DIETROFRONT! LA CORTE EUROPEA DEI DIRITTI DELL’UOMO GELA IL BANANA E I SUOI SOGNI DI RIVINCITA: “NESSUNO DEI RICORSI PRESENTATI E’ STATO OGGETTO DI UNA DECISIONE SULL’AMMISSIBILITÀ” - SMENTITO L’AVVOCATO LONGO CHE AVEVA DATO TUTTO PER FATTO

Marco Zatterin per “la Stampa

 

Silvio Berlusconi Silvio Berlusconi

Poche righe, secche e decise. «Nessuno dei ricorsi presentati da Silvio Berlusconi alla Corte europea dei diritti dell’uomo è stato sinora oggetto di una decisione sull’ammissibilità», afferma una nota del tribunale di Strasburgo, con un tono gelido che cela a malapena l’irritazione.

 

Venerdì scorso l’avvocato Pietro Longo, che segue da sempre il capo dell’opposizione, aveva annunciato il via libera sull’esame dell’azione legale avviata «contro l’Italia» per la presunta illegittimità della sentenza di quattro anni comminata al termine del processo Mediaset. La reazione nel campo di Forza Italia era stata euforica: «Tornerò leader a tempo pieno», aveva annunciato l’ex premier. Sempre possibile, ma non subito, a vedere la reazione dei magistrati alsaziani.

piero longo piero longo

 

Hanno ragionato per due giorni sulle «informazioni pubblicate di recente sulla stampa italiana», quelli della Ced, finché hanno ritenuto non fosse più il caso di restare in silenzio. «Notizie di positiva drammaticità», le aveva chiamate sabato «il Mattinale» di forzisti della Camera. Non esatte, si scopre adesso, e sfruttate da Berlusconi per ridare speranza ai suoi, chiedere un risarcimento e far balenare l’idea di una revisione del processo. 

La Corte dice che dovrà aspettare. Una ricostruzione è che Longo abbia avuto notizia da una fonte amica dell’accoglimento formale di uno o più ricorsi. Quella che, spiega una fonte, «è la certificazione del fatto che la domanda è stata compilata correttamente». Passato questo ostacolo procedurale, la regola prevede che ci si muova verso il secondo stadio, in cui si ragiona sull’ammissibilità effettiva del ricorso. E’ qui che non siamo ancora arrivati. è questo che richiederà ancora molti mesi.

 

CORTE EUROPEA DEI DIRITTI DELL UOMO CORTE EUROPEA DEI DIRITTI DELL UOMO

Il comunicato della Ced ricorda che sono tre i ricorsi di Berlusconi pendenti davanti alla Corte. «Il primo, che concerne l’applicabilità della legge Severino, è stato registrato il 7 ottobre con il numero 58428/13. Il secondo, registrato il 15 aprile di quest’anno con il numero 8683/14, riguarda la condanna per frode fiscale. Il terzo, registrato il 10 aprile 2014 col numero 23554/14, concerne la procedura civile per danni e interessi sul Lodo Mondadori». Nessuno, precisa la Ced, è ancora entrato nella fase di analisi in vista di un verdetto.

La facoltà di rivolgersi ala Corte è l’ultima ultima istanza quando tutti i livelli giudiziari nazionali non hanno soddisfatto il cittadini. Il caso della legge Severino, fa notare una fonte europea, è pertanto quello che rischia di più, perché la Strasburgo non può deliberare sul contenuto delle leggi, bensì sui loro effetti. A sentire le voci europee, comunque, non sembra esserci grande fretta. L’elevata politicizzazione del caso consiglia grande prudenza ai magistrati.


La nota della Corte «è apprezzabile» in quanto «aiuta a fare chiarezza rispetto alle notizie uscite sulla stampa», reagisce Forza Italia, che svela anche una «comunicazione ufficiale inviata dalla Corte» ai legali di Berlusconi: «Il presente ricorso (diritti tv) sarà portato all’esame quanto prima possibile sulla base dei documenti e delle informazioni da Lei forniti». Sugli altri nulla. Ma gli uomini di Silvio sono andati avanti lo stesso.

 

 

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