matteo salvini silvio berlusconi mario draghi catasto riforma

CI AVETE ROTTO IL CATASTO - CON LA GUERRA ALLE PORTE DELL’EUROPA, LA NOSTRA POLITICA CONTINUA A LITIGARE SULLA RIFORMA DELLE RENDITE DEGLI IMMOBILI: IERI NUOVO SCONTRO IN COMMISSIONE FINANZE, CON IL CENTRODESTRA CHE HA VOTATO CONTRO. DRAGHI TIENE IL PUNTO: “FACCIANO QUELLO CHE VOGLIONO MA SI VADA AVANTI”. ALLA FINE LA MAGGIORANZA TIENE E LA RIFORMA PASSA, MA PER UN SOLO VOTO

Emilio Pucci per “il Messaggero”

 

riforma del catasto 9

Sulla riforma del catasto non si torna indietro, il governo tira dritto. Palazzo Chigi tiene il punto: «I partiti facciano quello che vogliono ma si vada avanti», il messaggio arrivato ieri pomeriggio alle forze politiche che hanno tentato nuovamente di fare breccia per abbattere il muro di Draghi.

 

Ieri il centrodestra è tornato in trincea ma alla fine lo scoglio in commissione Finanze alla Camera, anche se faticosamente, è stato superato.

matteo salvini silvio berlusconi meme by carli

 

La Lega ha sottoscritto l'emendamento di Alternativa per modificare il comma 1 dell'art. 6 e portato avanti la strategia dell'ostruzionismo. Forza Italia ha lavorato a una mediazione, ha chiesto di mettere da parte i punti divisivi. Di fronte alle resistenze dell'esecutivo ha rinunciato alla mano tesa e si è uniformata in un primo momento aveva ipotizzato di astenersi alle posizioni di Lega e FdI. La battaglia è andata avanti per ore, ago della bilancia i deputati del gruppo misto e Noi con l'Italia.

 

Ma la convergenza tra i partiti della maggioranza e dell'opposizione rappresenta l'ennesimo campanello d'allarme per il presidente del Consiglio. I pontieri hanno consigliato l'ex numero uno della Bce a cambiare metodo, a evitare spaccature, a trovare un punto di sintesi. FI e Lega avevano lavorato a un emendamento che puntava a individuare gli immobili non censiti (i cosiddetti immobili fantasma) e a regolarizzare quelli abusivi.

riforma del catasto 5

 

«Bisognerebbe far pagare chi non ha mai pagato nulla, insistere sulla lotta all'evasione e non preparare una stangata», ha tuonato il leghista Bitonci. «Noi difendiamo la casa degli italiani», insiste l'azzurro Cattaneo.

 

«È gravissimo che il governo, dopo due anni di pandemia e in un contesto di crisi internazionale, voglia creare le condizioni per tassare ulteriormente la proprietà privata», rilancia il capogruppo di Fdi Lollobrigida. Nell'ex fronte rosso-giallo è un fuoco di fila contro il centrodestra. «Scherzano con il fuoco. Indeboliscono il governo e Draghi», dicono dal Pd. «È straniante litigare sulla riforma del catasto in un contesto del genere.

BERLUSCONI MELONI SALVINI

 

Noi abbiamo già detto che siamo assolutamente favorevoli a una digitalizzazione degli uffici del catasto, ma assolutamente contrari ad aumentare le tasse sulla casa», afferma il presidente M5s Conte. Anche il presidente della Commissione Finanze Marattin non cambia idea.

 

IL TIRA E MOLLA

riforma del catasto 7

Da qui il braccio di ferro con la Lega che lo ha accusato apertamente di non essere super partes. Clima di tensione e riunione sospesa. Ormai sulla delega fiscale lo scontro nella maggioranza e tra il governo e il centrodestra ha raggiunto l'apice.

 

E se come sembra il governo dovesse porre la questione di fiducia in Aula non è esclusa una clamorosa rottura. Anche perché gli ex lumbard hanno detto no a riunioni della maggioranza in mancanza di un accordo complessivo, bloccano i lavori, contestano il fatto che il centrodestra è in minoranza sui numeri delle presidenze di Commissioni.

matteo salvini silvio berlusconi

 

«Non è che Pd e M5S danno la linea e la Lega e Forza Italia la subiscono», il refrain. Di fatto dopo l'aut aut del sottosegretario Guerra («O si vota l'articolo 6 o questo governo va a casa») e la sconfitta per 23 a 22 di giovedì, il centrodestra mantiene la promessa delle mani libere. Anche per stringere l'asse in vista delle amministrative.

 

riforma del catasto 2

A preoccupare i governisti ma anche i centristi che speravano di staccare gli azzurri dai sovranisti - è l'atteggiamento dei vertici di FI.

 

«L'art. 6 del disegno di legge sulla delega fiscale è una misura esclusivamente di carattere programmatico e conoscitivo, che non comporta alcuna riforma dell'attuale sistema catastale, alcun aumento o modifica degli estimi», ha provato a spiegare il ministro Brunetta.

 

riforma del catasto 4

Ma è stato lo stesso Berlusconi a imporre un nuovo stop: «Questa è una battaglia identitaria, no a compromessi», ha dettato ai suoi il Cavaliere.

 

I numeri nelle Commissioni restano in bilico, a Montecitorio come a palazzo Madama e anche in Aula sarà battaglia. Ieri nella Commissione Finanze gli equilibri sembravano fossero rovesciati.

 

meme sulla crisi di governo salvini berlusconi meloni

Ma l'ex pentastellata Aprile che era stata sostituita dal deputato Schullian ha ritirato all'ultimo la firma all'emendamento di Alternativa determinando la sconfitta di FI, Lega e Fdi: finisce 23 a 22. E anche gli altri due emendamenti residui presentati dall'opposizione in tarda serata vengono respinti. La riforma del catasto, tema dirimente per il governo Draghi, per ora è salva. 

riforma del catasto 3

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...

zaia stefani salvini meloni fico schlein de luca

DAGOREPORT – L'ESITO DELLE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA E PUGLIA E' GIA’ SCRITTO MA SARA' IMPORTANTISSIMO PER “PESARE” OGNI PARTITO IN VISTA DELLE STRATEGIE PER LE POLITICHE DEL 2027 – I VOTI DELLE VARIE LISTE POTREBBERO CAMBIARE GLI EQUILIBRI INTERNI ALLE COALIZIONI: SE IN CAMPANIA E PUGLIA LE LISTE DI DECARO E DI DE LUCA FARANNO IL BOTTO, PER L'EX ROTTAMATRICE DI ''CACICCHI'' ELLY SCHLEIN SAREBBE UNO SMACCO CHE GALVANIZZEREBBE LA FRONDA RIFORMISTA DEL PD - ANCHE PER CONTE, UN FLOP DEL SUO CANDIDATO ALLA REGIONE CAMPANIA, ROBERTO FICO, SCATENEREBBE LA GUERRIGLIA DEI GRILLINI CHE DETESTANO L'ALLEANZA COL PD - LADY GIORGIA TIENE D’OCCHIO LA LEGA: SE PRECIPITA NEI CONSENSI IN VENETO, DOVE E' STATA FATTA FUORI LA LISTA ZAIA, PROVEREBBE A SOSTITUIRE IL MALCONCIO CARROCCIO CON AZIONE DI CARLETTO CALENDA...