coronavirus bus autobus assembramenti covid

CRONACA DI UN DISASTRO ANNUNCIATO - NON ERA DIFFICILE PREVEDERE CHE I TRASPORTI SAREBBERO ANDATI IN TILT CON LA RIAPERTURA DELLE SCUOLE (LO ERANO GIÀ PRIMA), EPPURE QUEI GENI DI CONTE E DELLE SUE MINISTRE (PER MANCANZA DI PROVE) AZZOLINA E DE MICHELI NON HANNO FATTO NIENTE! - I FAMOSI 300 MILIONI DEL GOVERNO ALLE REGIONI? SONO STATI STANZIATI SOLO IL 31 AGOSTO E MATERIALMENTE RIPARTITI CON UN DECRETO ATTAUTIVO FIRMATO VENERDÌ SCORSO…

Emanuele Lauria e Giovanna Vitale per “la Repubblica”

 

BAMBINI ACCALCATI PER ENTRARE SULL AUTOBUS

Alla fine pure Giuseppe Conte, nella cornice solenne di Montecitorio, ha dovuto ammettere che qualcosa è andata storta: «C' è un' oggettiva difficoltà ad assicurare il distanziamento sui mezzi di trasporto ». Anche sul suo smartphone, d' altronde, sono rimbalzate le immagini di bus e metropolitane pieni, con i passeggeri accalcati nelle ore di punta.

 

Immagini che fanno a pugni con l' esigenza di frenare la curva dei contagi che ha cominciato a crescere esponenzialmente da fine settembre in poi, da quando cioè un esercito di otto milioni di studenti si è rimesso in movimento, accanto ai lavoratori già in attività dopo le ferie.

GIUSEPPE CONTE LUCIA AZZOLINA PAOLA DE MICHELI

 

Questa è la storia del pericoloso flop dei trasporti pubblici, che ha contribuito a provocare l' attuale stato di semi-lockdown e che ha generato uno scontro fra il governo e le autonomie locali. Ma cosa è successo esattamente?

 

I 180 milioni non spesi

PAOLA DE MICHELI

È vero, come dice il premier, che il governo ha stanziato a fine agosto 300 milioni per potenziare i servizi di trasporto e che le Regioni, al momento, ne hanno spesi solo 120. Fondi che però sono stati materialmente ripartiti due mesi dopo, con un decreto attuativo firmato venerdì scorso.

 

In ogni caso, in forza di impegni e anticipazioni, quei soldi sono stati impiegati per 4 mila nuove corse: impossibile acquistare bus nuovi in breve tempo, sono stati utilizzati 2 mila bus forniti da privati. Eppure ciò non è bastato a evitare l' emergenza. Perché il potenziamento è avvenuto principalmente su tratte extraurbane e nei piccoli centri, mentre non è servito ad alleggerire le corse nei capoluoghi, dove più forte è la domanda di mobilità.

 

La beffa dei bus turistici

assembramenti sugli autobus 6

Uno dei problemi emersi, sin da subito, è la difficoltà di impiegare i mezzi turistici assicurati dai privati per le corse ordinarie nei centri urbani: la loro conformazione impedisce accessi e uscite veloci dai bus. In realtà, è solo una parte della questione.

 

Perché un altro affollamento quello normativo - è stato d' intralcio: nessuno, a inizio settembre, nel mettere a disposizione i 300 milioni per i trasporti ha pensato di eliminare una disposizione precedente che vincolava l' utilizzo delle somme al fatto che le linee, prima del Covid, facessero registrare un grado di utilizzo superiore all' 80 per cento della capienza. Un cavillo che, denunciano diversi governatori, ha limitato la possibilità di intervento.

assembramenti sugli autobus 7

 

Il nodo autonomia scolastica

Ma lo scoglio più alto si è rivelato lo scaglionamento degli orari di ingresso e di uscita dalle scuole.

 

Andrea Gibelli

«Il vero problema è che le aziende di trasporto non sono mai riuscite neppure a conoscere la domanda di mobilità», sintetizza Andrea Gibelli, presidente di Asstra, l' associazione che rappresenta il 95 per cento del Tpl urbano in Italia: «Ogni scuola, nel passaggio dall' orario provvisorio a quello definitivo, si è organizzata a modo proprio, con comunicazioni inesistenti o tardive a chi gestisce i collegamenti. L' autonomia scolastica è sacra - osserva Gibelli - ma in questo periodo di emergenza tutti stanno rinunciando a qualcosa. Forse chi sovraintende al mondo della scuola avrebbe potuto fare di più per assicurare un coordinamento».

assembramenti sugli autobus 2

 

Ma almeno sino a metà ottobre la ministra Lucia Azzolina non ha voluto prendere in considerazione indicazioni univoche, su tutto il territorio, sullo scaglionamento degli orari delle lezioni, proprio in nome dell' autonomia scolastica.

 

E malgrado le sollecitazioni in senso contrario di altri esponenti di governo (come Francesco Boccia) e degli enti locali. Nel frattempo, però, gli assembramenti non sono finiti, sui mezzi e alle fermate. Anche perché i controlli sono pochi e non esiste il contingentamento degli ingressi. In alcune città come Roma e Milano per evitare la ressa alle banchine della metro è stato offerto ai passeggeri un servizio alternativo sui bus. Ma la gente ha continuato a preferire la metropolitana.

 

I ritardi

assembramenti sugli autobus 1

Un dato è evidente: questa affannosa corsa per garantire trasporti sicuri è partita in ritardo. E qui si torna ai 300 milioni spesi per meno della metà. E messi in circolo con una conferenza unificata solo il 31 agosto, cioé proprio a ridosso dell' inizio dell' anno scolastico, dopo un' estate a discutere di plexiglas e banchi con le rotelle. Non si poteva fare prima?

 

«Noi abbiamo presentato già a luglio un piano per garantire collegamenti sicuri», sottolinea il presidente dell' Asstra Gibelli sollevando altri interrogativi. Con lo stesso provvedimento il governo ha alzato il limite di riempimento dei mezzi all' 80 per cento della loro capienza.

 

paola de micheli ritiro del pd all'abbazia di contigliano 37

Tetto che con il passare delle settimane è finito sotto accusa perché ritenuto troppo elevato, sulla base anche delle immagini delle resse sui mezzi. Eppure, ha sottolineato la ministra dei Trasporti Paola De Micheli in commissione, il limite dell' 80 per cento è appena superiore a quello (75 per cento) indicato dal comitato tecnico scientifico: anche con 5 passeggeri per metro quadro, adeguatamente protetti e per un periodo non troppo lungo, non c' è rischio di contagio. Seppur questo riempimento - ha precisato De Micheli possa sembrare «non coerente con le misure di contenimento del virus ». Nel dubbio, il governo sta pensando di riabbassare la percentuale.

assembramenti sugli autobusassembramenti sugli autobus 3ROMA - ASSEMBRAMENTO NEL BUSassembramenti sugli autobus a roma 2assembramenti sugli autobus 4assembramenti sugli autobus a romaassembramenti sugli autobus a roma 4assembramenti sugli autobus a roma 5assembramenti sugli autobus a roma 6autobus strapieno a roma

LUCIA AZZOLINA GIUSEPPE CONTE PAOLA DE MICHELIstati generali de micheliPaola De Micheli parla all'Abbazia di San Pastore a Contigliano

L' ennesima prova di una scommessa fallita.

Ultimi Dagoreport

stefano belingardi clusoni belen rodriguez

DAGOREPORT - LA ''FARFALLINA'' DI BELEN È TORNATA A BATTERE. DOPO UN’ESTATE TURBOLENTA DI SCAZZI E POLEMICHE, PER LA "SCIO-GIRL" ARGENTINA È ARRIVATO UN NUOVO E AITANTE  BELLIMBUSTO - LUI È STEFANO BELINGARDI CLUSONI, ARCHITETTO MILANESE CHE, CON IL SUO STUDIO "BE.ST", NEGLI ULTIMI ANNI HA RIDISEGNATO LO SKYLINE DELLA CITTÀ MENEGHINA - GALEOTTO UN LOCALE IN SARDEGNA, DOVE I DUE SONO STATI PIZZICATI A BACIARSI CON PASSIONE, INCURANTI DEGLI SGUARDI INDISCRETI - A CONFERMARE LA LIASON È LA STESSA BELEN CON UN CAROSELLO DI FOTO SU INSTAGRAM SULLE SUE "HERMOSAS VACACIONES” -DALLO SCAZZO CON IL BENZINAIO ALLE PATATINE LANCIATE IN UN LOCALE: L’ESTATE IRREQUIETA DELL'EX DI CORONA E DE MARTINO - VIDEO

stefano de martino striscia la notizia antonio ricci gerry scotti la ruota della fortuna pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - PIER SILVIO, QUESTA VOLTA, HA VINTO. PIAZZARE LA “RUOTA DELLA FORTUNA” NEL VUOTO PNEUMATICO DELLA PROGRAMMAZIONE ESTIVA, È STATA UNA MOSSA SCALTRA ALL’INSEGNA DI UN SOLO IMPERATIVO: FIDELIZZARE IL PUBBLICO DEI TELE-MORENTI - L’OPERAZIONE È RIUSCITA, IL PAZIENTE È ANCORA IN VITA, MA È SOLO IL PRIMO ROUND DI UNA GUERRA ANCORA MOLTO LUNGA: GIÀ IN SOVRAPPOSIZIONE, IERI SERA, “AFFARI TUOI” ERA LEGGERMENTE IN VANTAGGIO SUL PROGRAMMA DI GERRY SCOTTI, E LA SCELTA DI FAR RIPARTIRE LA TRASMISSIONE DI DE MARTINO DI MARTEDÌ, ANZICHE' DI LUNEDI', HA LASCIATO INTERDETTI GLI ADDETTI AI PALINSESTI - COMUNQUE VADA IL DUELLO NEI PROSSIMI DUE MESI, “PIER DUDI”, ALLA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, ERA STATO CATEGORICO: "'STRISCIA LA NOTIZIA' INIZIERÀ A NOVEMBRE. ANCHE SE CIÒ CHE VA IN ONDA, E NON SARÀ COSÌ, DOVESSE FARE UN TRILIONE DI ASCOLTI" - GLI ESORDI CON MARIA DE FILIPPI, IL FLOP ALL'''ISOLA DEI FAMOSI'' CONDOTTA DALLA MARCUZZI, PRESTA CHE LO SBOLOGNA E LA RISCOSSA CON CASCHETTO (E TANTI ''PACCHI'' A MO' DI CULO): L'IRRESISTIBILE ASCESA DI STEFANO DE MARTINO, ALFIERE DI RAI-MELONI, CHE SOGNA IL FESTIVAL DI SANREMO - VIDEO

vladimir putin kim jong un xi jinping donald trump

DAGOREPORT – L’UNICO RISULTATO REALE OTTENUTO DA TRUMP NEI PRIMI 8 MESI DEL SUO SECONDO MANDATO È STATO RIABILITARE PUTIN: APPLAUDENDOLO IN ALASKA, HA RILEGITTIMATO LA MALCONCIA RUSSIA COME POTENZA MONDIALE, RAFFORZANDO LA FIGURA DEL “MACELLAIO DI MOSCA” (COPYRIGHT BIDEN) - DOPO TANTO PENARE E PROMESSE SCRITTE SULLA SABBIA, TRUMP SPERAVA DI OTTENERE ALMENO UNA TREGUA AEREA SULL’UCRAINA. E INVECE “MAD VLAD” HA FATTO SPALLUCCE E, TUTTO GAUDENTE, SI E' SCAPICOLLATO IN CINA ALLA CORTE DEL SUO VERO PADRONE, XI JINPING  – DISPIACE PER TRAVAGLIO MA LA RUSSIA NON HA ANCORA VINTO LA GUERRA: L’AVANZATA IN UCRAINA È SOLO PROPAGANDA. TRANNE DUE REGIONI E QUALCHE VILLAGGIO CONQUISTATO IN DONBASS, IN REALTÀ IL FRONTE È IMMOBILE DA MESI (A MOSCA NON BASTANO LE TRUPPE NORDCOREANE, ORA E' COSTRETTA A RECLUTARE IN PATRIA, DOPO I GALEOTTI, ANCHE LE DONNE IN CARCERE) – LA PRESSIONE SU PUTIN DEL MEDIATORE ERDOGAN E DI MODI PER UNA TREGUA IN UCRAINA - IL LEADER INDIANO, INCAZZATO CON “MAD VLAD” CHE LODA E IMBRODA XI E GLI FA FARE LA FIGURA DELL’AMICO SFIGATO, FA PRESENTE CHE L'ALLEANZA DELLO SCO E' SOLO ''TATTICA MA NON STRATEGICA'. MA UN DOMANI CHISSA'... 

trump meloni minzolini il giornale

DAGOREPORT - AVVISATE LA “TRUMPETTA” MELONI: L’ATTACCO PIÙ FEROCE AL BULLO DELLA CASA BIANCA LO SFERRA “IL GIORNALE” DIRETTO DAL SUO BIOGRAFO, ALESSANDRO SALLUSTI – L’ARTICOLO LO FIRMA QUEL VECCHIO VOLPONE DI MINZOLINI: “TRUMP HA SOSTITUITO IL CEMENTO DEI VALORI DI LIBERTÀ E DI DEMOCRAZIA CON IL DENARO, IL BIECO INTERESSE, LOGORANDO L'UNITÀ IDEALE DI QUESTA PARTE DEL MONDO” – “UNA TRAGEDIA PER CHI CREDE ANCORA NELL'OCCIDENTE. SOLO L'UNITÀ EUROPEA, LA DISPONIBILITÀ DELLE DEMOCRAZIE DEL VECCHIO CONTINENTE AD ASSUMERSI RESPONSABILITÀ MAGGIORI RISPETTO AL PASSATO, PUÒ FAR APRIRE GLI OCCHI ALL'ALLEATO” - L'ESATTO CONTRARIO DI QUELLO CHE VUOLE LA "PON PON GIRL" ITALIANA DI TRUMP, STRENUAMENTE CONTRARIA AI “VOLENTEROSI" (QUANTO DURERA' LA PRESENZA DELLA FIRMA DI MINZO SU "IL GIORNALE"?)

merz emmanuel macron

DAGOREPORT – ’STO CANCELLIERE TEDESCO È PROPRIO BRAVO A DARE UNA MANO ALLA GEOPOLITICA BALLERINA DI GIORGIA MELONI - L'HA IMPARATO A SUE SPESE MACRON, CHE AVEVA RIVOLTO ALLO SPILUNGONE CRUCCO DUE RICHIESTE: IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO DI PALESTINA. INVITO RISPEDITO AL MITTENTE: ''NON CI SONO I PRESUPPOSTI" – LA SECONDA: LA DISPONIBILITÀ DELLA GERMANIA A INVIARE SOLDATI “BOOTS ON THE GROUND” CON I VOLENTEROSI DI FRANCIA E GERMANIA IN UCRAINA A SALVAGUARDIA DELLA FUTURA TREGUA - PRIMA MERZ AVEVA APERTO, POI CON UNA GIRAVOLTA COME NEANCHE ROBERTO BOLLE, HA CAMBIATO IDEA, BATTIBECCANDO CON LA SUA CONNAZIONALE URSULA VON DER LEYEN, DIVENTATA GUERRAFONDAIA - COSI' LA DUCETTA, UNA VOLTA SCHIZZATA DA MACRON, PER NON FINIRE ISOLATA, SI ERA ATTACCATA ALLA GIACCHETTA DI MERZ, SI E' RITROVATA SBROGLIATA LA MATASSA CHE LA VEDE IN CONFLITTO COL DUO DEI ''VOLENTEROSI''...

nichi vendola michele emiliano elly schlein antonio decaro

DAGOREPORT: DECARO CI COSTI! - INCASSATO IL PASSO INDIETRO DI EMILIANO, DECARO NON MOLLA: AUSPICA ANCHE LA RINUNCIA DI VENDOLA (AVS) - IL DOPPIO VETO NON È LEGATO A RAGIONI PERSONALI MA A UNA QUESTIONE DI LINEA POLITICA - L’EUROPARLAMENTARE PD IN QUOTA RIFORMISTA, CHE DA SINDACO HA RIBALTATO IL VOLTO DI BARI, PUNTA A UN CAMBIAMENTO RADICALE IN PUGLIA, RISPETTO AL PASSATO DEI DUE GOVERNATORI SINISTRATI. E LA LORO PRESENZA IN CONSIGLIO REGIONALE SAREBBE UN INGOMBRANTE MACIGNO AL PIANO DI RINNOVAMENTO DI DECARO (A SCHLEIN NON RESTA CHE ABBASSARE IL NASONE: SE PERDE UNA REGIONE, SALTA DAL NAZARENO...)