alberto stefani luca zaia matteo salvini giorgia meloni maria rosaria boccia gennaro sangiuliano

DAL VENETO ALLA CAMPANIA, IL CENTRODESTRA SI FA MALE DA SOLO – LO SCONTRO INTERNO TRA FRATELLI D’ITALIA, LEGA E FORZA ITALIA ESPLODE ALLE REGIONALI, DOVE OGNI PARTITO FA A GARA PER SÉ E BATTERE GLI ALLEATI – NELLA REGIONE DI ZAIA, I FRATELLI D’ITALIA ROSICANO PER AVER DOVUTO INGOIARE LA CANDIDATURA DEL LEGHISTA ALBERTO STEFANI, E TEMONO CHE IL TRAINO DEL “DOGE” CAPOLISTA FACCIA DIVENTARE LA LEGA PRIMO PARTITO (CON RICADUTA SUI POSTI IN GIUNTA) - IN CASO CONTRARIO, STEFANI SAREBBE COMMISSARIATO DAI MELONIANI...

LUCA ZAIA - ALBERTO STEFANI - MATTEO SALVINI

Estratto dell’articolo di Giulia Merlo per “Domani”

 

La pax romana ha portato ordine ai confini dell’impero del centrodestra ma, dal Veneto alla Campania fino alla Puglia, le regioni che andranno al voto il 23 e il 24 novembre sono in ebollizione. E non per gli avversari politici.

 

In ogni territorio lo scontro è tutto interno alla maggioranza di governo. È nato insieme alla scelta dei candidati presidente (fatta a Roma). E continuerà fino alla chiusura delle urne, quando si capirà chi ha vinto e chi ha perso.

 

LUCA ZAIA - ALBERTO STEFANI

La dimostrazione più plastica di questo scontro è stata la presentazione in Veneto della candidatura ufficiale del leghista Alberto Stefani. Sul palco del palazzetto di Padova, […] avrebbero dovuto salire anche i rappresentanti di Forza Italia e Fratelli d’Italia, che invece hanno scientemente deciso di disertare l’evento.

 

«È stato il segnale per dire che abbiamo dovuto accettare il candidato leghista, ma che in campagna elettorale ognuno correrà per conto suo e i conti li faremo alla fine», è l’avvertimento di un dirigente di Fratelli d’Italia, che lascia trasparire tutta l’amarezza del suo partito a livello locale, dove FdI si è visto scippare la possibilità di esprimere il candidato presidente per non turbare troppo gli equilibri nazionali.

 

meloni de carlo

Il palco padovano è stato anche il giro d’onore per l’uscente Luca Zaia, che ha incassato cori e applausi più di chiunque altro e ha lasciato trasparire tutta la sua rabbiosa amarezza. Si candiderà in tutte le province, col motto minaccioso di «Dopo Zaia vota Zaia».

 

Un modo per dire che la sua stella si sta tutt’altro che spegnendo. Per lui il futuro è in via di definizione: presidente dell’Eni […], oppure suppletive per il posto di Stefani alla Camera e poi dritto verso un ruolo di governo come sottosegretario o viceministro.

 

ROBERTO VANNACCI - STEFANO VALDEGAMBERI

Intanto la sua discesa in campo sta sconquassando gli equilibri nella Liga. «Con lui capolista e l’alternanza di genere, i candidati maschi verranno penalizzati, invece voleranno le donne che faranno il tandem con il presidente uscente», spiega una fonte leghista.

 

Senza contare che la composizione delle liste è una via crucis in cui molti uscenti rischiano di rimanere fuori e in cui si è inserito anche Roberto Vannacci, che ha già archiviato il flop toscano: «Senza di me la Lega magari sarebbe scesa all’1 per cento».

 

GENNARO SANGIULIANO FA CAMPAGNA ELETTORALE PER FRATELLI DITALIA

Il generale ha piazzato il suo uomo in Veneto, Stefano Valdegamberi, nella lista per il collegio di Verona, dove rischia anche di essere l’unico eletto del partito. […]

 

Nonostante Matteo Salvini abbia detto che la Lega punta a essere il primo partito in Veneto, tutti sanno che l’impresa è improba. La candidatura di Zaia […] porterà un 3 per cento in più ma non oltre, quindi la Lega al massimo arriverà al 15 per cento. Ben al di sotto di Fratelli d’Italia, i cui rappresentanti arriveranno in Consiglio incattiviti dalla mancata candidatura di un loro uomo a presidente e pronti a commissariare Stefani.

 

Risultato: «Sarà scontro tra Liga veneta e dinamiche romane, che stanno guidando la composizione delle liste», è pronto a scommettere un leghista della prima ora […].

 

Altrettanto ingarbugliata è la situazione in Campania. Qui la Lega è rassegnata al terzo posto e lo scontro è tra Forza Italia, guidata dal potente eurodeputato Fulvio Martusciello, e Fratelli d’Italia che ha imposto il nome del viceministro Edmondo Cirielli.

 

zaia stefani salvini

In questi giorni a tenere banco è la candidatura dell’ex ministro Gennaro Sangiuliano, da poco rientrato in Rai come corrispondente da Parigi ma tentato dalle sirene partenopee.

 

«Ha il diritto di essere candidato, anche io gliel’ho chiesto. Lui ha subito una prepotenza e credo che debba avere anche il diritto di mettersi in gioco», ha risposto Cirielli. Il diretto interessato negli ultimi giorni ha lasciato intendere […] di avere tutta l’intenzione di correre e fonti locali confermano che anche le grafiche per la campagna elettorale sarebbero già pronte.

 

boccia e sangiuliano

A mettere zizzania si è già imposta la nemesi di Sangiuliano e causa delle sue dimissioni, Maria Rosaria Boccia, che sarà candidata con la lista di Bandecchi. «Chi ha insistito di più per avermi? Forza Italia», ha detto sibillina a Un giorno da pecora. Ammettendo che sia vero, la cosa non stupirebbe: in regione è in corso uno scontro durissimo tra azzurri e meloniani […].

 

«Al centro c’è spazio», ha ripetuto il vicepremier Antonio Tajani, e il suo partito sta puntando proprio a reclutare candidati tra i tanti che, dallo spazio riformista dell’uscente dem Vincenzo De Luca, non hanno gradito la candidatura a sinistra di Roberto Fico. L’obiettivo è quello di superare FdI, blindare il fortino elettorale al Sud e consolidare così il mutamento dei rapporti di forza tra i tre partiti del centrodestra.

TWEET SU BOCCIA SANGIULIANO

ROBERTO VANNACCI - STEFANO VALDEGAMBERI LUCA ZAIA E ALBERTO STEFANI

Ultimi Dagoreport

donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - IL CLAMOROSO VIDEO MAGA, CHE DONALD TRUMP HA “CONSACRATO” RILANCIANDOLO SU TRUTH, IN CUI SI AFFERMA CHE L'ITALIA SI ACCINGEREBBE A ROMPERE CON L’UNIONE EUROPEA SUI DAZI PER NEGOZIARE DIRETTAMENTE CON GLI STATI UNITI E CHE IL NOSTRO PAESE SAREBBE INTERESSATO A TAGLIARE IL SUO SOSTEGNO ALL'UCRAINA, È UN FATTO GRAVISSIMO, BENCHE IGNORATO DAL "CORRIERE", PERCHÉ È ESATTAMENTE L'OPPOSTO DELLA LINEA PORTATA AVANTI UFFICIALMENTE DALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA IN QUESTI ANNI - UNA TALE MAGA-SCONCEZZA AVREBBE DOVUTO SPINGERE LA DUCETTA A UN SEMPLICE COMMENTO: TRATTASI DI FAKE-NEWS. INVECE, LA TRUMPETTA DI PALAZZO CHIGI, CHE FA? ZITTA! - PARLANO INVECE TAJANI E LOLLOBRIGIDA CHE GARANTISCONO: “ABBIAMO SEMPRE LAVORATO CON L'UNIONE EUROPEA, MA CHIARAMENTE PARLIAMO ANCHE CON GLI AMERICANI…” - VIDEO

stefano de martino caroline tronelli roberto vaccarella michelle hunziker nino tronchetti provera

DAGOREPORT - L’ESTATE FA SBOCCIARE GLI AMORI, L’AUTUNNO LI APPASSISCE – LA STORIA TRA BOSCHI E GIULIO BERRUTI È FINITA IN...VACCARELLA! L'EX MINISTRA RENZIANA DA TRE SETTIMANE SI È AVVICINATA ALL’AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, “COGNATO” DI GIOVANNINO MALAGÒ – NONOSTANTE IL RESTAURO DEL VILLONE DA 700MQ A MILANO, E L'INTERVISTA RASSICURANTE A "VERISSIMO" (“HO RITROVATO LA SERENITÀ”), A MILANO DANNO AL CAPOLINEA ANCHE LA STORIA TRA MICHELLE HUNZIKER E NINO TRONCHETTI PROVERA - FATALE FU IL SEX-TAPE? DOPO SETTIMANE DI ROBANTE PASSIONE E PRIME PAGINE PATINATE, IL DECLINANTE STEFANO DE MARTINO (IL SUO "AFFARI TUOI" E' FINITO SOTTO "LA RUOTA DELLA FORTUNA") E CAROLINE TRONELLI SI SONO LASCIATI. DA UN MESE NON SI VEDONO PIÙ INSIEME IN PUBBLICO...

giulio berruti maria elena boschi

L’INIZIO DELLA STORIA TRA L’ONOREVOLE MARIA ELENA BOSCHI E GIULIO BERRUTI, DENTISTA-ATTORE, È STATO FELICE, ALLIETATO DI SGUARDI ADORANTI SOTTO I FLASH DI “CHI”. L’INTRECCIO È CONTINUATO PER CINQUE ANNI TRA QUADRETTI FAMILIARI LIALESCHI PIENI DI BUONA VOLONTÀ MA SEMPRE PIÙ CARICHI DI TENSIONI. SAPPIAMO CHE NON C'È PIÙ GRANDE DOLORE, A PARTE I CALCOLI RENALI, DI UN AMORE FALLITO. QUINDI, ANNUNCIAMO COL DOVUTO RISPETTO, CHE È SCESO DEFINITIVAMENTE IL SIPARIO SULLA COPPIA BOSCHI E BERRUTI. BUONA FORTUNA A TUTTI...

conte appendino taverna bettini fassino roberto fico lorusso

INVECE DI COMPORTARSI DA "LADY MACBETH DEI MURAZZI", QUALCHE ANIMA PIA RICORDI A CHIARA APPENDINO CHE DIVENTÒ SINDACA DI TORINO GRAZIE NON SOLO AI GRILLONZI MA SOPRATTUTTO ANCHE AI TANTI VOTI DEL CENTRODESTRA CHE, DETESTANDO FASSINO, VOTARONO LA SPILUNGONA - QUELLA MIRACOLATA DELLA APPENDINO SI DEVE SCIACQUARE LA BOCCA PRIMA DI PARLARE DI GOFFREDO BETTINI COME “IL MALE DEL M5S” PERCHÉ, COME DICE CONTE, MERITEREBBE “UN MONUMENTO”– LO SCAZZO CON LA TAVERNA CHE LE HA RICORDATO COME SE FOSSERO STATE IN VIGORE LE REGOLE DI GRILLO “LEI NON AVREBBE AVUTO CARICHE…”

cdp cassa depositi e prestiti giovanbattista fazzolari fabio barchiesi giorgia meloni giancarlo giorgetti dario scannapieco francesco soro

DAGOREPORT - QUALCOSA DEVE ESSERE SUCCESSO IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE. CHE VIRUS HA COLPITO PALAZZO CHIGI PER PASSARE DA AMATO E LETTA A TALE GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI, UN TIPINO CHE FINO AL 2018, RICOPRIVA IL RUOLO DI DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA ALLA REGIONE LAZIO? - CHE È SUCCESSO A CASSA DEPOSITI E PRESTITI (CDP), HOLDING PUBBLICA CHE GESTISCE I 300 MILIARDI DI RISPARMIO POSTALE DEGLI ITALIANI, PER RITROVARCI VICEDIRETTORE GENERALE, CON AMPIE DELEGHE, DAL PERSONALE E GLI INVESTIMENTI ALLA COMUNICAZIONE, IL 43ENNE FABIO BARCHIESI, CHE ORA ASSUME ANCHE LA CARICA DI AD DI CDP EQUITY, LA PIÙ IMPORTANTE SOCIETÀ DEL GRUPPO? - COME SI FA A RICOPRIRE DI RUOLI NEVRALGICI DI POTERE L’EX FISIOTERAPISTA DI MALAGO' CHE NON HA MAI RICOPERTO IL RUOLO DI AMMINISTRATORE NEMMENO NEL SUO CONDOMINIO, CHE BALBETTA UN INGLESE APPENA SCOLASTICO E HA ALLE SPALLE UNA LAUREA IN ECONOMIA OTTENUTA, PRESSO LA SELETTIVA UNIVERSITÀ TELEMATICA UNICUSANO, A CUI SI AGGIUNGE UNA CATTEDRA, A CONTRATTO, ALLA LINK, L’ILLUSTRISSIMA UNIVERSITÀ DI VINCENZO SCOTTI? - ALL’ANNUNCIO DELLA NUOVA CARICA DI BARCHIESI, LO SCONCERTO (EUFEMISMO) È PIOMBATO NELLE STANZE DEL MEF, PRIMO AZIONISTA DI CDP, MENTRE PER LE FONDAZIONI BANCARIE L’ULTIMA PRESA DI POTERE DEL DUPLEX FAZZO-BARCHIESI, IN SOLDONI, E' “IL PIÙ GROSSO SCANDALO POLITICO-FINANZIARIO MAI VISTO NEL BELPAESE...”

maurizio landini giorgia meloni

IL SESSISMO È NELLA CONVENIENZA DI CHI GUARDA – LA SINISTRA DIFENDE LANDINI CHE HA DEFINITO “CORTIGIANA” GIORGIA MELONI: PENSATE COSA SAREBBE SUCCESSO NEL "CAMPO LARGO" E NEI GIORNALI D'AREA SE L’AVESSE DETTO SALVINI DI UNA BOLDRINI QUALSIASI. AVREMMO AVUTO PAGINATE SUL SESSISMO DEL BIFOLCO PADANO. MA IL SEGRETARIO DELLA CGIL È "UN COMPAGNO CHE SBAGLIA", E ALLORA VA DIFESO: “È SOLO UN EQUIVOCO” – NON CHE LA DESTRA DIFETTI DI IPOCRISIA: GIORGIA MELONI SI INDIGNA PER "CORTIGIANA" EPPURE E' LA MIGLIORE ALLEATA DI TRUMP, UNO CHE SI VANTAVA DI "AFFERRARE TUTTE LE DONNE PER LA FICA”