chiamparino appendino

STAPPA UN CHIAMPARINO – IL PRESIDENTE DEL PIEMONTE: "“TORINO NON È UNA CITTÀ NO TAV. PENSARE DI FARE CRESCITA SOSTENIBILE SOLO CON L’ALTA VELOCITÀ È SBAGLIATO. FARLA SENZA È IMPOSSIBILE. CHIARA APPENDINO SI SENTE POCO, AMMINISTRARE NON SIGNIFICA FARSI GUIDARE DALLE CURVE DEI PROPRI ULTRÀ” – IL CONGRESSO DEL PD: "FARLO COSÌ POTREBBE AUTORIZZARE QUALCUNO A PENSARE CHE SIA SOLO UNA RESA DEI CONTI"

Marco Imarisio per il “Corriere della Sera”

 

sergio chiamparino chiara appendino

Sergio Chiamparino, come va nel Piemonte cenerentola del nord Italia?

«Faccia poco lo spiritoso. Stiamo giocando una partita importante. Per noi, e per il Paese».

 

O si fa la Tav o si muore?

«Pensare di fare una crescita sostenibile per il futuro di Torino e del Piemonte solo con la Tav è sbagliato. Farla senza la Tav invece è impossibile».

 

Cos' è cambiato con la manifestazione Sì Tav?

la manifestazione 'si' tav' in piazza castello a torino 9

«È stata una reazione civica a una forzatura tutta politica voluta dai Cinque Stelle in risposta ai malesseri del loro elettorato pugliese deluso dalla vicenda Tap. Hanno cercato di alzare la loro bandiera No Tav su Torino, che invece non è una città No Tav. Come il resto del Piemonte».

 

E dopo quella piazza?

«Spero che gli organizzatori vadano avanti. Stanno subendo attacchi furenti. Non gli viene perdonato il fatto di aver tradotto in mobilitazione un orientamento positivo sulla Tav e contro la decrescita. Ma ormai un risultato è stato ottenuto».

la manifestazione 'si' tav' in piazza castello a torino 4

 

Cosa glielo fa pensare?

«Ora tutti sanno qual è la posta in gioco. L' aria è cambiata».

 

Che cosa sta succedendo a Torino?

«Chiara Appendino si sente poco. E lo dico senza alcuna gioia. Credo che la sindaca sia consapevole del fatto che amministrare una città non significa farsi guidare dalle curve Maratone dei propri ultrà. Ma non ci riesce».

 

Perché non la chiama semplicemente maggioranza?

«Non è così. In ogni partito, in ogni coalizione, ci sono gli ultrà, quelli che perdono di vista il bene comune. Ma sono sempre una minoranza. Anche se a giudicare dai sondaggi sulla Tav, ho il sospetto che questi "ortodossi" dei Cinque Stelle siano un' esigua minoranza».

 

guido montanari chiara appendino

Intanto ci sarà la fascia tricolore alla manifestazione No Tav.

«Il vicesindaco Guido Montanari veniva a urlare sotto la mia finestra a ogni manifestazione contro l' inceneritore, contro la Tav, contro i grattacieli, contro i centri commerciali. Più ultrà di così».

 

Oggi che a quella finestra c' è lui, non ha il diritto di portare la fascia dove gli pare?

«Quella fascia rappresenta l' amministrazione. E soprattutto rappresenta la sindaca, che concede di indossarla su specifica delega. Mi dispiace che Appendino non ne colga il valore simbolico, o non possa farci niente».

 

Come sono i suoi rapporti con la sindaca?

sergio chiamparino

«Collaboriamo ancora, com' è giusto che sia. Ma più passa il tempo, più diventa difficile fingere che la Tav sia un problema laterale, da mettere in un angolo aspettando chissà cosa. Sarebbe una ipocrisia».

 

La sua ricandidatura alla presidenza della Regione Piemonte è ufficiale?

«Prima delle politiche del 4 marzo non ci pensavo proprio.

Dopo, con quel che è successo, non dare la mia disponibilità sarebbe un atto di diserzione».

 

Chi voterà alle primarie del Pd?

la manifestazione 'si' tav' in piazza castello a torino 8

«Bella domanda. I tre candidati principali sono persone affidabili. Ma averne sette ai nastri di partenza, con future alleanze in vista, è già un segnale che preannuncia un congresso rivolto solo a cercare riposizionamenti interni, a fare manovre intestine per mantenere o guadagnare fette di potere, sempre interno, si capisce».

 

Mi raccomando, moderi l' entusiasmo.

«Non ho ancora capito quali sono i progetti per rilanciare una sinistra europea. Al momento non ne vedo. Colgo solo differenze di geometrie interne al Pd, ma non le prospettive comuni per tornare a essere credibili nel Paese».

guido montanari

 

Non è contento che finalmente, ad appena un anno dalle elezioni, si fa il congresso?

«Farlo un paio di mesi dopo le politiche del 4 marzo, come chiedevano gli iscritti, almeno avrebbe permesso di organizzare una opposizione degna di questo nome. Forse ci sarebbe stata persino un' analisi e qualche autocritica.

chiamparino appendino

 

Farlo così, a ridosso delle Europee potrebbe autorizzare qualcuno a pensare che sia solo una resa dei conti per decidere le nuove liste elettorali, senza avere un programma preciso per un appuntamento molto importante».

 

sergio chiamparino chiara appendino 1

Ma qual è il problema, con questo benedetto Pd?

«Abbiamo una classe dirigente cresciuta per sua fortuna in un' epoca dove l' esercizio del potere era in qualche modo scontato. Ne consegue una perenne battaglia interna per posizionarsi meglio. C' è un problema però. Quest' epoca ormai è finita. Lo hanno capito gli elettori. Dovremmo iniziare a capirlo anche noi».

guido montanari 1chiara appendino guido montanarila manifestazione 'si' tav' in piazza castello a torino 6

Ultimi Dagoreport

giovambattista giovanbattista fazzolari vitti

FLASH – ROMA VINCE SEMPRE: IL SOTTOSEGRETARIO FAZZOLARI, DA SEMPRE RISERVATISSIMO E RESTÌO A FREQUENTARE I SALOTTI, ORA VIENE PIZZICATO DA DAGOSPIA NEL “SALOTTO” DI PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA, SPAPARANZATO AI TAVOLI DI “VITTI”, DOVE POLITICI, GIORNALISTI E POTENTONI AMANO ATTOVAGLIARSI (DENIS VERDINI FACEVA LE RIUNIONI LI' E CLAUDIO LOTITO AMA GOZZOVIGLIARE DA QUELLE PARTI, SPILUCCANDO NEI PIATTI ALTRUI) – ANCHE “FAZZO” È ENTRATO NELLA ROMANELLA POLITICA DE “FAMOSE DU’ SPAGHI”: L’EX DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA DELLA REGIONE LAZIO CHIACCHIERA CON UN CANUTO SIGNORE DI CUI VORREMMO TANTO CONOSCERE L’IDENTITÀ. I DAGO-LETTORI POSSONO SBIZZARIRSI: HANNO QUALCHE SUGGERIMENTO PER NOI?

giampaolo rossi rai report sigfrido ranucci giovanbattista fazzolari francesco lollobrigida filini

DAGOREPORT – RAI DELLE MIE BRAME: CHIAMATO A RAPPORTO L'AD GIAMPAOLO ROSSI ALLA CAMERA DEI DEPUTATI DOVE SI E' TROVATO DAVANTI, COL DITO ACCUSATORIO, I PLENIPOTENZIARI RAI DEI TRE PARTITI DI MAGGIORANZA: GASPARRI (FI), MORELLI (LEGA) E FILINI (FDI) CHE, IN CORO, GLI HANNO COMANDATO DI TELE-RAFFORZARE LA LINEA DEL GOVERNO - IL PIÙ DURO È STATO IL SOTTOPANZA DI FAZZOLARI. FILINI SPRIZZAVA FIELE PER L’INCHIESTA DI “REPORT” SUI FINANZIAMENTI DI LOLLOBRIGIDA ALLA SAGRA DEL FUNGO PORCINO - ROSSI, DELLE LORO LAMENTELE, SE NE FOTTE: QUANDO VUOLE, IL FILOSOFO CHE SPIEGAVA TOLKIEN A GIORGIA NELLE GROTTE DI COLLE OPPIO, PRENDE IL TELEFONINO E PARLA DIRETTAMENTE CON LA PREMIER MELONI... - VIDEO

giorgia meloni daria perrotta giancarlo giorgetti

FLASH – GIORGIA MELONI HA DETTO A BRUTTO MUSO AL RAGIONERE GENERALE DELLO STATO, DARIA PERROTTA: “QUESTO È UN ESECUTIVO POLITICO E NON TECNICO”. IL CENTRODESTRA HA GIÀ SILURATO IL DG DEL TESORO, ALESSANDRO RIVERA, HA LIQUIDATO L’EX RAGIONIERE BIAGIO MAZZOTTA E HA ACCOMPAGNATO ALL’USCITA IL DIRETTORE DELLE PARTECIPATE, MARCELLO SALA. ORA SE LA PRENDE ANCHE CON LA FEDELISSIMA DI GIANCARLO GIORGETTI, CHE NON È CERTO UNA PERICOLOSA COMUNISTA, NÉ UNA OSTILE “MANDARINA” IN QUOTA “DEEP STATE”. A DESTRA COSA PRETENDONO DA MEF E RAGIONERIA? CHE SIANO USI A OBBEDIR TACENDO? DAVANTI AI TRISTI NUMERI, NON CI SONO IDEOLOGIE O OPINIONI…

donald trump volodymyr zelensky donald trump nobel pace

DAGOREPORT – DONALD TRUMP È OSSESSIONATO DAL NOBEL PER LA PACE: LE BOMBE DI NETANYAHU SU GAZA E I MISSILI DI PUTIN SULL’UCRAINA SONO GLI UNICI OSTACOLI CHE HA DI FRONTE – CON “BIBI” È STATO CHIARO: LA PAZIENZA STA FINENDO, LA TREGUA NON SI PUÒ ROMPERE E NON CI SONO PIANI B, COME HA RICORDATO AL PREMIER ISRAELIANO MARCO RUBIO (IN GRANDE ASCESA ALLA CASA BIANCA A DANNO DI VANCE) – DOMANI L’ACCORDO CON XI JINPING SU DAZI, TIKTOK, SOIA E NVIDIA (E STI CAZZI DI TAIWAN). IL PRESIDENTE CINESE SI CONVINCERÀ ANCHE A FARE PRESSIONE SUL SUO BURATTINO PUTIN? SE NON LO FARÀ LUI, CI PENSERÀ L’ECONOMIA RUSSA AL COLLASSO…

sangiuliano gasdia venezi giuli

SULLA SPOLITICA CULTURALE DELLA “DESTRA MALDESTRA” – ALBERTO MATTIOLI: “CI RENDEMMO SUBITO CONTO CHE DA SANGIULIANO C’ERA NULLA DA ASPETTARSI, A PARTE QUALCHE RISATA: E COSÌ È STATO. GIULI AVEVA COMINCIATO BENE, MOSTRANDO UNA CERTA APERTURA E RIVENDICANDO UN PO’ DI AUTONOMIA, MA MI SEMBRA SIA STATO RAPIDAMENTE RICHIAMATO ALL’ORDINE - CHE LA DESTRA ABBIA PIÙ POLTRONE DA DISTRIBUIRE CHE SEDERI PRESENTABILI DA METTERCI SOPRA, È PERÒ UN FATTO, E PER LA VERITÀ NON LIMITATO AL MONDO CULTURALE - IL PROBLEMA NON È TANTO DI DESTRA O SINISTRA, MA DI COMPETENZA. CHE BEATRICE VENEZI NON ABBIA IL CURRICULUM PER POTER FARE IL DIRETTORE MUSICALE DELLA FENICE È PALESE A CHIUNQUE SIA ENTRATO IN QUALSIASI TEATRO D’OPERA - (PERCHE' SULL’ARENA DI VERONA SOVRINTENDE - BENISSIMO - CECILIA GASDIA, DONNA E DI DESTRA, SENZA CHE NESSUNO FACCIA UN PLISSÉ?)’’

alessandro giuli pietrangelo buttafuoco arianna giorgia meloni beatrice venezi nicola colabianchi nazzareno carusi tiziana rocca giulio base

''L’ESSERE STATI A CASA MELONI O DI LA RUSSA NON PUÒ ESSERE L’UNICO O IL PRIMO REQUISITO RICHIESTO PER LE NOMINE CULTURALI’’ - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: “SONO TRA LE ANIME BELLE CHE QUANDO GIORGIA MELONI HA VINTO LE ELEZIONI HA SPERATO CHE, AL POSTO DEL PLURIDECENNALE AMICHETTISMO ROMANO DI SINISTRA SI AVVIASSE UN METODO, DICIAMO SUPER-PARTES, APERTO (MAGARI ANCHE SOLO PER MANCANZA DI CANDIDATI) E TESO A DELINEARE UNA CULTURA LIBERALE LEGATA AL PRIVATO O ALLE CONFINDUSTRIE DEL NORD… POVERO ILLUSO. IL SISTEMA È RIMASTO LO STESSO, APPLICATO CON FEROCE VERIFICA DELL’APPARTENENZA DEL CANDIDATO ALLA DESTRA, MEGLIO SE ROMANA DI COLLE OPPIO, PER GENEALOGIA O PER ADESIONE, MEGLIO SE CON UNA PRESENZA AD ATREJU E CON UN LIBRO DI TOLKIEN SUL COMODINO - LE NOMINE DI GIULI, BUTTAFUOCO, CRESPI, VENEZI, COLABIANCHI, BASE & ROCCA, IL PIANISTA NAZARENO CARUSI E VIA UNA INFINITÀ DI NOMI NEI CDA, NELLE COMMISSIONI (IN QUELLA PER SCEGLIERE I 14 NUOVI DIRETTORI DEI MUSEI C’È SIMONETTA BARTOLINI, NOTA PER AVER SCRITTO "NEL BOSCO DI TOLKIEN, LA FIABA L’EPICA E LA LINGUA")