sergio mattarella

MA QUINDI COM’È STO PRESIDENZIALISMO? – LA PROPOSTA DI RIFORMA COSTITUZIONALE DEL CENTRODESTRA PREVEDE L’ELEZIONE DIRETTA DEL CAPO DELLO STATO. COME IN FRANCIA O NEGLI STATI UNITI, PER INTENDERSI – A DIFFERENZA DEL PARLAMENTARISMO, NELLA REPUBBLICA PRESIDENZIALE IL PRESIDENTE HA GRANDI POTERI E PUÒ AGIRE LIBERAMENTE – COME TUTTE LE FORME DI GOVERNO HA I SUOI PRO E CONTRO: IL VANTAGGIO È LA “MASSIMA LEGITTIMITÀ” RICONOSCIUTA AL PRESIDENTE E IL RAFFORZAMENTO DELLA SEPARAZIONE DEI POTERI. MA NON RISOLVEREBBE IL PROBLEMA DELL’INSTABILITÀ POLITICA…

 

 

 

Da www.corriere.it

 

mattarella meme le bimbe di sergio mattarella 8

«Elezione diretta del presidente della Repubblica». Recita così il primo punto del terzo capitolo di proposte del centrodestra in vista delle Politiche del 25 settembre. I tre leader della coalizione Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Silvio Berlusconi puntano su una riforma della Costituzione che superi la Repubblica parlamentare — «La sovranità appartiene al popolo», recita l’articolo 1 della Carta, che esprime la sua volontà eleggendo il Parlamento — e preveda invece una Repubblica presidenziale. Una proposta che — complici le parole del leader di Forza Italia (per Berlusconi «con il presidenzialismo Sergio Mattarella dovrebbe dimettersi») — ha già scatenato la polemica politica. Ma che cos’è nello specifico il presidenzialismo e cosa significherebbe per l’Italia?

 

La forma di governo

La Repubblica presidenziale, o il presidenzialismo, è una forma di governo in cui il potere esecutivo si concentra nella figura del presidente che è sia il capo dello Stato sia il capo del governo: una figura eletta direttamente dai cittadini che ha il compito di formare il governo.

BERLUSCONI SALVINI MELONI - MEME

 

Essendo capo di Stato, il presidente non ha bisogno di un voto di fiducia parlamentare perché, avendo già ottenuto il voto della maggioranza dei cittadini non necessita della legittimazione dei loro rappresentanti.

 

Tra i Paesi che hanno una Repubblica presidenziale ci sono gli Stati Uniti, l’Argentina, il Cile, il Brasile, il Messico, l’Uruguay, il Costa Rica e la Corea del Sud. La Repubblica italiana, invece, è parlamentare (come ad esempio la Germania, la Grecia, l’Irlanda o la Finlandia): prevede quindi la centralità delle due Camere elette dai cittadini.

 

A loro volta, i deputati e i senatori eleggono il presidente della Repubblica che poi attribuisce il compito di formare il governo a un presidente del Consiglio incaricato. Se il premier riesce a formare il governo, deve poi necessariamente ottenere la fiducia dei due rami del Parlamento. Nella Repubblica parlamentare, a differenza di quella presidenziale, il presidente della Repubblica, non eletto dal popolo, è una figura di garanzia.

 

Il ruolo del presidente

SERGIO MATTARELLA EMMANUEL MACRON

Nella Repubblica presidenziale il presidente è quindi la massima autorità, perché è contemporaneamente capo di stato e di governo ed è anche legittimato dal voto popolare. A differenza del parlamentarismo, nella Repubblica presidenziale il presidente ha grandi poteri e può agire liberamente: può porre il veto alle decisioni delle Camere e svolgere alcuni compiti legislativi, dirige la politica estera dello Stato, nomina gli alti funzionari. La sua rimozione può essere ottenuta solo con un impeachment attraverso il quale il presidente viene rimosso in caso di reato: alla messa in stato d’accusa deve seguire un processo. Il Parlamento non ha la capacità di rimuovere il presidente ma il presidente non può sciogliere il Parlamento a suo piacimento.

 

giovanni grasso sergio mattarella ugo zampetti

L’esempio francese

Per quanto riguarda l’elezione delle cariche, nella Repubblica presidenziale si tengono due elezioni distinte e a suffragio universale: un voto per eleggere il presidente e un voto per eleggere il Parlamento. Di conseguenza, possono verificarsi casi in cui la maggioranza delle Camere non coincide con il partito del presidente, creando così una maggiore separazione dei poteri. Il presidente sceglie liberamente i ministri, i segretari e la denominazione che hanno i membri del suo gabinetto.

 

La Francia, ad esempio, è una Repubblica semi-presidenziale: il potere esecutivo è condiviso dal presidente della Repubblica e dal primo ministro. Il primo viene eletto a doppio turno direttamente dal popolo e nomina il secondo sulla base del risultato delle urne. In Francia, appunto, si tengono elezioni separate per eleggere le due cariche ed è possibile, quindi, una coabitazione tra un presidente di un partito e una maggioranza opposta (l’ultimo caso è avvenuto tra il presidente neogollista Jacques Chirac e il primo ministro socialista Lionel Jospin dal 1997 al 2002) .

VERTICE CENTRODESTRA A MONTECITORIO

 

Vantaggi e svantaggi del sistema presidenziale

Tra i punti di forza della Repubblica presidenziale elencati dai costituzionalisti c’è proprio la «massima legittimità» riconosciuta al presidente grazie all’elezione popolare. Altri vantaggi sono il rafforzamento della separazione dei poteri e l’indipendenza del Parlamento: il presidente e le Camere sono scelti in elezioni diverse e nessuno dei due può interferire con l’altro; il Parlamento, inoltre, non dipende dal partito di maggioranza nella Camera legislativa.

mattarella meme le bimbe di sergio mattarella 4

 

Tra gli svantaggi elencati spesso dai costituzionalisti, invece, al primo posto è segnalata sempre l’instabilità politica, citando come esempio le situazioni di tensione e i colpi di Stato che si sono verificati nei Paesi dell’America Latina. Altro svantaggio segnalato, la mancanza di pluralismo: nelle Repubbliche presidenziali è molto accentuata la tendenza al bipartitismo.

sergio mattarella annuncia lo scioglimento delle camere mattarella meme le bimbe di sergio mattarella 7mattarella meme le bimbe di sergio mattarella 6mattarella meme le bimbe di sergio mattarella 1mattarella meme le bimbe di sergio mattarella 3mattarella meme le bimbe di sergio mattarella 2mattarella meme le bimbe di sergio mattarella 5

Ultimi Dagoreport

alessandro giuli lucia borgonzoni manuela cacciamani mazzi rampelli giulio base film albatross 2025albatross angelo mellone perla tortora paolo petrecca alma manera

DAGO-CAFONAL! - DAI FRATELLI WARNER DI HOLLYWOOD AI FRATELLI D’ITALIA DI CINECITTÀ, IL CIAK È A DESTRA! - E VOILÀ! DOMANI SUGLI SCHERMI DEL BELPAESE ARRIVA "ALBATROSS", IL NUOVO IMMAGINARIO CAPOLAVORO DI GIULIO BASE, MARITATO TIZIANA ROCCA - ALL’ANTEPRIMA ROMANA, GOVERNO IN PRIMA FILA: TAPPETO ROSSO PER IL MINISTRO GIULI-VO DEL “PENSIERO SOLARE”; AVANTI I DIOSCURI RAI, ROSSI E MELLONE, FATE LARGO AL “GABBIANO SUPREMO” DI COLLE OPPIO, FABIO RAMPELLI, CON MOLLICONE DI SCORTA - NEL FOYER DEL CINEMA SI SBACIUCCHIANO PAOLO PETRECCA, DIRETTORE DI RAI SPORT, E L’AMATA ALMA MANERA - SE LUCIA BORGONZONI TIMBRA IL CARTELLINO PER LA LEGA, A TENERE ALTO IL PENNONE DI FORZA ITALIA C’È MAURIZIO GASPARRI, NEL '70 SEGRETARIO PROVINCIALE DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ – PER I DUE PRODUTTORI, PAOLO DEL BROCCO (RAI CINEMA) E GENNARO COPPOLA (COMPAGNO DI MANUELA CACCIAMANI, PRESIDENTE DI CINECITTA'), ‘STO “ALBATROSS” DI GIULIO BASE DEVE SUSCITARE VERAMENTE “GRANDE ATTENZIONE” VISTO CHE IL 18 GIUGNO SCORSO SAREBBE AVVENUTA UNA PROIEZIONE PRIVATA DEL FILM ALLA PRESENZA DI IGNAZIO LA RUSSA E DI SISTER ARIANNA MELONI…

cetrioloni per l italia - meme by edoardo baraldi giorgia meloni economia crisi soldi

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI PUÒ FARE TUTTE LE SMORFIETTE CHE VUOLE MA A NATALE RISCHIA DI TROVARE SOTTO L'ALBERO UN'ITALIA IN GRANDE DIFFICOLTA' ECONOMICA. E SE I CITTADINI TROVERANNO LE TASCHE VUOTE, ANCHE IL PIU' INCROLLABILE CONSENSO PUO' SGRETOLARSI - IL POTERE D'ACQUISTO AUMENTA DELLO 0,9% ORA, MA NEGLI ULTIMI ANNI È CROLLATO DEL 20% - DA UN LATO L'INFLAZIONE TORNA A CRESCERE, DALL'ALTRO IL PIL CALA. E DAL 2026, CON LA FINE DEL PNRR, CHE HA "DROGATO" IL PRODOTTO INTERNO LORDO, LA SITUAZIONE NON POTRÀ CHE PEGGIORARE. SENZA CONSIDERARE L'EFFETTO TSUNAMI DEI DAZI DI TRUMP SU OCCUPAZIONE ED EXPORT - SE CI FOSSE UN'OPPOSIZIONE DECENTE, MARTELLEREBBE OGNI GIORNO SU QUESTI TEMI: SALARI DA FAME, TASSE CHE CONTINUANO A SALIRE, ECONOMIA CHE RISTAGNA. MA LA PRIORITÀ DI SCHLEIN SONO I GAY UNGHERESI E QUELLE DI CONTE E' FARE IL CANDIDATO PREMIER DEL CAMPO LARGO...

matteo salvini giorgia meloni antonio tajani

DAGOREPORT - MALGRADO UN’OPPOSIZIONE SINISTRATA E SUPERCAZZOLARA, L’ESTATE DELLA DUCETTA È  MOLESTATA DA BRUTTI PENSIERI - SE IN EUROPA CERCA DI DEMOCRISTIANIZZARSI, IN CASA LA MUSICA CAMBIA. SE PRENDE UNA SBERLA ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, LA PREMIER TEME CHE UNA CADUTA POSSA TRASFORMARSI NELL’INIZIO DELLA FINE. COME È ACCADUTO AL PD DI RENZI, ALLA LEGA DI SALVINI, AL M5S DI DI MAIO. DI COLPO, DALL’ALTARE ALLA POLVERE - ECCO IL PESANTE NERVOSISMO PER LE CONTINUE “STONATURE” DEL TROMBONISTA SALVINI, CHE VEDE LA SUA LEADERSHIP MESSA IN PERICOLO DAL GENERALISSIMO VANNACCI. OPPURE QUELLE VOCI DI UN CAMBIO DI LEADERSHIP DI FORZA ITALIA, STANCHI LOS BERLUSCONES DI VEDERE TAJANI COL TOVAGLIOLO SUL BRACCIO AL SERVIZIO DELLA SORA GIORGIA. OCCORRE UN NUOVO MARINAIO AL TIMONE PER CAMBIARE ROTTA: ETTORE PRANDINI, PRESIDENTE DELLA COLDIRETTI? - QUESTA È LA CORNICE IN CUI SI TROVA OGGI IL GOVERNO MELONI: TUTTO È IN MOVIMENTO, NULLA È CERTO…

ferragni city life

CHE CRASH! DA CASA FERRAGNI ALL’INSEGNA DI GENERALI, LA CADUTA DELLA MILANO CITY LIFE - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: ‘’SI È PASSATI DALLA MILANO INDUSTRIALE A QUELLA DEI CREDULONI DEL PANDORO, PER FINIRE ALLA CADENTE MILANO FINANZIARIA ORA CHE MPS VUOL PRENDERSI MEDIOBANCA PER PRENDERSI GENERALI - NEL BANDO PER CITY LIFE L’ACCORDO IMPONEVA CHE “IL 50% DELL’AREA FOSSE DESTINATA A VERDE PUBBLICO”. ECCOME NO! RENZO PIANO PRESENTÒ UN PROGETTO METÀ VERDE E METÀ CON UN GRATTACIELO E QUALCHE CASA. LO BOCCIARONO. SI SPALANCARONO COSÌ LE PORTE AD ALTRI ARCHISTAR: LIBESKIND, HADID E ISOZAKI. E COSÌ CITY LIFE È DIVENTATA UN NON-LUOGO, UN DUBAI SHOPPING MALL DIVENUTO UTILE ALLA COLLETTIVITÀ GRAZIE AL COVID, PERCHÉ LÌ CI FACEVANO LE VACCINAZIONI...

mediobanca mediolanum massimo doris nagel

MEDIOSBANCA! – BANCA MEDIOLANUM ANNUNCIA LA VENDITA DELLA SUA QUOTA DEL 3,5% IN MEDIOBANCA A INVESTITORI ISTITUZIONALI. E A NAGEL, ALLE PRESE CON L’OPS DI MPS, VIENE MENO IL PRIMO SOCIO DELL'ACCORDO DI CONSULTAZIONE TRA AZIONISTI – ERA UNA MOSSA PREVISTA DAL MOMENTO CHE L’EVENTUALE FUSIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI TRASFORMEREBBE IL CORE BUSINESS DI PIAZZETTA CUCCIA NELLA GESTIONE DEL RISPARMIO, ANDANDO A SBATTERE CON L’IDENTICA ATTIVITÀ DELLA BANCA DI DORIS E BERLUSCONI….

mattarella nordio meloni giorgia carlo sergio magistrati toghe giudici

DAGOREPORT - MENTRE ELLY SCHLEIN PENSA DI FARE OPPOSIZIONE VOLANDO A BUDAPEST A SCULACCIARE ORBAN PER I DIRITTI DEI GAY UNGHERESI, GIORGIA MELONI E I SUOI FRATELLI D’ITALIA SI RITROVANO DAVANTI UN SOLO "NEMICO": LA COSTITUZIONE - SE DALLA CORTE DEI CONTI ALLA CASSAZIONE C'E' IL MATTARELLO DI MATTARELLA, LA MUSICA CAMBIA CON LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA DI NORDIO - UNA VOLTA CHE IL PARLAMENTO APPROVERÀ LA “SEPARAZIONE DELLE CARRIERE” DI GIUDICI E PM, S’AVANZA IL RISCHIO CHE LE PROCURE DIPENDERANNO DAL MINISTERO DI GIUSTIZIA - ULTIMA SPES È IL REFERENDUM CONFERMATIVO CHE PER AFFONDARE UNA LEGGE DI REVISIONE COSTITUZIONALE NON  STABILISCE UN QUORUM: È SUFFICIENTE CHE I VOTI FAVOREVOLI SUPERINO QUELLI SFAVOREVOLI - ECCO PERCHE' IL GOVERNO MELONI HA LA COSTITUZIONE SUL GOZZO...