rocco casalino giuseppe conte

“UN RIMPASTO DI GOVERNO? SE CI FOSSE QUESTA IPOTESI SPERO SIA CONDIVISA E CHE NON DESTABILIZZI IL GOVERNO” - NELLA CONFERENZA STAMPA DI FINE ANNO, GIUSEPPE CONTE NE HA PER TUTTI: “LA MANOVRA? E’ STATA SCRITTA IN ITALIA NON A BRUXELLES - CI IMPEGNAMO A IMPEDIRE L’AUMENTO DELL’IVA NEL 2020-21 - LA CRESCITA ALL’1%? SCOMMETTO SARA ROBUSTA - LA MIA ESPERIENZA? DURERA’ 5 ANNI POI LIBERERÒ LA POLTRONA - SULLA LEGITTIMA DIFESA FAREMO UNA RIFORMA COSTITUZIONALE”

Da https://www.adnkronos.com

 

conferenza stampa di fine anno di giuseppe conte 7

"L'opposizione accarezza l'idea di una manovra scritta a Bruxelles: non è affatto vero, è stata scritta in Italia". Lo rimarca il premier Giuseppe Conte nel corso della conferenza stampa di fine anno. "Non ho mai consentito che mettessero in discussione i punti qualificanti della nostra manovra e devo dare atto che non hanno mai cercato di valutare nel merito le misure che abbiamo proposto. L'interlocuzione ha riguardato i saldi finali... ma mai l'impostazione e le misure contenute nella manovra", aggiunge Conte. "E' assolutamente improprio - aggiunge poi - dire che il governo è sotto osservazione dell'Ue''. L'Italia ''sarebbe diventata oggetto di una morbosa attenzione da parte della Commissione nel caso in cui fossimo entrati in procedura d'infrazione'' ma sarebbe ''paradossale adesso''.

 

conferenza stampa di fine anno di giuseppe conte 4

Il presidente del Consiglio sottolinea come la legge di bilancio si ponga "in termini di continuità con gli impegni" sottoscritti da Movimento 5 Stelle e Lega nel contratto di governo. ''La manovra economica - afferma - è la prima tappa significativa di un ampio progetto riforma. Non ci fermiamo, vogliamo fare ancora meglio - assicura poi -, possiamo fare ancora meglio e siamo determinati a fare meglio''. ''Il nostro obiettivo - aggiunge - è stato, è, e sarà quello di rispondere sempre agli interessi dei cittadini".

 

conferenza stampa di fine anno di giuseppe conte 6

A proposito dei provvedimenti per la crescita contenuti nella manovra economica, Conte sottolinea: "Non è possibile che non si realizzi una crescita robusta". "I fondamentali del sistema economico italiano - rimarca il presidente del Consiglio - sono solidissimi. Abbiamo un debito che incute un certo timore a guardarlo ma se aggiungiamo altri fattori di valutazione scacciamo via questo timore... siamo la terza economia della eurozona, la seconda industria manifatturiera, siamo nel G7... molti Paesi hanno un debito più contenuto ma non hanno un risparmio privato e sono dipendenti dall'estero".

 

Per Conte ''abbiamo tutte le premesse per crescere''. ''Abbiamo una manovra economica che si svilupperà nel segno della crescita'' e ''un robusto e poderoso impianto di investimenti, riforme strutturali che realizzeranno una leva economica incredibile'', aggiunge il premier. L'un per cento" di crescita "è una soglia minima - nota -, dobbiamo andare molto oltre".

 

conferenza stampa di fine anno di giuseppe conte 1

IL GOVERNO E LE LOBBY - Conte nel corso della conferenza stampa rimarca: "Questo non è il governo delle lobby, dei potentati economici, dei comitati di affari". "Non ricevo nelle stanze di Palazzo Chigi - sottolinea - personaggi che rappresentano interessi particolari, lobbisti. Ricevo persone che hanno incarichi istituzionali... la nostra agenda di lavoro è dettata dai bisogni e dalle urgenze dei cittadini".

 

SINTONIA CON DI MAIO E SALVINI - Parlando dell'esecutivo, il presidente del Consiglio osserva: "Questa esperienza di governo funziona e continuerà a funzionare perché si regge su una amalgama perfettamente riuscita del giallo e del verde. Non c'è mescolanza colori, che restano riconoscibili e distinti ma si è creata, per un equilibrio chimico, una perfetta amalgama alla quale contribuisco anche io". "C'è una perfetta sintonia - continua - tra le due forze politiche e tra i due leader delle forze politiche e il sottoscritto. Di Maio e Salvini sono persone molto ragionevoli. Voi giornalisti ci descrivete sempre alle prese con litigi furibondi" ed invece non c'è mai stato "un vertice in cui ci sia stata una seria litigata, non è mai successo". Poi a chi gli chiede quale fosse il suo 'colore' preferito tra il giallo e il verde di M5S e Lega, Conte risponde con una battuta: "Il mio colore? Il giallorosso, sono della Roma".

conferenza stampa di fine anno di giuseppe conte 2

 

5 ANNI AL GOVERNO - "L'amalgama che rispetta i due colori" il giallo di M5S e verde della Lega "secondo me - afferma Conte - durerà 5 anni. Anche perché serve tempo per realizzare un processo riformatore". "Ad esempio per la semplificazione servirà tempo e quello è un progetto riformatore di cui il Paese ha bisogno come il pane. Tradire la prospettiva di realizzare un progetto riformatore sarebbe un grave errore anche agli occhi dei cittadini che ci hanno votato". Conte definisce poi la sua esperienza di governo "una parentesi meravigliosa ma ben determinata". "La legislatura - aggiunge - dura 5 anni e poi libero la poltrona". Sull'ipotesi di un rimpasto di governo, il premier dice: "Francamente siamo nel periodo ipotetico del terzo, quarto, quinto grado...".

 

AUMENTO IVA - Nel corso della conferenza stampa Conte ribadisce l'impegno del governo a evitare l'aumento dell'Iva nel 2020-2021. "Nel 2020-21 le clausole di salvaguardia ci mettono davanti dei numeri importanti - dichiara - ma in pochi mesi noi abbiamo dovuto recuperare 12 mld e mezzo per neutralizzare l'aumento dell'Iva, che è un'eredità del governo precedente. Comunque - assicura - ci impegnamo a evitare l'aumento dell'Iva, anche per il 2020-2021".

 

conferenza stampa di fine anno di giuseppe conte 3

TASK FORCE ANTI-SPRECHI - Sul "taglio degli sprechi, il governo ha avuto poco tempo per intervenire. Per farlo - osserva Conte - occorre lavorare molto e non sono sufficienti cinque, sei mesi governo per farlo. Serve una task force che lavori" in modo mirato "e così potremo recuperare molte risorse".

 

FISCO - Parlando del sistema fiscale, Conte dice che "è iniquo e inefficiente''. ''Non sarò pago'', aggiunge, fino a quando il sistema sarà riformato. ''Spenderò le mie ultime energie'' per rendere il sistema fiscale ''più efficiente e più equo, e perseguire più efficacemente l'evasione e l'elusione fiscale''.

conferenza stampa di fine anno di giuseppe conte 5

 

AUTONOMIA- A proposito dell'autonomia, il premier ricorda che "è un tema che è nel contratto" e "c'è l'impegno del governo a realizzarlo e a portare a compimento questo processo". "Qualcuno è preoccupato e lo comprendo ma stiamo attuando un progetto costituzionale", aggiunge, assicurando: "Sarò garante della coesione nazionale".

 

TAV - Sulla Tav Conte precisa: "Questo governo non è contrario ai grandi lavori, questo governo valuta le grandi opere". "Sulla Tav - spiega - siamo nell'ambito di una procedura istruttoria. La commissione di tecnici ha anticipato che a fine dicembre consegnerà lavoro, il governo lo esaminerà". "Nell'arco di pochi mesi - assicura -cercheremo di trarre le conseguenze e lo faremo in modo trasparente".

 

PONTE MORANDI - Parlando del Ponte di Genova Conte dice: "Probabilmente non vedremo scorrere entro la fine del 2019 le automobili" ma "confido che entro la fine del 2019 vedremo già la nuova architettura".

 

giuseppe conte con rocco casalino alla conferenza stampa

CALCIO - Su quanto accaduto a Milano per Inter-Napoli, Conte dice: "Occorrerebbe dare un segnale di cesura forte ricorrendo anche a una pausa delle manifestazioni sportive ma lascio alle autorità competenti la valutazione. E' mia abitudine studiare tutti i dossier e questo non l'ho studiato".

 

CITTADINI A PALAZZO CHIGI - Il presidente del Consiglio annuncia poi che con il nuovo anno gli piacerebbe "individuare donne e uomini normali, non sto parlando di chi merita il premio Nobel - precisa - ma cittadini normali che hanno compiuto gesti che possono essere d'esempio per tutti, per dare il senso di una testimonianza civica. Mi piacerebbe riceverli con onori degli incontri bilaterali".

 

conferenza stampa di fine anno di giuseppe conte 8

EDITORIA - Rispondendo a una domanda sui tagli al contributo pubblico sull'editoria, Conte afferma: "Non credo che un'idea come quella che sta ispirando l'azione del M5S e che è stata condivisa anche da me, di rivedere il sistema del finanziamento dell'editoria sia un attentato alla libertà di informazione, parliamoci francamente, guardiamo in faccia il problema. La libertà di informazione è un valore sacrosanto per questo governo". "Chiediamo un sacrificio - spiega - che è imposto a tutti quanti. Una delle convinzioni del M5S ha da subito portare avanti, in modo trasparente e senza alcun intento punitivo, di sollecitare le imprese editoriali a stare sul mercato". Conte annuncia poi che ci sarà un tavolo che affronterà i problemi derivati dai tagli ai finanziamenti pubblici per le imprese editoriali, al quale siederà anche lui.

Ultimi Dagoreport

guzzetti bazoli meloni fazzolari e caltagirone scannapieco giuseppe francesco gaetano dario cdp giorgia

DAGOREPORT - AVVISATE ‘’PA-FAZZO CHIGI’’ CHE IL GRANDE VECCHIO DELLE FONDAZIONI BANCARIE, GIUSEPPE GUZZETTI, HA PRESO IL BAZOOKA - L’INDOMABILE NOVANTENNE NON NE PUÒ PIÙ DI VEDERE CASSA DEPOSITI E PRESTITI (DI CUI LE FONDAZIONI HANNO IL 30%) RIDOTTA A CAGNOLINO SCODINZOLANTE DEI FRATELLI DI FAZZOLARI: AFFONDATA LA NOMINA DI DI CIOMMO ALLA PRESIDENZA DEL CDA DEL FONDO F2I - MA IL CEFFONE PIÙ SONORO AL SOVRANISMO BANCARIO DEL GOVERNO DUCIONI È STATO SFERRATO DAL TERRIBILE VECCHIETTO CON LA VENDITA DELLA QUOTA DELLA FONDAZIONE CARIPLO IN MPS, IL CAVALLO DI TROIA DEL FILO-GOVERNATIVO CALTAGIRONE PER ESPUGNARE, VIA MEDIOBANCA, GENERALI – STRATEGIE DIVERSE SUL RISIKO TRA GUZZETTI E IL SUO STORICO ALLEATO, IL GRANDE VECCHIO Di BANCA INTESA, “ABRAMO” BAZOLI…

giorgia meloni incontra george simion e mateusz morawiecki nella sede di fratelli d italia sergio mattarella frank walter steinmeier friedrich merz

DAGOREPORT –LA CAMALEONTE MELONI NON SI SMENTISCE MAI E CONTINUA A METTERE IL PIEDINO IN DUE STAFFE: IERI HA INCONTRATO NELLA SEDE DI FDI IN VIA DELLA SCROFA L’EURO-SCETTICO E FILO-PUTINIANO, GEORGE SIMION, CHE DOMENICA POTREBBE DIVENTARE IL NUOVO PRESIDENTE ROMENO. UN VERTICE CHE IN MOLTE CANCELLERIE EUROPEE È STATO VISTO COME UN’INGERENZA – SABATO, INVECE, LA DUCETTA DEI DUE MONDI INDOSSERÀ LA GRISAGLIA PER PROVARE A INTORTARE IL TEDESCO FRIEDRICH MERZ, A ROMA PER LA MESSA DI INIZIO DEL PONTIFICATO DI PAPA LEONE XIV, CHE E' GIÀ IRRITATO CON L’ITALIA PER LA POSIZIONE INCERTA SUL RIARMO EUROPEO E SULL’AZIONE DEI "VOLENTEROSI" A DIFESA DELL'UCRAINA - MENO MALE CHE A CURARE I RAPPORTI PER TENERE AGGANCIATA L'ITALIA A BRUXELLES E A BERLINO CI PENSANO MATTARELLA E IL SUO OMOLOGO STEINMEIER NELLA SPERANZA CHE LA MELONI COMPRENDA CHE IL SUO CAMALEONTICO EQUILIBRISMO E' ORMAI GIUNTO AL CAPOLINEA (TRUMP SE NE FOTTE DEL GOVERNO DI ROMA...)

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin terre rare

FLASH! – L’EX COMICO ZELENSKY SI È RIVELATO MOLTO PIÙ ABILE DI TANTI DIPLOMATICI - LA POLIZZA SULLA VITA DELL’UCRAINA È STATA LA FIRMA DELL’ACCORDO SULLE TERRE RARE, CHE RAPPRESENTA UNA “GARANZIA DI SICUREZZA” DI AVERE TRUMP DALLA SUA PARTE - COME POTRANNO GLI AMERICANI PERMETTERE A PUTIN DI PRENDERSI IMPIANTI E MINIERE IN COMPROPRIETÀ USA-UCRAINA? L’INTESA SUI MINERALI HA SORPRESO "MAD VLAD": ERA CONVINTO CHE ZELENSKY NON AVREBBE MAI MESSO DA PARTE L’ORGOGLIO, FERITO CON L’UMILIAZIONE ALLA CASA BIANCA…

marina paolo berlusconi antonio tajani ursula von der leyen antonio angelucci

DAGOREPORT – GETTATA DALLO SCIROCCATO TRUMP NEL CESTINO DELL'IRRILEVANZA, MELONI ARRANCA IMPOTENTE, E SI SPACCA PURE LA FAMIGLIA BERLUSCONI: ALL’EUROPEISTA MARINA SI CONTRAPPONE IL TRUMPIANO ZIO PAOLO (TRA I DUE C’È STATO UN BOTTA E RISPOSTA TELEFONICO CON CAZZIATONE DELLA NIPOTINA: MA TU, CHI RAPPRESENTI?) – UNICO MINISTRO DEGLI ESTERI EUROPEO AD ESSERE IGNORATO DAL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO MARCO RUBIO, TAJANI E' IMPOTENTE DAVANTI ALLE SBANDATE ANTI-UE DI SALVINI (IN COMPAGNIA DI MARINE LE PEN) E AL CAMALEONTISMO-BOOMERANG DELLA ''GIORGIA DEI DUE MONDI", FINITA "ESPULSA'' DALL'ASSE MACRON-MERZ-TUSK – E QUANDO RICICCIA LA QUESTIONE DEL MES (L'ITALIA E' L'UNICO DEI 27 PAESI EU CHE NON L'HA RATIFICATO), SI APRE UNA NUOVA CREPA TRA FORZA ITALIA E LEGA – L’ASSALTO DI “LIBERO” E “TEMPO” A URSULA VON DER LEYEN (IL MELONIZZATO ANGELUCCI È TORNATO SALVINIANO?) - UNICA SODDISFAZIONE: FINCHE' L'ALTERNATIVA SI CHIAMA ELLY SCHLEIN, GIUSEPPE CONTE E FRATOIANNI-BONELLI, IL GOVERNO DUCIONI CAMPA TRANQUILLO...

donald trump - mohammed bin salman - netanyahu al jolani

DAGOREPORT - QATAR-A-LAGO! A GUIDARE LE SCELTE DI DONALD TRUMP, SONO SOLTANTO GLI AFFARI: CON IL TOUR TRA I PAESI DEL GOLFO PERSICO, IL TYCOON SFANCULA NETANYAHU E SI FA "COMPRARE" DA BIN SALMAN E AL-THANI – LA FINE DELLE SANZIONI ALLA SIRIA, LE TRATTATIVE DIRETTE CON HAMAS PER LA LIBERAZIONE DELL'OSTAGGIO ISRAELIANO, IL NEGOZIATO CON L’IRAN SUL NUCLEARE E GLI AIUTI UMANITARI USA A GAZA: ECCO COSA DARA' TRUMP AGLI STATI ARABI IN “CAMBIO” DEL FIUME DI PETROLDOLLARI IN DIREZIONE WASHINGTON - IL TYCOON MANIPOLA LA REALTÀ PER OCCULTARE IL FALLIMENTO DELLA POLITICA DEI DAZI: MA SE ENTRO IL 30 GIUGNO NON SI TROVA L'ACCORDO, L’UE È PRONTA ALLA RITORSIONE – APPUNTI PER LA DUCETTA: COME DIMOSTRA L’ISRAELIANO “BIBI”, SEDOTTO E ABBANDONATO, NON ESISTONO “SPECIAL RELATIONSHIP” CON IL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO MA SOLO CIO' CHE GLI CONVIENE… - CIRCONDATO DA YES MEN E MILIARDARI IN PREDA AI DELIRI DELLA KETAMINA COME MUSK, A FAR RAGIONARE TRUMP È RIMASTO SOLO IL SEGRETARIO AL TESORO, SCOTT BESSENT...