1. COME NAZIONE NON ESISTIAMO PIÙ. PRIVI DI MONETA E CON LE LEVE FISCALI IN MANO ALLA TROIKA. SENZA POLITICA ECONOMICA E SENZA UNA VERA POLITICA ESTERA AUTONOMA. COME DIMOSTRATO DAI RIFLESSI ITALIANI DELLE INTERCETTAZIONI DEL DATA-GATE 2. LA SITUAZIONE COMUNQUE È SOTTO CONTROLLO, DICONO I GIORNALI. ‘’LA REPUBBLICA’’ DEGLI ILLUMINATI NON NEGA LO SCANDALO, MA POMPA IN PRIMA PAGINA IL PISTAROLO DE’ NOANTRI, BONINI CARLO, E RIMETTE SUBITO LE COSE A POSTO: “ECCO COME GLI USA SPIANO L’ITALIA. ‘MA LO FACCIAMO SOLO PER PROTEGGERVI’. LA NSA AL COPASIR: ‘GRAZIE A NOI SVENTATO ATTACCO A NAPOLI”. COME NO, DEVIATI ANCHE DIVERSI ASTEROIDI 3. LO SCRITTORE ALAIN TOURAIN: “E’ UNA FIERA DELL’IPOCRISIA. PRESTO TUTTO SARÀ DIMENTICATO SENZA CHE SIA STATO FATTO NULLA. GLI STATI NON RISPONDONO A NESSUNA ‘MORALITÀ’, NEPPURE LA FRANCIA CHE SI VANTA DI ESSERE LA CULLA DEI DIRITTI UMANI”

a cura di COLIN WARD (Special Guest: Pippo il Patriota)

1 - OCCU(S)PY ITALIA
Come nazione non esistiamo più. Privi di moneta e con le leve fiscali in mano alla Troika. Senza politica economica e senza una vera politica estera autonoma, come dimostrato dal pasticcio degli F-35, dalla vicenda dei due marò in India, dal caso Ablyazov e, adesso, dai riflessi italiani del Datagate. L'Italia ormai è soltanto un groviglio di rotonde e di cantieri che ci parla dal TomTom con voce preimpostata.

Siamo solo una schermata su Google Maps, che per altro è registrato negli Usa. Ecco, siamo registrati negli Usa. Forse domani lo scoprirà perfino il Copasir, su segnalazione del Garante della Privacy, a sua volta attivato dal Codacons al quale si era rivolta una casalinga di Voghera che denunciava problemi con la chat di Google.

La situazione comunque è sotto controllo, dicono i giornali. La Repubblica degli Illuminati non nega lo scandalo, ma pompa in prima pagina i famosi muscoli di Aspenio: "Letta agli Usa: la verità sul Datagate. Spionaggio, oggi confronto premier-Kerry. Così la Nsa ci intercettava. Il garante della privacy invita il governo a intervenire. Grasso: faremo rispettare le nostre leggi. Il dossier all'esame del comitato servizi".

Dentro, da segnalare le amare e sacrosante parole di Alain Tourain, quando gli domandano della protesta di Hollande con Washington e della sua richiesta che l'Europa approvi nuove regole: "E' una fiera dell'ipocrisia. Mi piacerebbe pensare che succederà ma già so che presto tutto sarà dimenticato senza che sia stato fatto nulla.

Gli Stati non rispondono a nessuna ‘moralità', neppure la Francia che si vanta di essere la culla dei diritti umani" (p. 2). Dopo questa bella intervista passa il pistarolo de' noantri, Bonini Carlo, e rimette le cose a posto: "Ecco come gli Usa spiano l'Italia. ‘Ma lo facciamo solo per proteggervi'. La Nsa al Copasir: ‘Grazie a noi sventato attacco a Napoli" (p. 3). Deviati anche diversi asteroidi.

Sul Corriere è assai istruttivo leggere l'intervista a Vincent Cannistraro, ex capo della Cia per l'Italia: "Siamo tutti ascoltati dal Grande Orecchio. Non credo che Roma possa esser stata risparmiata. L'Italia produce sistemi analoghi al nostro e li vende a terzi. Il vostro governo ne è al corrente. Una volta si diceva: ‘Taci, il nemico ti ascolta'. Adesso si dice: ‘Taci, l'amico ti ascolta". E ancora: "Megadata" è stato creato unicamente per sconfiggere il terrorismo, ma è chiaro che viene adoperato anche per altro, sebbene non con la frequenza e la vastità di cui ci accusate" (p. 15).

La Stampa del very american journalism neppure cita l'Italia nel richiamino in prima sullo scandalo "Usa-Francia" e si limita a confezionare un pezzullo così titolato: "Ma gli 007 italiani minimizzano. ‘Da noi nessuna pratica illegale'. Lettera del Garante della privacy a Letta: ‘Accertare se sono stati spiati cittadini" (p. 2 e non P2, fare attenzione).
Comicità involontaria sul Messaggero: "Lo scandalo degli italiani spiati. Altolà del Garante sul Datagate" (p. 1). Panico al Pentagono per la minaccia del soldato Antonello.

2 - NON FA SOSTA LA SUPPOSTA
Allarme degli allarmi da uno degli indicatori più idioti del pianeta: il famoso Pil. E però il Ministero Globale della Paura, attraverso l'Alto Sottosegretariato alla Recessione Globale, comunica: "L'Italia non è più tra gli 8 Grandi, superata nel Pil anche dalla Russia. Entro 5 anni fuori dalla top ten. Ben presto ci scavalcheranno India e Canada. Restiamo nel G8 per ragioni politiche" (Repubblica, p. 6).

Poi si torna sulla terra grazie a questo pezzo della Stampa: "Pensioni, stop da 4,1 miliardi. Conto salato tra mancata indicizzazione e tasse: chi prende 1120 euro al mese ne perde 300" (p. 6). Se è davvero così, non sono mica pochi. Anche il Messaggero, che la spara a tutta prima, squaderna in conti sulle pensioni congelate.

Sul Sole 24 Ore, lungo intervento dell'Ingegner Cidibbì. Il padrone di Repubblica, dopo essersi auto-citato per una colonna con la consueta eleganza, torna a chiedere l'introduzione di una tassa patrimoniale per finanziare la riduzione del cuneo fiscale (p. 1). Forse bisognerebbe parlarne.

3 - MAESTA', SI SENTE BENE?
Dunque, ieri Re Giorgio se l'è presa con il Cetriolo Quotidiano, colpevole di aver riportato voci arcinote sulla famosa Trattativa Stato-Berlusconi, e dal Quirinale hanno sparato un'irritata nota "ad giornalem". Sull'attenti i corazzieri del Corriere, guidati dal maresciallo Marzio Breda: "Un patto sulla grazia? Ridicole panzane'. Nota del Colle sul presunto accordo segreto per ‘salvare' Berlusconi". "Nel capo dello Stato è prevalsa l'idea, e la speranza, di mettere finalmente ‘un punto fermo su quelle illazioni prive di fondamento'. Perché lui non briga per aiutare, né per fregare, nessuno" (p. 5). E che diamine, ben detto! E adesso, tutti a mensa.

Il Cetriolo Quotidiano risponde con un bel titolone in prima: "Le ‘panzane' di Napolitano. Il Fatto riporta le accuse dei falchi del Pdl al presidente sul patto tradito di graziare Berlusconi ‘motu proprio'. Il capo dello Stato perde la testa e insulta il nostro giornale per smentirli. Peccato che non abbia aperto bocca quando altri scrissero le stesse cose o quando B. lo chiamò ‘inaffidabile' e minacciò di ‘rivelare tutte le sue promesse" (p. 1).
Seduto in platea, il Giornale gode a manetta: "Il Quirinale si sente assediato. E Napolitano perde le staffe. Il tabù che cade. Il presidente è diventato attaccabile. E va giù nei sondaggi" (p. 3).

4 - NANO DECADENCE
E a proposito del nostro amato Cainano, ecco le ultime da Hardcore: "Decadenza, il voto a fine novembre per evitare trappole sulla manovra. Alfano: meglio tempi lunghi. L'ex premier ancora incerto se ricorrere in Cassazione contro l'interdizione" (Repubblica, p. 15). Per la Stampa, confetti in arrivo: "Sconto sugli alimenti a Veronica. Berlusconi, nozze più vicine. Per il divorzio è quasi fatta" (p. 10).

Oggi a Napoli, intanto, come ricorda Sara Menafra sul Messaggero, il Banana rischia di essere mandato a processo per la famosa compravendita di senatori che doveva servire a far cadere Prodi (p. 6)

5 - CON LA BINDI SPAVENTEREMO LA MAFIA
Di lotta a Cosa Nostra non sa praticamente una mazza, però nessuno fa la faccia feroce come lei. Specie al Cainano di Hardcore. Rosy Bindi alla presidenza della Commissione antimafia, in compenso, è un bel problema per le larghe intese. Terrorizzato il Corriere delle banche che si dispera in prima pagina: "Divisi anche sull'Antimafia. Il centrodestra chiede le dimissioni, no dell'esponente pd. I renziani: un'occasione persa". Poi passa padre Massimo Franco e segnala "il nuovo passo avanti del Partito della Crisi".

Anche su Repubblica, le ricadute del pasticcio di San Macuto sul governino di Lettanipote: "L'ira di Berlusconi contro il Pd. ‘Vogliono provocarmi e aprire la crisi'. Lo stop di Alfano: non rompo con Silvio se Letta non mi dà garanzie. Il vicepremier non si sente più sicuro: ‘Renzi potrebbe aprire la crisi e io resterei nel guado" (p. 11). Il Giornale di Sallustioni passa subito all'incasso: "Con la Bindi all'Antimafia il Pd vuole indebolire Letta. I renziani: non ha i requisiti giusti" (p. 2).

6 - SCIOLTA CIVICA
Sul giornale di Calta-papà, la saga finale del Rigor Montis: "Scelta civica rompe con l'Udc ma il partito ora è spaccato. A notte fonda il direttivo vota a maggioranza: ‘Non ci sono più le condizioni per l'alleanza'. L'ira di Mauro, Dellai e Olivero: è un errore. I dissidenti pronti a lasciare il gruppo al Senato. Si dimette anche la vice presidente Merloni" (Messaggero, p. 7).

Approfitta del casino lo scrittore Edoardo Nesi, eletto alla Camera con Scelta Civica, che in un'intervista a Repubblica annuncia il cambio di partito: "Passo con Renzi, lui è l'unica possibilità. Finita l'esperienza di Monti, dentro e fuori al Parlamento le persone con le quali mi trovo meglio sono i renziani" (p. 14). Sanno sempre dove andare a mangiare?

7 - TELECOM-MEDIA E ALI-TAGLIA
Fervono le manovre intorno a quel che resta della Telecom privatizzata all'italiana. Il Corriere delle banche creditrici racconta: "Telecom, missione americana per Fossati. Si prepara il duello per l'assemblea. Telefonica arruola i cacciatori di deleghe. La Cassa depositi rilancia sulla rete. Nei colloqui con il governo l'ipotesi di un bond per finanziare l'acquisto" (p. 29).

Manovre alla disperata anche intorno a quella macchina da debiti che è la nostra ex compagnia di bandiera: "Alitalia, la via dell'Asia senza Air France. Gli esperti: partner estero, ma il contribuente rischia di pagare ancora. Etihad la soluzione preferita, Emirates è più complessa" (Stampa, p. 19). Per il Messaggero, "Ultimatum di Air France, subito il team per il nuovo piano. ‘Pur bocciando il piano di Del Torchio abbiamo sostenuto la compagnia, ora ci dovete ascoltare" (p. 15).

8 - ULTIME DAI LIGRESTOS
Non vuole andare a fondo da solo, il finanziere di Paternò foraggiato per anni allo scopo di puntellare la cosiddetta Galassia del Nord. "Causa Fonsai, Ligresti si difende e accusa tutti. ‘La compagnia se la prende con noi, ruolo centrale di Mediobanca e Unicredit'. Il giudice si riserva di decidere sul sequestro da 245 milioni" (Corriere di Nego Nagel, p. 33).

9 - IL SENSO DEL COMPAGNO SPOSETTI PER IL LAVORO
Figura di cacca di dimensioni storiche per il compagno "S", quello che raccattava i soldi del Piddimenoelle. La racconta il Cetriolo: "La Consob ad personam di Sposetti. Un emendamento del senatore Pd salva l'assunzione di un funzionario della commissione. L'ex tesoriere democratico: "L'ho presentato proprio su richiesta del manager. L'avevo conosciuto al ministero'. I sindacati insorgono: ‘Spregio per le sentenze dei tribunali" (p. 6).

colinward@autistici.org

 

ENRICO LETTA E ALFANO NEL GIORNO DELLA FIDUCIA AL GOVERNO FOTO LAPRESSE alfano e letta duo extra hollande smorfia Snowden x CARLO DE BENEDETTI DA FABIO FAZIONapolitano e Berlusconi addormentato SIlvio Berlusconi e Veronica Lario nozze di silvio berlusconi veronica larioRosy Bindi Mario Monti discute con il portavoce del suo partito Andrea Olivero LIGRESTI CON LE FIGLIEUgo Sposetti e consorte

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