHI'' ELLY SCHLEIN SAREBBE UNO SMACCO CHE GALVANIZZEREBBE LA FRONDA RIFORMISTA DEL PD - ANCHE PER CONTE, UN FLOP DEL SUO CANDIDATO ALLA REGIONE CAMPANIA, ROBERTO FICO, SCATENEREBBE LA GUERRIGLIA DEI GRILLINI CHE DETESTANO L'ALLEANZA COL PD - LADY GIORGIA TIENE D’OCCHIO LA LEGA: SE PRECIPITA NEI CONSENSI IN VENETO, DOVE E' STATA FATTA FUORI LA LISTA ZAIA, PROVEREBBE A SOSTITUIRE IL MALCONCIO CARROCCIO CON AZIONE DI CARLETTO CALENDA...

villa casa giorgia meloni antonio tajani matteo salvini

DAGOREPORT - AH, CHE STREGONERIA È IL POTERE: TRAFIGGE TUTTI. SOPRATTUTTO I PARVENU. E COSÌ, DA PALAZZO GRAZIOLI, CHE FU LA SEDE INFORMALE DI GOVERNO E DI BUNGA-BUNGA DI BERLUSCONI PREMIER, SIAMO PASSATI A "VILLA GRAZIOLI" CON LA NUOVA DOVIZIOSA DIMORA DELL’EX ABITANTE DELLA GARBATELLA, DOVE OCCUPAVA CON MADRE E SORELLA DUE DISGRAZIATE CAMERE E CUCINA - UN IMMOBILE CHE STA SOLLEVANDO UN POLVERONE DI POLEMICHE: VILLA O VILLINO? COL SOLITO AGOSTINO GHIGLIA CHE AVREBBE SOLLECITATO GLI UFFICI DELLA PRIVACY DI TROVARE UN MODO PER LIMITARE LE INFORMAZIONI DA RENDERE PUBBLICHE ALLA CAMERA, IN RISPOSTA A UN’INTERROGAZIONE DELLA BOSCHI SULLA RISTRUTTURAZIONE DELLA VILLA – LA SINDROME DI "IO SO' GIORGIA E NUN ME FIDO DE NESSUNO!" HA POI TRASFORMATO LA MAGIONE NEL SUO BUNKER PERSONALE, LONTANO DAGLI SGUARDI E ORECCHIE INDISCRETE CHE INFESTANO PALAZZO CHIGI - TUTTO BENE QUANDO VENGONO CHIAMATI A RAPPORTO I SUOI FEDELISSIMI, MOLTO MENO BENE QUANDO TOCCA AGLI ALTRI, AGLI “ESTRANEI” DELLA CONVENTICOLA MELONIANA. DAL CENTRO DI ROMA PER RAGGIUNGERE “VILLA GRAZIOLI” CI VOGLIONO, IN LINEA D’ARIA, BEN 40 MINUTI DI MACCHINA. ANCHE DOTATI DI SIRENE E LAMPEGGIANTI, È “UN VIAGGIO”…. - VIDEO

simone canettieri giorgia arianna meloni

DAGOREPORT - MASSÌ, CON I NEURONI SPROFONDATI NELLA IRRITABILITÀ PIÙ SCOSSA, ARIANNA MELONI AVEVA URGENTE BISOGNO, A MO’ DI SOLLIEVO, DELL’ARTICOLO DI DEBUTTO SUL “CORRIERONE” DI SIMONE CANETTIERI - MESSA DALLA SORELLA GIORGIA A CAPO DELLA SEGRETERIA DI FDI, ARIANNA NON NE HA AZZECCATA UNA - ALLA PARI DI QUALSIASI ALTRO PARTITO DI MASSA, OGGI FDI SI RITROVA ATTRAVERSATO DA UNA GUERRIGLIA INTESTINA FATTA DI COLPI BASSI, RIPICCHE E SPUTTANAMENTI, INTRIGHI E COMPLOTTI – DALLA SICILIA (CASINO CANNATA-MESSINA) A MILANO (AFFAIRE MASSARI-LA RUSSA), FINO AL CASO GHIGLIA-RANUCCI, DOVE IL FILO DI ARIANNA SI È ATTORCIGLIATO PERICOLOSAMENTE INTORNO AL COLLO - CHE LA SORELLINA NON POSSIEDA LA ‘’CAZZIMMA’’ DEL POTERE, FATTA DI SCALTREZZA E ESPERIENZA, SE N'E' AMARAMENTE ACCORTA ANCHE LA PREMIER. E PUR AMANDOLA PIÙ DI SE STESSA, GIORGIA L’AVREBBE CHIAMATA A RAPPORTO PER LE SCELTE SBAGLIATE: SE IL PARTITO VA AVANTI COSÌ, RISCHIA DI IMPLODERE… - VIDEO

carlotta vagnoli flavia carlini

COME SIAMO POTUTI PASSARE DA ELSA MORANTE E MATILDE SERAO A CARLOTTA VAGNOLI? È POSSIBILE CHE SI SIA FATTO PASSARE PER INTELLETTUALI DELLE FEMMINISTE INVASATE CHE VERGAVANO LISTE DI PROSCRIZIONE ED EVOCAVANO METODI VIOLENTI E LA GOGNA PUBBLICA DIGITALE PER “FARE GIUSTIZIA” DEI PROPRI NEMICI? LA CHIAMATA IN CORREITÀ DEL SISTEMA EDITORIALE CHE HA UTILIZZATO QUESTE “VEDETTE” LETTERARIE SOCIAL DA MILIONI DI FOLLOWER PER VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ – VAGNOLI PUBBLICA PER EINAUDI, FLAVIA CARLINI HA VERGATO UN ROMANZO INCHIESTA SULL’ITALIA DEL GOLPE INFINITO PER SEM (FELTRINELLI) . MA SULLA BASE DI COSA? BASTA AVERE UN MINIMO SEGUITO SOCIAL PER ESSERE ACCREDITATI COME SCRITTORI O DIVULGATORI?