daniela santanche canio mazzaro

LA CONSOB HA INFLITTO SANZIONI AMMINISTRATIVE PER QUASI MEZZO MILIONE DI EURO A DANIELA SANTANCHÈ, AL SUO EX COMPAGNO, CANIO MAZZARO, E A UNA MEZZA DOZZINA DI MANAGER E AMMINISTRATORI DI BIOERA E KI GROUP HOLDING, LE DUE SOCIETÀ DELL’ALIMENTARE BIOLOGICO, ENTRAMBE FALLITE – L’AUTHORITY CONTESTA LORO D’AVER NASCOSTO A INVESTITORI, PICCOLI AZIONISTI E ORGANI DI CONTROLLO MOLTE INFORMAZIONI SU OPERAZIONI CONDOTTE TRA OTTOBRE 2019 E FEBBRAIO 2022. COMPRAVENDITE, CONTRATTI, ACCORDI TRA PARTI CORRELATE CHE, SE NOTI, AVREBBERO GETTATO PER TEMPO UNA LUCE DIVERSA SULLE DUE AZIENDE – PER LA MINISTRA C’È IL RISCHIO DI NUOVI GUAI GIUDIZIARI, CON LA POSSIBILITÀ DI INDAGINI PER BANCAROTTA SU BIOERA E KI HODING…

1. SANZIONI DA 500MILA EURO A SANTANCHÈ, MAZZARO&C.

Estratto dell’articolo di Nicola Borzi per “il Fatto Quotidiano”

 

daniela santanche canio mazzaro

Quasi mezzo milione di euro. Sono le sanzioni amministrative che la Consob il 15 maggio ha irrogato a Canio Mazzaro, alla sua ex compagna Daniela Santanchè e a una mezza dozzina di manager e amministratori di Bioera e Ki Group Holding, comprese le due società quotate dell’alimentare biologico, entrambi fallite, che facevano capo alla ministra del Turismo e al padre di suo figlio Lorenzo.

 

DANIELA SANTANCHE CON BORSA HERMES ALLA CAMERA

L’Authority di controllo contesta a Mazzaro, Santanchè e colleghi (che potranno fare ricorso al Tar), a diverso titolo, d’aver nascosto a investitori, piccoli azionisti e organi di controllo molte informazioni su operazioni condotte tra ottobre 2019 e febbraio 2022.

 

Compravendite, contratti, accordi tra parti correlate (stessi azionisti, altre aziende dei due gruppi, identici manager e finanziatori comuni, compreso il misterioso fondo Negma) che, se noti, avrebbero gettato per tempo una luce diversa sulle due aziende.

 

Le due delibere della Consob irrogano sanzioni amministrative totali per 454 mila euro. A Bioera è contestata una raffica di ipotesi di illecito per aver violato in modo “grave e continuato” norme di legge, Testo unico della finanza e regolamenti Consob sulla trasparenza prevista a tutela degli investitori.

 

[…]

daniela santanche e canio mazzaro

 

Le sanzioni sono di 70 mila euro all’azienda, 90 mila a Mazzaro, 50 mila a Santanchè e il resto tra gli altri. “Le violazioni sono ascrivibili a Bioera e a Mazzaro a titolo di dolo, a Santanchè a titolo di colpa grave e agli altri amministratori quantomeno a titolo di colpa”, scrive Consob.

 

Per le irregolarità di Ki Group Holding, anch’essa dichiarata fallita solo pochi giorni fa dal Tribunale di Milano, la sanzione complessiva è di 194 mila euro.

 

daniela santanche

La società dovrà pagare 40 mila euro, 50 mila Mazzaro, 25 mila Santanchè; poi il resto è frazionato in modo difforme tra Fiorella Garnero, Davide Mantegazza, Michele Mario Mazzaro (figlio di Canio), Antonino Schemoz, William Donati, Francesco Indiveri e Martina Negri. Va notato che la ministra e senatrice di Fratelli d’Italia, insieme a sua sorella Fiorella Garnero, a Canio Mazzaro, Schemoz e Mantegazza sono già a processo a Milano con altri per l’accusa di falso nei bilanci di Visibilia.

 

[…]

 

Le omissioni, in entrambe le società, sarebbero iniziate a ottobre 2019 con le operazioni straordinarie di uscita di Umbria Srl e Ki Group Srl (poi fallita) dal gruppo Bioera, all’epoca controllante di Ki Holding, con la delibera dell’aumento di capitale di Ki Srl e la rinuncia di Ki Holding a sottoscriverne la quota che le spettava. Da lì, la mancata trasparenza su operazioni con parti correlate si sarebbe estesa sino a febbraio 2022.

 

Canio mazzaro Lorenzo Mazzaro daniela santanche

A quel punto, come scrive Consob nelle motivazioni delle sanzioni a Ki Holding, sarebbe subentrato nei giochi anche il misterioso fondo emiratino Negma, che tanta parte ha avuto anche nelle vicende di Visibilia.

 

La Commissione sanziona poi l’omissione di trasparenza sulle “operazioni con parti correlate concluse nel febbraio 2022 sulla base di un accordo di investimento con Negma volte a remunerare la buonuscita di Mazzaro da Ki Group Holding”. Tradotto: mentre la società quotata iniziava ad affondare, per fallire pochi giorni fa con debiti verso lo Stato per 1,4 milioni, e mentre con lei colavano a picco i risparmi di migliaia di azionisti, l’ex compagno di Santanchè e padre di suo figlio Lorenzo la abbandonava su una scialuppa d’oro, grazie a un accordo segreto firmato proprio con il fondo Negma

 

2. IL RISCHIO: NUOVE INDAGINI PER BANCAROTTA

Estratto dell’articolo di N.B.per “il Fatto Quotidiano”

 

DANIELA SANTANCHE

La doppia sanzione irrogata tre settimane fa da Consob per mancata trasparenza su vicende e accordi sottobanco di Bioera e Ki Holding è l’ennesima scoppola che, dopo anni di denunce indagini e rinvii a giudizio, si abbatte sull’ex power couple Mazzaro-Santanchè.

 

Nel mirino c’è l’allegra (e secondo la stessa Consob opaca, anzi opacissima) amministrazione di aziende quotate a Milano e finite entrambe in decozione, con debiti milionari nei confronti dello Stato e migliaia di piccoli azionisti inferociti. Sono, è vero, mere sanzioni amministrative.

 

Non di poco conto, però […] per le loro implicazioni giudiziarie e, a ricasco, politiche. Il dissesto del gruppo dell’alimentare biologico è stato per anni sotto gli occhi della Consob, dei suoi azionisti e di molti investitori.

 

daniela santanché in palestra

Un tracollo inesorabile, raccontato a Report da testimoni di prima mano come impiegati, addetti commerciali, dipendenti. Nel quale, oltre a deficit gestionali, hanno giocato un ruolo le spericolate operazioni infragruppo.

 

Scissioni e societarizzazioni a raffica di rami d’azienda, poi venduti e comprati da altre aziende degli stessi gruppi, con il corollario della relativa creazione di importanti partite nei bilanci: emersione di crediti e debiti infragruppo, valorizzazione di attivi e avviamenti.

 

Il tutto finiva negli stati patrimoniali di Bioera e Ki Holding e consentiva ai loro azionisti di riferimento, nonché manager lautamente retribuiti, di sostenerne temporaneamente, un esercizio dopo l’altro, le sempre più periclitanti fortune. Ma anche nella finanza più spericolata i nodi, prima o poi, vengono al pettine.

 

daniela santanche - foto lapresse

Così, quando l’avventura imprenditoriale del duo Mazzaro-Santanchè cominciava a farsi incerta e più fosco l’avvenire, compariva provvidenzialmente “il cavaliere bianco”, il misterioso fondo emiratino Negma intervenuto anche in Visibilia. Che si offriva di sottoscrivere obbligazioni emesse da aziende quotate a Milano, cioè di comprarne i debiti, purché fossero convertibili in azioni.

 

Il meccanismo permetteva a Negma, grazie a precisi calcoli finanziari, di guadagnarci sempre, mentre a perdere costantemente quota erano le azioni derivanti dalla conversione delle obbligazioni stesse. Per lo scorno dei piccoli risparmiatori ma il sollievo dei grandi azionisti, come gli stessi Mazzaro e Santanchè, che pian piano si diluivano sparendo di soppiatto dai radar.

 

VISI-BILE - VIGNETTA BY MANNELLI

 Ora, grazie ad accordi segreti scoperti da Consob, viene a galla che Mazzaro non usciva in perdita, ma con una lauta buonuscita pagata dallo stesso Negma.

 

Dopo il fallimento di Ki Srl e le relative indagini per bancarotta a Milano, che lambiscono anche la ministra Santanchè, dopo il rinvio a giudizio di Mazzaro ed ex signora per i falsi nei bilanci di Visibilia, ora i rischi aumentano. Bioera e Ki Hoding sono fallite: dunque la scoperta di gravi e durature violazioni degli obblighi di trasparenza apre la strada alla possibilità di nuove indagini per bancarotta su entrambe le società, i loro amministratori e i loro manager. Tra i quali svetta la senatrice di Fratelli d’Italia. Un problema in più anche per tutti coloro, nelle istituzioni, nella maggioranza parlamentare, nel governo, che sinora l’hanno sostenuta e difesa.

DANIELA SANTANCHE

 

daniela santanche al quirinale 2 giugno 2024 - foto lapresse

Ultimi Dagoreport

francesco milleri gaetano caltagirone giorgia meloni giovanbattista fazzolari mediobanca nagel alberto

DAGOREPORT - IL GIORNO DEL GIUDIZIO SI AVVICINA, CAMPO DI BATTAGLIA: L’ASSEMBLEA DI MEDIOBANCA DEL 16 GIUGNO. IN CASO DI VITTORIA DELL'INFERNALE CALTAGIRONE, SI SPALANCHEREBBERO LE PORTE DI TRE DELLE PRINCIPALI ISTITUZIONI FINANZIARIE ITALIANE (GENERALI, MEDIOBANCA E MPS) AL GOVERNO MELONI: UN FATTO POLITICO EPOCALE – SUDORI FREDDI A MILANO CHE SI CHIEDE ATTONITA: COME PUÒ VENIRE IN MENTE A CALTARICCONE DI SCALARE IL GRUPPO EDITORIALE ‘’CLASS’’ PERCHÉ A LUI CONTRARIO (DETIENE IL SECONDO QUOTIDIANO ECONOMICO, “MILANO FINANZA”)? UN’ATTITUDINE AUTORITARIA CHE DEL RESTO FA MAGNIFICAMENTE SCOPA CON IL “QUI COMANDO IO!” DEL GOVERNO MELONI – SUDORI FREDDISSIMI ANCHE A ROMA: SI ACCAVALLANO LE VOCI SUGLI EREDI DEL VECCHIO, GRANDE PARTNER CON LA HOLDING DELFIN DELLE SCALATE CALTAGIRONESCHE, CHE SPINGONO IL LORO CEO FRANCESCO MILLERI A SGANCIARSI DAL BOSS ROMANO DEL CALCESTRUZZO. CHE UNA PARTE DELLA TURBOLENTA FAMIGLIA NON SOPPORTI MILLERI, È UN FATTO. CHE CI RIESCA, È UN’ALTRA STORIA - LA DECISIONE DELLA DELFIN (HA IL 20% DI AZIONI MEDIOBANCA) È INFATTI DIRIMENTE: IN CASO DI FALLIMENTO IL 16 GIUGNO, SAREBBE LA CULATA DEFINITIVA NON SOLO ALL’OTTUAGENARIO “PADRONE DI ROMA” MA ANCHE UN SONORO "VAFFA" AI SOGNI DI MELONI E FAZZOLARI DI ESPUGNARE IL POTERE IN MANO AI “BANCHIERI DEL PD”… 

biennale di venezia antonio monda pietrangelo buttafuoco alessandro giuli alfredo mantovano

DAGOREPORT - ANTONIO MONDA, IL ''BEL AMI'' PIÙ RAMPINO DEL BEL PAESE, È AGITATISSIMO: SI È APERTA LA PARTITA PER LA DIREZIONE DELLA MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA DEL 2026 - UNA POLTRONISSIMA, CHE DOVREBBE FAR TREMARE I POLSI (È IN CONCORRENZA CON IL FESTIVAL DI CANNES), CHE DA ANNI TRAVAGLIA LA VITA E GLI INCIUCI DEL GIORNALISTA MONDA, MAGNIFICAMENTE DOTATO DI UNA CHIAPPA A SINISTRA (“REPUBBLICA” IN QUOTA ELKANN); MENTRE LA NATICA DI DESTRA, BEN SUPPORTATA DAL FRATELLO ANDREA, DIRETTORE DELL’”OSSERVATORE ROMANO”, GODE DEI BUONI RAPPORTI CON IL PIO ALFREDO MANTOVANO - ALL’ANNUNCIO FATALE DI GIULI, SU INPUT DI MANTOVANO, DI CONSEGNARE LA MOSTRA DEL 2026 NELLE MANINE FATATE DI MONDA, IL PRESIDENTE DELLA BIENNALE BUTTAFUOCO, CHE NON HA MAI STIMATO (EUFEMISMO) L’AEDO DELLA FUFFA ESOTERICA DI DESTRA, AVREBBE ASSUNTO UN’ESPRESSIONE ATTONITA, SAPENDO BENE COSA COMPORTEREBBE PER LUI UN FALLIMENTO NELLA RASSEGNA CINEMATOGRAFICA, MEDIATICAMENTE PIÙ POPOLARE E INTERNAZIONALE (DELLE BIENNALI VENEZIANE SU ARCHITETTURA, TEATRO, BALLETTO, MUSICA, NON FREGA NIENTE A NESSUNO)

marina berlusconi silvio vanadia greta jasmin el moktadi in arte grelmoss - 3

DAGOREPORT - BUNGA BUNGA FOREVER! IL VERO ''EREDE ORMONALE" DI SILVIO BERLUSCONI È IL NIPOTE SILVIO, RAMPOLLO PRODOTTO DEL MATRIMONIO DI MARINA CON MAURIZIO VANADIA - SE IL CAVALIER POMPETTA PROVOCAVA INQUINAMENTO ACUSTICO E DANNI ALL'UDITO GORGHEGGIANDO CANZONI FRANCESI E NAPOLETANE, IL VENTENNE EREDE BERLUSCHINO NON E' DA MENO: E' BEN NOTO ALLE SPERICOLATE NOTTI MILANESI LA SUA AMBIZIONE DI DIVENTARE UN MITO DEL RAP, TENDENZA SFERA EBBASTA E TONY EFFE - SUBITO SPEDITO DA MAMMA MARINA A LONDRA, IL DISCOLO NON HA PERSO IL VIZIO DI FOLLEGGIARE: DA MESI FA COPPIA FISSA CON LA CURVACEA GRETA JASMIN EL MOKTADI, IN "ARTE" GRELMOS. PROFESSIONE? CANTANTE, MODELLA E INFLUENCER, NATA A NOVARA MA DI ORIGINI MAROCCHINE (COME LA RUBY DEL NONNO) - IL RAMPOLLO SU INSTAGRAM POSTA FOTO CON LE MANINE SULLE CHIAPPE DELLA RAGAZZA E VIDEO CON SOTTOFONDO DI CANZONI CON RIME TIPO: "GIRO A SANTA COME FA PIER SILVIO, MANCA UN MILIARDINO. ENTRO IN BANCA, MI FANNO L'INCHINO". MA PIER SILVIO È LO ZIO E MARINA E' FURIBONDA... - VIDEO

francesca fialdini mario orfeo

DAGOREPORT: MAI DIRE RAI! – COME MAI “REPUBBLICA” HA INGAGGIATO UNA BATTAGLIA CONTRO L’ARRIVO DI NUNZIA DE GIROLAMO AL POSTO DI FRANCESCA FIALDINI NELLA DOMENICA POMERIGGIO DI RAI1? NON È UN MISTERO CHE IL DIRETTORE, MARIO ORFEO, ANCORA MOLTO INFLUENTE A VIALE MAZZINI, STIMA MOLTO LA FIALDINI (FU LUI A FAVORIRNE L’ASCESA DA DIRETTORE GENERALE) - PER EVITARE IL SILURAMENTO DEL PROGRAMMA DELLA CONDUTTRICE, A LARGO FOCHETTI HANNO MESSO NEL MIRINO PRIMA IL TRASH-SEX SCODELLATO DA NUNZIA COL SUO "CIAO MASCHIO", E POI IL PRESIDENTE RAI AD INTERIM, IL LEGHISTA ANTONIO MARANO, PER UN PRESUNTO CONFLITTO DI INTERESSI - MA L'ORGANIGRAMMA RAI VUOLE CHE IL DIRIGENTE RESPONSABILE DEL DAY-TIME, DA CUI DIPENDE IL PROGRAMMA DELLA FIALDINI, SIA ANGELO MELLONE...

elly schlein friedrich merz keir starmer emmanuel macron

DAGOREPORT - ELLY HA FINALMENTE CAPITO DA CHE PARTE STARE? – IN POCHI HANNO NOTATO UNA IMPORTANTE DICHIARAZIONE DI SCHLEIN SULL’UCRAINA: “SUL TRENO PER KIEV, CON I LEADER DI FRANCIA E GERMANIA, CI SAREI ASSOLUTAMENTE STATA” – LA SEGRETARIA CON UNA FIDANZATA E TRE PASSAPORTI E' PRONTA AD  ABBANDONARE IL PACIFISMO PIÙ OTTUSO PER ADERIRE A UNA LINEA PIÙ REALISTA E PRAGMATICA? – IN CAMPANIA ELLY È VICINA A UN ACCORDO CON DE LUCA SULLE REGIONALI (MEDIATORE IL SINDACO MANFREDI) – OTTIME NOTIZIE DAI SONDAGGI DELLE MARCHE: IL PIDDINO MATTEO RICCI È DATO AL 51%, CONTRO IL 48 DEL MELONIANO ACQUAROLI…

chiocci vespa rossi

FLASH! – IN RAI STA NASCENDO UNA COALIZIONE CONTRARIA AL DINAMISMO POLITICO DI GIANMARCO CHIOCCI, CHE PARLA SPESSO CON ARIANNA E GIORGIA MELONI, DISPENSANDO MOLTI CONSIGLI DELLA GOVERNANCE RAI – IL MOVIMENTISMO DEL DIRETTORE DEL TG1 E DI BRUNO VESPA HANNO GRANDE INFLUENZA SU PALAZZO CHIGI, E I LORO ''SUSSURRI'' FINISCONO PER RIMBALZARE SULL’AD GIAMPAOLO ROSSI, CHE SI TROVA ISOLATO DAI DUE DIOSCURI – E FAZZOLARI? PREFERISCE RESTARE IN DISPARTE E ESERCITARE LA SUA INFLUENZA SUI GIORNALISTI NON ALLINEATI AL GOVERNO MELONI...