stefano cucchi

CUCCHI E MUORI - IL PRESIDENTE DELLA CORTE: “ASSOLTI PERCHÉ NON C’ERANO PROVE, ORA STOP ALLA GOGNA MEDIATICA” - GIOVANARDI: “CUCCHI SPACCIAVA PER VIVERE. AGENTI PENITENZIARI CRIMINALIZZATI” - LA SORELLA: “UN’AZIONE LEGALE CONTRO IL MINISTERO. PER FERMARMI DEVONO UCCIDERMI”

Ilaria Cucchi candidata con IngroiaIlaria Cucchi candidata con Ingroia

1. CUCCHI - IL PRESIDENTE DELLA CORTE: “ASSOLTI PERCHÉ NON C’ERANO PROVE, ORA STOP ALLA GOGNA MEDIATICA” LA FAMIGLIA: “UN’AZIONE LEGALE CONTRO IL MINISTERO”

La Stampa.it

 

Le lacrime e la rabbia di ieri lasciano il posto alla determinazione. «Mi devono uccidere per fermarmi», dice Ilaria Cucchi all’indomani della sentenza della corte di appello di Roma che vede tutti assolti gli imputati per la morte del fratello Stefano, deceduto il 22 ottobre di cinque anni fa dopo una settimana di ricovero in ospedale.  

 

LA CORTE D’APPELLO: “NO ALLA GOGNA MEDIATICA”  

ILARIA CUCCHIILARIA CUCCHI

Una vicenda che ha provocato uno strascico di polemiche e su cui è intervenuto anche il presidente della Corte d’Appello di Roma, Luciano Panzani, che invita ad abbassare i toni dello scontro. «Sull’assoluzione degli imputati - dice - nessuna gogna mediatica e nessun invito a `far pagare i magistrati per i loro errori´ se non vogliamo rischiare di perdere molto più di quanto già si sia perso in questa triste vicenda». Il riferimento è al “Buongiorno” di Massimo Gramellini su La Stampa di oggi .  

 

DOPO LA SENTENZA  

Il corpo di Stefano Cucchi Il corpo di Stefano Cucchi

La famiglia Cucchi intanto annuncia battaglia. «Ora aspetteremo le motivazioni della sentenza per preparare il nostro ricorso per Cassazione ma intraprenderemo anche un’azione legale nei confronti del ministero» della Giustizia, «affinché si possa riconoscerne la responsabilità rispetto alla morte di Stefano», dichiara il legale Fabio Anselmo. La famiglia si aspettava un verdetto in senso opposto: a stupire è soprattutto l’assoluzione del sei medici che erano condannati in primo grado per omicidio colposo. In buona sostanza: nessun colpevole. 

Stefano CucchiStefano Cucchi

 

STATO SENZA RISPOSTE  

Ma le fotografie scattate al corpo senza vita del ragazzo parlano chiaro: ecchimosi, fratture, denutrizione. «Se lo Stato non è in grado di identificare gli autori di questo pestaggio, che è stato riconosciuto da tutti, non ci rimane altro - spiega il legale - che un’azione civile dei confronti del ministero». Secondo la difesa della famiglia da entrambi i processi emerge infatti che un pestaggio nelle celle del Tribunale c’è stato e quindi si chiama ora in causa il ministero della Giustizia affinché riconosca la sua responsabilità dal punto di vista di un risarcimento danni.  

Stefano CucchiStefano Cucchi

 

IL DUELLO DELLE PERIZIE  

«Io non critico la sentenza - commenta il giorno dopo l’avvocato Anselmo - Non posso fare a meno di ricordare che già durante l’udienza preliminare avevo previsto questo esito. Adesso abbiamo una sentenza che certifica l’insufficienza di prove su tutto: sugli autori del pestaggio e sulle singole responsabilità di medici e infermieri. La fragilità e le imbarazzanti contraddittorietà della perizia disposta dalla Corte di primo grado mai avrebbero potuto reggere a un vaglio severo e giusto da parte dei giudici di seconda istanza». Di tutt’altro avviso l’avvocato dei medici assolti: «Ci sono state sei consulenze e una perizia tutte di segno diverso, non si poteva condannare», dice Luigi Guazzotti in un’intervista a La Stampa

stefano cucchistefano cucchi

 

ILARIA CUCCHI: “FERMARMI? DEVONO UCCIDERMI”  

Parla con il dolore alimentato dall’indignazione la sorella del ragazzo, Ilaria, da sempre in prima linea nella battaglia legale: «Mi devono uccidere per fermarmi. Mio fratello è morto e non si può girare e indovinare chi è stato, devono dircelo loro. Mi sono svegliata con l’idea che in realtà abbiamo vinto. L’assoluzione per insufficienza di prove non è il fallimento mio o del mio avvocato, ma il fallimento della Procura di Roma».

 

Francesco CucchiFrancesco Cucchi

In un’intervista a La Stampa definisce la sentenza un «fallimento dello Stato» e ribadisce che la famiglia non si arrende: «Non ce l’ho con i giudici di appello - spiega Ilaria Cucchi - ma adesso da cittadina comune mi aspetto il passo successivo e cioè ulteriori indagini, cosa che chiederò al procuratore capo Pignatone». «Mi sono svegliata con l’idea che in realtà abbiamo vinto. L’assoluzione per insufficienza di prove non è il fallimento mio o del mio avvocato, ma il fallimento della Procura di Roma». E spiega che i prossimi passi saranno Cassazione e Corte europea.  

Stefano CucchiStefano Cucchi

 

IL LEGALE: “IL MAXIRISARCIMENTO NON SI TOCCA”  

È ancora il legale della famiglia, Fabio Anselmo, a mettere in chiaro poi che «il maxirisarcimento da un milione e 340mila euro ottenuto dalla famiglia Cucchi e frutto di una accordo-transazione con i legali dell’ospedale dove Stefano morì è intoccabile, anche alla luce della sentenza di ieri che ha assolto i medici dell’Ospedale Pertini».

Stefano CucchiStefano Cucchi

 

«Durante questo percorso - ricorda - ho portato e convinto la famiglia ad accettare un importante risarcimento da parte dei sanitari che non può che essere considerato come una vera e propria responsabilità, e grave, dell’ospedale Sandro Pertini sul trattamento riservato al povero Stefano Cucchi. Adesso ci rivolgeremo al ministero per ottenere anche la sua dichiarazione di responsabilità».  

 

LE REAZIONI DELLA POLITICA  

Stefano CucchiStefano Cucchi

Per anni il caso Cucchi ha fatto discutere l’Italia e il mondo politico, spesso spaccandolo. Ma adesso, dopo la sentenza della Corte d’appello che ha mandato tutti assolti gli imputati per la morte del giovane romano, sembra che tutti abbiano trovato una singolare convergenza. Da Sel a Casa Pound, le critiche si sprecano: «Vergogna».

 

Stefano CucchiStefano Cucchi

Unica voce radicalmente fuori dal coro, quella del sindacato di polizia Sap, lo stesso degli applausi ai colleghi dell’omicidio Aldrovandi: «Tutti assolti, come è giusto che sia - ha dichiarato il segretario Gianni Tonelli che ora chiede al Comune di Roma di non intitolare una piazza a Cucchi -. Se uno ha disprezzo per la propria condizione di salute e conduce una vita dissoluta, ne paga le conseguenze». Parole che non hanno mancato di creare polemiche.  

 

ALDROVANDI E GLI ALTRI  

Stefano CucchiStefano Cucchi

A stringersi intorno alla famiglia Cucchi, politici a parte, sono altre madri con esperienze simili. «È un dolore molto grande, che si somma a tutti gli altri», osserva Patrizia Moretti, madre di Federico Aldrovandi, il 18 enne morto a Ferrara nel 2005 mentre veniva arrestato e per cui sono stati condannati in via definitiva quattro poliziotti.

 

Mentre Cira Antignano, che di recente ha ottenuto in Francia la condanna di un medico e un’infermiera per la morte del figlio Daniele Franceschi avvenuta nel 2010 in un carcere di Grasse, taglia corto: «Quello che hanno fatto è uno schifo». Amaramente sarcastico il commento di Rita Calore, la madre di Stefano Cucchi: «Per la giustizia non ci sono colpevoli, quindi Stefano è vivo. Ora torniamo a casa e lo troviamo ad aspettarci. Questo è lo Stato». La famiglia annuncia ancora battaglia: la prossima tappa sarà il ricorso in Cassazione.  

 

2. CARLO GIOVANARDI : “CUCCHI? SPACCIAVA PER VIVERE, NON È ESEMPIO. AGENTI PENITENZIARI SONO STATI CRIMINALIZZATI”

 La Zanzara su Radio 24

 

“Cucchi? E’ una vittima, ma bisogna stare lontani dalla droga, lo dico ai ragazzi”. Lo dice il senatore del Nuovo Centro Destra Carlo Giovanardi commentando la sentenza di appello sul caso Cucchi che ha visto l’assoluzione di tutti gli imputati. “Cucchi – dice Giovanardi - è morto perché non lo hanno curato e non gli hanno dato da bere e da mangiare quando faceva lo sciopero della fame. C’è una responsabilità morale dei medici. Lui non era in grado di gestirsi e avevano l’obbligo di nutrirlo.

ILLUSTRAZIONE GIOVANARDI VERSIONE HARD ILLUSTRAZIONE GIOVANARDI VERSIONE HARD

 

gio33 santanche giovanardigio33 santanche giovanardi

E’ vittima di una vita complicata, di una vita in cui era stato coinvolto in pestaggi. La droga ha una responsabilità perché gli ha rovinato la vita”. “Il povero Cucchi – continua Giovanardi - era già stato ricoverato 16 volte per lesioni. Nelle perizie si legge che Cucchi ha mangiato se stesso, quando è andato in ospedale pesava 36 chili”.

 

Ma perché ha fatto lo sciopero della fame?: “Protestava per l’arresto. Poi c’è un’altra teoria, qualcuno dice che aveva lasciato la roba in casa ed era preoccupato che gliela sequestrassero e che chi gliela aveva fornita lo scoprisse”.

 

gio10 ferrari santanche giovanardi russogio10 ferrari santanche giovanardi russo

La sorella continua a dire che è stato massacrato: “E allora i processi cosa li facciamo a fare?”. “Gli agenti penitenziari – dice Giovanardi – sono vittime, sono stati criminalizzati. Basta ricordarsi dei manifesti per le strade di Roma.  Hanno avuto vita e carriera distrutte e continuano a ricevere insulti”. 

 

3.  SCONTRO CARLO GIOVANARDI (NCD) – DAVID PARENZO A LA ZANZARA SU RADIO 24: “SCIACALLO”. “TI QUERELO”.

ALFANO BERLUSCONI GIOVANARDI ALFANO BERLUSCONI GIOVANARDI

“Ecco uno sciacallo, uno di questi sciacalli che hanno usato il corpo di Cucchi per fare propaganda politica. Mi fanno schifo”. “Mi hai dato dello sciacallo, ci vediamo in tribunale. Non sopporto i calunniatori e chi mi insulta”. Questo lo scambio di accuse a La Zanzara su Radio 24 tra David Parenzo e il senatore del Nuovo Centro Destra Carlo Giovanardi.

 

 

david parenzo ed elenoire casalegnodavid parenzo ed elenoire casalegno

“Io mi sono interessato del caso – risponde Giovanardi - in veste istituzionale perché all’epoca dei fatti ero al governo con delega alle tossicodipendenze, sono intervenuto istituzionalmente per esprimere un punto di vista suffragato poi da due sentenze”. Mentre Parenzo aggiunge: “Un politico che querela i giornalisti mi fa ridere.”

Ultimi Dagoreport

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…