fausto bertinotti

COMUNISTI & LIBERAZIONE - BERTY-NIGHTS ECCITA LA FOLLA CIELLINA: ''DOBBIAMO PORCI LA QUESTIONE DELLA FEDE. IL MEETING MI RICORDA LA FESTA DELL'UNITÀ''. E IL PUBBLICO GLI DEDICA UN'OVAZIONE (VIDEO) - C'È LA PAUSA ESTIVA DELLE CENE ROMANE, E DA QUALCHE PARTE BISOGNA PURE ANDARE

VIDEO - OVAZIONE PER BERTINOTTI AL MEETING CL

 

 

Francesco Gilioli per www.repubblica.it - Grandi ovazioni da parte del popolo di Cl nei confronti di Fausto Bertinotti. L'ex segretario di Rifondazione comunista è apparso a suo agio al Meeting di Rimini, ha dialogato a lungo con i moltissimi credenti che hanno riempito la sala per ascoltarlo. "Dobbiamo porci il tema della fede, del senso della vita umana rispetto a una meta. Per chi ha l'ambizione, a questa tarda età, di dirsi ancora comunista, l'imprevisto è tutto ciò che ci può salvare"

 

 

"LA SINISTRA SI È DISFATTA DELLA STORIA, CL NO". BERTINOTTI INFIAMMA LA PLATEA DEL MEETING DI RIMINI

BERTINOTTI AL MEETING BERTINOTTI AL MEETING

Gabriella Cerami per www.huffingtonpost.it

 

La prima volta era stato osservato con un po' di diffidenza, ma a distanza di due anni Fausto Bertinotti, ex leader di Rifondazione comunista, torna davanti al popolo di Comunione e liberazione e per lui fioccano applausi convinti. Ad ascoltarlo, durante il convegno "Futuro della tradizione" ci sono almeno 1500 persone e Bertinotti si lascia coinvolgere e coinvolge il pubblico criticando la sinistra e ciò che è diventata:

 

"Sarà significativo che la mostra sul 1917 la faccia il Meeting di Cl e non una forza politica di sinistra... Questo perché nella storia di Comunione e Liberazione la tradizione è viva, mentre certa sinistra se ne è disfatta diventando colpevole di una damnatio memoriae". Applauso facile. Colui che un tempo dai ciellini era guardato come il nemico, oggi considera un valore il suo rapporto personale con il 'capo' del movimento di don Giussani, monsignor Julian Carron e non si tira indietro dicendo che "dobbiamo porci il tema della fede".

BERTINOTTI AL MEETING BERTINOTTI AL MEETING

 

Bertinotti cita anche Papa Francesco, lo stesso don Carron, ma anche Giuseppe Dossetti ed il subcomandante Marcos, senza però dimenticare di essere uno "che ha ancora in tarda età l'ambizione di dirsi comunista". Sostiene che la cosa che di più gli interessa di Cl "è la formazione di un popolo. A me ricorda la storia migliore, quella delle feste dell'Unità, dell'organizzazione comunitaria e degli scioperi". Il riferimento è ai tempi passati, perché parlando del presente osserva che dentro la sinistra italiana, quella rappresentata nelle istituzioni, ci sono "nomi che non dicono più nulla di emozionante". È avvenuta una "mutazione genetica" e ora apparse come una "nebulosa" che "non riesce più a rinnovarsi".

 

L'ex leader di Rifondazione comunista si dice esterno alla "dialettica politica del Paese" ("se ne parliamo ancora posso uscire..."); ma attacca ancora una la politica di oggi "che non indica una meta, che risente della progressiva 'cosificazione' dell'umanità" ed è caratterizzata da "un pensiero debole che produce persone deboli e popoli disarmati". Un messaggio che piace ai ciellini, che lo ascoltano e con il comunista interloquiscono in una critica del presente e nella condivisione che "la fede è il problema di sapere dove andare". Quindi, "dobbiamo porci il tema della fede, del senso della vita umana rispetto a una meta. Per chi ha l'ambizione, a questa tarda età, di dirsi ancora comunista, l'imprevisto è tutto ciò che ci può salvare". E il popolo di Cl fa un'ovazione a chi si definisce comunista.

Fausto Bertinotti Fausto Bertinotti fausto e lella bertinotti foto andrea arrigafausto e lella bertinotti foto andrea arriga

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