LA CINA È TROPPO VICINA, E CI ALLONTANA DALL’EUROPA – LA PRESENZA DI “STATE GRID OF CHINA” NEL CAPITALE DI CDP RETI È UN GROSSO PROBLEMA: OLTRE A RAPPRESENTARE UN POTENZIALE CONFLITTO CON LE NUOVE NORME EUROPEE SUL GOLDEN POWER, HA GIÀ FATTO SALTARE UN AFFARE DA 920 MILIONI DI EURO PER SNAM IN GERMANIA (IL PRIMO MERCATO ENERGETICO DEL CONTINENTE) – LA SOCIETÀ ITALIANA ERA IN POLE PER ENTRARE NEL CAPITALE DI OPEN GRID EUROPE, UNO DEI PRINCIPALI OPERATORI DELLA RETE DEL GAS TEDESCO. MA IL GOVERNO MERZ HA DETTO NEIN: BERLINO TEME PER LA SICUREZZA DELLE INFRASTRUTTURE CRITICHE. LA STORIA CON LA RUSSIA LO INSEGNA: ABBIAMO DATO A PUTIN IL MONOPOLIO ENERGETICO, E QUELLO POI CI HA INFILATO IL TUBO NEL DIDIETRO…
DAGONEWS
Come scrive, tra le righe, oggi sulla “Stampa” Alessandro Barbera, gli investimenti cinesi in Italia stanno diventando sempre più ingombranti e indigesti, di fronte alla nuova sensibilità europea.
L’Ue prepara un nuovo maxi golden power continentale, per ostacolare (finalmente) la presa del Dragone sull’economia del Continente.
In questo scenario, notava Barbera: “Cosa ne sarà ad esempio della presenza in Italia di State Grid of China, azionista al 35 per cento di Cdp reti, la holding di controllo di Terna, Snam e Italgas?”
Barbera ha poi ricordato come il mondo, in undici anni (l’ingresso dei cinesi in Cdp è del 2014) sia drasticamente cambiato: “Nemmeno la Germania è la stessa: è stato il governo Merz a bocciare l'ingresso di Snam nella rete tedesca proprio per la presenza dei cinesi nel suo capitale”.
Ecco, cosa è successo e perché Berlino ha eretto un muro contro Snam? A spiegarlo bene è stato Gian Maria De Franesco, sul “Giornale” del 16 novembre. L’operazione valeva 920 milioni di euro, e avrebbe portato la società italiana a entrare nel capitale di Open Grid Europe, uno dei principali operatori della rete del gas tedesca.
Scrive De Francesco: “L'esecutivo guidato da Friedrich Merz, già prudente su dossier sensibili come la mancata apertura alla scalata di Unicredit su Commerzbank, teme i rischi per la sicurezza delle infrastrutture critiche.
FRIEDRICH MERZ URSULA VON DER LEYEN
Una linea condivisa da diverse capitali europee, che negli ultimi anni hanno imposto limiti stringenti alla partecipazione di gruppi cinesi in settori strategici come il 5G.
Non è bastato, dunque, il fatto che State Grid esprima un solo consigliere in un cda composto da nove membri: le misure proposte da Snam per rassicurare Berlino non sono state giudicate sufficienti.
Alla fine, per evitare condizioni che l'avrebbero relegata a un ruolo puramente finanziario, l'azienda italiana ha scelto di fare un passo indietro”.
Una beffa e una ricca occasione persa: la Germania è il più grande mercato energetico europeo e, con l’ingresso in Open Grid, Snam avrebbe “contribuito allo sviluppo del corridoio Sud-Nord del gas”
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