
DAVVERO PUTIN PUÒ COLPIRE ROMA CON MISSILI IPERSONICI? – L’ALLARME È STATO LANCIATO DAL SEGRETARIO DELLA NATO, MARK RUTTE. IN REALTÀ LA FINE DEL REGIME DI ASSAD HA SOTTRATTO A MOSCA IL PORTO SIRIANO DI TARTUS, RENDENDO PROBLEMATICA L’ATTIVITÀ NEL MEDITERRANEO PER LE NAVI DELLA FLOTTA RUSSA CON ARMI IPERSONICHE “ZIRKON” – SECONDO L’INTELLIGENCE BRITANNICA, A DICEMBRE ALCUNI CACCIA MIG 31 RUSSI SONO STATI TRASFERITI DALLA SIRIA ALLA CIRENAICA – FORSE RUTTE HA RICEVUTO NOTIZIE CLASSIFICATE SUI PIANI DEL CREMLINO IN VISTA DELLE ESERCITAZIONI MILITARI RUSSE DEI PROSSIMI GIORNI? – A FINE OTTOBRE LA NATO HA IN PROGRAMMA DECOLLI DI CACCIA CON ATOMICHE SIMULATE ANCHE DALLE BASI ITALIANE DI AVIANO E GHEDI...
Estratto dell’articolo di Gianluca Di Feo per www.repubblica.it
esercito russo - missili ipersonici Zirkon
[…] Ottobre infatti dai tempi della Guerra Fredda è il mese delle esercitazioni nucleari: un duello a distanza tra la Nato e la Russia, con lo show muscolare di caccia e missili dall’Artico al Mediterraneo.
Le dichiarazioni al Tg1 del segretario generale dell’Alleanza, Mark Rutte, probabilmente vanno lette nel clima di tensione che attraversa l’Europa e che rischia di toccare un picco durante le prossime simulazioni parallele di ritorsioni atomiche.
vladimir putin in mimetica alle esercitazioni militari zapad
Rutte ha parlato di “missili ipersonici pronti a colpire anche Roma”, ma in questo momento non risultano minacce di questo tipo contro l’Italia. Lo scorso anno navi della flotta russa con armi ipersoniche “Zirkon” hanno solcato il Tirreno e lo Ionio, ma la fine del regime di Assad ha sostanzialmente sottratto a Mosca il porto siriano di Tartus, rendendo problematica l’attività nel Mediterraneo.
Oggi risultano presenti solo tre unità da guerra - una fregata, una corvetta e un sottomarino convenzionale -, prive di questi ordigni che volano a oltre seimila chilometri orari e sono in grado di sfuggire alle difese occidentali.
jet russi con missili ipersonici Kinzhal
Secondo l’intelligence britannica, nello scorso dicembre dopo la caduta di Damasco alcuni caccia Mig 31 russi sono stati trasferiti dalla Siria alla Cirenaica: sono gli stessi mostrati nelle acque a est di Cipro a inizio 2024 mentre testavano proprio il lancio di missili ipersonici Kinzhal.
Non sono mai emerse foto o documenti a conferma di un dislocamento definitivo in Libia: le squadriglie schierate dal Cremlino a supporto del maresciallo Haftar sono formate soprattutto da velivoli meno moderni, come i Mig 29 e i Sukhoi Su 24.
I satelliti hanno però fotografato massicci lavori per allungare le piste e ricostruire gli hangar in almeno due basi abbandonate dalla morte di Gheddafi: non si può escludere che i Mig 31 possano tornare a mostrarsi sull’altra sponda del Mediterraneo.
L’arsenale russo dispone di molti missili nucleari in grado di raggiungere le città italiane, trasportati da bombardieri e sottomarini o custoditi nei silos sotterranei di acciaio e cemento. Sono però una minaccia nota da tanti anni, che adesso potrebbe trovare una forma “ibrida” nel nuovo missile Oreshnik - usato contro Dnipro in Ucraina senza ogive nucleari - progettato proprio per devastare le capitali europee.
vladimir putin in mimetica alle esercitazioni militari zapad
L’unica altra spiegazione è che il segretario generale abbia ricevuto notizie classificate sui piani del Cremlino in vista della prossima esercitazione Grom (Tuono), in cui siano ipotizzate manovre “mirate” verso la Penisola.
Oltre allo sfoggio di sottomarini e super-missili, l’anno scorso le grandi manovre dell’arsenale atomico russo avevano per la prima volta dato enfasi all’impiego di testate tattiche: bombe con potenza limitata - ma comunque devastanti come quella di Hiroshima - da scagliare anche se l’avversario non dispone di atomiche, rompendo i canoni ferrei sanciti all’epoca della Cortina di Ferro.
[…]
Nelle prossime settimane invece la “Steadfast Noon” darà vita anche nel nostro Paese a decolli di caccia con atomiche simulate, che si dirigeranno verso Est. Il nome significa letteralmente: “Aggrappati a Mezzogiorno”, ossia il più lontano possibile dalla Mezzanotte dell’Apocalisse nucleare.
Si reputa che le bombe americane B61 presenti ad Aviano (Pordenone) e a Ghedi (Brescia) siano circa cinquanta. In caso di conflitto verrebbero affidate ai Tornado dell’Aeronautica nella base lombarda e agli F16 dell’Us Air Force in quella del Friuli Venezia Giulia.
Altre si trovano in Germania, Olanda e Belgio mentre potrebbero entrare in azione - virtuale - quelle riportate nel 2024 dalla Casa Bianca in Gran Bretagna come deterrente contro la Russia.
Durante il wargame della Nato gli ordigni nucleari non escono dai bunker, nonostante il personale venga addestrato ad estrarli dai “gusci” corazzati e piazzarli sotto le ali dei jet: i voli attraverso l’Unione saranno condotti solo con simulacri. Che si intrecceranno all’escalation di dichiarazioni, aggressive o preoccupate, dei leader in una retorica che sembra sempre più ispirata dai venti di guerra.
base militare usa aviano 2
il generale Alexus Grynkewich e Mark Rutte
missile balistico ipersonico russo oreshnik
TEST MISSILE IPERSONICO NEL PACIFICO
missile ipersonico Kinzhal
missile balistico ipersonico russo oreshnik