COLATA DI CEMENTO SUL BANANA - PAOLO BERLUSCONI E PAOLO ROMANI SONO INDAGATI A MONZA PER ISTIGAZIONE ALLA CORRUZIONE - PER I PM AVREBBERO CERCATO DI CORROMPERE I CONSIGLIERI DI MINORANZA DEL COMUNE PER INSERIRE NEL PIANO REGOLATORE “MILANO 4”, UN PROGETTO DA 220 MILIONI DI EURO DA TRENT’ANNI NEI SOGNI DEL PATONZA PALAZZINARO - ROMANI È STATO NELLA GIUNTA PDL-LEGA COME ASSESSORE ALL’URBANISTICA…

1- INDAGATI PAOLO BERLUSCONI E PAOLO ROMANI
Gabriele Cereda per "Repubblica.it"

Paolo Berlusconi e Paolo Romani, ex ministro dello Sviluppo economico, sono indagati dalla Procura di Monza per istigazione alla corruzione. L'inchiesta coordinata dai sostituti procuratori Manuela Massenz e Donata Costa sta facendo chiarezza sul Piano di governo del territorio (Pgt) della terza città della Lombardia, quando Romani sedeva nella giunta Pdl-Lega in qualità di assessore all'Urbanistica.

MILANO 4, UN BUSINESS DA 220 MILIONI

Secondo l'accusa i due avrebbero cercato di corrompere i consiglieri di minoranza per far passare la variante in consiglio e dare il via libera all'affare Cascinazza: un progetto da trent'anni nei sogni di Silvio Berlusconi, che nell'area verde a sud-est della città vuole realizzare Milano 4. Ma l'indagine sta mettendo sotto la lente di ingrandimento l'intero piano urbanistico del capoluogo brianzolo.

Dovrebbero essere sei i poli urbanistici su cui la magistratura sta indagando, in merito alla concessione di volumetrie in contrasto con la legge 12. A vario titolo, i proprietari delle aree in questione sarebbero legati a società riconducibili all'ex premier. L'indagine prende il via da un esposto delle forze di opposizione, presentato nel giugno dello scorso anno.


2- ARCORE, BERLUSCONI VUOLE MILANO 4 - UN BUSINESS DA 220 MILIONI DI EURO
Da "la Repubblica - Milano" del 10 febbraio 2010

Un investimento da 220 milioni che Idra, l'immobiliare di famiglia del premier, ha presentato alla giunta di centrodestra della cittadina, capitanata da Marco Rocchini, sindaco del Pdl. In cambio del nulla osta il Comune incassa una residenza per anziani e 20 milioni di euro per gli oneri di urbanizzazione

Milano 4 nasce sulle sponde del Lambro, ad Arcore, nella brughiera brianzola. È da sempre il sogno nel cassetto di Berlusconi quello di rinchiudere i suoi possedimenti in un triangolo immobiliare. In principio fu Milano 2, il quartiere di Segrate a immagine e somiglianza di quelli olandesi, poi Milano 3 con i palazzi di Basiglio. Per completare l'opera aveva puntato su Monza, ma dopo un ventennio la Cascinazza è stata venduta e il disegno andato in frantumi. Adesso, rispunta a due passi da Villa San Martino.

Un investimento da 220 milioni che Idra, l'immobiliare di famiglia del premier, ha presentato alla giunta di centrodestra della cittadina, capitanata da Marco Rocchini, sindaco del Pdl. Di fronte a lui, dall'altra parte del tavolo per sponsorizzare l'intervento, l'assessore all'urbanistica della provincia di Monza Antonino Brambilla, Francesco Magnano, geometra e uomo di riferimento di Idra, e il presidente del Parco Valle del Lambro. L'accordo tra le parti è stato raggiunto in fretta.

«Non potevamo fare altrimenti. Sono tanti e tali gli interventi in nostro favore che rinunciare sarebbe stata una pazzia», spiega Moreno Firmo, vicesindaco, ex An. In cambio del nulla osta il Comune incassa una residenza per anziani in cantiere da anni e 20 milioni di euro per gli oneri di urbanizzazione. Necessaria ristrutturare l'antica sede del municipio e a raddrizzare la viabilità. «Strozzati dal patto di stabilità non abbiamo i mezzi per intervenire. Ora la città si rimette in moto», confida il primo cittadino. Tra gli altri ci sono anche i soldi per un sottopasso automobilistico, dove oggi c'è il passaggio a livello della ferrovia che taglia il paese.

«Avveniristico». Così definisce il progetto chi lo ha visto. 25 palazzi da tre piani, 400 appartamenti, tutti in classe energetica A. 150mila metri cubi che ospiteranno 1.200 nuovi residenti, poco meno di un decimo della popolazione attuale. Come contropartita anche una quota di appartamenti, ancora da stabilire, ad affitto calmierato per famiglie in difficoltà. Del complesso fanno parte anche un centro sportivo d'avanguardia, una Milanello in miniatura, e un'area feste. L'ultima perla edilizia di Berlusconi sorgerà nei 300mila metri quadri acquistati negli anni Ottanta insieme con Villa San Martino: un'area all'interno del Parco del Lambro, zona di interesse regionale, sottoposta a vincolo e oggi destinata a uso agricolo.

Per il via libera occorre cambiare la destinazione d'uso, modifica che spetta a Regione e Parco della Valle del Lambro. Anche in quest'ultimo, in plancia di comando siede un uomo del Pdl, Emiliano Ronzoni. Gli incontri per sbloccare la situazione cominceranno la prossima settimana. «Su Arcore si stanno abbattendo colate di cemento e speculazione», chiosa Fausto Perego, consigliere locale del Pd.

 

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